maramaldo
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domenica 8 dicembre 2019
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il sangue non è acqua
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"Hanté" dall'ombra del padre, Christian (chi l'avrebbe detto, avrei capito l'ombra dello zio...). Uno scivolone, un infortunio, un lavoro sgangherato con punte becere. Spreco di un'idea da cui altri avrebbero tratto uno spasso più intelligente e significativo.
Spreco di un'ambientazione ineguagliata al mondo, Napoli, in mille modi visitata, sempre magica.
Spreco di talenti, di abilità attoriali simpatiche e sapienti: Buccirosso, la Martone, la Baldini, vorrei dirli tutti; Leo Gullotta, da antologia. Al centro, abusivamente, tu, poco convinto e ancor meno convincente, sguaiato e sboccato ma si vede che ti sforzi, stanco.
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"Hanté" dall'ombra del padre, Christian (chi l'avrebbe detto, avrei capito l'ombra dello zio...). Uno scivolone, un infortunio, un lavoro sgangherato con punte becere. Spreco di un'idea da cui altri avrebbero tratto uno spasso più intelligente e significativo.
Spreco di un'ambientazione ineguagliata al mondo, Napoli, in mille modi visitata, sempre magica.
Spreco di talenti, di abilità attoriali simpatiche e sapienti: Buccirosso, la Martone, la Baldini, vorrei dirli tutti; Leo Gullotta, da antologia. Al centro, abusivamente, tu, poco convinto e ancor meno convincente, sguaiato e sboccato ma si vede che ti sforzi, stanco.
La presente non è una valutazione critica ma una reazione emotiva, penso condivisa in molti perchè in tanti ti vogliamo bene, compresi quelli più pretenziosi che mai metterebbero in piazza il non aver perso nemmeno uno dei tuoi panettoni.
Al rimbrotto segue l'incoraggiamento. Ai 60 e passa, oggi si è ancora giovani (stavo per dire: s'invecchia ma non si cresce). Tirati su finchè sei in tempo. La stoffa ce l'hai.
Il dna è sempre quello o, come si diceva una volta, il sangue non è acqua.
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johseph
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giovedì 2 aprile 2020
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poche risate
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Mi aspettavo una commedia più ricca di gag, invece si è rivelata un omaggio al padre di Christian De Sica, Vittorio De Sica. Christian l'ho sempre trovato simpatico, questa volta però si è preoccupato di curare tutti gli aspetti del suo personaggio trascurando quella sua semplicità che tanto ci fa ridere. Tognazzi nelle vesti del personaggio disagiato è al quanto ridicolo.
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massenzio99
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martedì 19 novembre 2019
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una piacevole sorpresa
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Anche Christian De Sica con il suo nuovo film
'' Sono solo Fantasmi '' meritava una possibilità, quindi ieri sono andato a vederlo in sala ed ora eccomi a recensirlo: La storia si svolge a Napoli e racconta di tre fratellastri che si ritrovano nella città campana ad aprire una startup di Ghostbusters sfruttando le superstizioni popolari.Devo dire che è stata una piacevole sorpresa, ed un miglioramento notevole di De Sica rispetto ai cinepanettoni e all'ultimo film 'Amici come Prima' . Qui il cinema a differenza dei precedenti prodotti dell'artista romano, è presente e si vede in diverse inquadrature che omaggiano grandi registi in maniera sublime.
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Anche Christian De Sica con il suo nuovo film
'' Sono solo Fantasmi '' meritava una possibilità, quindi ieri sono andato a vederlo in sala ed ora eccomi a recensirlo: La storia si svolge a Napoli e racconta di tre fratellastri che si ritrovano nella città campana ad aprire una startup di Ghostbusters sfruttando le superstizioni popolari.Devo dire che è stata una piacevole sorpresa, ed un miglioramento notevole di De Sica rispetto ai cinepanettoni e all'ultimo film 'Amici come Prima' . Qui il cinema a differenza dei precedenti prodotti dell'artista romano, è presente e si vede in diverse inquadrature che omaggiano grandi registi in maniera sublime. Tutto ciò grazie all'aiuto del figlio Brando che già si era visto nel film con Boldi , ma qui riesce a fare la differenza.In questo film infatti si vede come si provi a curare ogni scena attraverso la regia, ma sopratutto con le musiche che rendono omaggio sia al compianto Vittorio che al cinema di Tarantino con la ormai nota al pubblico You never Can Tell. La pellicola ha però dei difetti che ne danneggiano e non poco la riuscita, per lo più relativi ad un legame ancora presente con la comicità natalizia che in alcune scene risulta stucchevole e poco inerente con la storia narrata, tanto da rovinare alcune parti. La sceneggiatura infatti a mio parere non è esente da critiche, con diverse scene chiuse troppo presto ed altre poco approfondite, come se Christian De Sica non volesse mostrarsi troppo al pubblico tenendo la propria arte da parte cercando di dare maggiore importanza alla memoria del padre scomparso. A proposito di questo L'omaggio è molto bello, con diverse trovate geniali che fanno capire come i veri Fantasmi in verità non siano solo quelli da cacciare, ma anche i giganti cinematografici del passato con cui sia Tognazzi che De Sica devono fare i conti ancora oggi. In particolare il secondo che in questo film mostra un bel ricordo del padre, nonostante i vari vizi dell'immenso Vittorio De Sica. Per finire vorrei dire che questo film annuncia anche l'arrivo di un altro cineasta ovvero Brando De Sica, che se le premesse sono queste farà tanta strada e forse riuscirà a contribuire alla rivalorizazzione del nostro Cinema.
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elgatoloco
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lunedì 2 novembre 2020
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discreto tentativo
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"SOno solo fantasmi"(Christian De Sica, 2019, sceneggiatura sua e di Andrea Bassi, Luigi di Capua, Ginalcusa ANsanelli, soggetto di Nicola GUaglianone e Menotti)m decisamente diverso, nella forma e nei"contenuti"dai cineapanaettoni che avevano visto De Sica junior solo quale"inteprete-buffone"qui qualche ri erca c'è, in primis quella di conatminare la commedia e l'horror o almeno la dimensione"fantasmatica, guardando un po'ai"Ghostbusters"riletti e trasporti in chiave italico.naooletana(la nepoletaneità forse guarda anche a De Filippo, per "questi fantasmi"e"Fantasmi a Roma", ma non conoscono bene le relative pièces e sono ignorntissimo della lingua napoletana, per cui mi astengo da uletiori commenti relativi), rileggendo nella figura del papà scialaquatrore di tre fratelli avuti(ça va sans dire)da tre donne-madri diverse, la figura di De Sica papò, il grande Vittorio e i ritratti fotografici e non, proposti ne film, corrispondono decisamente a quell'icona.
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"SOno solo fantasmi"(Christian De Sica, 2019, sceneggiatura sua e di Andrea Bassi, Luigi di Capua, Ginalcusa ANsanelli, soggetto di Nicola GUaglianone e Menotti)m decisamente diverso, nella forma e nei"contenuti"dai cineapanaettoni che avevano visto De Sica junior solo quale"inteprete-buffone"qui qualche ri erca c'è, in primis quella di conatminare la commedia e l'horror o almeno la dimensione"fantasmatica, guardando un po'ai"Ghostbusters"riletti e trasporti in chiave italico.naooletana(la nepoletaneità forse guarda anche a De Filippo, per "questi fantasmi"e"Fantasmi a Roma", ma non conoscono bene le relative pièces e sono ignorntissimo della lingua napoletana, per cui mi astengo da uletiori commenti relativi), rileggendo nella figura del papà scialaquatrore di tre fratelli avuti(ça va sans dire)da tre donne-madri diverse, la figura di De Sica papò, il grande Vittorio e i ritratti fotografici e non, proposti ne film, corrispondono decisamente a quell'icona... Sostnanzilamente, non si può fare null'altro che guardare ques'operina in cui la credenza nei fantasmi fa credere che il mago"sfigato"(interpretato da Christian De Sica)sia un personaggio dotato della capacità e anche dei mezzi di esorcizzare gli ectoplasmi e al tutto si associano i due fratelli(resi da Carlo Buccicrosso e da Gianmarco Tognazzi), che naturalmente non deludono le aspettative del fratellone e stanno al gioco... Salvo che...le potenze"ctonie"si scatenano hostper davvero, creand vari problemi...la superstizione o meglio la credenza nei"ghosts"che nell'Ottocento ma anche all'inzio del 1900 era così diffusa da coinvolgere intelllettuali insospettabili(per rimanere in ambito napoletano o quasi.era abruzzese ma "napoletaneizzato"e forse le culture sono comunque simili, da quanto si evince da vari dcoumenti)Benedetto Croce diceva:"Non è vero ma ci credo", una visione(non concezione)che credo De Sica condivida in buona sostanza. Il fiklm, q aunto risulta da varie statistiche, non è"andato male", ma non ha avuto un successo travolgente, colpa del Covid 19 per la seconda visione, ma non per la prima... Essendo uscito in novmebre 2019, ha potuto passare indenne(osisa ante-.Covid)le feste di Natale, dunque qualcosa(qualche iterazione di troppo, forse)non ha funzionato. Ma il pubblico è imprevedibile... El Gato
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dandy
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mercoledì 24 febbraio 2021
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o''scpirit''e''napoli
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Col figlio Brando alla regia come nel precedente "Amici come prima"(sebbene qui sia unicamente accreditata al padre),De Sica si cimenta in una commedia sfilacciata e piuttosto flebile tra cinema all'americana e puntuali ingredienti da cinepanettone(anche se bisogna dargli atto che la volgarità vera e propria è limitata ad un'unica sequenza col fantasma con la dissenteria).L'idea di un "Ghostbusters" de noartri lasciava presagire la peggio lesa maestà ma la povertà di sostanza e la debolezza della storia fanno più che altro rimpiangere un'occasione sprecata e risaltare la mancanza di una vera motivazione per l'espediente,e la Napoli iperstreotipata scoccia non poco.
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Col figlio Brando alla regia come nel precedente "Amici come prima"(sebbene qui sia unicamente accreditata al padre),De Sica si cimenta in una commedia sfilacciata e piuttosto flebile tra cinema all'americana e puntuali ingredienti da cinepanettone(anche se bisogna dargli atto che la volgarità vera e propria è limitata ad un'unica sequenza col fantasma con la dissenteria).L'idea di un "Ghostbusters" de noartri lasciava presagire la peggio lesa maestà ma la povertà di sostanza e la debolezza della storia fanno più che altro rimpiangere un'occasione sprecata e risaltare la mancanza di una vera motivazione per l'espediente,e la Napoli iperstreotipata scoccia non poco.Ma l'inaspettata riflessione del regista sui rapporti dolorosi e manchevoli padre-figlio con evidenti accenni autobiografici e non solo(Gianmarco Tognazzi porta il nome del padre,sebbene sembri un clone di Hunter S Tompson)è innegabilmente sincera e sentita:impressionante la somiglianza con Vittorio DeSica nell'interpretazione dello spettro del padre.E non sdolcinata nè ipocrita la riappacificazione finale ed ammirazione per quel padre "che viveva sempre alla giornata e non era tagliato per fare il padre".Anche il ritratto del protagonista,pur ciaciarone e accomodante nella sconfitta,è velato da un alone di malinconia notevole.Pochi ed economici ma ottimamente gestiti gli effetti speciali,sempre per merito di Brando DeSica.Gullotta è il vecchio nobile che ricorda il padre spendaccione per la fissa del gioco.Carmen Russo compare brevissimamente nel ruolo di se stessa nella registrazione di un vecchio show di Thomas.Nadia Rinaldi è la moglie di Thomas.Alessandro Baronciani dirige la sequenza animata della storia di Janara.Bastato su un soggetto co-scritto da Menotti.Come al solito,il pubblico deve dimostrare la propensione alla roba stratrita:se "Con amici come prima" è accorso in massa,in questo caso ha disertato le sale,e l'avvento del Covid-19 ha dato il colpo di grazia.
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romana mancini
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mercoledì 4 dicembre 2019
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commedia da non perdere
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Ho visto il film 5 stelle.Favoloso. È una commedia divertentissima,dove vengono stigmatizzati comportamenti tipici italiani e soprattutto partenopei, degna della migliore cinematografia italiana. Napoli viene analizzata nella sua bellezza anche decadente, nella dolcezza dei personaggi,nella semplicita' del nostro popolo. Il film che in alcune brevissime scene occhieggia agli horror ha numerose chiavi di lettura,dietro la commedia c'è il riferimento a numerosi film da "L'esorcista" a "Totò Peppino e la malafemmina".Indimenticabile il finale, dolce senza retorica.Le interpretazioni dei tre attori sono magistrali e le risate al di sopra della media.
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Ho visto il film 5 stelle.Favoloso. È una commedia divertentissima,dove vengono stigmatizzati comportamenti tipici italiani e soprattutto partenopei, degna della migliore cinematografia italiana. Napoli viene analizzata nella sua bellezza anche decadente, nella dolcezza dei personaggi,nella semplicita' del nostro popolo. Il film che in alcune brevissime scene occhieggia agli horror ha numerose chiavi di lettura,dietro la commedia c'è il riferimento a numerosi film da "L'esorcista" a "Totò Peppino e la malafemmina".Indimenticabile il finale, dolce senza retorica.Le interpretazioni dei tre attori sono magistrali e le risate al di sopra della media.Un plauso alla regia. L'unica nota migliorabile la musica.Da non perdere.
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