Georges Sadoul
Per vendicarsi dell'amante (Paul Bernard) che l'abbandona, una signora di mondo (Maria Casarès) gli fa sposare una donna con un passato di semiprostituta (Élina Labourdette) con la complicità della madre (Lucienne Bogaert) di questa.
Realizzato negli ultimi mesi dell'occupazione e durante il duro inverno seguito alla Liberazione, il film trasportava (liberamente) nell'epoca contemporanea un racconto di Diderot fondato sulla «mésalliance». Nell'«ancien régime» era «un terribile esempio di vendetta femminile» quello di far sposare una prostituta a un cavaliere perché non potesse più in seguito essere ricevuto né a corte né dalla nobiltà. [...]
di Georges Sadoul, articolo completo (2174 caratteri spazi inclusi) su 1968