Dopo il primo Wonder, Marc Forster trasforma un comin' of age nella Francia occupata dai nazisti in un inno alla gentilezza. Un film dalle tante buone intenzioni e altrettanti difetti
di Davide Maria Zazzini La Rivista del Cinematografo
Chiariamolo subito: com'era intuibile dal trailer, le disavventure scolastiche del piccolo, malformato Auggie, il Wonder campione d'incassi di Stephen Chobsky sono già finite.
Per proseguire la storia, Marc Forster (The Kite Runner, Quantum of Solace, All I See Is You,), sfogliando la stessa graphic novel omonima di Palacio, ribalta (di 180°) l'angolo visuale. Dall'eroe all'antagonista, al centro della neonata saga ci sono ora le titubanze dell'ex bullo Julian (Bryce Gheisar) espulso da scuola, ora adolescente turbolento e spaesato in un altro college. [...]
di Davide Maria Zazzini, articolo completo (3460 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 15 dicembre 2023