La quattordicenne berlinese Christiane scivola lentamente nell'abisso dell'eroina, giungendo a prostituirsi per la dose quotidiana. Espandi ▽
Un film epocale, tratto da un omonimo libro-inchiesta ancora più dirompente pubblicato nel 1978, quando la tossicodipendenza da eroina non era ancora percepito come un problema collettivo. La vera Christiane F. si chiama Vera Christiane Felscherinow, nel ’78 aveva sedici anni e raccontandosi ai giornalisti Kai Hermann e Horst Rieck, che con lei avrebbero poi scritto
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, poteva considerarsi una sopravvissuta; una dannata dell’eroina uscita per qualche ragione dalla tossicodipendenza. Se il libro e il film hanno avuto un merito, forti di un successo che oggi perdura nell’immaginario collettivo, è l’aver contribuito ad aprire gli occhi dell’opinione pubblica su un fenomeno che fino a quel momento era esploso nell’indifferenza generale.