martin
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domenica 10 giugno 2007
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hemingway e di caprio
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Blood Diamonds è un film di cui s’è già detto e scritto molto, forse non abbastanza trattondosi di un film, si d’intrattenimento, ma pervaso di una forte carica critica nei confronti delle società industirializzate dell’occidente e dei loro rapporti con la povera ricca Africa.
Un forte senso di impotenza, lo stesso senso di impotenza con cui in un modo o nell’altro devono fare i conti i protagonisti del film (vedi la giovane giornalista Jennifer Connelly che si trova a lottare contro un intero sistema, armata del suo solo computer portatile), pervade lo spettatore dall’inizio alla fine del film, lasciandolo poi più sensibilizzato e disarmato di prima . Ma prescindendo dall’impegno sociale, una delle radici dalle quali germoglia il senso del film (un’altra è il semplice intrattenimento stile hollywoodiano), colpisce positivamente la complessità del personaggio interpretato dall’ormai sempre più convincente Leonardo Di Caprio.
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Blood Diamonds è un film di cui s’è già detto e scritto molto, forse non abbastanza trattondosi di un film, si d’intrattenimento, ma pervaso di una forte carica critica nei confronti delle società industirializzate dell’occidente e dei loro rapporti con la povera ricca Africa.
Un forte senso di impotenza, lo stesso senso di impotenza con cui in un modo o nell’altro devono fare i conti i protagonisti del film (vedi la giovane giornalista Jennifer Connelly che si trova a lottare contro un intero sistema, armata del suo solo computer portatile), pervade lo spettatore dall’inizio alla fine del film, lasciandolo poi più sensibilizzato e disarmato di prima . Ma prescindendo dall’impegno sociale, una delle radici dalle quali germoglia il senso del film (un’altra è il semplice intrattenimento stile hollywoodiano), colpisce positivamente la complessità del personaggio interpretato dall’ormai sempre più convincente Leonardo Di Caprio. Personaggio ricco di sfumature, problematico e pieno di contraddizioni, Danny si ritrova a trent’anni ad aver voltato le spalle a tutto e a tutti e ad aver posto al centro delle sue azioni unicamente sé stesso e i suoi interessi.
Egli è stato corrotto lentamente dalla vita, sin da quando era bambino. A cominciare dall’omicidio dei suoi genitori ha capito che l’unico modo per affrontare la vita era il suo personale modo, che l’unica cosa per cui valesse la pena impegnarsi era di affaccendarsi per salvare la propria pelle e rimanere sempre a galla, che non c’era un ideale da seguire capace di reggere il peso delle contraddizioni della vita. Il merito più grande, da attribuire a chi ha contribuito a creare e a plasmare questo personaggio, è di non lasciarlo mai scadere nella retorica. Danny non si trasforma mai da cinico mercenario ad eroe dal cuore d’oro. Inutile riflettere troppo cercando di scandagliare l’animo di Danny per dimostrare la sua purezza. Come dice lo stesso Danny/Di Caprio in una scena del film, lui nella vita non ha incontrato persone buone o cattive ma solo persone. E lui è una di queste con i suoi lati positivi e le sue zone d’ombra, le sue lunghe zone d’ombra rese più scure dal sole della sua Africa, un sole che sembra appartenere solo a lei quando tramontando saluta per l’ennesima volta il continente nero lasciandolo ancora più solo.
La figura di questo giovane mercenario, forte, spaccone, individualista e più maturo dei suoi anni ricorda direttamente uno dei personaggi meglio riusciti nelle opere di Hemingway: Robert Jordan, il protagonista di “Per chi suona la Campana” uno dei romanzi più famosi dello scrittore statunitense. Forse questo accostamento è facilitato da una delle ultime scene, quella in cui Di Caprio, ormai ferito a morte, rimane a coprire la fuga di Solomon e suo figlio, molto simile (se non identica) alla scena conclusiva del libro. Ma a parte questo “omaggio” sono altri i punti di contatto fra i due personaggi, e sono da ricercare direttamente nell’archetipo dell’eroe Hemingwayano, o forse dovrei dire dell’antieroe Hemingwayano: l’uomo solitario, che ha voltato le spalle al mondo e ha sostituito ad ogni forma di valore tradizionale i propri valori, che lo rendono disincantato, cinico, forte e fragile allo stesso tempo, non il classico personaggio strettamente positivo ma sicuramente una persona vera.
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vicky
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lunedì 29 gennaio 2007
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un di caprio che fa "riflettere"
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Un film da vedere, per l’ottima interpretazione di Leonardo Di Caprio, le cui difficoltà nel rivestire il ruolo del mercenario non traspaio affatto, e per il tema trattato.
La storia, quella del traffico illegale dei diamanti della Sierra Leone, che fomenta una guerra civile sanguinaria e atroce, ci fa chiedere quanto sia cambiato dalle prime spedizioni esploratrici occidentali, dove l’Africa era solo un continente da conquistare per sfruttarne le ricchezze e la popolazione.
Il finale, troppo buonista, fa sorgere il dubbio di una decisione funzionale alla sceneggiatura; risulta un film che rassicura lo spettatore, dove i buoni si salvano ed il cattivo, ormai redento, viene punito per i suoi peccati.
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Un film da vedere, per l’ottima interpretazione di Leonardo Di Caprio, le cui difficoltà nel rivestire il ruolo del mercenario non traspaio affatto, e per il tema trattato.
La storia, quella del traffico illegale dei diamanti della Sierra Leone, che fomenta una guerra civile sanguinaria e atroce, ci fa chiedere quanto sia cambiato dalle prime spedizioni esploratrici occidentali, dove l’Africa era solo un continente da conquistare per sfruttarne le ricchezze e la popolazione.
Il finale, troppo buonista, fa sorgere il dubbio di una decisione funzionale alla sceneggiatura; risulta un film che rassicura lo spettatore, dove i buoni si salvano ed il cattivo, ormai redento, viene punito per i suoi peccati.
Il film sembra contenere un intento di sensibilizzazione del pubblico occidentale, portandolo a riflettere sull’organizzazione economica globale, i cui interessi spostano le produzioni e le estrazioni delle risorse nei paesi più deboli. Ma c’è il rischio che il singolo spettatore si senta impotente di fronte ad un sistema ormai radicato, dove sono in gioco interessi di grandi nazioni e lobby economiche.
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fabry
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martedì 1 maggio 2007
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era da oscar, peccato.
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Un film eccezionale. Ottima l'interpretazione di Di Caprio, spettacolari gli scenari ed eccellente la trama. Poche parole per descrivere Blood Diamond. Avrebbe senz'altro meritato l'oscar (ricordiamo che ha avuto 5 nomination), quanto meno per il miglior attore protagonista. Molto bella anche la colonna sonora, malinconica a tratti. Danny Archer (Leonardo di Caprio) è un trafficante di diamanti, che esporta illegalmente i cosiddetti "Bling Bling" dalla Sierra Leone alla Liberia. Solomon Vandy (Djimon Hounson) un abitante del luogo che, dopo essere stato catturato dal R.U.F. (Fronte Rivoluzionario Unito), viene mandato a lavorare nelle miniere diamatinfere del paese, dove trova un diamante rosa d'un centinaio di carati dall'inestimabile valore.
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Un film eccezionale. Ottima l'interpretazione di Di Caprio, spettacolari gli scenari ed eccellente la trama. Poche parole per descrivere Blood Diamond. Avrebbe senz'altro meritato l'oscar (ricordiamo che ha avuto 5 nomination), quanto meno per il miglior attore protagonista. Molto bella anche la colonna sonora, malinconica a tratti. Danny Archer (Leonardo di Caprio) è un trafficante di diamanti, che esporta illegalmente i cosiddetti "Bling Bling" dalla Sierra Leone alla Liberia. Solomon Vandy (Djimon Hounson) un abitante del luogo che, dopo essere stato catturato dal R.U.F. (Fronte Rivoluzionario Unito), viene mandato a lavorare nelle miniere diamatinfere del paese, dove trova un diamante rosa d'un centinaio di carati dall'inestimabile valore. Archer, il cui unico scopo è quello d'impossersarsi della gemma, in cambio della promessa d'aiutare Vandy a ritrovare la sua famiglia, cercherà d'impadronirsi del diamante, aiutato da Solomon nel ritrovare il luogo dove questi lo aveva sotterrato. In tutto ciò c'è la bella Maddy Bowen (Jennifer Connelly), una giornalista americana a caccia di notizie e prove che possano incriminare le grandi industrie di diamanti del mondo, che importano e mettono sul mercato pietre preziose illegali provenienti dalle zone di conflitto. I cosiddetti "diamanti insanguinati", che costano ogni anno migliaia di vittime. La storia è ambientata nel 1999, anno in cui la guerra civile tra R.U.F. e forza governative ha raggiunto il suo apice. Bambini soldato, atrocità, massacri: è intorno a ciò che ruota l'intera vicenda. Per non dimenticare. Blood Diamond. Guardatelo.
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fiaba d.m.
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domenica 28 gennaio 2007
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dicaprio straordinario in un film impegnato
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Bisogna dirlo subito: in "Blood Diamond", Leonardo DiCaprio è eccezionale. In un ruolo inusuale per lui, viene totalmente assorbito dalla sua parte cinica, cattiva, disillusa, complessa e intensa, regalandoci un'altra lodevole performance, dopo quella di "The Departed" (ma l'interpretazione del mercenario Danny è però forse più riuscita). Crede così tanto nel film che la sua passione traspare; ci crediamo pure noi. Anche il resto del cast è di tutto rispetto: Djimon Hounsou è sofferente e appassionato, Jennifer Connelly è brava come al solito. Il film, del resto, è un drammone crudo e violento; ma riesce a coinvolgere e, cosa ancora più importante (DiCaprio lo sperava, e ne sarà contento!), fa riflettere.
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Bisogna dirlo subito: in "Blood Diamond", Leonardo DiCaprio è eccezionale. In un ruolo inusuale per lui, viene totalmente assorbito dalla sua parte cinica, cattiva, disillusa, complessa e intensa, regalandoci un'altra lodevole performance, dopo quella di "The Departed" (ma l'interpretazione del mercenario Danny è però forse più riuscita). Crede così tanto nel film che la sua passione traspare; ci crediamo pure noi. Anche il resto del cast è di tutto rispetto: Djimon Hounsou è sofferente e appassionato, Jennifer Connelly è brava come al solito. Il film, del resto, è un drammone crudo e violento; ma riesce a coinvolgere e, cosa ancora più importante (DiCaprio lo sperava, e ne sarà contento!), fa riflettere. Il messaggio è esplicito e punta dritto alle menti, aiutato dalle immagini e dagli attori, che invece si rivolgono ai nostri cuori.
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_fede_
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martedì 12 giugno 2007
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fa riflettere
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Inanzitutto devo proprio dire che questo film mi è piaciuto, sia per come viene raccontata la storia del traffico sporco di diamanti, sia per le ottime interpretazioni da parte di tutti gli attori. In Djimon Hounsou si vede proprio la sofferenza e la disperazione e fa di tutto per ritrovare suo figlio. Jennifer Connelly brava come al solito e DiCaprio è il più bravo. Si è immedesimado perfettamente in questo personaggio, una sfida visto che ha interpretato ruoli differenti, ed è proprio per questo che secondo me la sua candidatura all'Oscar è più che meritata. All'inizio è un trafficante disposto a tutto pur di ottenere il Diamante Rosa, ma poi durante lo svolgimento delle vicende capisce che quello che fa è sbagliato, grazie all'aiuto, in parte, di Maddy e Solomon.
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Inanzitutto devo proprio dire che questo film mi è piaciuto, sia per come viene raccontata la storia del traffico sporco di diamanti, sia per le ottime interpretazioni da parte di tutti gli attori. In Djimon Hounsou si vede proprio la sofferenza e la disperazione e fa di tutto per ritrovare suo figlio. Jennifer Connelly brava come al solito e DiCaprio è il più bravo. Si è immedesimado perfettamente in questo personaggio, una sfida visto che ha interpretato ruoli differenti, ed è proprio per questo che secondo me la sua candidatura all'Oscar è più che meritata. All'inizio è un trafficante disposto a tutto pur di ottenere il Diamante Rosa, ma poi durante lo svolgimento delle vicende capisce che quello che fa è sbagliato, grazie all'aiuto, in parte, di Maddy e Solomon. Infine devo dire che questo film fa riflettere. Si sa che in gran parte dell'Africa ci sono i bambini soldato e numerose guerre, e tutti questi fatti sono successi pochi anni fa e tuttora ci sono ancora, e mi domando, come si può uccidere gente innocente, ma soprattutto dare ad un bambino un mitra in mano?!?
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angelica
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venerdì 23 marzo 2007
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magnifico dicaprio
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Film emozionante e duro come non se ne vedono più, mischia azione, avventura, sentimento e denuncia sociale. Il tutto è ambientato in un'Africa dilaniata dalla guerra civile, dai mille problemi. Ma il contrabbando di diamanti e i bambini soldato, che stringono il cuore dello spettatore, non riescono a celare il fascino selvaggio del paese, della natura ancora incontaminata che resiste nonostante tutto al virus-Uomo che la infetta e cerca di farla soccombere.
DiCaprio in questo film ha raggiunto la sua maturità recitativa, liberandosi completamente dal ruolo di ragazzino dal volto efebico di Titanic e Shakespeare in love.
Scorsese l'ha svezzato con gangs of new york e the aviator prima, e più recentemente con the departed, condannandolo al ruolo di uomo diviso fra il bene e il male, fra redenzione e maledizione,e il regista Edward Zwick in questo sembra averne dato conferma.
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Film emozionante e duro come non se ne vedono più, mischia azione, avventura, sentimento e denuncia sociale. Il tutto è ambientato in un'Africa dilaniata dalla guerra civile, dai mille problemi. Ma il contrabbando di diamanti e i bambini soldato, che stringono il cuore dello spettatore, non riescono a celare il fascino selvaggio del paese, della natura ancora incontaminata che resiste nonostante tutto al virus-Uomo che la infetta e cerca di farla soccombere.
DiCaprio in questo film ha raggiunto la sua maturità recitativa, liberandosi completamente dal ruolo di ragazzino dal volto efebico di Titanic e Shakespeare in love.
Scorsese l'ha svezzato con gangs of new york e the aviator prima, e più recentemente con the departed, condannandolo al ruolo di uomo diviso fra il bene e il male, fra redenzione e maledizione,e il regista Edward Zwick in questo sembra averne dato conferma.
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the cherry #5
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lunedì 5 marzo 2007
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dicaprio il + grande di sempre!!!
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parliamo del film: 1 vero capolavoro, 1 grandissimo film di denuncia direttamente da holliwood, impegnato e soprattutto consta di elementi ke devono far riflettere sempre! parliamo di DiCaprio: ragazzi ma ancora nn avete capito ke è il + grande di tutti i tempi, ma nn lo dico x la sua ultima ed ennesima commovente interpretazione( che toglie ogni dubbio!). già da anni è ormai nell' elitè, ma adesso si sta confermando 1 gradino +sopra, quello degli immortali! già adesso nn è del tutto sbagliato paragonarlo a vari attori ke hanno fatto la storia, anzi! cmq x ki avesse qualke dubbio, ci risentiamo tra qualke anno, quando sarà universalmente riconosciuto il + grande di sempre!!!
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(di miki)
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piernelweb
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giovedì 31 maggio 2007
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denuncia per l'africa
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Il regista per grandi e per piccini Edward Zwick, reduce dal buon successo commerciale de "l'ultimo Samurai" si cimenta in un nuovo filmone di stampo hollywoodiano che vede la partecipazione dell'ambito Di Caprio. Blood Diamond è un buon film soprattutto per l'importanza della denuncia di cui si fa carico: la tragedia africana che ruota intorno al potere dei Diamanti e il ricordo della sanguinosa guerra civile che devastò la Sierra Leone nel 1999. Per il resto il film è diretto con mano sicura ma non concede niente oltre al previsto e al prevedibile esagerando un pochino nel finale nei toni moralistici e retorici. Molto buono il livello tecnico in tutte le sequenze d'azione e nelle trucide sparatorie.
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Il regista per grandi e per piccini Edward Zwick, reduce dal buon successo commerciale de "l'ultimo Samurai" si cimenta in un nuovo filmone di stampo hollywoodiano che vede la partecipazione dell'ambito Di Caprio. Blood Diamond è un buon film soprattutto per l'importanza della denuncia di cui si fa carico: la tragedia africana che ruota intorno al potere dei Diamanti e il ricordo della sanguinosa guerra civile che devastò la Sierra Leone nel 1999. Per il resto il film è diretto con mano sicura ma non concede niente oltre al previsto e al prevedibile esagerando un pochino nel finale nei toni moralistici e retorici. Molto buono il livello tecnico in tutte le sequenze d'azione e nelle trucide sparatorie. Davvero agghiacciante la ferocia alla quale vengono ammaestrati i bambini killer. Di Caprio conferma di essere bravo, ma la sua interpretazione non vale il desideratissimo oscar nemmeno questa volta. Come "Hotel Rwanda" un film documento sulle tragedie del continente africano, quasi trasparenti agli occhi occidentali.
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bibi1978
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giovedì 2 settembre 2010
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da vedere !
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Ottimo film che offre spunti di riflessione sullo sfruttamento di "uomini-schiavi" e "bambini-soldato" in uno dei paesi più poveri dell'Africa nera, la Sierra Leone, durante il periodo della guerra civile. Il film apre gli occhi sulle atrocità perpetrate nei confronti della popolazione indifesa e soprattutto sulle fasce più deboli della stessa.
Ottima la regia e l'interpretazione di Leonardo Di Caprio.
Da vedere.
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paolo ciarpaglini
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domenica 2 settembre 2007
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grande di caprio!
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Film denuncia, di elevato spessore ed interpretrato magistralmente da un grandissimo Di Caprio, un'eccezionale Djimon Hounsou ed una Jennifer Connelly che non ha bisogno di presentazioni. Un piccolo appunto: penso che l'attore (Di Caprio) non si sia mai 'perso' come molti hanno sostenuto. In The Aviator film non apprezzato, la sua recitazione è a mio avviso da oscar. Ma 'purtroppo' dopo un successo planetario come Titanic, chiunque faticherebbe le famose sette camice per spiccicarsi di dosso un ruolo, che gli è valso la fama, ma anche una 'condanna', far dimenticare Jack. C'è da riflettere, tanto da riflettere e vergognarsi di essere occidentali. Mi chiedo perchè quando sono in atto fratricidi di tale portata, si intervenga con i 'soliti aiuti umanitari', utilissimi, ma non risolutivi.
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Film denuncia, di elevato spessore ed interpretrato magistralmente da un grandissimo Di Caprio, un'eccezionale Djimon Hounsou ed una Jennifer Connelly che non ha bisogno di presentazioni. Un piccolo appunto: penso che l'attore (Di Caprio) non si sia mai 'perso' come molti hanno sostenuto. In The Aviator film non apprezzato, la sua recitazione è a mio avviso da oscar. Ma 'purtroppo' dopo un successo planetario come Titanic, chiunque faticherebbe le famose sette camice per spiccicarsi di dosso un ruolo, che gli è valso la fama, ma anche una 'condanna', far dimenticare Jack. C'è da riflettere, tanto da riflettere e vergognarsi di essere occidentali. Mi chiedo perchè quando sono in atto fratricidi di tale portata, si intervenga con i 'soliti aiuti umanitari', utilissimi, ma non risolutivi. Lasciando stare per una volta gli americani, che spesso non sanno gestire il loro strapotere militare e si vanno ad invischiare in fatti, vuoi per presunta difesa, vuoi per interessi. Ma dico: noi europei cosa siamo? dei pacifisti incalliti, o dei burocrati che non sanno prendere una decisione da adulti. Inglesi, francesi, tedeschi, tanto per citare le forze maggiori. Cosa ci impedisce di intervenire in situazioni del genere?. Quando gli americani 'chiamano' tutti sugli attenti e pronti a mobilitarsi per 'fare bella figura', ma da soli niente o quasi (ex Jugoslavia permettendo). Centinaia di migliai africani che si scannano a colpi di macete e noi lì a guardare. Se scoppia una bombola del gas, i vari tg ne parlano per 15 giorni, (con tutto il rispetto per le vittime). Ma quando si tratta di 3°mondo... vergognamoci!!!. A parte queste considerazioni personali, si tratta di un gran film, girato ottimamente. E con la giusta crudeltà ripropositiva dei fatti originali (per difetto certamente, non per eccesso). Un film per 'guardare il mondo', per sapere dai nostri occhi cose, che se paragonate alle cret..... nostrane, dovrebbere essere sempre in prima pagina su ogni quotidiano e telegiornale. Questo è il mondo, nessun Dio di qualunque colore o Creco esso sia che protegge i deboli ed anneghi gli assassini nel mare della loro lucida follia. Grande regia, 'ritmo', fotografia, empatia, partecipazione emotiva. Assolutamente da vedere.
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