pfei69
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lunedì 26 dicembre 2022
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ne consiglio la visione
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I figli di due facoltosi imprenditori milanesi che hanno fatto fortuna progettando e producendo divani, decidono di sposarsi. I padri, Giovanni e Giacomo, organizzano loro un matrimonio da favola, affittando una meravigliosa villa sul lago con tanto di fuochi d'artificio e di un catering curato nei minimi dettagli. Tutto sembrerebbe presagire una cerimonia perfetta ed indimenticabile.Il succedere di vari eventi e soprattutto la presenza di un ospite alquanto eccentrico e starvagante, Aldo, ovvero il nuovo compagno della ex moglie di Giovanni, finirà per stravolgere in modo assoluto ed irreversibile, la vita di tutta la famiglia degli sposi, sposi compresi.
Il film parte un pò in sordina, riproponendo il famoso trio in una luce leggermente più opaca rispetto ai film che ce li hanno fatti conoscere ed amare ormai decenni or sono.
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I figli di due facoltosi imprenditori milanesi che hanno fatto fortuna progettando e producendo divani, decidono di sposarsi. I padri, Giovanni e Giacomo, organizzano loro un matrimonio da favola, affittando una meravigliosa villa sul lago con tanto di fuochi d'artificio e di un catering curato nei minimi dettagli. Tutto sembrerebbe presagire una cerimonia perfetta ed indimenticabile.Il succedere di vari eventi e soprattutto la presenza di un ospite alquanto eccentrico e starvagante, Aldo, ovvero il nuovo compagno della ex moglie di Giovanni, finirà per stravolgere in modo assoluto ed irreversibile, la vita di tutta la famiglia degli sposi, sposi compresi.
Il film parte un pò in sordina, riproponendo il famoso trio in una luce leggermente più opaca rispetto ai film che ce li hanno fatti conoscere ed amare ormai decenni or sono. Spesso le batturte ed i dialoghi rincorrono il " tempo che fu", facendo sperare in un guizzo comico che riporti il film ai livelli sperati. Nel corso dei minuti, a sprazzi, qualcosa succede. Non accade il miracolo, almeno da me fortemente sperato, però la storia prende più consapevolezza e, forte anche di bellissimi scenarie e del contributo di alcuni attori secondari ben calati nelle rispettive interpretazioni, il film finisce per coinvolgere la spettatore e lo accompagna efficacemente verso il finale totalmente stravolgente. Ne consiglierei la visione.
AD MAIORA.
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[+] commedia gradevole e malinconica
(di antonio montefalcone)
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fabrizio friuli
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martedì 11 aprile 2023
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una commedia nuziale
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Giacomo e Giovanni sono due ricchi imprenditori che stanno preparando un matrimonio per i loro figli, senza badare troppo al consumo del denaro ( nonostante la riluttanza di Giacomo , che sopporta con fastidio il suo socio ). Tuttavia, il loro scopo rimane quello di rendere il matrimonio sei loro figli un evento perfetto e indimenticabile per entrambi e per loro stessi, peccato che gli imprevisti posso sempre verificarsi e quando l'ex moglie di Giovanni, Margherita si presenta durante la preparazione della cerimonia con il suo nuovo compagno, le cose prendono una piega piuttosto spiacevole, per via dell' esuberanza a tratti eccessiva di Aldo , il nuovo compagno " terrone " di Margherita ( che non viene visto di buon occhio da un piccolo gruppo di invitati pomposi e antipatici ).
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Giacomo e Giovanni sono due ricchi imprenditori che stanno preparando un matrimonio per i loro figli, senza badare troppo al consumo del denaro ( nonostante la riluttanza di Giacomo , che sopporta con fastidio il suo socio ). Tuttavia, il loro scopo rimane quello di rendere il matrimonio sei loro figli un evento perfetto e indimenticabile per entrambi e per loro stessi, peccato che gli imprevisti posso sempre verificarsi e quando l'ex moglie di Giovanni, Margherita si presenta durante la preparazione della cerimonia con il suo nuovo compagno, le cose prendono una piega piuttosto spiacevole, per via dell' esuberanza a tratti eccessiva di Aldo , il nuovo compagno " terrone " di Margherita ( che non viene visto di buon occhio da un piccolo gruppo di invitati pomposi e antipatici ).
La commedia del regista Massimo Venier ( che insieme al trio comico italiano composto da Aldo, Giovanni e Giacomo ha lavorato anche per la sceneggiatura del film ) presenta le tipiche caratteristiche di una " commedia nuziale " italiana , ovvero, in una commedia nuziale italiana viene organizzato una cerimonia nuziale e nel corso degli eventi si verificano degli imprevisti che potrebbero mandare in fumo l' evento più importante dei futuri coniugi, senza dimenticare il denaro che viene usato per l' organizzazione della cerimonia, talvolta possono anche capitare delle divergenze tra i personaggi presenti nella commedia, però, verso la fine della commedia, tutto riesce ad aggiustarsi, e questo film è proprio una commedia nuziale italiana, ovviamente, non è un brutto film, ma è palese l' " indebolimento " del trio comico, che non sembrano essere adatti ad una commedia come questa, invece nel film precedente Odio L' Estate, Aldo, Giovanni e Giacomo non hanno dimostrato un indebolimento, dato che il film precedente ( al contrario di questo ) ha delle caratteristiche che lo rendono simile ad uno dei tanti film dove hanno recitato Aldo, Giovanni e Giacomo. Ritornando ad approfondire Il Grande Giorno, questo film in alcuni momenti, cerca di rammentare i film di Aldo, Giovanni e Giacomo, ma ci riesce in maniera debole, perché ci sono dei momenti malinconici, ma il tipo di commedia in questione, sembra non essere adatta per il trio comico che, non sta appassendo, perché Aldo Giovanni e Giacomo, pur non essendo come erano ai tempi dei film come Chiedimi se sono Felice o Tre Uomini e una Gamba, loro cercano ugualmente di dimostrare professionalità e competenza, riuscendoci, peccato che il personaggio maldestro venga sempre impersonato da Aldo Baglio. Oltre al trio comico, in questi film hanno recitato anche altri attori come Lucia Mascino ( apparsa anche nel film Odio L'Estate, ed anche in questo film ha dimostrato di essere un' attrice valida ma non ai livelli di Mariangela Melato, Giovanni Anzaldo ( interprete del futuro sposo ) che comunque non ha avuto una parte molto rilevante, Margherita Mannino, Antonella Attili ed Elena Lietti, delle attrici che non sono né incompetenti né dilettanti, ma hanno avuto dei ruoli un pochino più rilevanti rispetto al ruolo che ha avuto il già citato Giovanni Anzaldo. Il Grande Giorno è un film che potrebbe essere visto da chiunque abbia amato i film di Aldo, Giovanni e Giacomo senza però avere delle aspettative alte, non è una commedia scadente, è una commedia malinconica che può piacere ma anche non piacere, essa può raggiungere e raggiungere la sufficienza piena, per apprezzare gli sforzi di Aldo, Giovanni e Giacomo che comunque, trovano ancora la forza e la perseveranza di lavorare nella decadente cinematografia italiana.
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marce84
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lunedì 16 gennaio 2023
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ogni fine è un nuovo inizio
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Giovanni e Giacomo sono soci da una vita in un’azienda di arredamento e hanno condiviso tutto: vacanze, lavoro, famiglia e il matrimonio fra i loro due figli è l’occasione che dovrebbe suggellare la loro decennale amicizia.
Per l’occasione, Giovanni, generoso e vitale, organizza una festa di 3 giorni in una villa sul lago di Como e vuole fare le cose in grande, suscitando la disapprovazione di Giacomo, da sempre più oculato e parsimonioso.
Alla festa di nozze si presenta anche l’ex moglie di Giovanni, Margherita e il suo nuovo compagno Aldo. Sarà proprio lui a diventare la scheggia impazzita che con gag e gaffe, sconvolgerà tutti i piani di un matrimonio perfetto e costringerà i protagonisti a fare i conti con una realtà ben diversa da quella che si sono costruiti.
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Giovanni e Giacomo sono soci da una vita in un’azienda di arredamento e hanno condiviso tutto: vacanze, lavoro, famiglia e il matrimonio fra i loro due figli è l’occasione che dovrebbe suggellare la loro decennale amicizia.
Per l’occasione, Giovanni, generoso e vitale, organizza una festa di 3 giorni in una villa sul lago di Como e vuole fare le cose in grande, suscitando la disapprovazione di Giacomo, da sempre più oculato e parsimonioso.
Alla festa di nozze si presenta anche l’ex moglie di Giovanni, Margherita e il suo nuovo compagno Aldo. Sarà proprio lui a diventare la scheggia impazzita che con gag e gaffe, sconvolgerà tutti i piani di un matrimonio perfetto e costringerà i protagonisti a fare i conti con una realtà ben diversa da quella che si sono costruiti.
A due anni dalla deliziosa commedia Odio l’Estate, Aldo, Giovanni e Giacomo ritornano in grande forma con questo nuovo film, diretti ancora una volta da Massimo Venier. Il film ha tutti gli ingredienti del meglio del trio, risate, battute, ma anche nostalgia, struggente malinconia e amarezza. La prima parte del film è molto divertente: la comicità del trio è supportata da una serie di attori brillanti, in particolare il Cardinale (Roberto Citran) e il parrocco di montagna sono spassosi. Ma anche i tre personaggi femminili(Elena Lietti, Antonella Attili e Lucia Mascino), ovvero le due mogli e l’ex moglie di Giovanni sono perfettamente riusciti, fornendo spessore e sfumature ironiche al film. Nella seconda parte del film, il tono si fa più agrodolce, nostalgico e il matrimonio è un’occasione per fare i conti con il proprio desiderio di cambiare la realtà, di riflettere sui rapporti umani, sulle difficoltà, sul trascorrere del tempo. Anche se con poetica ironia, il film ha la capacità di emozionarci perché in realtà parla di tutti noi, della quotidianità, di come i cambiamenti facciano paura. E’ un film che celebra la fine, affinché sia un nuovo inizio, affinché la fine di qualcosa di bello diventi motore per un nuovo cambiamento pratico o solamente interiore.
E, probabilmente per Aldo, Giovanni e Giacomo in questo film c’è anche molto di autobiografico: la difficoltà di durare nel tempo, un sodalizio lungo che come le grandi famiglie passa attraverso momenti felici e periodi di crisi.
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donato vergaro
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martedì 7 febbraio 2023
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per il trio, questo è un "grande giorno"!
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Il ritorno al cinema di Aldo Giovanni e Giacomo si è rivelato un "grande giorno"? Certo! Sebbene l’ultima pellicola del trio non ci abbia fatto saltare dalla sedia, possiamo affermare con certezza che quest'ultimo lavoro ci ha riportato a bordo di un percorso iniziato nel 2020 con “Odio l’estate" e speriamo che possa proseguire ancora per molto.
I figli di due amici (Giacomo e Giovanni), soci di lunga data, hanno deciso di sposarsi. Per i genitori, questo sarà il coronamento di un’amicizia e di un legame profondo tra le famiglie. Ma qualcosa scricchiola. Giacomo non sopporta il fatto che Giovanni non bada a spese nell’organizzazione del matrimonio, facendo in modo che sia un cardinale a celebrarlo e prolungando la festa a tre giorni consecutivi.
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Il ritorno al cinema di Aldo Giovanni e Giacomo si è rivelato un "grande giorno"? Certo! Sebbene l’ultima pellicola del trio non ci abbia fatto saltare dalla sedia, possiamo affermare con certezza che quest'ultimo lavoro ci ha riportato a bordo di un percorso iniziato nel 2020 con “Odio l’estate" e speriamo che possa proseguire ancora per molto.
I figli di due amici (Giacomo e Giovanni), soci di lunga data, hanno deciso di sposarsi. Per i genitori, questo sarà il coronamento di un’amicizia e di un legame profondo tra le famiglie. Ma qualcosa scricchiola. Giacomo non sopporta il fatto che Giovanni non bada a spese nell’organizzazione del matrimonio, facendo in modo che sia un cardinale a celebrarlo e prolungando la festa a tre giorni consecutivi. Questo malessere esistente tra Giacomo e Giovanni esplode con l’arrivo di Aldo, il nuovo compagno della ex moglie di Giovanni, che non farà altro che mandare a rotoli i piani dei due capifamiglia e provocherà danni su danni. Tutto questo porterà Giovanni e Giacomo a scoprire pericolosi segreti che metteranno a repentaglio la loro amicizia e li porrà nella condizione di riflettere su che cosa sia realmente la felicità.
Il ritorno del trio con il loro storico regista, Massimo Venier, ha permesso loro di recuperare quel nucleo di sentimenti di gioia e dolore che negli ultimi film era stato messo più da parte per favorire una marcata nota macchiettistica e circense del trio, più funzionale a teatro che al cinema. Il nuovo inizio della carriera di Aldo Giovanni e Giacomo con "Odio l'estate" (2020) aveva riavvicinato i fan storici, da tempo delusi a causa della parabola discendente che il trio stava percorrendo, e si era proteso anche verso le nuove generazioni grazie a un cast di giovani attori. Una commedia semplice, ben scritta, malinconica, una colonna sonora che sottolineava i diversi livelli di racconto della pellicola e permetteva di immedesimarsi completamente nelle storie dei personaggi.
Dopo un successo strepitoso ottenuto al botteghino, il trio ha fatto di tutto per proseguire su quella linea malinconica (riconoscibilissima nei primi film) che il pubblico aveva dimostrato di apprezzare, facendosi accompagnare da un cast ancora più nutrito.
In questo caso il film, nonostante si riveli una buona commedia, e non si presenti come una copia del film precedente, non riesce a lasciare il segno.
Se nei primi film del Trio, a turno, la storia si concentrava su uno di loro per integrare poi gli altri due componenti, qui si assiste ad un leggero cambio di rotta. Sebbene l’elemento scatenante sia quasi sempre Aldo, la storia si focalizza sul rapporto tormentato tra Giacomo e Giovanni. Questo tormento che porta a un conflitto quasi continuo tra i due personaggi, non è sempre lo spunto per fare giungere il pubblico a una risata, ma riesce a farci vivere il racconto in una tensione continua con la sensazione che prima o poi qualcosa di grave accadrà. Questa tensione mette lo spettatore nella condizione di vivere il rapporto tra i protagonisti con un sottotema profondamente drammatico che nello sviluppo del racconto emerge del tutto.
Il film non si concede a delle risate sguaiate; inoltre la folta presenza di numerosi personaggi, non è sempre un bene, ciò è dimostrato dal fatto che i due sposi, ad esempio, non si riesce a conoscerli fin nel profondo, di conseguenza lo spettatore non riesce a immedesimarsi appieno in loro e a scovare le motivazioni interiori che gli spingono ad agire; alcuni personaggi come il cardinale, Don Ciccio, o addirittura lo stesso Aldo, vengono rappresentati più come delle macchiette, negando loro anche qualche momento di profondità, forse in questa storia più che necessario. Inoltre, il trio insieme ha poche scene rispetto alle passate pellicole e questo un po' delude. In quanto nonostante sia una bella storia, manca comunque un po' di più il trio nella sua forma più pura senza interferenze. Se da una parte ci si è voluti concentrare più sulla storia, ed è un bene, dall'altra il trio viene messo più da parte, e questo un po’ dispiace.
Gli elementi comunque a favore di quest'ultimo lavoro di Aldo Giovanni e Giacomo sono l'evidente necessità di evolversi del trio, andando a battere strade diverse; la marcata nota drammatica che si esprime totalmente nella seconda parte del film e che concede alla pellicola un sapore di novità; la bellissima colonna sonora firmata da Brunori Sas che raggiunge il punto più alto del film con una delle sue canzoni più belle, "Figli della borghesia"; l'ottima recitazione degli attori, (in alcuni momenti Giovanni è sorprendente) e la regia di Massimo Venier davvero eccellente.
Infine, possiamo dire, che nonostante avessimo voluto vedere di più il trio, “Il grande giorno” non ha deluso per niente, in quanto quello che conta di più nei film di Aldo Giovanni e Giacomo è che la loro spontaneità ci trasmetta delle emozioni, di qualsiasi forma esse siano: gioia, dolore, malinconia; d’altronde il trio ci ha abituati a questo fin dal primo film, ed è sorprendente notare come, in questa loro seconda fase di carriera, questa cifra stilistica stia continuando a maturare sempre di più, soprattutto grazie al regista Massimo Venier. In fin dei conti possiamo dire che questo è stato davvero un “grande giorno”!
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