sonia e francesca
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giovedì 1 maggio 2008
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ote' libbero
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Caro Libero non si sa' come fare a scriverti direttamente.
Abbiamo cercato e frugato e ravanato fino alla morte, che comunque non esiste, per dirti una cosa e sperando che questo ti giunga. Allora calcola che noi quando si e' visto il tuo film s'era fatte di metadone, Ora a noi c'e' piaciuto pero' magari a mente lucida ai.
noi comunque ti si voleva chiedere 1000 euro per andare a barcellona.
A te non ti cambia nulla, perche' sei bravo ma a noi...
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joe
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lunedì 31 marzo 2008
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bellissimo film
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manfrillo
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sabato 29 marzo 2008
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credimi
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stefano barro
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giovedì 7 febbraio 2008
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pretenzioso
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sempre alla ricerca dell'inquadratura ad effetto, del virtuosismo fine a se stesso. è meglio che rimanga nella recitazione. ci chiediamo come mai il nostro cinema non esce dai confini nazionali. questo film è la risposta.a chi può interessare? chi potrebbe pensare di distribuirlo?nessuno ovvio. questo film si ferma quì e sono altri soldi( nostri) e tempo (senpre nostro). sprecato. domani vado a rivenderlo al blockbuster e speriamo che se lo prendono
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valentina79
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lunedì 21 gennaio 2008
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ke fine ha fatto libero?
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Ma dov'è?
Che sta preparando?
Come si fa a mettersi in contatto con lui???
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darko
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lunedì 7 gennaio 2008
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pugni in tasca sotto acido.
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Film sconvolgente per la sua capacità di utilizzare un linguaggio grezzo, sporco e comunque molto diverso dall'estetica 'televisionata' del cinema nostrano degli ultimi anni... Ma sopratutto sconvolgente per il coraggio delle cose che dice, per l'ironia, per il tono grottesco e dissacrante che esplode specialmente nell'ultimo atto (ironicamente intitolato 'comico') - sì, lo è comico in effetti, ma si conclude in tragedia. Il primo atto è un po' incerto e confuso, ma non mi stupirebbe se la cosa è voluta. Il film dopo il 'cazzeggiare' per interni della prima parte, decolla in modo potente e fa in modo che il film venga ricordato e rimanga nel cuore del pubblico per il suo significato. Qualcuno ci ha visto un po' di Bertolucci e "Les enfants terribles" nel rappresentare questi fratelli incestuosi e combattenti.
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Film sconvolgente per la sua capacità di utilizzare un linguaggio grezzo, sporco e comunque molto diverso dall'estetica 'televisionata' del cinema nostrano degli ultimi anni... Ma sopratutto sconvolgente per il coraggio delle cose che dice, per l'ironia, per il tono grottesco e dissacrante che esplode specialmente nell'ultimo atto (ironicamente intitolato 'comico') - sì, lo è comico in effetti, ma si conclude in tragedia. Il primo atto è un po' incerto e confuso, ma non mi stupirebbe se la cosa è voluta. Il film dopo il 'cazzeggiare' per interni della prima parte, decolla in modo potente e fa in modo che il film venga ricordato e rimanga nel cuore del pubblico per il suo significato. Qualcuno ci ha visto un po' di Bertolucci e "Les enfants terribles" nel rappresentare questi fratelli incestuosi e combattenti. Io piuttosto ci ho visto una grande somiglianza con "I pugni in tasca" di Bellocchio, primo film leggendario e indimenticabile, che tratta temi non poi così diversi, certamente spostati in tempi più lontani e domati da una poetica molto più composta e lineare. De Rienzo deve continuare, quando ne avrà voglia, a stupirci così con un altro film come regista, perchè oltre a interpretare, indubbiamente sa anche farlo un film. Con CIAK in edicola si può trovare il DVD, che altrimenti può risultare un po' introvabile. Cercatelo, spendete quei miseri 10 euro e non vi pentirete.
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vero
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giovedì 29 novembre 2007
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per chi puo capirlo...forse..
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il film più vero e energetico che abbia mai visto...sofferente totalità di elementi diretti e difficile da interpretare..la paura giovanile descritta con quella crudità che ci appartiene e non neghiamolo..quella paura che nemmeno chi la prova la sa dipingere nel miglior modo, da qui la genialità di Germano..credo che lui l abbia dipinta questa energia.
Folle questo film, folle proprio com'è l umanità..e folle prorpio com'è la paura...
la verità fatta flm è difficile da trovare..de rienzo ci è riuscito.
Continuerò ad informarmi e ad analizzarlo ancora il suo film e spero che riesca al piu presto a farmi vedere un'altra "verità fatta film"!
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alice369alice
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lunedì 25 giugno 2007
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ventaglio
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a film. storie tra frate sorella toccano. nessun voto. lo si prende. gli occhi di Libero, tra aghi e nessuna verde calunnia. ridi, ...
riscatto e pienezza, frammento rivelatore di verità.
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honor
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sabato 26 maggio 2007
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paura dell'incertezza-morte
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Il film tratta molti contenuti etici e morali con un ottima regia;lo spettatore è immerso nel viaggio inquieto e paranoico di 2 ragazzi, fratelli e amanti, che si nutrono d'immaginazione, spirito di libertà e droghe. Viaggio alla ricerca della verità, alla ricerca di se stessì, delle proprie paure e incertezze; viaggio verso la morte.
E la morte fa "paura". Si muore per paura. Paura di un mondo che Iuri non riesce a capire.
Allora non si ha più paura se la morte non esiste.
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