"Il padrino" è il mio film preferito,in assoluto.E' come il goal di Giggs contro l'Arsenal (1999) o quello di Falcao contro il Colonia (1983),è come il pallonetto di Lendl contro McEnroe al Roland Garros (1984).E' un progetto fatto con un solo colpo di matita;è come quando ti svegli dieci minuti prima perchè sai già che sarà una giornata fantastica,o come quando hai conquistato la ragazza che ti piace...nè prima nè dopo,esattamente quel momento.E' la pineta dell'Etna quando c'è la nebbia e piove;è come quando non c'è bisogno di parlare perchè uno sguardo dice tutto;è una ragazza con una bellissima testa (lo strepitoso inizio del film) e dei bellissimi piedi (il più bel finale della storia del cinema),e tutto quello che c'è in mezzo è meglio ancora...Sì.Io non pretendo di attribuirmi speciali virtù che mi consentano di stabilire quale sia il miglior film di tutti i tempi;"Quarto potere"?"Otto e mezzo"?"2001 odissea nello spazio"?"L'uomo di Aran"?Tutti capolavori...Ma il miglior film della MIA storia è sicuramente "The Godfather".Badate bene,io non scindo neppure il primo capitolo della saga dal secondo:so bene che si tratta di due film distinti e separati,ma questo vale per tutti gli altri,non per me.Io li considero due stagioni diverse dello stesso anno,sono "primavera" e "autunno"...So bene anche che non bastano la regia straordinaria di un uomo capace di reinventare il cinema partendo dal passato,una sceneggiatura ed un montaggio perfetti (basta vedere lo sceneggiato "La saga del Padrino" per verificare tutto ciò),l'interpretazione mostruosa di Marlon Brando,il clamoroso esordio in serie A di Al Pacino (suo erede riconosciuto),un cast di semisconosciuti capaci di cambiare il volto al cinema americano (John Cazale,James Caan,Robert Duvall,Talia Shire,Diane Keaton),una colonna sonora struggente firmata da Nino Rota,non bastano dicevo queste cose a giustificare il mio amore per questa pellicola. Perchè quando tra centinaia di film che piacciono se ne sceglie uno ci deve essere un motivo che va oltre le qualità intrinseche dell'opera,ci deve essere qualcos'altro,qualcosa che colpisce nel profondo...Nel mio caso il motivo è semplice:ogni volta che lo guardo io vedo un pezzo della mia vita e del mio essere siciliano.Mi si potrà obiettare:che c'entri tu con la mafia?Beh,per fortuna niente.In realtà però "Il padrino" è come un'aragosta che sotto la dura corazza del mafia-movie nasconde una riflessione profonda sulla Sicilia,su un tipo di società e su legami familiari che apparivano consolidati e che invece il tempo ha corroso irrimediabilmente;io non subisco,com'è normale che sia,il fascino perverso della figura del criminale,ma rimango attonito per come Puzo e Coppola sono riusciti a rappresentare lo spirito della sicilianità,tutto il bene e tutto il male che essa rappresenta.Non c'è un solo frammento della pellicola dove la visione amara e nostalgica assieme della Sicilia non esca fuori,tanto che per molto tempo mi sono chiesto se questo film poteva essere veramente capito da chi non è nato nella mia isola...La tragedia dei Corleone è rappresentativa della storia tormentata di un mondo per molto tempo impermeabile ai cambiamenti che cade in frantumi quando cerca di esportare all'esterno le sue contraddizioni interiori;in questo senso l'ultima,magica sequenza dice tutto.Lo sguardo costernato della Keaton,la porta che si chiude,le fantastiche note partorite da Rota...E un brivido che mi scuote,mentre partono i titoli di coda.
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francesca
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martedì 6 gennaio 2009
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un unico grande film
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Anch'io percepisco "Il Padrino-parte prima" e il "Padrino-parte seconda" come un unico emozionante film, anche perchè dal romanzo di Mario Puzo si è attinto il materiale utile per tutti e due. Credo tuttavia che il film abbia aggiunto molto all' opera di Puzo: profondità, uno sguardo partecipato ad un' epoca e ad una cultura e abbia dato vita a dei personaggi "vivi", di estremo spessore. Li hai già citati, gli attori, tutti fantastici...L' immaturo Fredo, il sanguigno Sonny, l' affidabile Tom, la coraggiosa Kay, il monumentale Vito e...il meraviglioso Michael. Nel corso dell' opera subisce delle trasformazioni inaspettate, ma percepibili in essere dentro di lui: gli occhi di Pacino, la sua pelle parlano.
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Anch'io percepisco "Il Padrino-parte prima" e il "Padrino-parte seconda" come un unico emozionante film, anche perchè dal romanzo di Mario Puzo si è attinto il materiale utile per tutti e due. Credo tuttavia che il film abbia aggiunto molto all' opera di Puzo: profondità, uno sguardo partecipato ad un' epoca e ad una cultura e abbia dato vita a dei personaggi "vivi", di estremo spessore. Li hai già citati, gli attori, tutti fantastici...L' immaturo Fredo, il sanguigno Sonny, l' affidabile Tom, la coraggiosa Kay, il monumentale Vito e...il meraviglioso Michael. Nel corso dell' opera subisce delle trasformazioni inaspettate, ma percepibili in essere dentro di lui: gli occhi di Pacino, la sua pelle parlano. Per l' Academy non abbastanza, probabilmente. L' Oscar del mio cuore l' hai vinto, Al.
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lilli
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martedì 6 gennaio 2009
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il reiverdrino
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Parlare del film del proprio cuore è difficile perchè si rischia di farsi prendere dalla smania di dire"bellisssssimo, stupendissssssimo,fantasticisssssssimo ecc ecc".Invece tu sei riuscito a mantenere un equilibrio,a far comprendere anche a chi non ha visto il film,come me(e che..ehm..non sa più come fare per scusarsi..),che cosa esso rappresenti per te usando delle metafore"esaustive"(ed anche"allusive"se vogliamo..ahahah)e delle argomentazioni che descrivono un mondo che come dici,per forza di cose,non tutti conoscono fino in fondo:per molti,forse,"Il padrino"rappresenta"solo"un grande film e non lo spaccato di una società.Rinnovando la promessa di vedere al più presto"Il padrino",ti faccio i miei complimenti per questa bella recensione.
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Parlare del film del proprio cuore è difficile perchè si rischia di farsi prendere dalla smania di dire"bellisssssimo, stupendissssssimo,fantasticisssssssimo ecc ecc".Invece tu sei riuscito a mantenere un equilibrio,a far comprendere anche a chi non ha visto il film,come me(e che..ehm..non sa più come fare per scusarsi..),che cosa esso rappresenti per te usando delle metafore"esaustive"(ed anche"allusive"se vogliamo..ahahah)e delle argomentazioni che descrivono un mondo che come dici,per forza di cose,non tutti conoscono fino in fondo:per molti,forse,"Il padrino"rappresenta"solo"un grande film e non lo spaccato di una società.Rinnovando la promessa di vedere al più presto"Il padrino",ti faccio i miei complimenti per questa bella recensione.
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reiver
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martedì 6 gennaio 2009
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x francesca
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Sono perfettamente d'accordo con te.L'interpretazione di Pacino è incredibile...nel secondo episodio riesce a non far rimpiangere Brando,che è tutto dire.Il suo volto diventa a poco poco una maschera segnata dalla tragedia e dal peso di responsabilità morali insostenibili,e il finale del film (parlo sempre del secondo episodio) è,se possibile,ancora più emozionante del primo,col volto di Michael,il suo sguardo perso nei ricordi di un passato felice,le foglie spazzate dal vento...
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reiver
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martedì 6 gennaio 2009
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x lilli
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Eh eh eh,Reiverdrino è troppo forte.Quando vedrai il film lo capirai,io sono per metà Sonny e per metà Michael (mi piace quando Sonny pesta Carlo,avendo una sorella lo posso capire:se qualcuno dovesse farle del male lo pesterei come l'uva).Non ho niente di Tom Hagen (che assomiglia al mio brother nei comportamenti),nè di Vito Corleone...Un pochino di Fredo alberga in tutti noi,almeno penso...Hai ragione,per tanto tempo ho evitato di scrivere questa recensione perchè temevo di scadere ,di produrmi in una serie di complimenti esagerati.Spero di aver evitato questo tranello,d'altronde tu il pallonetto di Lendl lo hai visto,eh eh eh...
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andrea
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martedì 6 gennaio 2009
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alzo le mani
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Che dire? Penso che ci sia poco da aggiungere. Io sono per il secondo episodio, che è uno dei miei film preferiti in assoluto, insieme a "C'era una volta in America". Rivedendoli, non so mai quale sia il più bello, entrambi condividono un grande De Niro, ma nel film di Coppola in più c'è Pacino, immenso, soprattutto nella da te citata sequenza finale. E quando c'è quel flashback in cui la presenza di Vito si avverte, anche se non inquadrato, vediamo Michael com'era prima, felice, un'altra faccia... incredibile! I due primi episodi sono così collegati che esiste una versione in cui i due film sono montati tra loro in modo cronologico, non so se ti è capitato di vederla. Ma io preferisco vedere i due film separatemente, uniti concettualmente ma validissimi anche se presi da soli.
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francesca
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martedì 6 gennaio 2009
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lago tahoe
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Il bellissimo finale che hai illustrato è preceduto dalla spiazzante scena del lago Tahoe. Il volto di Michael, la maschera da te descritta, intenerisce, turba e addolora perchè lo spettatore conosce il terribile segreto. La macchia di un uomo lontano da ciò che lui stesso e, ancor più, suo padre avrebbero desiderato fosse divenuto. Ricordi le meravigliose parole che Vito e Michael si scambiano in giardino bevendo un buon bicchiere di vino rosso? Tutto ciò viene suggellato dalla sferzata finale: la festa a sorpresa, dove un Brando invisibile invade come un esercito la vita dei Corleone. Sonny più che picchiare Carlo lo massacra! Vorrei essere nei panni di tua sorella...
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reiver
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martedì 6 gennaio 2009
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x andrea:"la saga del padrino"
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Si intitola così (se ricordo bene) lo sceneggiato ottenuto unendo "cronologicamente" le due pellicole.La cosa interessante di questa operazione è che conteneva moltissime scene poi tagliate,soprattutto del primo episodio:in una si intuisce che il produttore hollywoodiano è un quasi-pedofilo (in modo da giustificare la testa tagliata la cavallo),in un'altra si vede Genco,il socio di don Vito (e vecchio consigliori,o "cunsigghieri") morente.Però il ritmo è molto più lento,il film è tutta un'altra cosa.Probabilmente il secondo Padrino è un tantinello superiore,nel primo però c'è Brando,c'è James Caan...In ogni caso,lo ripeto,per me sono due capitoli dello stesso libro.
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reiver
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martedì 6 gennaio 2009
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ehm,non è che io sia un picchiatore...
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ma se vedessi mia sorella massacrata di botte e tradita come Connie perderei il lume della ragione,per evitare il peggio il suddetto dovrebbe essere Bruce Lee o Arnold Schwarzenegger,eh eh eh...Tornando al film hai centrato in pieno il nocciolo della questione,le scene che hai citato sono particolarmente pregnanti,in esse c'è tutto il significato e il senso del film.
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marvelman
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venerdì 20 febbraio 2009
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per concludere !!!
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Non capite nulla di cinema : Questo film è brutto e noioso !!!
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