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Stefano Coccia
Cineclandestino
La zampata di un vecchio leone. Vista la tematica per certi versi simile, il crepuscolare Cliff Walkers (Xuan ya zhi shang, in cinese) ci ha fatto un po' l'effetto che ci fece a suo tempo Il ponte delle spie di Steven Spielbeg: ossia un film classico nella struttura, narrativamente avvincente, solido, "retro", dotato poi di quelle apprezzabili connotazioni umanistiche che rendono più facile sviluppare una sana empatia, nei confronti dei protagonisti.
Presentato al Far East Film Festial 2021 nella giornata d'apertura, associato con acume nella programmazione ad 800 eroi, il lungometraggio di Zhang Yimou si discosta dall'altro imponente kolossal "Made in China" per i toni, almeno in parte distanti da quella costante, martellante e in ciò anche un po' alienante esaltazione del sacrificio totale per la nazione, come pure da altri artifici retorici; per quanto, poi, i toni adoperati dal Maestro non siano comunque estranei all'orgogliosa rivendicazione delle sofferenze, degli atti di coraggio e della strenua resistenza che un popolo frammentato ma desideroso di ricompattarsi di fronte all'incombente tragedia seppe portare avanti, negli anni durissimi in cui il Giappone occupava parte del territorio cinese. [...]
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