soter25
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lunedì 5 ottobre 2015
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tre episodi lerci
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Si apre con un tipo sciatto che non si impegna abbastanza; ritrovatosi senza lavoro, ragazza e posto in squadra al calcetto, incontra Dio in un bar. Questi, tutt’ altro che misericordioso, si presenta come un rude alcolista deluso dal suo atteggiamento: “Avevi il potere di curarti di lei, di sceglierti un lavoro migliore...”; “...e lascia in pace i tuoi genitori!”. Con quest’ ultima – in riferimento al fatto che il ragazzo vive ancora “sotto i suoi”, parassitando - Dio lo trasforma in una mosca. “Io e te siamo uguali, solo che io sono immortale, per cui me la prenderò con te”. Il Signore ammette la sua insensibilità e la fa espiare al giovane.
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Si apre con un tipo sciatto che non si impegna abbastanza; ritrovatosi senza lavoro, ragazza e posto in squadra al calcetto, incontra Dio in un bar. Questi, tutt’ altro che misericordioso, si presenta come un rude alcolista deluso dal suo atteggiamento: “Avevi il potere di curarti di lei, di sceglierti un lavoro migliore...”; “...e lascia in pace i tuoi genitori!”. Con quest’ ultima – in riferimento al fatto che il ragazzo vive ancora “sotto i suoi”, parassitando - Dio lo trasforma in una mosca. “Io e te siamo uguali, solo che io sono immortale, per cui me la prenderò con te”. Il Signore ammette la sua insensibilità e la fa espiare al giovane. E così, a metamorfosi compiuta, prende a vendicarsi dei torti subiti infettando il cibo della sua ex e del suo datore di lavoro.
Ma sarà proprio sotto il tetto familiare che troverà la morte, sferzato dalla paletta di sua madre. Kafkiano, bel siparietto con Dio.
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Lei lo saluta mentre sta giocando alle slot, quindi parte il flashback sulla loro parentesi coniugale .Lui, il protagonista, è troppo un bravo ragazzo per riconoscere quanto lei sia sgualdrina, di conseguenza si occupa interamente della figlia, della casa, del sostentamento. Mentre lei, si fatica ad attribuirle un pronome personale: beve, fuma col vicino e fanno sesso ululando come le bestie dal piano di sopra, quasi a irridere il protagonista della sua morale, le sue “scelte” lì dove tutto è, conclamatamente, uno Schifo. Lo sfondo di questo come per gli altri episodi, è rappresentato dai quartieri popolari e fatiscenti, le vite al margine e i problemi con le droghe ad Edimburgo.
E così lui torna in casa dai “suoi” dopo tante brutture che sono servite davvero a poco, perchè al bar, faccia a faccia con lei qualche tempo dopo, accetta l’invito ad uscire per ricominciare da capo...tzè
...Quando si dice che l’esser buoni equivale ad esser fessi.
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hayley
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martedì 19 agosto 2014
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the acid house, un film singolare e ripreso.
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The acid House, diretto da Paul McGuigan, tratto da un romanzo di Irvine Welsh ha lasciato preusupporre,anche a causa della temporeggiata distribuzione in Italia,che fosse il sequel di Trainspotting. La presenza di Ewan Bremner e Kevin McKidd, attori anche di Trainspotting, di certo non smentiva il pensiero. Come la regia: Paul McGuigan ricalca Danny Boyle. Da sottolineare che trattano di temi comuni, data la provenienze e l'interesse per le storie di Welsh.
Paul McGuigan cerca di trasmettere allo spettatore quel dramma, che il vortice delle droghe insieme ad un rifiuto della società, aveva comunicato Boyle con Trainspotting.
Infatti in "The Granton Star Cause", la prima storia, ci imbattiamo in Boab, un giovane che trasuda pigrizia, inettitudine, apatia e trascuratezza.
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The acid House, diretto da Paul McGuigan, tratto da un romanzo di Irvine Welsh ha lasciato preusupporre,anche a causa della temporeggiata distribuzione in Italia,che fosse il sequel di Trainspotting. La presenza di Ewan Bremner e Kevin McKidd, attori anche di Trainspotting, di certo non smentiva il pensiero. Come la regia: Paul McGuigan ricalca Danny Boyle. Da sottolineare che trattano di temi comuni, data la provenienze e l'interesse per le storie di Welsh.
Paul McGuigan cerca di trasmettere allo spettatore quel dramma, che il vortice delle droghe insieme ad un rifiuto della società, aveva comunicato Boyle con Trainspotting.
Infatti in "The Granton Star Cause", la prima storia, ci imbattiamo in Boab, un giovane che trasuda pigrizia, inettitudine, apatia e trascuratezza. Boab nell'arco di 24 ore subisce ogni genere di disavventura sia nell'ambito affettivo che in quello lavorativo fino a che il suo stato d'animo sfocia nella rabbia. Passata la notte in cella lo ritroviamo al tipico pub scozzese dove avverà la sua metamorfosi. Questo evento può essere visto come una riferimento a " La metamorfosi" di Kafka anche in questo caso il ragazzo disprezza la società e ne viene svilito, trovandosene schiacciato mentre la sua inettitudine regna.
Nelle altre due storie, che seguono: "A soft touch" e "The acid House", vengono trattate in aggiunta tematiche come il gioco d'azzardo e l'uso di droghe.
La drammaticità delle storie, le sciagure, le condizioni sociali dei protagonisti, da cui vengono sviluppatii temi principali come il sottoproletariato, la violenza, il football e la trasgessioni, unite alle riprese reali, senza veli, immacolate da effetti speciali aiutano ad emozionare lo spettatore.
Bensì il direttore artistico Paul McGuigan, oltre a non generare scalpore pubblico per il film, commette alcuni errori dietro la cinepresa che fanno risultare il film poco scorrevole in alcuni tratti e greve. Inoltre il grottesco qualche volta prende il sopravvento.
Infine il film attrae la curiosità di chi lo guarda per questi numerosi aspetti elencati sopra, per una degna colonna sonora e per le riprese singolari in alcuni tratti del lungometragio,
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