okkiblu
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martedì 21 giugno 2005
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la normalità non esiste
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Chi può dire vedendo questo film chi è normale e chi no, i veri pazzi sono i dottori della clinica psichiatrica, sono i genitori della protagonista, sono le persone che giudicano le "ragazze interrotte"
Film emozionante e coinvolgente con due fantastiche interpretazioni della jolie (che le ha fruttato anche l'oscar) e ryder, da non sottovalutare anche le altre "non protagoniste" come la "raccapricciante" brittany murphy. Un film che lascia il segno che ti catapulta in un mondo parallelo "diverso" ma tanto "uguale" al nostro, dove non mancano i sentimenti anche se esasperati delle protagoniste dove la loro unica PAZZIA è scaturita essenzialmente dalla voglia di essere AMATE!!!
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septima
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martedì 6 marzo 2007
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borderline: qual'è la linea di confine?
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Per la prima volta (o quasi) nella storia del cinema, un film ne dice più del libro corrispondente: "La ragazza interrotta" è stato scritto da Susanna Kaysen, tradotto e pubblicato dalla casa editrice Tea (che la dice lunga sul contenuto del libro!), ma la storia raccontata da una ragazza sconvolta e confusa, non vale la brillante crisi di coscienza della protagonista del film (eccellentemente interpretata da Winona Ryder che non smette mai di stupirci con la sua faccetta angelica e immacolata!); la relazione contorta con Liza (l'oscar come migliore attrice non protagonista conferito ad Angelina Jolie per questa interpretazione, parla più di ogni commento!), a cui l'autrice del libro non dedica molto spazio, è dettagliatamente sviluppata nel film, e la è morale estrapolata con forza dal monologo finale di Susanna, sulla strada verso casa.
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Per la prima volta (o quasi) nella storia del cinema, un film ne dice più del libro corrispondente: "La ragazza interrotta" è stato scritto da Susanna Kaysen, tradotto e pubblicato dalla casa editrice Tea (che la dice lunga sul contenuto del libro!), ma la storia raccontata da una ragazza sconvolta e confusa, non vale la brillante crisi di coscienza della protagonista del film (eccellentemente interpretata da Winona Ryder che non smette mai di stupirci con la sua faccetta angelica e immacolata!); la relazione contorta con Liza (l'oscar come migliore attrice non protagonista conferito ad Angelina Jolie per questa interpretazione, parla più di ogni commento!), a cui l'autrice del libro non dedica molto spazio, è dettagliatamente sviluppata nel film, e la è morale estrapolata con forza dal monologo finale di Susanna, sulla strada verso casa. Chi ama gli altri non può far loro del male, ma chi non ama se stesso diventa un vero pericolo. Le leggi del mondo "civile e sano" vengono abilmente rovesciate: c'è una spiegazione al suicidio, alla malattia mentale, all'odio tra genitori e figli, all'abbandono, alla rinuncia di qualsiasi cosa, anche della prorpia vita e della propria digintà. Certo, il film fa molto riflettere; allora ci chiediamo, acconpagnati dalla voce della protagonista: dov'è la linea di confine (borderline)? Come facciamo a vederla? Forse, l'abbiamo già oltrepassata.
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emy
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lunedì 20 agosto 2007
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girl_interrupted
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bellissimo e toccantissimo...qualcuno l'ha tacciato di superficialità o di stereotipo..ma x quale motivo 1 film per essere bello deve anke avere chissà quale eccentricità? i personaggi vanno benissimo come sono..sono dei tipi classici: la ribelle, la viziata, ma destano sempre grande interesse..anke la regia nn resiste al loro fascino magnetico...le protagoniste hanno un mondo interiore troppo bello x essere classificato come "già visto"...e poi a mio parere la recitazione è perfetta...quella di angelina jolie me la ricordo a distanza di 4 anni ke nn vedo il film..mi ricordo le scene, le espressioni, tutto..quando si parla di follia umana, solo 1 folle può restare indifferente al tema.....
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michela papavassiliou
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giovedì 17 maggio 2012
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menti inceppate al femminile
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Sottile la linea di demarcazione che divide normalita' e pazzia, genialita' e devianza. Brillante interpretazione di Winona Ryder delicata e sofferente Susanna, e di Angelina Jolie, la incontrollabile Lisa, dalla inverosimile parrucca e labbra troppo gonfie, che malgrado tutto riesce a regalare un interessante spunto alla follia. Scenario del film l'Ospedale Psichiatrico Femminile Claymore , dove si aggirano altre anime perse come Daisy vittima di un rapporto incestuoso col padre, che lascera' il luogo di cura suicidandosi infine, l'ustionata Polly e l'anoressiva Jane.
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Sottile la linea di demarcazione che divide normalita' e pazzia, genialita' e devianza. Brillante interpretazione di Winona Ryder delicata e sofferente Susanna, e di Angelina Jolie, la incontrollabile Lisa, dalla inverosimile parrucca e labbra troppo gonfie, che malgrado tutto riesce a regalare un interessante spunto alla follia. Scenario del film l'Ospedale Psichiatrico Femminile Claymore , dove si aggirano altre anime perse come Daisy vittima di un rapporto incestuoso col padre, che lascera' il luogo di cura suicidandosi infine, l'ustionata Polly e l'anoressiva Jane. Si creera' tra le ragazze, malgrado le differenti patologie, una unita' di gruppo che le portera' a scorribande notturne nei sotterranei dell'istituto, alla scoperta delle proprie cartelle cliniche e diagnosi mediche, nonche' ad infruttifere fughe dalla prigionia di una cura e da loro stesse. Ragazze Interrotte indaga l'intrigante tematica delle menti inceppate, inciampando purtroppo durante tutta la pellicola in stereotipi gia' consumati, nella vita come nella realta' rappresentata.MP
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matilde perriera
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giovedì 13 gennaio 2011
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fiducia e sicurezza,binomio vincente.matilde perri
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Fiducia e sicurezza,binomio vincente.Matilde Perriera. Coinvolgente la trasposizione filmografica di RAGAZZE INTERROTTE (1999) di James Mangold,occhio attento nel “rileggere” la cronaca retrospettiva di Susanna Kaysen,che,con il suo diario (1994),ha lanciato una carica di dinamite sul McLean,ospedale psichiatrico in cui,nel 1967,è stata internata per 19 mesi per il trattamento del disturbo borderline della personalità,contribuendo,di riflesso,alla censura dei manicomi,soppressi,nel 1996,dal governo Prodi.Borderline,Self Injurious Behavior (SIB),spinte autolesioniste,guida spericolata,sostanze psicotrope,impulsività,instabilità emotiva.Il film del regista e sceneggiatore statunitense è collocato nel biennio 1967-1969.
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Fiducia e sicurezza,binomio vincente.Matilde Perriera. Coinvolgente la trasposizione filmografica di RAGAZZE INTERROTTE (1999) di James Mangold,occhio attento nel “rileggere” la cronaca retrospettiva di Susanna Kaysen,che,con il suo diario (1994),ha lanciato una carica di dinamite sul McLean,ospedale psichiatrico in cui,nel 1967,è stata internata per 19 mesi per il trattamento del disturbo borderline della personalità,contribuendo,di riflesso,alla censura dei manicomi,soppressi,nel 1996,dal governo Prodi.Borderline,Self Injurious Behavior (SIB),spinte autolesioniste,guida spericolata,sostanze psicotrope,impulsività,instabilità emotiva.Il film del regista e sceneggiatore statunitense è collocato nel biennio 1967-1969.Susanna,Winona Ryder,è debole,confusa,insicura,seppur convinta che un giorno il sole spunterà pure per lei.Obbligata dalla madre a partecipare a una festa che si svolge in casa,assume alcolici,nonostante abbia ingerito varie pastiglie di aspirina per il mal di testa.Sta male.Sottoposta a visita medica,il dottore le dice che c’è un posto che fa al caso suo.La SIB,diagnosticatale di fronte a una madre inglobata nel mondo del puro apparire e disgustata da una figlia sessualmente promiscua,la catapulta al Claymore Hospital,lacerata da mille perché.Avete mai confuso un sogno con la realtà?Avete mai rubato qualcosa?Vi siete mai sentite tristi?Conosce le altre pazienti, fra cui la fragile e crudele Lisa,Angelina Jolie,migliore attrice non protagonista premiata con l'Oscar,il Golden Globe ,il Blockbuster Entertainment Award,la BFCA Award,nel 2000, e lo Screen Actors Guild Awards nel 1999.In quest’ambiente concentrazionario e claustrofobico,spicca Valerie Owens,infermiera attenta,comprensiva, che sa ascoltare e spingere le degenti a non morire tra quelle pareti asfittiche.Lisa,una notte,raggiunge la stanza di Susanna,insieme fuggono e raggiungono Daisy, che era stata dimessa.Qui scoprono che la ragazza è peggiorata,forse per il trauma di essere costretta a un rapporto incestuoso con il padre;Lisa,in un offensivo monologo,insinua che la ragazza sia compiacente al genitore e,come tragica conseguenza,al mattino,la trovano impiccata.Nell’epilogo le scene si velocizzano.Kaysen torna in ospedale mentre Angelina Jolie prima continua la fuga,poi,forse ancora incapace di trovare il suo posto al di fuori dell’istituto,viene riportata in ospedale e,sconvolta perchè l’amica sta per essere dimessa,ne lo legge il diario alle altre pazienti,scatenando la violenta reazione di Winona Ryder,la quale,ormai riappropriatasi di sé stessa,le rinfaccia con veemenza la sua nevrosi.Susanna,sulla strada verso casa,con la forza del soliloquio finale,dimostra di essere uscita dal tunnel;durante l’internamento,infatti,ha analizzato i confini tra l'essere libera e l'essere rinchiusa, tra follia e sanità mentale,ora ha capito.Il libero arbitrio è indispensabile,ma,quando le sfumature che sollecitano il cuore si aggrovigliano e ostacolano la vita,si deve lanciare un fermo SOS.Chi riceve l’appello,però,deve privilegiare la funzione curativa a discapito di quella detentiva,infondere fiducia e sicurezza,escludere l'elettroshock,il coma insulinico e,soprattutto,la cloropromazina che stordisce e annienta.Cercare adeguati centri di Salute Mentale,aiutare a prendere coscienza dei propri meccanismi mentali,dei comportamenti,degli stati affettivi e,innanzitutto, dimostrargli che chi ama gli altri non può far loro del male, ma chi non ama sé stesso diventa un vero pericolo.
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matilde perriera
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domenica 11 dicembre 2011
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sos ... sos di ariannna messana
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Sos ... Sos di Ariannna Messana - Il cammino, il disagio, le paure, il dolore, l’incapacità di trovare un modo per esternare tutto il cattivo che gli altri vedono in lei … E’ questo il nucleo di “Ragazze Interrotte”, il film in cui Winona Ryder e Angelina Jolie riescono a penetrare nell’universo della protagonista. Susanna Kaisen, con il suo diario, chiede semplicemente di essere ascoltata, amata, rispettata per quella che è veramente e non un esperimento da manicomio. Il confine tra follia e normalità, fra prigione e ospedale, fra amicizia e rivalità, tra fiducia e sicurezza è un continuo ritornello nella mente di Winona.
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Sos ... Sos di Ariannna Messana - Il cammino, il disagio, le paure, il dolore, l’incapacità di trovare un modo per esternare tutto il cattivo che gli altri vedono in lei … E’ questo il nucleo di “Ragazze Interrotte”, il film in cui Winona Ryder e Angelina Jolie riescono a penetrare nell’universo della protagonista. Susanna Kaisen, con il suo diario, chiede semplicemente di essere ascoltata, amata, rispettata per quella che è veramente e non un esperimento da manicomio. Il confine tra follia e normalità, fra prigione e ospedale, fra amicizia e rivalità, tra fiducia e sicurezza è un continuo ritornello nella mente di Winona. La ragazza, stanca di vivere il pessimo rapporto con i genitori, dominata dall’insicurezza, sempre alla ricerca della propria identità come tutti gli adolescenti, si crea un universo mentale e scivola in un universo parallelo. Dopo un tentato suicidio e il malore a una festa di famiglia, un medico sconosciuto le diagnostica la sindrome di Borderline e la fa ricoverare al McLean, catapultandola in un mondo in cui l’unico modo per rimanere sani è diventare un po’ pazzi. Susanna Kaisen sarà costretta a trascorrere diciannove mesi in clinica, in compagnia di altre pazienti fra cui Lisa, la fantastica Angelina Jolie, miglior attrice non protagonista nelle vesti di un’attraente sociopatica. In questa galleria di personaggi, spiccano l’isterica dipendente da lassativi, Daisy, la bugiarda patologica, Georgina, l’anoressica, Jane, Polly … e tutte si distinguono con note di colore che si imprimono nella mente dello spettatore. Commovente la figura di Valerie Owens, attenta infermiera sempre pronta ad aprire uno spiraglio di luce nel cuore delle ragazze e incoraggiarle a non morire tra quelle pareti. Una notte, Lisa e Susanna fuggono e raggiungono Daisy che era stata dimessa. Qui scoprono che Daisy è peggiorata, la psicopatica insulta l’amica e l’accusa di essere compiacente al genitore, ma, al mattino, come conseguenza, la trovano morta. Si era impiccata. Susanna sconvolta torna in ospedale, mentre Lisa prima fugge, poi viene riportata in clinica; scoprendo che l’amica sta per essere dimessa, ha violente reazioni. Susanna esce dal tunnel e, nel 1999, dà lo spunto a James Mangold per trasmettere un messaggio di grande valore; il libero arbitrio, infatti, può spingere nel buco della disperata follia, ma bisogna lanciare gli sos, nella speranza che chi sta attorno colga queste richieste e infonda fiducia e sicurezza.
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luigi chierico
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lunedì 3 febbraio 2014
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angosciante
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Un film angosciante ancor più se si pensa quanta verità vi è rivelata.
Il principio è un po’ un andare e tornare, finché c’è qualcuno che decide di “impacchettare in un taxi” una persona, una ragazza, e spedirla, cosa da matti, in un istituto di malati mentali, tutte povere donne private della libertà perché poco sane di mente, per taluno incurabili!“Noi siamo fatti di pezzetti,e di una tessitura così informe e bizzarra che ogni pezzo,ogni momento va per conto suo”Scrive Michel De Montaigne;forse tutte le persone sono un po’ pazze o almeno folli.Susan viene ricoverata per essere una di queste.
La storia si svolge quindi in un ambiente in cui non c’è bellezza e garbo, ma dialoghi furenti,violenza e corpi abbruttiti.
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Un film angosciante ancor più se si pensa quanta verità vi è rivelata.
Il principio è un po’ un andare e tornare, finché c’è qualcuno che decide di “impacchettare in un taxi” una persona, una ragazza, e spedirla, cosa da matti, in un istituto di malati mentali, tutte povere donne private della libertà perché poco sane di mente, per taluno incurabili!“Noi siamo fatti di pezzetti,e di una tessitura così informe e bizzarra che ogni pezzo,ogni momento va per conto suo”Scrive Michel De Montaigne;forse tutte le persone sono un po’ pazze o almeno folli.Susan viene ricoverata per essere una di queste.
La storia si svolge quindi in un ambiente in cui non c’è bellezza e garbo, ma dialoghi furenti,violenza e corpi abbruttiti.
Tra costoro il regista ha scelto un’attrice bellissima, Angelina Jolie,irriconoscibile, non c’è rimasto nulla di quella che conosciamo.Trasformata fisicamente diventa Lisa,tremenda, furibonda,d’un aspetto provato,però bene ha fatto James Mangold perché le ha consentito di prendere l’Oscar come attrice non protagonista.
Ma in un ambiente così triste e reietto vi è anche tanta tenerezza(noi siamo fatti di pezzetti, generosità, tolleranza, affetti.
Il film è incentrato su due donne, Susan(Winona Ryder) e Lisa (Angelina Jolie),la prima, dolcissima, docile nell’accettare, la seconda, feroce, terribile nel ribellarsi a vivere
tra gente diversa; dov’è la pazzia?
La dottoressa Wick(Vanessa Redgrave)è veramente impegnata ed interessata a recuperare le dementi a lei affidate,a rimetterle in libertà? Non incoraggia certo quando risponde a Susan dicendole: “Quale mondo è questo? Quale regno? Quali spiagge, di quali mondi? È molto grossa la domanda a cui devi rispondere.La scelta della tua vita.Tu quanto vuoi indulgere ai tuoi difetti? Quali sono i tuoi difetti? E sono difetti?“ e disquisisce sulla parola “ambivalente” allorché Susan le dice:”Sono ambivalente, anzi, questa è la mia parola preferita adesso.” E Wick,di rimando,per metterla a tacere “Ma tu lo sai che cosa significa ambivalenza? sei dilaniata fra due opposte linee di condotta”.
Il dialogo è serrato, determinante per entrare nello spirito delle reazioni di queste donne, soprattutto tra Susan e Lisa e pertanto non una sola parola può sfuggire per poterle comprendere. C’è tanta generosità ma anche tanto spietato modo di giudicare.
Liza:“ Non ti sono più simpatica? Perché sei libera? Credi di essere libera? Tu neanche lo sai che cos'è la libertà. Io sono libera! Perché io respiro.Ci sono troppi muri nel mondo.Troppi muri contro cui spingere la gente e c'è troppa gente che implora di essere spinta”.
E Susan:” Perché tu lo sei già, morta, Lisa, non interessa a nessuno se tu muori perché è da tanto che sei morta.Il tuo cuore è gelido.Ecco perché continui a tornare sempre qui.Tu non sei libera, hai bisogno di questo posto per sentirti viva.
Sei patetica”.
Ancora una volta soccorre il romanzo a completare l’apprezzamento di questo ottimo film, spietato ma generoso nel non nascondere la vita che si conduce in una casa di cura per malati mentali…e non!
Non trovo parole per Angelina Jolie, irriconoscibile, non un solo fotogramma a tradire una interpretazione perfetta del personaggio in cui si è confusa perché potessimo apprezzarne le sue doti ed il dramma di Lisa.
Non da meno Winona Ryder che pare sognare e non vivere il suo destino.
E per finire un elogio al regista che credo abbia voluto lasciare queste ragazze interrotte chiamandole affettuosamente: Piccole donne!
chigi
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filippo catani
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giovedì 6 marzo 2014
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ragazze problematiche
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Sul finire degli anni '60, la figlia di una famiglia bene americana viene mandata in un centro di recupero visto che la giovane soffre di disturbi di personalità e ha tentato il suicidio. Nel centro avrà modo di conoscere le altre ragazze e riflettere sulla propria vita.
La classica famiglia perfetta americana che viene sconvolta da una figlia che dopo il diploma non vuole proseguire gli studi ma diventare una scrittrice. Il fatto è che la ragazza è un po' confusa e ha qualche problema psicologico. Ecco allora che per lei il ricovero in un centro di recupero scatta quasi automatico così come l'amicizia per la più sgangherata e autodistruttiva delle ragazze che però riesce ad affscinare tutte.
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Sul finire degli anni '60, la figlia di una famiglia bene americana viene mandata in un centro di recupero visto che la giovane soffre di disturbi di personalità e ha tentato il suicidio. Nel centro avrà modo di conoscere le altre ragazze e riflettere sulla propria vita.
La classica famiglia perfetta americana che viene sconvolta da una figlia che dopo il diploma non vuole proseguire gli studi ma diventare una scrittrice. Il fatto è che la ragazza è un po' confusa e ha qualche problema psicologico. Ecco allora che per lei il ricovero in un centro di recupero scatta quasi automatico così come l'amicizia per la più sgangherata e autodistruttiva delle ragazze che però riesce ad affscinare tutte. Una delle respomnsabili sarà però la sua ancora di salvezza prima di rischiare di sprofondare definitivamente. Il quadro in generale resta sconfortante e mentre fuori il mondo continua ad andare avanti con l'inutile guerra in Vietnam e l'assassinio di Martin L. King, dentro ci sono ragazze e donne alle prese con problemi più o meno gravi. Ottima prestazione della Ryder che si ricava il ruolo di produttrice esecutiva (il film è tratto dal libro scritto dalla protagonista stessa) e attrice principale ma vede trionfare agli Oscar una Jolie quasi irriconoscibile e perfetta nel ruolo (fra l'altro ai tempi la ragazza dava qualche grattacapo anche nella vita reale). Il film è commovente e a dare un tocco in più ci si mette la splendida colonna sonora che spazia dall'apertura con Old Friends (Simon and Garfunkel) alla chiusura con Downtown (Petula Clark). Il film inoltre ci mostra quanti passi avanti abbiano fatto psicologia e psichiatria negli ultimi cinquant'anni come il caso dell'elettroshock.
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f.palazzi
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venerdì 15 luglio 2016
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un film che deve essere visto!!
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''La follia non è essere a pezzi,o custodire un oscuro segreto..la follia siete voi o io amplificati''.
Tratto da una storia vera,il film narra le tensioni emotive di un gruppo di giovani ragazze ricoverate in un ospedale psichiatrico,tra queste c'è la nostra inquieta protagonista,
Susanna,interpretata con estrema bravura da Winona Ryder (la Kim di Edward mani di forbice).
''Ragazze interrotte'' è un film intenso ed emozionante che ci fa riflettere sulla qualità della vita e su quanto quest'ultima sia preziosa per il nostro benessere.Che dire,un film che ho visto con piacere,con curiosità e con grande apprezzamento.
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''La follia non è essere a pezzi,o custodire un oscuro segreto..la follia siete voi o io amplificati''.
Tratto da una storia vera,il film narra le tensioni emotive di un gruppo di giovani ragazze ricoverate in un ospedale psichiatrico,tra queste c'è la nostra inquieta protagonista,
Susanna,interpretata con estrema bravura da Winona Ryder (la Kim di Edward mani di forbice).
''Ragazze interrotte'' è un film intenso ed emozionante che ci fa riflettere sulla qualità della vita e su quanto quest'ultima sia preziosa per il nostro benessere.Che dire,un film che ho visto con piacere,con curiosità e con grande apprezzamento.Non c'è da stupirsi che abbia vinto un premio Oscar,un Golden Globe e tantissimi altri premi.Davvero stupendo e altamente consigliato !
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paride86
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martedì 20 gennaio 2009
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ambiguo
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Anni '60: una giovane ragazza che ha appena tentato il suicidio accetta di farsi ricoverare in una clinica psichiatrica per sottoporsi a delle cure.
Per tutto il primo tempo "Ragazze interrotte" prosegue come una versione al femminile di "Qualcuno volò sul nido del cuculo", ovvero descrive la triste situazione dei manicomi in quel periodo, i metodi che venivano usati e la scarsa attenzione per le reali patologie del paziente. Dice allo spettatore che una depressione può essere scambiata per follia, o che si possa essere internati anche per motivi come "promiscuità" sessuale: mi spiego meglio, il film si schiera inizialmente (e giustamente, vista la condizione dell'epoca) contro la clinica psichiatrica, affrontando temi sociali che nel secondo tempo cederanno il passo a quelli personali delle ragazze ricoverate.
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Anni '60: una giovane ragazza che ha appena tentato il suicidio accetta di farsi ricoverare in una clinica psichiatrica per sottoporsi a delle cure.
Per tutto il primo tempo "Ragazze interrotte" prosegue come una versione al femminile di "Qualcuno volò sul nido del cuculo", ovvero descrive la triste situazione dei manicomi in quel periodo, i metodi che venivano usati e la scarsa attenzione per le reali patologie del paziente. Dice allo spettatore che una depressione può essere scambiata per follia, o che si possa essere internati anche per motivi come "promiscuità" sessuale: mi spiego meglio, il film si schiera inizialmente (e giustamente, vista la condizione dell'epoca) contro la clinica psichiatrica, affrontando temi sociali che nel secondo tempo cederanno il passo a quelli personali delle ragazze ricoverate.
Poi invece fa retromarcia, e gli infermieri "cattivi" diventano buoni, i metodi utilizzati non sono più iniqui, ma danno i loro frutti; insomma, tutto cambia al cambiare dell'atteggiamento della protagonista, come a dire che quello che prima era visto come "sbagliato" e poco consono ad una buona deontologia medica era solo frutto della malattia di Susanna e del suo atteggiamento riluttante verso psicologi e infermieri.
Ma tutto questo non è vero perché Susanna all'inizio è stata fiduciosa verso il personale della clinica e verso i metodi utilizzati, quindi il finale che riabilita i medici è straordinariamente contraddittorio, anche perché adesso sappiamo bene com'erano le condizioni dei manicomi a quel tempo!
Invece il finale tende a colpevolizzare i malati perché
Winona Ryder in una delle scene finali fa un atto d'accusa molto preciso alla Jolie, dicendole più o meno che è lei stessa a non voler guarire, a crogiolarsi nella sua condizione tanto da essere già morta dentro.
Tutto questo poteva essere credibile in un film che avesse affrontato escusivamente le storie personali delle ragazze (tutte interpretate da attrici convincenti, specialmente Angelina Jolie), ma ambientare la storia negli anni '60 significa fare una scelta sociale precisa da cui non si può più prescindere, vista la situazione degli ospedali psichiatrici dell'epoca.
Situazione che la pellicola affronta in maniera ambigua e poco definita.
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