Nell' ultimo biennio si è assistito al tentativo realizzativo di una manciata di film riecheggianti il genere "poliziottesco", spesso per le piattaforme televisive Sky Original o Prime Video. I risultati sono ben poco positivi, uno su tutti il seguito di "Milano Calibro 9", " Calibro 9".
In un Lazio rurale, anche ben fotografato, i carabinieri danno la caccia ad un misterioso sequestratore, che dopo 10 anni sembra ritornare ai crimini che lo avevano contraddistinto, senza che la legge fosse mai riuscita ad identificarlo. Scompaiono due ragazzi durante un rave. Sulle loro tracce due carabinieri di diversa caratura professionale, etica (all' apparenza) e di carriera.
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Nell' ultimo biennio si è assistito al tentativo realizzativo di una manciata di film riecheggianti il genere "poliziottesco", spesso per le piattaforme televisive Sky Original o Prime Video. I risultati sono ben poco positivi, uno su tutti il seguito di "Milano Calibro 9", " Calibro 9".
In un Lazio rurale, anche ben fotografato, i carabinieri danno la caccia ad un misterioso sequestratore, che dopo 10 anni sembra ritornare ai crimini che lo avevano contraddistinto, senza che la legge fosse mai riuscita ad identificarlo. Scompaiono due ragazzi durante un rave. Sulle loro tracce due carabinieri di diversa caratura professionale, etica (all' apparenza) e di carriera. Uno dei due, il più integerrimo, padre di uno dei sequestrati.
Lo svolgimento potrebbe essere discretamente avvincente, se non fosse che la trama non tiene la durata del film.
Dalla metà circa e specie nei finali, ci sono talmente tante "svolte" che il rischio di sbandare è certo.
Siamo appunto, nel solco del crime/giallo all' italiana anni '70/80, ma non si ha la convinzione, oppure, la capacità di realizzare un prodotto forte, compatto, che faccia tesoro delle esperienze di genere.
Speriamo nella prossima volta.
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