themaster
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lunedė 17 febbraio 2014
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sydney sibilia esordisce con un film notevole
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Quando vidi il trailer di questo film alla prima di The Wolf of Wall Street,mi incuriosì subito per lo stile utilizzato. Questo film infatti deve molto a pellicole come I Soliti Ignoti,a serie televisive come Breaking Bad,Big Bang Theory,il tutto condito con l'impronta che ormai ho identificato come "Il tocco di Sibilia",uno stile molto pop,giovanile e divertente,che non perde occasione di citare qua e la. Nel complesso,anche grazie alla bravura e all impegno di Sibilia è venuto fuori un prodotto di intrattenimento spassoso,a tratti dissacrante e recitato veramente bene.
Dal punto di vista tecnico non c'è nulla da dire,la regia è briosa e movimentata,con dei movimenti di macchina e dei primi piani niente male,accentuata da un montaggio serrato,e velocissimo,con dei rallenty veramente molto belli,in Smetto Quando Voglio Sydney Sibilia ha dimostrato di essere molto abile con la macchina da presa,un regista talentuoso che se gioca bene le sue carte potrebbe risollevare o almeno contribuire al risollevamento del cinema italiano e più nello specifico della commedia italiana.
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Quando vidi il trailer di questo film alla prima di The Wolf of Wall Street,mi incuriosì subito per lo stile utilizzato. Questo film infatti deve molto a pellicole come I Soliti Ignoti,a serie televisive come Breaking Bad,Big Bang Theory,il tutto condito con l'impronta che ormai ho identificato come "Il tocco di Sibilia",uno stile molto pop,giovanile e divertente,che non perde occasione di citare qua e la. Nel complesso,anche grazie alla bravura e all impegno di Sibilia è venuto fuori un prodotto di intrattenimento spassoso,a tratti dissacrante e recitato veramente bene.
Dal punto di vista tecnico non c'è nulla da dire,la regia è briosa e movimentata,con dei movimenti di macchina e dei primi piani niente male,accentuata da un montaggio serrato,e velocissimo,con dei rallenty veramente molto belli,in Smetto Quando Voglio Sydney Sibilia ha dimostrato di essere molto abile con la macchina da presa,un regista talentuoso che se gioca bene le sue carte potrebbe risollevare o almeno contribuire al risollevamento del cinema italiano e più nello specifico della commedia italiana.
Ho notato un certo impegno anche per quanto riguarda la fotografia e le interpretazioni,questo film gode di un cast veramente eccezionale,costituito da attori conosciuti e non,che funzionano,tutti dotati di una caratterizzazione propria,abbiamo per esempio i personaggi dei latinisti,interpretati da Valerio Aprea e Lorenzo Lavia,due personaggi divertentissimi,oppure il personaggio del chimico interpretato da Stefano Fresi,personaggio bellissimo,sinceramente il mio preferito in assoluto. Anche Edoardo Leo è stato bravissimo ma il più grande merito attoriale va a Neri Marcorè che qui interpreta una sorta di villain,il Murena,un personaggio che è il cattivo ma è anche una macchietta comica,ci sta anche simpatico in certe situazioni,un cattivo molto figo,con questa cicatrice che gli occupa metà volto e poi Marcorè è stato fantastico e ha dimostrato di essere un interprete molto eclettico cosa che non avrei mai detto.
La sceneggiatura è brillante,tuttavia ho notato molti difetti che dirò più avanti. I dialoghi sono ben scritti e divertenti,che giocano molto su nozioni di matematica,sul latino,il regista/sceneggiatore è riuscito a far ridere con delle semplici (mica tanto) nozioni di materie scolastiche,il che mi ha lasciato piuttosto basito,perchè mai mi sarei aspettato di ridere sentendo una persona pronunciare delle formule matematiche o espressioni in latino,questo film cerca di ridicolizzare sotto un certo punto di vista la cultura stessa,il che può essere scambiato per un qualcosa di negativo,ma di fatto non lo è così tanto alla fine,perchè noi spettatori capiamo l'importanza della cultura e capiamo che ciò che fanno i personaggi è sbagliato ed è qui che scatta la genialata. Nel film è contenuta una forte critica sociale,una critica alla disoccupazione e al sistema italiano,ma anche un modo di esorcizzare i problemi che ognuno di noi è chiamato ad affrontare,perchè questo film fa un pò quello che ha fatto Checco Zalone in Sole a Catinelle (film che rimane centinaia di gradini sotto questo) ovvero presentare su schermo i problemi di questo paese,mettendoli alla berlina in modo che la gente rida degli stessi,è un qualcosa di veramente molto efficace,se pur abbastanza convenzionale. La cosa bella di questo film è l impegno e la passione,ma anche il divertimento che trasudano da ogni scena,da ogni inquadratura,Sydney Sibilia si è proprio divertito a fare questo film e si vede in maniera palese.
Tuttavia non si tratta di un film perfetto,ho notato infatti parecchi difetti di sceneggiatura,per esempio il modo in cui è stato trattato il personaggio di Pietro Sermonti mi ha fatto arrabbiare abbastanza,perché era un personaggio con delle grandi potenzialità che è stato ridotto ahimè a una comparsa e poi il finale,o meglio il modo in cui è stato sciolto l intreccio, lo ho trovato molto sbrigativo,fin troppo veloce,anche se riaquista moltissimo nel finale vero e proprio che personalmente ho reputato geniale oltremodo,perchè è un finale totalmente privo di buonismo,un finale cattivo come tutto il resto del film,un finale che non lascia alcuna speranza,un finale che oserei dire tragicomico,ovvero un finale cattivissimo ma anche divertentissimo.
Una cosa che mi ha dato un pochino fastidio è stato l'utilizzo eccessivo del rallenty che,le prime due o tre volte che viene utilizzato risulta molto stiloso ma che alla lunga,ripetuto da un pò fastidio.
Un'altro difetto che ho notato è che per tutta la prima parte del film,vi è una certa mancanza di ritmo,sono trenta minuti un pò piatti,tuttavia,da quando ci vengono presentati gli altri personaggi il tutto acquista fascino e ritmo all'ennesima potenza.
In sintesi Smetto Quando Voglio è un film che reputo abbastanza notevole,ma non esente da difetti,sicuramente non un capolavoro ovviamente,perchè i capolavori sono altri,ma sicuramente non è una pellicola che dimenticheremo facilmente grazie a tutti gli elementi che lo compongono. Quindi complimentoni a Sibilia e tutto lo staff.
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njoko
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lunedė 17 febbraio 2014
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bello e divertente
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Girato molto bene, bella fotografia, l'effetto colore è ben azzeccato, sceneggiatura molto divertente che lascia un po' di amaro in bocca (è così tragicamente vera la perdita di tante opportunità), recitato egregiamente, con l'unico difetto di alcuni momenti in cui il ritmo sembra interrompersi e del protagonista che a volte mi pare uscire dal personaggio (ma siamo ai dettagli). Da vedere assolutamente
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attore1961
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domenica 16 febbraio 2014
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un film che diverte ma fa riflettere
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Piacevole film che fa riflettere oltre che sulla mancanza di lavoro per i laureati, anche sulla crisi. Quando si arriva in basso e non si sa come andare avanti, è prevedibile che ogni mezzo utile alla propria sopravvivenza diventi l'unica possibiltà per non sprofondare ancora di più. Seppur con il sorriso e alcune gag, il film che riecheggia "i soliti ignoti" mette in risalto la difficoltà di arrivare a fine mese e mette in confronto due opposti rappresentati dal protagonista e la sua compagna: lui, ricercatore preparatissimo, mente eccelsa, che perde il lavoro ( mentre un suo collega grazie alle raccomandazioni viene assunto a tempo indeterminato ) e che per sopravvivere sfrutta la sua preparazione e crea una nuova molecola per far sballare i giovani, mentre lei guarda caso, è una operatrice che lotta per far uscire i giovani dalla droga, ma allo stesso tempo pretende una bella vita.
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Piacevole film che fa riflettere oltre che sulla mancanza di lavoro per i laureati, anche sulla crisi. Quando si arriva in basso e non si sa come andare avanti, è prevedibile che ogni mezzo utile alla propria sopravvivenza diventi l'unica possibiltà per non sprofondare ancora di più. Seppur con il sorriso e alcune gag, il film che riecheggia "i soliti ignoti" mette in risalto la difficoltà di arrivare a fine mese e mette in confronto due opposti rappresentati dal protagonista e la sua compagna: lui, ricercatore preparatissimo, mente eccelsa, che perde il lavoro ( mentre un suo collega grazie alle raccomandazioni viene assunto a tempo indeterminato ) e che per sopravvivere sfrutta la sua preparazione e crea una nuova molecola per far sballare i giovani, mentre lei guarda caso, è una operatrice che lotta per far uscire i giovani dalla droga, ma allo stesso tempo pretende una bella vita. Chiaramente non si può condividere questo tipo di sopravvivenza a danno dei giovani, ma la storia è studiata con intelligenza e mette in luce anche con ironia la situazione attuale. Forse un po' macchettistica ( stile ragazzi della 3C ) la figura dei due latinisti ma nel contesto un buon film.
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dottora59
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domenica 16 febbraio 2014
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i soliti ignoti del 2014 .........................
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Un film che merita di essere visto, una trama che ricorda la commedia italiana degli anni d'oro. Il film si poggia su una trama solida che battute che non fanno il verso ad un dialettismo attivante. Un film corale in cui la bravura del regista valorizza gli attori. Sembra un fatto con pochi soldi, la fotografia non mi č piaciuta molto, ma questo non č un limite anzi
.., quello che ho trovato veramente bello la sceneggiatura, ed il messaggio che il con leggerezza vuole trasmettere. Finalmente un film da non perdere, una commedia all'italiana che porta con onore questa catalogazione.
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hanniballectar
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domenica 16 febbraio 2014
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una commedia italiana esordiente
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"Smetto quando voglio" è una commedia italiana, con accenni al cinema americano appena sfumati di un esordiente regista salernitano. La storia è di attualità pura: un trentasettenne ricercatore universitario, interpretato dal bravo Eduardo Leo, viene licenziato a causa di un assegno universitario non rinnovato. Si ritrova così disoccupato con una fidanzata e una casa da portare avanti e l'unica cosa che sa fare davvero è studiare. Frustrato da questa situazione organizza una strategia di sopravvivenza, coinvolgendo i suoi amici più cari, che si trovano nella sua stessa situazione. Il progetto è quello di creare una droga ai limiti della legalità da mettere in commercio per riscattarsi di tutte le ingiustizie subite ed ottenere una situazione economica finalmente adeguata.
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"Smetto quando voglio" è una commedia italiana, con accenni al cinema americano appena sfumati di un esordiente regista salernitano. La storia è di attualità pura: un trentasettenne ricercatore universitario, interpretato dal bravo Eduardo Leo, viene licenziato a causa di un assegno universitario non rinnovato. Si ritrova così disoccupato con una fidanzata e una casa da portare avanti e l'unica cosa che sa fare davvero è studiare. Frustrato da questa situazione organizza una strategia di sopravvivenza, coinvolgendo i suoi amici più cari, che si trovano nella sua stessa situazione. Il progetto è quello di creare una droga ai limiti della legalità da mettere in commercio per riscattarsi di tutte le ingiustizie subite ed ottenere una situazione economica finalmente adeguata.
La storia è divertente ed intelligente in quanto mette in risalto l'assurdità del nostro tempo e del nostro paese, avere una laurea è quasi una colpa e per "noi" non c'è posto. E' tuttavia un prodotto ancora acerbo, il film infatti scorre in modo molto veloce in alcuni punti e tende a dare per scontato troppi elementi in particolare sul finale. Buona la caratterizzazione dei personaggi, che sanno coinvolgere il pubblico nel lolro mondo.
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felliniana88
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domenica 16 febbraio 2014
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ho riso dall'inizio alla fine
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Non metto 5 stelle per onestà intellettuale ma ho riso veramente tantissimo, ieri sera è quasi venuto giù il cinema da quanto rideva il pubblico. Ho rivisto i miei amici nelle facce esasperate di queste simpatiche macchiette di ricercatori a metà tra breaking bad e i soliti ignoti. E' un film catatartico, e ci voleva perché sull'argomento sono apparsi tanti film più agri che dolci, più tragi che comici.... mentre questo è esilarante. Ottima regia e colonna sonora. Spero che questo Sydney continui così!
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sally spectra
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sabato 15 febbraio 2014
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attori bravissimi a servizio di una storia fiacca
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Gli attori sono stati bravi e su di loro regge tutta una storia molto debole e poco veritiera, che non ti fa immedesimare mai fino in fondo. Troppe scene sono inverosimili e poco reali. La droga creata dentro l'università, durante la chiusura del weekend è veramente patetica. Su tutti, a mio parere Libero de Rienzo è indiscutibilmente il più bravo, riuscendo a non apparire mai finto, cosa che invece capita spesso al protagonista Edoardo Leo, il quale enfatizza troppo alcuni stati d'animo, apparendo teatrale e finto, per l'appunto. Nonostante ciò il film è divertente, scorrevole e con un buon ritmo e nonostante i difettucci accennati, è senz'altro consigliato!
[+] libero e neri...
(di maggie69)
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paolotog
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sabato 15 febbraio 2014
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tante risate
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Divertente. Un sacco di risate. Consigliato.
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xtini
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sabato 15 febbraio 2014
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geniale
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Un omaggio ai "soliti ignoti " , l'aveva già fatto Allen qualche tempo fa e finalmente emerge in una commedia italiana . " Smetto quando voglio " e' una commedia divertente, ben fatta , con una colonna sonora che merita .Geniale per sintesi,riflessioni di fine film , fotografia e scelta degli attori. Sempre grandioso Neri Marcore' . Grazie ! Consiglio !
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