Guido Aristarco
Se Cronaca di un amore è film importante (più importante che bello), i suoi lati negativi costituiscono pericoli non trascurabili per l'attività futura di Michelangelo Antonioni. Per continuare positivamente, con maggior coscienza la via intrapresa nell'ambito del neorealismo italiano e nella ricerca di uno stile, egli dovrà tener presente i difetti di questo primo film, in modo da allontanare da sé il rischio di «farci ammirare e di non farci commuovere»; di dare una prevalenza alla tecnica dimenticando la ragione per la quale l'ha ricercata e impiegata. [...]
di Guido Aristarco, articolo completo (18610 caratteri spazi inclusi) su 15 marzo 1953