ilaria v.
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lunedì 11 gennaio 2021
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un film capolavoro sull''importanza dell''ascolto
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"Le chiacchiere non invecchiano, esistono solo nel momento in cui le pronunci e poi woh, volano via, sono magiche, non scolorano, non si rompono, ma se dette al momento giusto, possono salvarti la vita".
Sono proprio le chiacchiere quelle che mancano a Diego, ex avvocato di successo ma ora ammalato di depressione. In una serata grigia decide di farla finita e telefona, una ad una, a tutte le persone a lui care. Nessuna di queste sembra avere tempo per lui, ognuno è immerso nella propria schiacciante quotidianità. Il film si apre con questa immagine, e prende avvio il giorno successivo a quello del "fallito suicidio" del protagonista. Il suo sfaccendato errare per le strade del centro lo porterà al "negozio delle chiacchiere", uno spazio magico fuori dal tempo, pieno di oggetti antichi recuperati, frequentato da persone che stanno semplicemente bene insieme, leggendo o giocando a scacchi, e che vogliono scambiarsi qualche "chiacchiera" disimpegnata.
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"Le chiacchiere non invecchiano, esistono solo nel momento in cui le pronunci e poi woh, volano via, sono magiche, non scolorano, non si rompono, ma se dette al momento giusto, possono salvarti la vita".
Sono proprio le chiacchiere quelle che mancano a Diego, ex avvocato di successo ma ora ammalato di depressione. In una serata grigia decide di farla finita e telefona, una ad una, a tutte le persone a lui care. Nessuna di queste sembra avere tempo per lui, ognuno è immerso nella propria schiacciante quotidianità. Il film si apre con questa immagine, e prende avvio il giorno successivo a quello del "fallito suicidio" del protagonista. Il suo sfaccendato errare per le strade del centro lo porterà al "negozio delle chiacchiere", uno spazio magico fuori dal tempo, pieno di oggetti antichi recuperati, frequentato da persone che stanno semplicemente bene insieme, leggendo o giocando a scacchi, e che vogliono scambiarsi qualche "chiacchiera" disimpegnata. Qui, soprattutto grazie a Massimiliano, gestore del bar e moderno "grillo parlante", Diego capirà che non basta voler bene, bisogna anche cercare di fare del bene. Risoluto nell'intento di fare finalmente del bene ai propri parenti e amici Diego finirà per creare più danni che vantaggi, dando vita a situazioni divertenti e rocambolesche. La chiave di volta sarà per lui comprendere che "per aggiustare le cose ci vuole cura, amore, dedizione" e che le persone a volte si aiutano semplicemente ascoltandole.
Un film illuminato che accarezza l'anima, una commedia divertente dalla quale fa capolino una verità quanto semplice tanto ignorata nei tempi moderni.
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fabrizio friuli
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mercoledì 27 luglio 2022
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film più o meno decente
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Il protagonista Diego svolge il mestiere di avvocato, tuttavia, egli stesso prende l' insana decisione di far cessare il corso della sua vita , e , nonostante abbia cercato di suicidarsi , per una coincidenza, non ci riesce , e col tempo , decide di porre dei cambiamenti nelle vite delle persone a lui vicine , ricevendo il sostegno di un attore fallito ed anche privo del talento necessario ed il proprietario di un piccolo locale di ritrovo. Nel corso della vicenda , i tre personaggi combineranno dei disastri che , apparentemente, hanno rovinato le vite altrui , ma poi , le vite vengono curiosamente migliorate.
Se mi vuoi bene viene introdotto dal protagonista del film che disquisisce della depressione , introducendo dei personaggi storici associati a questo malessere , che viene definito anche come il male di vivere ( citando Eugenio Montale ) , e quando il monologo sulla depressione cessa , il protagonista ( interpretato da Claudio Bisio ) finisce , ma non finisce il corso della sua vita , e quindi , l ' avvocato decide di cambiare le vite altrui con il supporto dei due co protagonisti interpretati da Flavio Insinna e Sergio Rubini .
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Il protagonista Diego svolge il mestiere di avvocato, tuttavia, egli stesso prende l' insana decisione di far cessare il corso della sua vita , e , nonostante abbia cercato di suicidarsi , per una coincidenza, non ci riesce , e col tempo , decide di porre dei cambiamenti nelle vite delle persone a lui vicine , ricevendo il sostegno di un attore fallito ed anche privo del talento necessario ed il proprietario di un piccolo locale di ritrovo. Nel corso della vicenda , i tre personaggi combineranno dei disastri che , apparentemente, hanno rovinato le vite altrui , ma poi , le vite vengono curiosamente migliorate.
Se mi vuoi bene viene introdotto dal protagonista del film che disquisisce della depressione , introducendo dei personaggi storici associati a questo malessere , che viene definito anche come il male di vivere ( citando Eugenio Montale ) , e quando il monologo sulla depressione cessa , il protagonista ( interpretato da Claudio Bisio ) finisce , ma non finisce il corso della sua vita , e quindi , l ' avvocato decide di cambiare le vite altrui con il supporto dei due co protagonisti interpretati da Flavio Insinna e Sergio Rubini . Gli attori selezionati per il film sono stati tutti innegabilmente validi , specialmente l' orgoglio pugliese Sergio Rubini , però, il film in questione può essere considerato un film più o meno decente, perché non riesce a prendere fino in fondo chi lo osserva , dato che non ha delle scene divertenti, può essere considerato un film drammatico, però , è difficile che in un film drammatico ci siano dei personaggi che causino danni , non intenzionalmente . I personaggi del film non sono un granché, esclusa l' ex moglie del protagonista che , sfortunatamente, rappresenta uno scialbo stereotipo : ovvero quello della donna italiana del Nord con dei modi snob e pomposi , mentre il personaggio di Gianmarco Tognazzi è un tassista che dipinge le bandiere e sogna di diventare un'artista e casualmente riesce a concretizzare il suo sogno , il personaggio di Flavio Insinna è un attore fallito che potrebbe essere considerato da alcuni cone un poveri imbecille che cerca vanamente di far sorridere gli spettatori , invece il personaggio di Sergio Rubini è una persona saggia e tranquilla che dipartisce misteriosamente verso la fine del lungometraggio. Sostanzialmente , il film di Fausto Brizzi non è una schifezza, può anche essere visto per curiosità, ma non è degno di essere ricordato e scolpito nella memoria e nei cuori di coloro che lo vedranno, perché anche questo film consiste nel tipico film italiano contemporaneo che non sa né di carne e né di pesce, è una commedia che non fa ridere , se,bra un film drammatico ma ci sono delle scene non adeguate per un film drammatico, per esempio , la scena dove le coppie vengono rovinate all' interno della tenuta del protagonista , ora , soffermandosi brevemente sulla sceneggiatura, essa risulta essere sufficiente, o forse , sarebbe corretto dire che la sceneggiatura raggiunge la sufficienza per il rotto della cuffia, perché un film del genere , non può essere provvisto di una sceneggiatura degna di nota.
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