Dune |
||||||||||||||
Un film di Denis Villeneuve.
Con Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin.
continua»
Titolo originale Dune.
Avventura,
Ratings: Kids+13,
durata 155 min.
- USA 2021.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 16 settembre 2021.
MYMONETRO
Dune
valutazione media:
3,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il solito romanzo di formazione tra cliché e noiadi Alfio SquillaciFeedback: 1269 | altri commenti e recensioni di Alfio Squillaci |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 26 settembre 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ieri sera ho visto "Dune" in parte per verificare le ragioni del successo di cui sta godendo la pellicola, in parte per pura curiosità (non è il mio genere), in parte ancora in ricordo di un mio amico di tanti anni fa, morto giovane, appassionato di science fiction che voleva per pura amicizia tra lettori, me vistosamente renitente, introdurmi ai piaceri di questo genere letterario. Ricordo che mi mostrò tutto orgoglioso i suoi volumetti di "Dune" aggiungendo estatico "Ce li ho tutti".
Fra gli estimatori di rete Massimiliano Panerari, che è un politologo e di cui ho letto un saggio durante un mio viaggio in Giordania, ha scritto su fb che "Dune", il film, è una straordinaria esperienza psichedelica. Mah, roba da togliergli il saluto. Comunque tempo perso per me questa visione anche se c'è mezzo mondo che ama salire su queste giostre narrative.
Il film è il solito romanzo di formazione, Bildungsroman variante "Erziehungsroman"(vertente sulla fase educativa dell'eroe giovane), ma anche una Telemachia (ovvio il confronto col padre, scontata la filiazione edipica con mammà), e vi sono sciorinati tutti i cliché narratologici come l'addestramento del giovane Erede, dell'Eletto, forse addirittura del Mahdi (il film, e credo anche il racconto originale, è ambientato nelle Dune del deserto, dunque da qui l'allusione islamizzante al Messia sciita duodecimano). Prevedibile il tradimento del servo di palazzo, ovvia la "crescita" progressiva dell'Eroe - indicato per segni psicofisici un po' diafano, esile, androgino, specie se raffrontato ai deuteragonisti che scoppiano di testosterone - fino al possesso pieno del proprio io.
Molti dialoghi di impaesamento nella storia, ossia con la funzione di indirizzare nei sentieri della trama arzigogolata di tribù in lotta con l'Imperium (romano?), per decifrare chi combatte chi e per cosa (la "Spezia" mon dieu!), ma che risultano statici perché didascalici; intreccio delirante in questa sorta di medioevo contraffatto dove ci si combatte, in una atmosfera cupa e lunare, con una supertecnologia aerea ma anche con le durlindane. Ho letto altri giudizi entusiasti su fb. Niente, sono di un altro mondo, anzi pianeta per restare in tema di marzianetti. Ma non è che io ami solo i film intimisti, tutti atmosfere e colori pastello che alla fine ti triturano gli zebedei. Apprezzo il cinema d'azione, ho visto e amato "Il Gladiatore" p.e., e sono cresciuto con il Western e i film di Ercole&Maciste. Altro "mondo" - mo' ci vuole - filmico.
Bene, due ore e mezzo di noia mortale. Una cosa sola bella: girato nel deserto del Wadi Rum in Giordania, dove sono stato e che ho subito riconosciuto. E dove ritornerò sicuramente alla ricerca del mio fantasy personale, ma leggendo altri saggi, di altri politologi.
[+] lascia un commento a alfio squillaci »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Alfio Squillaci:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||