samanta
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lunedì 3 settembre 2018
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mi hai fatto vivere ancora una notte ...
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Il film tratto da una storia vera, è diretto da Baltasar Kormàkur regista islandese, artista eclettico che ha diretto diversi generi (Everest, il thriller Cani sciolti da me recensito) spesso attirando l'attenzione favorevole della critica. La protagonista Tami Oldham è interpretata da Shailene Woodley (attrice televisa più che cinematografica dove ha partecipato alla saga di Divergent) mentre l'altro protagonista Richard Sharp è Sam Caflin attore con un discreto curriculum cinematografico(Hunger Games, Rachel).
La trama: Tomi e Richard si incontrano a Tahiti, lui è uno skipper che arrivato con la sua barca lei 23 anni è da 5 in giro per il mondo, si innamorano, i due vengono da situazioni familiari difficili: la mamma di Richard si è impiccata quando lui aveva 7 anni, la mamma di lei l'ha partorita a 15 anni e Tomi è stata allevata dai nonni paterni, entrambi a 18 anni hanno lasciato le famiglie e si sono dati ai viaggi.
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Il film tratto da una storia vera, è diretto da Baltasar Kormàkur regista islandese, artista eclettico che ha diretto diversi generi (Everest, il thriller Cani sciolti da me recensito) spesso attirando l'attenzione favorevole della critica. La protagonista Tami Oldham è interpretata da Shailene Woodley (attrice televisa più che cinematografica dove ha partecipato alla saga di Divergent) mentre l'altro protagonista Richard Sharp è Sam Caflin attore con un discreto curriculum cinematografico(Hunger Games, Rachel).
La trama: Tomi e Richard si incontrano a Tahiti, lui è uno skipper che arrivato con la sua barca lei 23 anni è da 5 in giro per il mondo, si innamorano, i due vengono da situazioni familiari difficili: la mamma di Richard si è impiccata quando lui aveva 7 anni, la mamma di lei l'ha partorita a 15 anni e Tomi è stata allevata dai nonni paterni, entrambi a 18 anni hanno lasciato le famiglie e si sono dati ai viaggi. Richard viene avvicinato da un vecchio amico inglese che deve prendere l'aereo per ritornare subito in patria e gli offre un ricco premio se porta la sua barca (un 16 metri) a San Diego. I due dopo qualche titubanza di lei che non vuole ritornare a San Diego che è la sua città, accettano e partono, ma lungo il viaggio vengono investiti da un tremendo uragano che danneggia la barca, che va alla deriva, mentre Richard è gravemente ferito. Non racconto la trama e sconsiglio a chi vuol vedere il film di andare su internet a vedere il finale, che indubbiamente farà discutere e riflettere gli spettatori, anche se nel mio commento potrà emergere qualche Spoiler.
Il regista ha ampiamente utilizzato l'impiego dei flashback che però appesantiscono il film e francamente in alcuni punti lo rendono noioso, d'altra parte il loro utilizzo è reso necessario e funzionalizzato dalla storia del film e dal finale che altrimenti non avrebbe retto logicamente. Ottime le scene acquatiche sopra e sotto il mare, in particolare avvincente il momento dell'uragano che il regista ha diretto con abilità, senza abusare o utilizzare gli effetti speciali computerizzati. Il difetto del film a prescindere dai momenti noiosi è data dall'interpretazione dei due protagonisti, i due non riescono da soli a reggere sulle spalle l'intero film, certamente non hanno la bravura di Spencer Tracy che se ne sta solo in una barchetta per l'intero film de Il Vecchio e il Mare parlando con un pesce.
Intendiamoci, sono 2 attori bravi, simpatici, che hanno temperamento e che ce la mettano tutta, peraltro non hanno quella personalità talentuosa necessaria per reggere con vigore un'ora e mezza di proiezione. In ogni caso un film più che discreto.
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jurimoretti
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mercoledì 5 settembre 2018
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un film che va a sbalzi
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RESTA CON ME :
Tami e Richard, sono due giovani ragazzi che vogliono girare il mondo, ma durante il loro viaggio in barca, si abbatterà sopra di loro una tempesta. Il giorno dopo Tami ritroverà Richard ferito e dovrà lottare contro il tempo, perché l’ attenderanno settimane di navigazione.
Tratto da una storia vera il film a tratti può sembrare interessante, ma in certi momenti può sembrare troppo ripetitivo, soprattutto per la tecnica di regia (Baltasar Kormákur) adattata. Vedremo il passato e il presente in contemporanea e fino a metà film non capiremmo perché nelle scene del presente stanno accadendo determinate cose.
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RESTA CON ME :
Tami e Richard, sono due giovani ragazzi che vogliono girare il mondo, ma durante il loro viaggio in barca, si abbatterà sopra di loro una tempesta. Il giorno dopo Tami ritroverà Richard ferito e dovrà lottare contro il tempo, perché l’ attenderanno settimane di navigazione.
Tratto da una storia vera il film a tratti può sembrare interessante, ma in certi momenti può sembrare troppo ripetitivo, soprattutto per la tecnica di regia (Baltasar Kormákur) adattata. Vedremo il passato e il presente in contemporanea e fino a metà film non capiremmo perché nelle scene del presente stanno accadendo determinate cose.
In sostanza vedremo un film che va a sbalzi ma con una grande interpretazione da parte dei nostri protagonisti Shailene Woodley e Sam Claflin.
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felicity
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martedì 19 marzo 2019
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convenzionale, programmatico e rassicurante
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Resta con me è un film "classico" che fa rima a tratti con "già visto", ma non è questo che importa.
Inevitabili i cliché del sotto-genere, perché che cronaca di un naufragio sarebbe il film senza una ferita cucita con l'amo, cibo e acqua razionati e razzi sparati in cielo?
Resta con me è comunque un tentativo fallito di dare lustro e visibilità a una tragica storia vera, privo di una convincente coesione interna e sostenuto solo dalla sporadica forza di alcune sequenze marine.
Con la complicità della naturale empatia che genera Shailene Woodley e delle immagini dei reali protagonisti della vicenda, che prevedibilmente si incrociano con la finzione scenica nelle ultime battute del film, non escludiamo le lacrime per alcuni spettatori.
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Resta con me è un film "classico" che fa rima a tratti con "già visto", ma non è questo che importa.
Inevitabili i cliché del sotto-genere, perché che cronaca di un naufragio sarebbe il film senza una ferita cucita con l'amo, cibo e acqua razionati e razzi sparati in cielo?
Resta con me è comunque un tentativo fallito di dare lustro e visibilità a una tragica storia vera, privo di una convincente coesione interna e sostenuto solo dalla sporadica forza di alcune sequenze marine.
Con la complicità della naturale empatia che genera Shailene Woodley e delle immagini dei reali protagonisti della vicenda, che prevedibilmente si incrociano con la finzione scenica nelle ultime battute del film, non escludiamo le lacrime per alcuni spettatori.
Resta però la sensazione di aver assistito a un’occasione sprecata e a una pellicola troppo fragile per ritagliarsi un posto duraturo nel cuore del pubblico.
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ramona_bustiuc
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domenica 9 settembre 2018
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una piacevole sorpresa
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Ho conosciuto il film grazie a Teamworld (che mi consiglia sempre film belli), e spinta dal fatto che recitassero due attori del calibro di Shailene Woodley e Sam Claflin, sono andata a vederlo con un'amica. Che dire, mi aspettavo di tutto, ma non questo. Il film ricostruisce perfettamente la storia di Tami e Richard, aggiungendo il giusto tocco di romanticismo e drammaticità che permette allo spettatore di immedesimarsi completamente nei due personaggi. Tami è forte, determinata, Richard è un eterno sognatore, alla continua ricerca della felicità. Si completano a vicenda, l'uno l'opposto dell'altro. La loro storia è piena di dolore, dramma, ma anche di speranza, di voglia di vivere, di non mollare, anche quando arriva il peggio.
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Ho conosciuto il film grazie a Teamworld (che mi consiglia sempre film belli), e spinta dal fatto che recitassero due attori del calibro di Shailene Woodley e Sam Claflin, sono andata a vederlo con un'amica. Che dire, mi aspettavo di tutto, ma non questo. Il film ricostruisce perfettamente la storia di Tami e Richard, aggiungendo il giusto tocco di romanticismo e drammaticità che permette allo spettatore di immedesimarsi completamente nei due personaggi. Tami è forte, determinata, Richard è un eterno sognatore, alla continua ricerca della felicità. Si completano a vicenda, l'uno l'opposto dell'altro. La loro storia è piena di dolore, dramma, ma anche di speranza, di voglia di vivere, di non mollare, anche quando arriva il peggio. La fotografia è incredibile, riesce a catturare ogni sfumatura di colore e ogni essenza di ogni paesaggio, la colonna sonora incalzante, il parallelismo tra presente e passato per tutta la durata del film, ben congeniato. La scelta del cast è stata perfetta, entrambi i protagonisti hanno saputo trasmettere agli spettatori le sensazioni, i pensieri, gli stati d'animo dei due naufraghi innamorati. Non riesci ad annoiarti durante la visione, perché c'è sempre qualcosa di non detto che c'è bisogno di scoprire.Il plot twist finale è semplicemente geniale, ci ho messo un attimo a capire cosa stesse succedendo davvero. La frase che mi è rimasta più impressa? "Ho navigato mezzo mondo per trovarti," "E non mi lascerai andare adesso". E alla fine ha mantenuto la sua promessa.
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achab50
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giovedì 19 novembre 2020
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rosso di sera
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Due ragazzi di bell'aspetto si incontrano in ambiente marino tropicale e si piacciono, lui si è costruito una barca con la quale ha attraversato i sette mari; durante una serata all'osteria incontrano una coppia di inglesi di una certa età, arrivati dall'Inghilterra col loro Yacht a vela (senza equipaggio?) ma devono tornare subito in patria per la malattia di un genitore di 94 anni e propongono, senza conoscerli, ai due ragazzi di riportare loro lo yacht alle isole britanniche (distanti quattromila miglia) contro sontuoso compenso; gli sventurati rispondono e durante il viaggio incontrano una tempesta che massacra la barca e lì comincia il dramma col finale telefonatissimo.
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Due ragazzi di bell'aspetto si incontrano in ambiente marino tropicale e si piacciono, lui si è costruito una barca con la quale ha attraversato i sette mari; durante una serata all'osteria incontrano una coppia di inglesi di una certa età, arrivati dall'Inghilterra col loro Yacht a vela (senza equipaggio?) ma devono tornare subito in patria per la malattia di un genitore di 94 anni e propongono, senza conoscerli, ai due ragazzi di riportare loro lo yacht alle isole britanniche (distanti quattromila miglia) contro sontuoso compenso; gli sventurati rispondono e durante il viaggio incontrano una tempesta che massacra la barca e lì comincia il dramma col finale telefonatissimo.
il film procede con una lentezza esasperante per una buona ora, i personaggi sono tutti ad una dimensione, nessun tentativo di scavo psicologico, poi sembra decollare ma si affloscia di nuovo sul dopo-tempesta. Dialoghi di una piattezza desolante se si pensa alle uniche frasi degne di nota: "rosso di sera bel tempo si spera" e "rosso di mattina la tempesta si avvicina". Regia confusionaria e disattenta (addirittura la protagonista in una occasione impugna il binocolo al contrario e scruta il mare così), situazioni inverosimili o in alternativa scontatissime...
Ad un certo punto, disidratati ed affamati, lei trova in un ripostiglio sei bottiglie di superalcolico ed una scatola di sigari ed esclama "siamo salvi". Certo un effetto di qualche allucinogeno involontariamente fornito dalla produzione.
che dire, non ho visto altri film di questo regista ma me lo sono segnato per evitarlo come la peste.
"aridatece i cinepanettoni". Inguardabile.
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barbonpubblico
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lunedì 3 settembre 2018
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film godibile.
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Film molto più drammatico che sentimentale, motivo per cui la traduzione letterale del titolo originale "The Drift" (ovvero "Alla Deriva") sarebbe stata sicuramente più apprezzabile.
In ogni caso, il racconto si sviluppa su due flussi temporali ben interconnessi: il presente, ovvero quanto avviene dopo un naufragio e il passato, attraverso cui scopriamo come i protagonisti sono arrivati a naufragare. I flashback iniziali tendono ad appesantire il film, rendendolo mieloso forse più del necessario, ma risultano comunque funzionali alla comprensione della trama.
La pellicola è tratta da una storia vera e la sceneggiatura nel complesso risulta convincente.
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Film molto più drammatico che sentimentale, motivo per cui la traduzione letterale del titolo originale "The Drift" (ovvero "Alla Deriva") sarebbe stata sicuramente più apprezzabile.
In ogni caso, il racconto si sviluppa su due flussi temporali ben interconnessi: il presente, ovvero quanto avviene dopo un naufragio e il passato, attraverso cui scopriamo come i protagonisti sono arrivati a naufragare. I flashback iniziali tendono ad appesantire il film, rendendolo mieloso forse più del necessario, ma risultano comunque funzionali alla comprensione della trama.
La pellicola è tratta da una storia vera e la sceneggiatura nel complesso risulta convincente. Il finale potrebbe rivelarsi sorprendente, tuttavia nel film sono presenti dettagli che inducono lo spettatore più attento ad intuire ciò che sta realmente accadendo. Il regista è riuscito inoltre a rendere godibili 96 minuti di deriva, cosa per nulla scontata. Apprezzabile tra l'altro la durata non eccessiva del film: aggiungere altre scene per allungare il brodo lo avrebbe appesantito eccessivamente.
L'uso della fotografia inaspettatamente soddisfacente e i pochi effetti speciali usati con morigeratezza (solo quando strettamente necessari) contribuiscono alla piacevolezza della pellicola. Certamente non un capolavoro per Kormàkur (costumi e muscihe decisamente migliorabili, oltre al già citato problema dei flashback iniziali), ma una storia toccante, capace nel finale anche di emozionare, non è certo un'opera da buttare via. Tutt'altro, ve la consiglio.
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chiarascanu_
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giovedì 6 settembre 2018
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tutto mi sarei aspettata tranne questo...
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Un film che ti lascia con il fiato sospeso dall’inizio fino ai titoli di coda. Esci dalla sala e ti domani “era tutto vero?”. Solo immaginare che è tratto da una storia vera, e che due semplici ragazzi abbiamo passato tutto quello che i nostri meravigliosi attori hanno saputo raccontare, tutto ciò basta per farci riflettere su molte cose. Il regista ha utilizzato la tecnica del muoversi tra passato e presente, tra la tragedia e i momenti romantici da Tami e Richard portando lo spettatore alla confusione totale. Una lotta per la sopravvivenza che porta a dubitare di tutto, alla fine solo l’amore è in grado di far recuperare la lucidità e farti sopravvivere.
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Un film che ti lascia con il fiato sospeso dall’inizio fino ai titoli di coda. Esci dalla sala e ti domani “era tutto vero?”. Solo immaginare che è tratto da una storia vera, e che due semplici ragazzi abbiamo passato tutto quello che i nostri meravigliosi attori hanno saputo raccontare, tutto ciò basta per farci riflettere su molte cose. Il regista ha utilizzato la tecnica del muoversi tra passato e presente, tra la tragedia e i momenti romantici da Tami e Richard portando lo spettatore alla confusione totale. Una lotta per la sopravvivenza che porta a dubitare di tutto, alla fine solo l’amore è in grado di far recuperare la lucidità e farti sopravvivere. Non si tratta del tipico film d’amore, va ben oltre gli standard classici dei film. È pura adrenalina, con il cuore che batte forte si guardano scene da toglierti il fiato. Un po’ deludente il finale perché non mi sarei mai aspettata ciò, ma chi conosce la vera storia, saprà già come finisce. Un grande applauso va agli attori, che hanno recitato talmente bene da farlo sembrare reale. Ma sopratutto alla “vera” Tami che ha resistito ben 41 giorni dispersa nel Pacifico e continuando a coltuvare la sua passione per il mare.
È uno di quei film che andrebbe visto almeno una volta nella vita, se avete modo, correte al cinema, non ve ne pentirete!
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lisac
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sabato 8 settembre 2018
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resta con me
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Ho atteso con impazienza la visione di questo film perché ero certa che avrei provato delle emozioni fortissime. Non mi delusa, anzi, mi ha lasciata a bocca aperta. Le ho provate tutte quante, insieme a Tami. Sono isolana e sono cresciuta andando in barca, ma un'esperienza come quella vissuta dalla protagonista non ha che dell'incredibile. Musiche, effetti speciali ed attori: tutto perfetto. Correre al cinema!
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ramona_bustiuc
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domenica 9 settembre 2018
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meraviglioso
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Ho conosciuto il film grazie a Team World (che mi consiglia sempre film belli), e spinta dal fatto che recitassero due attori del calibro di Shailene Woodley e Sam Claflin sono andata a vederlo con un'amica. Che dire, mi aspettavo di tutto, ma non questo. Il film ricostruisce perfettamente la storia di Tami e Richard, aggiungendo il giusto tocco di romanticismo e drammaticità che permette allo spettatore di immedesimarsi completamente nei due personaggi. Tami è forte, determinata, Richard è un eterno sognatore, alla continua ricerca della felicità. Si completano a vicenda, l'uno l'opposto dell'altro. La loro storia è piena di dolore, dramma, ma anche di speranza, di voglia di vivere, di non mollare, anche quando arriva il peggio.
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Ho conosciuto il film grazie a Team World (che mi consiglia sempre film belli), e spinta dal fatto che recitassero due attori del calibro di Shailene Woodley e Sam Claflin sono andata a vederlo con un'amica. Che dire, mi aspettavo di tutto, ma non questo. Il film ricostruisce perfettamente la storia di Tami e Richard, aggiungendo il giusto tocco di romanticismo e drammaticità che permette allo spettatore di immedesimarsi completamente nei due personaggi. Tami è forte, determinata, Richard è un eterno sognatore, alla continua ricerca della felicità. Si completano a vicenda, l'uno l'opposto dell'altro. La loro storia è piena di dolore, dramma, ma anche di speranza, di voglia di vivere, di non mollare, anche quando arriva il peggio. La fotografia è incredibile, riesce a catturare ogni sfumatura di colore e ogni essenza di ogni paesaggio, la colonna sonora incalzante, il parallelismo tra presente e passato per tutta la durata del film, ben congeniato. La scelta del cast è stata perfetta, entrambi gli attori hanno saputo trasmettere agli spettatori le sensazioni, i pensieri, gli stati d'animo dei due naufraghi innamorati. Non riesci ad annoiarti durante la visione, perché c'è sempre qualcosa di non detto che c'è bisogno di scoprire. Il plot twist finale è semplicemente geniale, ci ho messo un attimo a capire cosa stesse succedendo davvero. La frase che mi è rimasta più impressa? "Ho navigato mezzo mondo per trovarti, non ti lascerò adesso". E alla fine ha mantenuto la sua promessa.
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wolvie
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giovedì 10 settembre 2020
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resterà con me
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Tratto da una storia vera, materiale attraente per Kormakur, oramai invogliato da storie dove la natura spadroneggia sui destini umani. Se "Everest" era troppo materiale per un regista con capacità limitate come Kormakur, questo "Adrift", invece, permette al nostro di realizzare il suo miglior film a mio parere.
Lo spazio limitato dell' imbarcazione porta il regista a non strafare, anzi, lo induce a limitarsi in un perimetro che gli fa sintetizzare un "racconto" funzionale ed efficace.
Nel 1983 lo skipper solitario Richard conosce a Tahiti e si fidanza con lo spirito libero ed indipendente Tami, più giovane di lui, americana fuori dai soliti schemi.
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Tratto da una storia vera, materiale attraente per Kormakur, oramai invogliato da storie dove la natura spadroneggia sui destini umani. Se "Everest" era troppo materiale per un regista con capacità limitate come Kormakur, questo "Adrift", invece, permette al nostro di realizzare il suo miglior film a mio parere.
Lo spazio limitato dell' imbarcazione porta il regista a non strafare, anzi, lo induce a limitarsi in un perimetro che gli fa sintetizzare un "racconto" funzionale ed efficace.
Nel 1983 lo skipper solitario Richard conosce a Tahiti e si fidanza con lo spirito libero ed indipendente Tami, più giovane di lui, americana fuori dai soliti schemi.
Ricevuto l incarico di portare un veliero da Tahiti a San Diego, i due s imbarcano in questo fortuito lavoro.
Causa uragano Tami si ritrova sola sulla barca, fortemente danneggiata, con Richard sperduto in mare. Verrà ritrovato dopo diverse ore in gravi condizioni.
Dopo 41 giorni alla deriva, finalmente qualcuno verrà salvato, non svelo il colpo di scena, che è ben fatto e commuove, non mi ritrovavo a piangere da tanto tempo per un film.
Finalmente il regista trova la sua cifra, aiutato da una Woodley immersa perfettamente nel suo ruolo.
A suo modo un classico.
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