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Una giornata della vita di cinque adolescenti americani in un college. I cinque devono passare il pomeriggio insieme per punizione. Procedendo nella narrazione i cinque cominciano a raccontare della propria vita, in particolare rivelando i propri problemi e le proprie insicurezze di fronte alla vita, fino a giungere in un momento di catarsi finale (forse il momento più toccante di tutto il film) dove i quattro decidono di stravolgere i ruoli che gli sono stati imposti dalla società (nella fattispecie dai rispettivi genitori) e cominciare a pensare con la propria testa. Film girato e sceneggiato in maniera magistrale con uno stile teatrale che ricalca le unità aristoteliche compresa, per l'appunto, la catarsi finale. Il tutto con numerose scene in piano sequenza che riflettono il carattere dei cinque protagonisti. La pellicola rappresenta il vertice di tutto il cinema adolescenziale degli anni 80 di cui il regista John Hughes è stato profondo conoscitore, come si nota nei dialoghi azzeccati e ben rispondenti al pensiero della cosiddetta "Generazione X", rappresentando così un'aspra critica sociale nei confronti dell'edonismo imperante in quegli anni, con tutto il suo concentrato di ipocrisia (non è un caso che molta importanza venga data ai beni di consumo, in particolar modo alle macchine guidate dai genitori dei ragazzi), quella contro cui si scagliano i commenti sarcastici, aspri e violenti (ma, proprio per questo, veri) dei cinque. Uno spaccato adolescenziale che non a caso è diventato un cult, anche grazie all'azzecata colonna sonora che comprende "Don't You(forget about me)" dei Simple Plains che lorende, grazie a una stupenda sequenza di ballo all'interno dell'aula, anche un piccolo musical sui generis.
Il cinema adolescenziale degli anni 80 (ma anche delle generazioni successive) riassunto in un unico film nonchè il capolavoro di John Hughes e del Brat Pack.
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