Georges Sadoul
A Ravenna, divenuta ormai un deserto industriale, una giovane donna nevrotica (Monica Vitti), moglie d'un ingegnere (Carlo Chionetti) nella vana ricerca d'un equilibrio, si fa un amante (Richard Harris), e vaga senza trovare soluzione alla sua crisi. "Il mito dell'industria condiziona la vita di tutti, la spoglia di ogni imprevisto, la disincarna, dominano i prodotti sintetici che, presto o tardi, finiranno col relegare tra le antichità gli alberi, come già hanno fatto coi cavalli" (Antonioni). [...]
di Georges Sadoul, articolo completo (1235 caratteri spazi inclusi) su 1968