Al di là delle nuvole |
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Un film di Michelangelo Antonioni.
Con John Malkovich, Fanny Ardant, Kim Rossi Stuart, Jean Reno, Sophie Marceau.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 110 min.
- Italia 1995.
- C.G.D - Cecchi Gori Distribuzione
uscita venerdì 27 ottobre 1995.
MYMONETRO
Al di là delle nuvole
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'incomunicabilità degli esseri umanidi jackiechan90Feedback: 7144 | altri commenti e recensioni di jackiechan90 |
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mercoledì 1 ottobre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quattro storie ambientate in quattro città diverse ma con un tema in comune: l'incomunicabilità tra le persone che rende complicati i rapporti, persino quelli che all'apparenza sono semplici. Il tutto sotto gli occhi di un regista (John Malkovich) che come il Sommo Poeta si limita a guardare e a passare, imperturbabile e impassibile, protetto dall'obbiettivo della sua macchina fotografica. Frutto della collaborazione tra i registi Wim Wenders e Michelangelo Antonioni (che torna alla regia dopo una lunga pausa dallo schermo), coadiuvati alla sceneggiatura da Tonino Guerra, "Al di là delle nuvole" immerge lo spettatore in un'atmosfera rarefatta che si mescola alla nebbia della bassa padana e ci immerge in un universo altro, quasi artificiale dove gli essere umani si muovono in spazi ristretti (in tutto il film prevalgono i luoghi chiusi e anche gli spazi esterni sembrano fatti apposta per schiacciare le figure) che sembrano costruiti apposta per opprimere. Anche i dialoghi sono molto "artificiali", per lo più dei monologhi o delle considerazioni che sembrano più rivolte allo spettatore che non ai personaggi. L'impossibilità di comunicazione reale diventa così condizione intrinseca ed irrinunciabile per l'uomo moderno (questo almeno il messaggio che sembra lasciare il film). A salvarci vengono però in aiuto i sogni, l'illusione, le passioni sfrenate e nascoste. Tutte cose che si trovano, appunto, "al di là delle nuvole". Non è un caso se la versione originale presenta ben tre lingue (Inglese, Francese e Italiano) che si mescolano continuamente tra di loro contribuendo ad accentuare il senso di spaesamento nello spettatore. Per fortuna che c'è la musica che sostituisce il linguaggio ed è universale. E che musica: la colonna sonora presenta, infatti, è molto composita e presenta brani di Lucio Dalla e degli U2, compresa la stupenda "Your Blue Room" creata apposta per questo film. Una vera e propria opera d'arte che unisce musica e immagini, un grande e riuscito esercizio di stile da parte dei due registi europei.
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