Sangue - La morte non esiste

Film sconvolgente per la sua capacità di utilizzare un linguaggio grezzo, sporco e comunque molto diverso dall'estetica 'televisionata' del cinema nostrano degli ultimi anni... Ma sopratutto sconvolgente per il coraggio delle cose che dice, per l'ironia, per il tono grottesco e dissacrante che esplode specialmente nell'ultimo atto (ironicamente intitolato 'comico') - sì, lo è comico in effetti, ma si conclude in tragedia. Il primo atto è un po' incerto e confuso, ma non mi stupirebbe se la cosa è voluta. Il film dopo il 'cazzeggiare' per interni della prima parte, decolla in modo potente e fa in modo che il film venga ricordato e rimanga nel cuore del pubblico per il suo significato. Qualcuno ci ha visto un po' di Bertolucci e "Les enfants terribles" nel rappresentare questi fratelli incestuosi e combattenti. Io piuttosto ci ho visto una grande somiglianza con "I pugni in tasca" di Bellocchio, primo film leggendario e indimenticabile, che tratta temi non poi così diversi, certamente spostati in tempi più lontani e domati da una poetica molto più composta e lineare. De Rienzo deve continuare, quando ne avrà voglia, a stupirci così con un altro film come regista, perchè oltre a interpretare, indubbiamente sa anche farlo un film. Con CIAK in edicola si può trovare il DVD, che altrimenti può risultare un po' introvabile. Cercatelo, spendete quei miseri 10 euro e non vi pentirete.