Ennio Flaiano
Il ritorno di Gary Cooper sugli schermi italiani è stato salutato con un entusiasmo che dovrebbe far pensare se questa pratica, in cinematografo, non fosse qualche volta pericolosa e, per il resto, sempre inutile.
C’è, naturalmente, chi crederà quest’entusiasmo come provocato soltanto dalla presenza del divo, dal suo nome e dalla sua fama, quanto a noi, molto merito lo facciamo all’atmosfera di avventura che ogni volta, il nostro spilungone, riesce a portarsi appresso.
Più il tempo passa, in cinema passa prestissimo, e più appare evidente che il pubblico e vogliamo dire tutto il pubblico anche quella percentuale di esso composto di persone serie e d’età – ama l’avventura. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (5528 caratteri spazi inclusi) su 20 novembre 1940