Esplora le differenze di classe, associando i percorsi delle protagoniste alla stratificazione sociale di Tokyo. Manca però di una profonda analisi critica. Presentato al Japanese Film Festival
di Daniele D'Orsi Sentieri Selvaggi
Nel cinema giapponese la megalopoli di Tokyo assume da sempre un ruolo nevralgico, non solo per la sua natura di cornice spaziale, ma come lente d'inquadramento del sottotesto critico, nonché specchio socio-politico delle condizioni esistenziali di coloro che vi abitano/transitano. Che sia declinata in termini trasformativi - la frenetica urbanizzazione come incipit della trasmutazione nella trilogia di Tetsuo - o sotto forma di onirismo politico - Tokyo come luogo elettivo delle fantasie di ribellione in Throw Away Your Books, Rally in the Streets (Shuji Terayama, 1971) o in The Man Who Left His Will on Film (Nagisa Oshima, 1970) - l'immagine della capitale è sempre la matrice visuale con cui decodificare le fondamenta del racconto. [...]
di Daniele D'Orsi, articolo completo (3879 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 19 febbraio 2022