pincenzo
|
mercoledì 12 febbraio 2014
|
risate e luoghi comuni
|
|
|
|
Dopo le risate, meritate e gustose, qualche riflessione. La disoccupazione dei giovani ricercatori è un problema reale, ma non a questi livelli. Se è difficile entrare nel mondo della ricerca, per una persona con un ottimo curriculum c'è molto di meglio che fare il lavapiatti o il benzinaio a nero. Lo spaccio della droga è un'attività molto pericolosa, in un mondo rigorosamente e spietatamente controllato dalla malavita. Pensare di entrare in questo mondo senza ricorrere alla violenza è un'eccessiva semplificazione. Sintetizzare droghe chimiche richiede molto di più di un laboratorio universitario, usato la notte quando non c'è nessuno.
[+]
Dopo le risate, meritate e gustose, qualche riflessione. La disoccupazione dei giovani ricercatori è un problema reale, ma non a questi livelli. Se è difficile entrare nel mondo della ricerca, per una persona con un ottimo curriculum c'è molto di meglio che fare il lavapiatti o il benzinaio a nero. Lo spaccio della droga è un'attività molto pericolosa, in un mondo rigorosamente e spietatamente controllato dalla malavita. Pensare di entrare in questo mondo senza ricorrere alla violenza è un'eccessiva semplificazione. Sintetizzare droghe chimiche richiede molto di più di un laboratorio universitario, usato la notte quando non c'è nessuno. Spacciare su larga scala senza essere intercettati dalla narcotici è impensabile: la polizia può essere distratta ma non fino a questo punto. Tutto sbagliato, allora? No, è proprio l'assurdità della trama a rendere piacevole questo film, a veicolare temi che, pur sotto traccia, ne costituiscono l'ossatura ideologica: il crimine non paga o, almeno, non deve pagare; lo Stato è presente e vigila su di noi, aiutandoci quando ne abbiamo bisogno (ad esempio, con gli assistenti sociali); la famiglia è importante e viene prima di tutto, specialmente quando sta per nascere un nuovo figlio; l'università non funziona ma è capace di trasmettere conoscenza e di farla avanzare. Un quadro conformista pieno di luoghi comuni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pincenzo »
[ - ] lascia un commento a pincenzo »
|
|
d'accordo? |
|
beppe baiocchi
|
mercoledì 12 febbraio 2014
|
ricercatore = ricercato?
|
|
|
|
Qual'è la differenza tra ricercatore e ricercato?
Secondo Sydney Sibilla (al suo esordio sul grande schermo) nessuna.
Un gruppo di laureati, geniali, preparatissimi chiaramente disoccupati per sbarcare il lunario decide di creare una Smart Drug, una specie di Ecstasy non considerata illegale per lo stato italiano e di spacciarla nelle discoteche. I Soldi arriveranno a palate ma chiaramente da tanti soldi derivano tanti problemi!!!
La forza di questa storia ,oltre alla simpatica critica di professionisti nel mondo del precariato, è il gruppo.
Nonostante i personaggi sembrano quasi caricature delle loro professioni (i latinisti su tutti) la forte caratterizzazione che li contraddistingue riesce a strappare più di qualche risata allo spettatore.
[+]
Qual'è la differenza tra ricercatore e ricercato?
Secondo Sydney Sibilla (al suo esordio sul grande schermo) nessuna.
Un gruppo di laureati, geniali, preparatissimi chiaramente disoccupati per sbarcare il lunario decide di creare una Smart Drug, una specie di Ecstasy non considerata illegale per lo stato italiano e di spacciarla nelle discoteche. I Soldi arriveranno a palate ma chiaramente da tanti soldi derivano tanti problemi!!!
La forza di questa storia ,oltre alla simpatica critica di professionisti nel mondo del precariato, è il gruppo.
Nonostante i personaggi sembrano quasi caricature delle loro professioni (i latinisti su tutti) la forte caratterizzazione che li contraddistingue riesce a strappare più di qualche risata allo spettatore.
Finalmente infatti una commedia italiana che tanto italiana non sembra. Basta con lo strappare risate con parolacce e con allusioni sessuali, finalmente una commedia che riesce a far ridere in modo genuino.
Gli attori nonostante non siano i più famosi del panorama italiano ( forse meglio ) sono davvero molto bravi e convincenti, la storia fila liscio (forse velocizzando troppo nel finale) e soprattutto strappa tanti sorrisi.
Certo il film non è esente da critiche, forse strizza un po tanto l'occhio verso produzioni americane ( il film risulta un Breaking Bad in salsa comica con un pizzico di Ocean's Eleven ) forse a volte le situazioni risultano troppo surreali ma non penso che infici il risultato. Un film fresco, convincente, che fa ben sperare per questo nuovo tipo di commedia all'italiana
[-]
|
|
[+] lascia un commento a beppe baiocchi »
[ - ] lascia un commento a beppe baiocchi »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
mercoledì 12 febbraio 2014
|
a cosa può portare la mancanza di lavoro
|
|
|
|
Film in cui si racconta di sette uomini laureati nelle discipline più difficili che cercano di sbarcare il lunario accettando dei lavoretti che non certamente all'altezza della propria preparazione e titolo di studio. Quanto mai stanchi del proprio triste destino, su suggerimento di uno di loro, essi decidono di riunirsi al fine di dedicarsi alla preparazione di una pastiglia stupefacente, alla sua distribuzione tra gli estimatori del genere ed al suo conseguente e proficuo commercio. Essi riusciranno con grandioso successo nella loro singolare impresa, suscitando la collera e l'indignazione del boss del clan che precedentemente deteneva il traffico delle droghe. Il finale, com' è prevedibile, è "politically correct" ed ognuno pertanto dovrà affrontare le giuste e meritate conseguenze di questo agire all'insegna dell' illegalità.
[+]
Film in cui si racconta di sette uomini laureati nelle discipline più difficili che cercano di sbarcare il lunario accettando dei lavoretti che non certamente all'altezza della propria preparazione e titolo di studio. Quanto mai stanchi del proprio triste destino, su suggerimento di uno di loro, essi decidono di riunirsi al fine di dedicarsi alla preparazione di una pastiglia stupefacente, alla sua distribuzione tra gli estimatori del genere ed al suo conseguente e proficuo commercio. Essi riusciranno con grandioso successo nella loro singolare impresa, suscitando la collera e l'indignazione del boss del clan che precedentemente deteneva il traffico delle droghe. Il finale, com' è prevedibile, è "politically correct" ed ognuno pertanto dovrà affrontare le giuste e meritate conseguenze di questo agire all'insegna dell' illegalità.
Questa pellicola costituisce l'opera prima del giovane regista Sidney Sibilia che si rivela essere già molto dotato e spigliato in questo mestiere. Infatti, la commedia, dopo un inizio un pò banale e lento (ma di introduzione), acquista poi un vivace ritmo e la giusta dose di vicende interessanti nel corso della narrazione, il tutto accompagnato anche da un'ironia calzante e garbata che la rendono assai piacevole e dunque altamente apprezzabile. In chiave comica viene così affrontato il serio problema della crisi dei tempi che genera la mancanza di posti di lavoro adeguati al proprio titolo di studio o preparazione, come purtroppo anche quelli in generale, e costringono la gioventù contemporanea, dotata o meno di talento ma sicuramente provvista di tanta buona volontà, ad adoperarsi in ogni modo e con ogni mezzo a cercare una qualsiasi tipo di mansione lavorativa. E' fin troppo evidente che la soluzione non risiede nel ricorrere all'illegalità ed infatti tutti i protagonisti verranno puniti per essere ricorsi a ciò, nè Sibilia vuole sostenere ed approvare alcun sistema ed espediente concernente l'illegalità, bensì creare solo un pretesto per raccontare serenamente una storia che risulti divertente e, sebbene poco credibile, nel suo complesso accettabile.
Bravi e perfettamente calati nei propri ruoli tutti gli attori.
Per trascorrere spensieratamente due ore circa e per non pensare troppo alla reale e difficile crisi di questa società.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
mikiikim
|
mercoledì 12 febbraio 2014
|
ce n'è da imparare prima di fare film del genere..
|
|
|
|
Film che vorrebbe ricalcare in salsa nostrana il Guy Ritchie di Lock&Stock, con la differenza che siamo in ritardo di 15 anni, che la sceneggiatura è in confronto davvero scarsa e che la messinscena italiana rende la pellicola macchiettistica e banale. Così ad esempio l'inizio è davvero "triste", con le sceneggiate del professore universitario o le sfighe dei ricercatori talmente esasperate da rendere il film, oltre che - ovviamente - non credibile, anche più vicino al cinemapanettone che a una buona commedia brillante. Salvano il lavoro la fotografia, alcuni spunti divertenti e gli attori, anche se le capacità comiche di Libero de Rienzo o di Pietro Sermonti riescono solo a tratti a dare personalità a personaggi troppo e male caratterizzati.
[+]
Film che vorrebbe ricalcare in salsa nostrana il Guy Ritchie di Lock&Stock, con la differenza che siamo in ritardo di 15 anni, che la sceneggiatura è in confronto davvero scarsa e che la messinscena italiana rende la pellicola macchiettistica e banale. Così ad esempio l'inizio è davvero "triste", con le sceneggiate del professore universitario o le sfighe dei ricercatori talmente esasperate da rendere il film, oltre che - ovviamente - non credibile, anche più vicino al cinemapanettone che a una buona commedia brillante. Salvano il lavoro la fotografia, alcuni spunti divertenti e gli attori, anche se le capacità comiche di Libero de Rienzo o di Pietro Sermonti riescono solo a tratti a dare personalità a personaggi troppo e male caratterizzati. La Solarino - come accade troppo spesso - sprecata, mentre Edoardo Leo è il nuovo Raul Bova... Insomma, sul genere, molto meglio, tanto per rimanere in Italia, Notturno Bus, ad esempio. Se andiamo all'estero non c'è proprio confronto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mikiikim »
[ - ] lascia un commento a mikiikim »
|
|
d'accordo? |
|
paride86
|
martedì 11 febbraio 2014
|
davvero bello
|
|
|
|
Finalmente una commedia italiana brillante e fuori dal coro!
"Smetto quando voglio" parla di un team di "giovani" ricercatori delusi dalle aspettative accademiche e lavorative che, sulla scia del plot di Breaking Bad, si mettono a sintetizzare droga.
La storia è scorrevole e ben interpretata e, purtroppo, racconta con calcata ironia quella che in Italia è una situazione davvero drammatica.
[+]
Finalmente una commedia italiana brillante e fuori dal coro!
"Smetto quando voglio" parla di un team di "giovani" ricercatori delusi dalle aspettative accademiche e lavorative che, sulla scia del plot di Breaking Bad, si mettono a sintetizzare droga.
La storia è scorrevole e ben interpretata e, purtroppo, racconta con calcata ironia quella che in Italia è una situazione davvero drammatica.
Promosso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paride86 »
[ - ] lascia un commento a paride86 »
|
|
d'accordo? |
|
alex2044
|
lunedì 10 febbraio 2014
|
simpatico in attesa di una conferma
|
|
|
|
Un film dove tutti sono simpatici anche i cattivi . Bella idea che forse sovrasta il film e quindi per vedere se c'è la stoffa forse è meglio aspettare una seconda prova . Mezzo voto in più di incoraggiamento .
|
|
[+] lascia un commento a alex2044 »
[ - ] lascia un commento a alex2044 »
|
|
d'accordo? |
|
carletta-kino
|
lunedì 10 febbraio 2014
|
niente di che
|
|
|
|
un film a trovata .... ma senza anima e senza emozioni
|
|
[+] lascia un commento a carletta-kino »
[ - ] lascia un commento a carletta-kino »
|
|
d'accordo? |
|
___lally
|
lunedì 10 febbraio 2014
|
commedia ben riuscita
|
|
|
|
All'inizio un pò scettica ma il film ha saputo subito farmi cambiare idea. Se volete passare una serata all'insegna delle risate e lasciare a casa i vostri pensieri, beh questo è il film giusto!!!!
Complimenti sia agli attori che al regista.
|
|
[+] lascia un commento a ___lally »
[ - ] lascia un commento a ___lally »
|
|
d'accordo? |
|
johnford
|
lunedì 10 febbraio 2014
|
una coraggiosa commedia leggera di denuncia
|
|
|
|
L'idea é assolutamente geniale e tradotta in una buona sceneggiatura che regge bene fino ad un finale un po' raffazzonato. Gli interpreti sono onesti e la regia disinvolta e gradevole. Ma fra le pieghe di tutta questa "divertente leggerezza" traspare prepotentemente la pesante e coraggiosa denuncia di una Universita' allo sfascio, spesso in mano a cattedratici incapaci, ignoranti e, grazie ad appoggi politici, indegni arrampicatori sociali.
|
|
[+] lascia un commento a johnford »
[ - ] lascia un commento a johnford »
|
|
d'accordo? |
|
ombri
|
lunedì 10 febbraio 2014
|
esordio fulminante!
|
|
|
|
Davvero straordinario il film d'esordio di questo regista dal nome (d'arte, si suppone...!) alquanto singolare: Sydney Sibilia. Teniamolo d'occhio perché, nonostante si tratti del suo primo lungometraggio, dimostra fin dalle inquadrature iniziali di conoscere a fondo il mestiere: fonde infatti con grazia ed intelligenza commedia italiana e gangster movie all'americana, creando un ibrido perfettamente riuscito, registicamente molto curato ed eccezionalmente divertente.
La storia è semplice ed attualissima: un brillante ricercatore universitario, esasperato dall'impossibilità a trovare un minimo di stabilità economica, decide di introdurre sul mercato una sostanza psicotropa da lui stesso sintetizzata e ancora "legale" in quanto non presente nell'elenco delle droghe d'abuso stilato dal Ministero della Salute.
[+]
Davvero straordinario il film d'esordio di questo regista dal nome (d'arte, si suppone...!) alquanto singolare: Sydney Sibilia. Teniamolo d'occhio perché, nonostante si tratti del suo primo lungometraggio, dimostra fin dalle inquadrature iniziali di conoscere a fondo il mestiere: fonde infatti con grazia ed intelligenza commedia italiana e gangster movie all'americana, creando un ibrido perfettamente riuscito, registicamente molto curato ed eccezionalmente divertente.
La storia è semplice ed attualissima: un brillante ricercatore universitario, esasperato dall'impossibilità a trovare un minimo di stabilità economica, decide di introdurre sul mercato una sostanza psicotropa da lui stesso sintetizzata e ancora "legale" in quanto non presente nell'elenco delle droghe d'abuso stilato dal Ministero della Salute. Per portare a termine il progetto riunisce intorno a sé altri laureati geniali che vivono ai margini del mercato del lavoro (un antropologo che tenta disperatamente di farsi assumere da uno sfasciacarrozze, due eccelsi latinisti che lavorano in nero presso un benzinaio cingalese, un chimico che fa il lavapiatti in un ristorante cinese, un archeologo costretto a vivere ancora con la mamma e un economista che nell'attesa di imparare a contare le carte a poker sfrutta i prestiti della fidanzata e tenta di sfuggire alla sua violenta famiglia di sinti circensi). La droga si rivela essere la migliore mai introdotta sul mercato e i soldi arrivano a fiumi, ma a questo punto il gioco si fa duro...
La galleria di personaggi è divertentissima, gli attori perfettamente in parte, i dialoghi brillanti, la sceneggiatura assai curata; a ciò si unisce uno spaccato degli ambienti universitari italiani e del mondo del lavoro che, per quanto comicamente iperbolizzato, rende -purtroppo- perfettamente conto della situazione vergognosa che devono affrontare nel nostro paese le menti più brillanti, impossibilitate a trarre profitto dalle proprie straordinarie capacità intellettuali.
Insomma, un film da non perdere!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ombri »
[ - ] lascia un commento a ombri »
|
|
d'accordo? |
|
|