Spider-Man - No Way Home

Già dalla prima apparizione di Tom Holland mi era chiaro che era lo spiderman meno riuscito. E' vero che uno degli elementi che hanno reso attraente il personaggio sono le sue problematiche da adolescente ma qui siamo andati troppo oltre. Lo spiderman di Tom  Holland non è adolescenziale ma infantile e puerile e aggiungerei diversamente intelligente. Già si era capito nel precedente "Far from home" ma qui tocchiamo il fondo. Pur di creare situazioni drammatiche gli sceneggiatori non hanno esitato a fargli commettere degli errori madornali che anche un bambino di 10 anni avrebbe evitato, un escamotage degno di telenovela di basso livello. Anche gli amici hanno lo stesso taglio infantile anche se con risultati meno disastrosi. L'idea di "salvare" i cattivi provenienti da altri universi si rivela fin dal suo nascere una pessima idea e le nefaste conseguenze sono puntuali ed immancabili e per me imperdonabili. L'idea poi che l'amico Ned Leeds riesca a padroneggiare le arti magiche ed aprire portali a suo piacimento risulta del tutto inverosimile (ma Stephen Strange non aveva avuto bisogno di un lungo apprendistato per fare la stessa cosa?). Per non parlare di aver tolto di mezzo la zia May più seducente di tutte le versioni, quasi un crimine. La sensazione alla fine è di aver buttato nella spazzatura 2 ore e mezza del mio tempo. Film da evitare per chiunque e soprattutto per chi, come me, è cresciuto con gli eroi del mondo Marvel. Forse piacerà agli under 10 per affinità di comportamento.