Godzilla vs Kong

Godzilla vs Kong: ci sono trame che è difficile riassumere in pochi paragrafi. Ci sono film così profondi che servono pagine e pagine per esaminarli a fondo. E poi ci sono film che hanno tutto nel titolo: tema, scaletta e svolgimento. Godzilla vs Kong rientra proprio in quest’ultima categoria: promette botte da orbi tra due mastodonti e mantiene la promessa con due ore ignoranti di scontri in mare, in città, sottoterra. 
Godzilla vs Kong è il risultato di un lavoro certosino di semplificazione: tenere tutto ciò che ha più o meno funzionato nei capitoli precedenti e ridurre al minimo le distrazioni. Questo vuol dire focalizzarsi quanto più possibile sui due Titani, usando personaggi e dialoghi per giustificare lo scontro del titolo, trascurando tutto il resto. [+]

Godzilla vs Kong: ci sono trame che è difficile riassumere in pochi paragrafi. Ci sono film così profondi che servono pagine e pagine per esaminarli a fondo. E poi ci sono film che hanno tutto nel titolo: tema, scaletta e svolgimento. Godzilla vs Kong rientra proprio in quest’ultima categoria: promette botte da orbi tra due mastodonti e mantiene la promessa con due ore ignoranti di scontri in mare, in città, sottoterra. 
Godzilla vs Kong è il risultato di un lavoro certosino di semplificazione: tenere tutto ciò che ha più o meno funzionato nei capitoli precedenti e ridurre al minimo le distrazioni. Questo vuol dire focalizzarsi quanto più possibile sui due Titani, usando personaggi e dialoghi per giustificare lo scontro del titolo, trascurando tutto il resto. Ne viene fuori un film di intrattenimento semplice, che richiede una dose abbondante di sospensione dell’incredulità per essere goduto, ma che una volta accettato per quello che è, diverte.
Già dai titoli di testa è chiaro che stiamo assistendo ad un incontro di boxe o a un torneo di karate, quando in un riassuntone delle puntate precedenti Kong e Godzilla avanzano titano dopo titano su di un tabellone di un torneo ad eliminazione diretta. I due Titani si devono scontrare, ma siccome Kong è al sicuro sulla sua isola, serve qualcosa per farli incontrare. Presto fatto, la trama ci fornisce un pretesto: Godzilla è fuori controllo ed attacca un centro di ricerca apparentemente senza motivo. La risposta per fermarlo potrebbe essere nascosta nella Terra Cava, il mondo al centro del nostro pianeta, e l’unico modo di arrivarci è farsi guidare da Kong, che quindi viene portato via da Skull Island. Tutto qui. Il resto della trama può essere dimenticato senza ledere la visione del film, a meno che non vogliate seguire il worldbuilding, sempre in espansione, ma mai veramente in primo piano.
A conti fatti, il Monsterverse non è molto coerente, e sembra creato senza un piano preciso, ma lasciando libertà ad ogni sceneggiatore di aggiungere a piacimento e persino di cambiare le carte in tavola. Chi si avvicina a questa saga non deve concentrarsi troppo sui dettagli: l’organizzazione Monarch sembra avere soldi infiniti, gli aerei volano senza dover fare mai rifornimento, e le distanze o i tempi si adattano sempre alla necessità della sceneggiature. Persino le dimensione dei kaiju e di Kong vengono modificate di volta in volta in nome della trama. Per non parlare di antigravità, di telepatia, di collegamenti neurali “direttamente con il DNA”. Eppure, il risultato riesce a mantenersi in equilibrio: il film non si prende mai del tutto sul serio, né scade nell’autoironia e nella parodia, per cui finisce per essere sinceramente ingenuo. E gli si perdona più di quello che forse si dovrebbe.
Il primo film della serie, Godzilla, aveva un sottotesto naturalistico: i Titani sono la forza della natura crudele. I protagonisti umani osservano impotenti, i MUTO sono una calamità che si abbatte sul mondo e Godzilla è il dio buono guardiano dell’equilibrio. Kong – Skull Island prosegue con il tema della simbiosi, con un Kong più umano (d’altronde è un primate) protettore degli indigeni di Skull Island e l’avidità umana a perturbare l’equilibrio della natura. Godzilla: King of the Monsters prova ad insistere sul discorso “uomo contro natura”, ma lo fa tirando fuori uno dei piani malvagi più stupidi della storia del cinema fantastico.
Come già detto, in Godzilla vs Kong la trama ha la stessa funzione che le storie dei personaggi nel wrestling professionale, cioè fare da contorno allo scontro. Il combattimento non è un mezzo per far avanzare la trama, ma la trama è un mezzo per giustificare il combattimento. Una volta abbracciata questa consapevolezza, non c’è bisogno di trovare una morale per dare dignità intellettuale al film. Con uno sforzo di fantasia possiamo leggere un messaggio contro le grandi multinazionali nella rappresentazione caricaturale del CEO della Apex Technologies, la sospetta azienda al centro della trama, ma persino i piani malvagi non sono poi così malvagi e hanno come unica colpa quella di scatenare l’imprevisto.
I personaggi del Monsterverse sono sempre stati abbastanza bidimensionali e spesso anche mono-espressione, ma questo film non si sforza neanche. Nessun personaggio, bene e mal riuscito che sia, viene degnato di un arco narrativo o di uno qualsivoglia sviluppo: entrano in scena, mettono in moto gli eventi e poi convenientemente restano in disparte per non rischiare di rovinare le scene in CGI. Eppure, il cast è pieno di ottimi attori che vengono palesemente sottoutilizzati.
Paradossalmente, il personaggio meglio caratterizzato è Kong, indiscusso protagonista del film anche solo contando i minuti di presenza su schermo. Come da lunga tradizione dei film sullo scimmione, Kong mostra un intero range di emozioni umane. Siamo qui per vederlo furioso, certo, ma è quando lo vediamo spaesato, spaventato, tormentato o vulnerabile, o quando vediamo il suo legame con Jia, l’ultima bambina Iwi rimasta su Skull Island, che iniziamo a tifare per lui.
Tutto quello che è stato risparmiato dai dialoghi e della scrittura viene utilizzato per la parte spettacolare del film. La lezione di Pacific Rim è sicuramente stata ben digerita, e possiamo notare una chiara evoluzione nelle scene di azione rispetto ai film precedenti: come da tradizione, quando ci sono in scena creature giganti una sovrabbondanza di movimenti rallentati cerca di comunicare visivamente il peso e la stazza dei soggetti; ma se nei film precedenti abbiamo visto solo scontri tra lenti mastodonti, in questo film vediamo maggiore dinamismo, alternando scatti degni di un film di arti marziali ai più tradizionali movimenti pachidermici.
Al di fuori delle scene di lotta le inquadrature si mantengono su un registro standard, ma Adam Wingard approfitta dei combattimenti per sperimentare nuove inquadrature, dall’uso di una pseudo-spidercam a qualche POV dagli occhi del titano, fino a giocare con il ribaltamento del sopra e del sotto nelle scene di lotta acquatica o nella Terra Cava. Senza però esagerare.
Anche il registro di colore è cambiato. Molte delle scene nei film precedenti avvengono di notte e con toni fortemente desaturati (il MUTO nella centrale nucleare, Ghidora che si libera nell’Antartico dal ghiaccio, di notte, ecc.) probabilmente come trucco per alleggerire il peso sulla CGI. Skull Island aveva osato un po’ di più, con più luce ed un colore “bruciato” per ricordare certi film di guerra ambientati nella giungla. Godzilla vs Kong non ha paura di usare la luce e di mostrare dettagli e primi piani delle creature digitali. Persino le scene di notte, come lo scontro ad Hong Kong, sono estremamente ben illuminate, tra un raggio atomico, un’ascia luminosa ed i neon dei grattacieli di Honk Kong, tanto da rendere le scene quasi fluo.
Tolti personaggi credibili, tolta una trama articolata, cosa rimane? Rimangono i mega-combattimenti in una messa in scena di alto livello, in quantità sufficiente a soddisfare, senza strafare, la voglia morbosa di vedere i due giganti combattere per stabilire chi è il più forte. Onesto nella sua natura di film di mazzate, è un film che intratterrà piacevolmente i fan della serie, a patto di non di chiedergli più di quello che promette. [-]

livello zero in tutto tranne che, naturalmente, negli effetti speciali. il resto è da bambini di 4 anni: dialoghi infantili, intrecci assurdi, personaggi da mezza lira, spiegazioni tragicomiche, una sceneggiatura da asilo infarcita di "spiegoni" e, tanto per cambiare, la salvezza del mondo è in mano da un paio di dodicenni che riescono a penentrare indisturbati in una base segretissima entrando dovunque e manomettendo quello che vogliono fino alla sala di comando dove compromettono l'arma segreta di una società con risorse infinite con un drink! della serie "se due dodicenni entrano nel tombino delle fogne sotto casa, sbucano nella Casa Bianca scoprendo i segreti del presidente Usa, poi volendo, si ributtano nel tombino e vanno a manomettere i comand [+]

livello zero in tutto tranne che, naturalmente, negli effetti speciali. il resto è da bambini di 4 anni: dialoghi infantili, intrecci assurdi, personaggi da mezza lira, spiegazioni tragicomiche, una sceneggiatura da asilo infarcita di "spiegoni" e, tanto per cambiare, la salvezza del mondo è in mano da un paio di dodicenni che riescono a penentrare indisturbati in una base segretissima entrando dovunque e manomettendo quello che vogliono fino alla sala di comando dove compromettono l'arma segreta di una società con risorse infinite con un drink! della serie "se due dodicenni entrano nel tombino delle fogne sotto casa, sbucano nella Casa Bianca scoprendo i segreti del presidente Usa, poi volendo, si ributtano nel tombino e vanno a manomettere i comandi criptati delle basi sovietiche per il lancio dei missili nucleari", le comiche in confronto sono il nulla!!  [-]

Il film è già narrato nel TITOLO !!!
GODZILLA VS KING KONG ed è quindi certo che troveremo una pellicola di GRANDE IMPATTO tecnologico e DIMENSIONALE in relazione ai 2 contendenti !!!
Per cui il film va visto in quest'ottica di intratteniemento : chi lo critica ha perso la trebisonda del giudizio...sarebbe come andare nella giungla e muovere critiche letterarie ai leoni colpevoli di non leggere D'Annunzio !!!
GUARDATE il film e godetevi le GIGANTESCHE BOTTE DA ORBI che si scambiano i titani e godete con gli occhi di un bambino che per la prima volta incontrano un parco giochi...giurassico !!!
Gli altri che criticano meglio che vadano a fare i ciritici di Pasolini su tv sorrisi e canzoni. [+]

Il film è già narrato nel TITOLO !!!
GODZILLA VS KING KONG ed è quindi certo che troveremo una pellicola di GRANDE IMPATTO tecnologico e DIMENSIONALE in relazione ai 2 contendenti !!!
Per cui il film va visto in quest'ottica di intratteniemento : chi lo critica ha perso la trebisonda del giudizio...sarebbe come andare nella giungla e muovere critiche letterarie ai leoni colpevoli di non leggere D'Annunzio !!!
GUARDATE il film e godetevi le GIGANTESCHE BOTTE DA ORBI che si scambiano i titani e godete con gli occhi di un bambino che per la prima volta incontrano un parco giochi...giurassico !!!
Gli altri che criticano meglio che vadano a fare i ciritici di Pasolini su tv sorrisi e canzoni.
THAT'S ALL FOLKS !!!
VOTO 9/10 ...la perfezione non esiste !!! [-]

Avevo paura di guardarlo... e avevo ragione. Partiamo con quello che c'è di gradevole: le scene di combattimento tra i due protagonisti "mostri". A parte quello, il nulla. La sceneggiatura è stata ovviamente scritta in una o due ore e i dialoghi sono così insulsi e di basso livello che è legittimo pensare siano stati scritti dal figlio di 10 anni di qualcuno della troupe. Senza contare le insulsaggini di sceneggiatura che rendono ridicola una scena su due (a esser buoni).
Dopo aver visto questo film va assolutamente rivalutata la casa di produzione Asylum. Chi sa di cosa parlo capisce il senso. Purtroppo.

wow

L'ultimo film della MonsterVerse, Godzilla King of the Monsters, pur essendo piaciuto a buona parte dei fan aveva incontrato un'accoglienza piuttosto fredda da parte della critica ufficiale, se non delle recensioni decisamente negative ("oscuro, umido e inetto", queste le parole di Kate Erbland di IndieWire), che criticavano gli insulsi personaggi umani, una trama confusa e addirittura scene d'azione tra mostri eccessive. Godzilla Vs Kong, tuttavia, è stato acclamato dai fan e ha ottenuto anche il plauso della critica ufficiale: in effetti, dopo i mostruosi trailer, l'attesa era alta, e le promesse sono state mantenute, seppur con delle crepe che sono tipiche di questi filmoni. [+]

L'ultimo film della MonsterVerse, Godzilla King of the Monsters, pur essendo piaciuto a buona parte dei fan aveva incontrato un'accoglienza piuttosto fredda da parte della critica ufficiale, se non delle recensioni decisamente negative ("oscuro, umido e inetto", queste le parole di Kate Erbland di IndieWire), che criticavano gli insulsi personaggi umani, una trama confusa e addirittura scene d'azione tra mostri eccessive. Godzilla Vs Kong, tuttavia, è stato acclamato dai fan e ha ottenuto anche il plauso della critica ufficiale: in effetti, dopo i mostruosi trailer, l'attesa era alta, e le promesse sono state mantenute, seppur con delle crepe che sono tipiche di questi filmoni.
(DA QUI IN POI ALLERTA SPOILER) Molto in breve, 5 anni dopo aver sconfitto Ghidorah e salvato l'umanità, Godzilla si è rivoltato repentinamente contro di essa, come ci dimostra nel suo esordio in cui attacca una sede dell'azienda Apex, mentre Kong, tenuto in una cupola di biocontenimento a Skull Island, inizia a manifestare segni di instabilità e deve essere sposato in un altro luogo dove Godzilla non possa raggiungerlo. Anche tra gli stessi personaggi umani c'è una divisone fra i "team Kong" e "team Godzilla", con l'antropologa Ilene Andrews (Rebecca Hall), la figlia adottiva Jia (Kaylee Hottle) e lo scienziato Nathan Lind (Alexander Skarsgard) che cercano di portare Kong alla terra cava (una sorta di sottomondo popolato dai mostri) e la Madison (Millie Bobby Brown) del film precedente che, assieme all'amico Josh (Julian Dennison) e alla spia Bernie (Brian Tyree Henry) cerca di scoprire cos'è che alla Apex provoca Godzilla.
Partendo dagli aspetti positivi, il film ovviamente è uno spettacolo per gli occhi: gli effetti speciali sono ottimi e le ricostruzioni dei titani anche, per non parlare del world building della terra cava, popolata da creature non meno interessanti di Godzilla e Kong e con una geografia davvero originale e ben fatta. Ho solo una perplessità, come faceva a esserci la luce del sole? Ok, se è per questo immagino ci siano altre centinaia di ragioni per cui la terra cava sarebbe scientificamente impossibile, ma il genere film è quello che è, per cui non serve muovere critiche scientifiche. Parlando dei due mostroni principali, Godzilla è fisicamente molto simile a quello dello scorso film e non c'era bisogno di cambiarlo (le squame coriacee, le placche gigantesche e lo sguardo da duro lo rendono uno dei Gojira migliori mai fatti). Le scene in cui dà di matto è distrugge città intere con i raggi gamma sono troppo belle, perché alla fine è questo l'obiettivo che questi film si propongono. Kong invece è visibilmente diverso da quello di "Kong Skull Island" (2017), in cui era ancora relativamente giovane. Qui è più imponente, ha una specie di barba e ha una gamma di espressioni facciali realizzate benissimo che sinceramente me lo hanno fatto preferire all'antipaticissimo King Kong di Peter Jackson. Analizzati per bene i due mostroni protagonisti, però, direi di passare alle dolenti note, ossia i personaggi umani: quelli dello scorso film erano stati aspramente criticati dai più, me compreso, ma non credo che questo film faccia meglio; Ilene e soprattutto la bambina sorda Jia sono interessanti per il loro legame con Kong, ma non hanno neanche un grande spessore, proprio come Nathan, che sembra capitato lì per caso. Apprezzabili anche Madison e la spia complottista Bernie, mentre Josh, l'amico di Madison, è completamente inutile tranne alla fine, oltre che insopportabile sin dal primo minuto in cui compare nelle sue vesti di sottotrama comica. I peggiori sono però, a mio parere, i due antagonisti: il capo della Apex Walter Simmons (Demiàn Bichir) , il cui scopo è uccidere Godzilla, è di una piattezza allucinante, oltre al fatto che è probabilmente il personaggio che compare di meno in tutto il film, e il suo alleato Ren Serizawa (Shun Oguri) il figlio del Serizawa dei film passati, è ancora peggio (avrà un massimo di dieci battute). Non mi spiego perché sprecare un personaggio dal potenziale così alto, quando avrebbero potuto anche solo spiegare (bastava una scena) perché, con un defunto padre filo-Godzilla, lui fosse alleato con chi è determinato a distruggere i titani. Lui stesso sarebbe potuto essere l'antagonista principale, e sarebbe stato tutto molto meglio. Per non parlare poi della figlia dell'antagonista, Maia Simmons (Eiza Gonzalez), la classica ragazza ricca e cattiva, che non fa assolutamente niente nel film per poi essere ovvismente uccisa da Kong insieme ai suoi compari. In ogni caso i personaggi umani sciabi non sono una novità in questo franchise, e sinceramente nei film precedenti si è visto anche di peggio, per cui non sono rimasto troppo sorpreso, anche perché diciamoci la verità: saranno anche gli umani a costruire le vicende del film, ma i veri protagonisti sono i titani. 
È inutile dire che gli scontri sono spettacolari: le due scene madri del film, profetizzate (e in parte abbastanza spoilerate) nei trailer, ossia la battaglia sulla portaerei e quella a Hong Kong, sono ovviamente spettacolari e mantengono fede al già citato "obiettivo" primario di questi film, ossia riprodurre mega scazzottamenti super epici tra titani che nella loro scia di distruzione disintegrano città, fanno esplodere cose navi e chi più ne ha più ne metta. Sia lo scontro in mezzo all'oceano che quello tra le luci al neon di Hong Kong sono ovviamente spettacolari, ma mai troppo artefatti o caricati di assurdità, soprattutto per quanto riguarda i movimenti dei due titani, che frequentemente si avvinghiano in scene corpo a corpo mozzafiato come animali veri (presumo che si siano ispirati a questi ultimi per creare gli scontri, così come hanno preso riferimento da orsi e varani per costruire le battaglie tra Godzilla e Ghidorah). L'idea di far impugnare a Kong un'ascia fatta con una placca dorsale di Godzilla, comunque, l'ho trovata ottima. 
Venendo al vero supercattivo del film, Mechagodzilla (creato appunto da Simmons), direi che è stato ben eseguito anche lui; per ogni fan del franchise la sua presenza non è stata proprio una sorpresa (anche per gli impietosi spoiler di spot e pagine sui social), ma nonostante il ridottissimo screentime il Mecha - che riporta in ballo la testa mozzata di Ghidorah dello scorso capitolo - fa per bene il suo dovere, pestando in maniera preoccupante Godzilla e venendo infine maciullato da Kong, in una scena fortunatamente alla luce del giorno in cui i titani non sono nascosti da buio, fumo o tempeste. La conclusione non è né più né meno di quello che mi aspettavo (era palese che né Godzilla né Kong sarebbero morti), ma è stato ok mostrare i due titani che senza troppi ruggiti di trionfo proseguono ognuno per la propria strada. Bello invece il finale con Kong trasferito nella terra cava.
Per concludere, il film ovviamente non è assolutamente qualcosa di profondo o edificante (e grazie al cielo non prova ad esserlo), e gli spettacolari combattimenti tra gli altrettanto belli titani compensano la caratterizzazione irrisoria dei personaggi, che comunque sono tutti piuttosto gradevoli, anche se durante il film vengono a malapena detti i loro nomi; è esattamente ciò che promette di essere, e credo sia adatto tanto ai fan quanto a qualcuno che è estraneo al franchise e semplicemente interessato al film in sé, anche se potrebbe non trovarlo altrettanto brillante o cogliere certe sfumature collegate ai capitoli precedenti. Gli darei un solido 8 su 10. [-]

 ciò che è sritto nel titolo è presente nel film, quindi...

Ciò che è scritto nel titolo è presente nel film, quindi....

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