steffa
|
mercoledì 3 maggio 2023
|
non funziona
|
|
|
|
in soldoni il film non funziona, Kate Winslet è professionale ma senza energia, il set è molto curato ma artefatto, le gag poche e spente, un noir dai colori pastello sgargianti in cui si salva soltanto Jim Belushi
|
|
[+] lascia un commento a steffa »
[ - ] lascia un commento a steffa »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
lunedì 2 gennaio 2023
|
dignitosa anzianita''
|
|
|
|
L'anzianita' di Woody Allen risulta quanto mai produttiva anche dopo questa "Ruota delle meraviglie", che con un ritmo incalzante da commedia "noir" descrive le vicende affettive di un "quartet" (due uomini e due donne) con una struttura concentrazionaria che li pone uno di fronte all'altro in conflitti che rammentano Tennessee Williams. La persecuzione di cui soffre Carolina all'inizio del film lascia presagire un finale tragico che peraltro il regista fa intravedere senza rappresentarlo - si ricordi "Scoop" - tra le strade di Coney Island inquadrando la lugubre automobile dei persecutori. Sono Ginny e Humpty a tirare le fila del racconto, osservando con disincanto le proprie vite sprecate in un tunnel che non ha vie d'uscita.
[+]
L'anzianita' di Woody Allen risulta quanto mai produttiva anche dopo questa "Ruota delle meraviglie", che con un ritmo incalzante da commedia "noir" descrive le vicende affettive di un "quartet" (due uomini e due donne) con una struttura concentrazionaria che li pone uno di fronte all'altro in conflitti che rammentano Tennessee Williams. La persecuzione di cui soffre Carolina all'inizio del film lascia presagire un finale tragico che peraltro il regista fa intravedere senza rappresentarlo - si ricordi "Scoop" - tra le strade di Coney Island inquadrando la lugubre automobile dei persecutori. Sono Ginny e Humpty a tirare le fila del racconto, osservando con disincanto le proprie vite sprecate in un tunnel che non ha vie d'uscita. Ancora la concezione amara e disillusa dell'autore ebraico-americano pervade tutto il film, come nel classico "Matchpoint".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
fabrizio friuli
|
giovedì 7 aprile 2022
|
davvero deludente
|
|
|
|
Un ' attrice fallita che lavora come cameriera inizia una storia d' amore con un giovane bagnino , e quella relazione sembra essere il solo e unico elemento di gioia nella sua vita tormentata e deprimente, dato che convive con un compagno complicato ed un figlio con tendenze piromani, però, quando torna la figlia del suo compagno, la protagonista della storia , nota che lei è il suo amato bagnino hanno un ' intesa e questo la rende gelosa , in più, la giovane figlia del suo compagno è fuggita dal suo ex compagno manigoldo ( e non è il tipico marito violento, ma un malavitoso che non è mai stato gradito da suo padre ).
[+]
Un ' attrice fallita che lavora come cameriera inizia una storia d' amore con un giovane bagnino , e quella relazione sembra essere il solo e unico elemento di gioia nella sua vita tormentata e deprimente, dato che convive con un compagno complicato ed un figlio con tendenze piromani, però, quando torna la figlia del suo compagno, la protagonista della storia , nota che lei è il suo amato bagnino hanno un ' intesa e questo la rende gelosa , in più, la giovane figlia del suo compagno è fuggita dal suo ex compagno manigoldo ( e non è il tipico marito violento, ma un malavitoso che non è mai stato gradito da suo padre ).
Purtroppo, questo film , nonostante sia del regista Woody Allen , è un film davvero deludente, perché ha come protagonista una donna infelice , un giovane ragazzo con cui avvia una relazione simile a quella del film The Reader , che ha Kate Winslet come protagonista , poi il compagno appare come un tipo distaccato e forse manesco ed il suo unico figlio è un ragazzino problematico , e la figlia del compagno sembra essere colei che vuole portare via il suo " toy boy " e questo ed anche il fatto che la giovane è il giovane sono attratti reciprocamente, permette la formazione di un triangolo amoroso ( probabilmente ) , come se ciò non bastasse , la giovane ragazza è in fuga dal suo compagno , e il suo stesso padre dice che quell' individuo scelto da lei è un farabutto, ma lei lo ha scelto ugualmente per passione ( e questo la rende come la tipica ragazza ingenua che dopo aver frequentato un ragazzaccio poi si trova in un guaio ). Fortunatamente, gli attori scelti per il film sono stati tutti eccezionali, nessuno escluso, la sceneggiatura del film è , nel complesso , valida , però , questo lungometraggio non appare come un film eccezionale, a causa della sinossi e dei personaggi che la compongono, e poi , non si riesce a comprendere cosa è successo alla giovane ragazza dopo essere stata vista da due gangster che l' hanno cercata nel corso del film , ed è stato prevedibile, che la protagonista, per vendicarsi di colei che le " ha rubato " il suo prode cavaliere con l' armatura splendente, abbia deciso di metterla nei guai , dopo che la giovane ha deciso di uscire con il giovane bagnino. È triste doverlo ammettere , ma Woody Allen ha preso un granchio gigante , girando e facendo esistere questa pellicola che non hannulla di eccezionale, dato che la trama ricorda vagamente quwlla di un romanzo rosa.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabrizio friuli »
[ - ] lascia un commento a fabrizio friuli »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
venerdì 30 ottobre 2020
|
kate winslet alter ego fascinosa del regista.
|
|
|
|
LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE (USA, 2017) diretto da WOODY ALLEN. Interpretato da KATE WINSLET, JIM BELUSHI, JUNO TEMPLE, JUSTIN TIMBERLAKE, JACK GORE, MAX CASELLA, DAVID KRUMHOLTZ, TONY SIRICO ●A Coney Island, negli anni ’50, prendono piede le vicende di quattro personaggi: Ginny, ex attrice emotivamente instabile che ora lavora con profonda amarezza come cameriera in un bar sulla spiaggia; il suo secondo marito Humpty, rabbioso ma bonario giostraio con la passione per la pesca; il bagnino Mickey, che ha alle spalle un passato nella Marina USA e sogna di fare il drammaturgo; la figlia di Humpty, Carolina, in fuga precipitosa da un rovinoso matrimonio con un gangster italoamericano che le ha sguinzagliato dietro i suoi sgherri per eliminarla.
[+]
LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE (USA, 2017) diretto da WOODY ALLEN. Interpretato da KATE WINSLET, JIM BELUSHI, JUNO TEMPLE, JUSTIN TIMBERLAKE, JACK GORE, MAX CASELLA, DAVID KRUMHOLTZ, TONY SIRICO ●A Coney Island, negli anni ’50, prendono piede le vicende di quattro personaggi: Ginny, ex attrice emotivamente instabile che ora lavora con profonda amarezza come cameriera in un bar sulla spiaggia; il suo secondo marito Humpty, rabbioso ma bonario giostraio con la passione per la pesca; il bagnino Mickey, che ha alle spalle un passato nella Marina USA e sogna di fare il drammaturgo; la figlia di Humpty, Carolina, in fuga precipitosa da un rovinoso matrimonio con un gangster italoamericano che le ha sguinzagliato dietro i suoi sgherri per eliminarla. Carolina è accolta volentieri in casa dal padre a patto che frequenti le scuole serali e si trovi un impiego come insegnante, ma Ginny non tollera neanche un po’ la presenza dell’ingenua ragazza. Nel frattempo Ginny conosce Humpty (che narra in prima persona la storia), se ne innamora ricambiata, e spera di avere un futuro con lui, ma poi si intromette Carolina, il bagnino si invaghisce di lei e l’ex attrice ne esce sconvolta e sempre più insoddisfatta della sua attuale esistenza di stenti e miseria, aggravata fra l’altro dal figlio Richie (avuto dal primo marito) che appicca incendi dolosi ovunque. Un giorno due scagnozzi del boss malavitoso da cui Ginny è scappata interrogano Humpty. Lui nega di averla incontrata negli ultimi tempi. Eppure, dopo una serata trascorsa in pizzeria con Mickey, Carolina sparisce, suscitando la preoccupazione del padre. Che sia stata Ginny a mettersi in contatto coi mafiosi per togliersela di torno? Commedia dai risvolti dolceamari in cui un quartetto di attori, tutti in splendida forma, recitano benissimo, si amano, si illudono, si perdonano, faticano a sopportarsi a vicenda, sognano, trafficano gli uni alle spalle degli altri, si arrendono, continuano a combattere affrontando la realtà. Sullo sfondo, una stupenda località balneare affollatissima di bagnanti che crea un quartier generale oltremodo funzionale per mettere in scena un efficace dramma umano nel quale tutti sono innocenti e colpevoli in base alle loro intenzioni e alle decisioni che prendono per influenzare il proprio destino e quello di chi gli sta accanto. Ancora una volta, Allen sta dietro alla macchina da presa per raccontare sé stesso, sdoppiandosi in quattro, ma più che mai facendosi rappresentare da una superba K. Winslet che recita perennemente sopra le righe senza sbagliare un colpo, fa delle proprie nevrosi un’arma difensiva pressoché impenetrabile e strappa l’applauso nel concitato monologo del sottofinale. J. Timberlake è forse il personaggio meno riuscito, benché costruito con un sagace equilibrio fra stabilità intellettiva, pathos e ambiziosi professionali, ma abbiamo anche J. Belushi che finalmente ottiene un ruolo drammatico e dimostra alla perfezione di saperselo meritare, e la Temple che, nonostante a un primo esame disattento sembri soltanto riempire i buchi narrativi qua e là, è invece la migliore risorsa per guardare questo film divertendosi e ponendosi domande a cui la pellicola non si sogna nemmeno di dare risposte. Allen non si smentisce: ogni suo lavoro cinematografico è una scusa per riflettere sul senso dell’amore, e soprattutto sul senso della vita. La sua tecnica è ormai molto raffinata e, in Wonder Wheel, col personaggio della Winslet, si evidenzia un palese richiamo a Io e Annie. Anche colui che da qualche tempo lo affianca spesso, Vittorio Storaro, non è da meno dell’attore/regista newyorkese: ci offre in questa occasione una direzione della fotografia che è uno spettacolo per occhi e cuore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
teodosio
|
sabato 8 agosto 2020
|
la ruota della magnifica sporcizia....
|
|
|
|
Un film noioso ? Sicuramente ! Ripetizione stanca dei precedenti ? Certamente !
Ma il problema non è solo qui...sta nel fatto che stavolta il "sentimentalismo" cappa soffocante, obbrobrio culturale americano (ahimè anche europeo..), stilèma e firma che caratterizza il cinema ed il mondo di W.Allen, sfonda ogni minimo livello etico, e la protagonista Ginny dopo aver distrutto la vita del marito batterista, la famiglia che aveva, ed aver cresciuto senza un minimo di affetto il figlio, che la vorrrebbe bruciare ed invece si contenta di bruciare il mondo...trova il modo di distruggere quel poco che una sorte difficile e confusa le aveva dato.
[+]
Un film noioso ? Sicuramente ! Ripetizione stanca dei precedenti ? Certamente !
Ma il problema non è solo qui...sta nel fatto che stavolta il "sentimentalismo" cappa soffocante, obbrobrio culturale americano (ahimè anche europeo..), stilèma e firma che caratterizza il cinema ed il mondo di W.Allen, sfonda ogni minimo livello etico, e la protagonista Ginny dopo aver distrutto la vita del marito batterista, la famiglia che aveva, ed aver cresciuto senza un minimo di affetto il figlio, che la vorrrebbe bruciare ed invece si contenta di bruciare il mondo...trova il modo di distruggere quel poco che una sorte difficile e confusa le aveva dato...un brov'uomo vedovo ed ex alcolizzato che si impegna generosamente con tutta la famiglia ...ebbene la dolce Ginny lo deruba senza ritegno dei risparmi che lui aveva faticosamente racimolato per la figlia (dolorosamente sconsiderata), gettando poi nella sabbia il frutto della sua perfidia che serviva a trattenere col denaro il giovane gigolò che si era stancato portarla a letto...è già, alla tardona irrequieta non basta tradire la fiducia di chi la ama, ma rilancia derubandolo, e poi ciliegina finale permette freddamente l'assassinio di sua figlia...e qui si entra nel criminale...nell'abiezione colpevole.
Un film amorale, vergognoso, nel quale pare che tutto si debba ammettere in nome del sentimento, del grande travolgente amore, del sogno poetico (?)... ed al finale nulla avviene...le viltà più vergognose, le colpe omicide, l'egoismo eretto a regola di vita , tutto nei fatti è permesso, è la regola...e la sporcizia la si annega nell'alcool, non ci si può fare i conti, non esiste cambiamento, ne speranza, il male vincente lo si vive meglio nel fondo della bottiglia e del bicchiere...
Film cinico, tragico, senza esito, dove i bellissimi colori intorno al mondo sporco di Genny sono solo il paradosso del male ...
Ma a ben guardare non tutti i personaggi sono perversi come la cara Ginny.... Humpty (Belushy) fa pena, ma si trascina faticosamente, ma dignitosamente, anche gli altri, la figlia Carolina, insegue servendo ai tavoli, la speranza di una salvifica felicità dopo l' errore immenso di una facile ricchezza mafiosa, il piccolo piromane pare cercare nel suo silenzio un minimo di attenzione con fuochi sempre più alti, che sua madre pare proprio non voler vedere... insomma un umanità tragica, dolorosa, ma da rispettare..gente comune che non si arrende... una Coney Island anni '50 dove ci sono anche persone che credono in qualcosa, ma che W.Allen guarda come si guardano gli insetti, senza umanità, senza rispetto....per dedicarsi al suo bel mostro pieno di sentimentale esistenzialismo....
Rivoltante storia, condita da ottima fotografia, e da una recitazione passabile, ma centamente non esaltante...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a teodosio »
[ - ] lascia un commento a teodosio »
|
|
d'accordo? |
|
samanta
|
lunedì 18 maggio 2020
|
la ruota della noia ...
|
|
|
|
Woody Allen di cui non si può negare la passata genialità e capacità sia come sceneggiatore che come regista, si ripete ormai sempre più stancamente, continuando imperterrito nei soliti temi.
La ruota delle meraviglie uscito nel 2017 ha il soggetto, la sceneggiatura e la regia di Woody Allen ed è ambientato (bene) a Coney Island una spiaggia e un sobborgo popolare di Brooklyn anche allora un posto popolare.
Ci sono 4 personaggi: Michey un giovane e aitante bagnino: Justin Timberland (cantante e autore musicale, ed anche attore: Open Road, Runner Runner, con esiti commerciali non positivi) che fa da voce narrante per tutto il film, Ginny (Kate Winslet) quarantenne bella ed infelice, ex attrice che fa la cameriera con un figlio di 10 anni del primo marito, bambino maniaco piromane, un secondo marito Humpty (Jim Belushy) un brav'uomo che l'ha presa in casa malgrado il suo temperamento nevrotico, anche lui tendente al bere e alla violenza, e che vive facendo il giostraio, al gruppo si aggiunge Carolina (Juno Temple) figlia del precedente matrimonio e che era scappato giovane 5 anni prima per sposare un criminale mafioso e che adesso cerca un rifugio, perché avendo collaborato con l'FBI, dopo l'arresto del marito, è ricercata dalla mafia.
[+]
Woody Allen di cui non si può negare la passata genialità e capacità sia come sceneggiatore che come regista, si ripete ormai sempre più stancamente, continuando imperterrito nei soliti temi.
La ruota delle meraviglie uscito nel 2017 ha il soggetto, la sceneggiatura e la regia di Woody Allen ed è ambientato (bene) a Coney Island una spiaggia e un sobborgo popolare di Brooklyn anche allora un posto popolare.
Ci sono 4 personaggi: Michey un giovane e aitante bagnino: Justin Timberland (cantante e autore musicale, ed anche attore: Open Road, Runner Runner, con esiti commerciali non positivi) che fa da voce narrante per tutto il film, Ginny (Kate Winslet) quarantenne bella ed infelice, ex attrice che fa la cameriera con un figlio di 10 anni del primo marito, bambino maniaco piromane, un secondo marito Humpty (Jim Belushy) un brav'uomo che l'ha presa in casa malgrado il suo temperamento nevrotico, anche lui tendente al bere e alla violenza, e che vive facendo il giostraio, al gruppo si aggiunge Carolina (Juno Temple) figlia del precedente matrimonio e che era scappato giovane 5 anni prima per sposare un criminale mafioso e che adesso cerca un rifugio, perché avendo collaborato con l'FBI, dopo l'arresto del marito, è ricercata dalla mafia.
Ginny insodisfatta perenne, inizia una relazione molto appassionata e carnale con il bagnino che ha una certa cultura perché ha ripreso a studiare, molto più giovane di lei fantasticando di fuggire con lui e riprendere l'attività di attrice, ma Mickey è in questo reticente, anzi incontrato per caso Carolina si innamora di lei pur rimanendo platonica la simpatia reciproca. Ginny che aveva tante illusioni se ne accorge e questo scatena una gelosia estrema in lei ossessionata anche dal figlio che continua ad accendere fuochi e deve andare in cura psichiatrica.
I mafiosi cercano a Coney Island Carolina che esce la prima sera con Mickey si confida con la matrigna che le aveva trovato un posto di cameriera dove lavorava anche lei che oltre tutto è anche gelosa che il marito spenda per la figlia soldi per un corso serale di studi. Il datore di lavoro della ragazza rivela ai 2 mafiosi che la cercano il ristorante in cui è andata la ragazza e lo dice a Ginny che cerca disperatamente un telefono, lo trova per avvvertire Carolina, ma quando dal ristorante rispondono abbassa la cornetta. Ovviamente Carolina ritornando sola casa perché il bagnino le ha detto la verità sui rapporti con la matrigna sparisce, Mickey scopre la verità e la rinfaccia a Ginny così anche il marito sa la verità ma preferisce rassegnarsi.
E' un film noioso con una lentezza di linguaggio notevole, con la pessima idea del regista della voce fuori campo di Mickey che spesso guarda in primo piano la macchina da ripresa come fosse un microfono, in tal modo interrompe ogni linearità delle scene e rendendo ridicoli momenti che non lo sono.
La comicità è amara e il dramma è comico, infarcito da parole, parole e ancora parole, Woody è un parolaio che sembra voler rovesciare sullo spettatore i fantasmi interiori che lo tormentano, non riesce a concludere il film con un finale nel bene o nel male, i personaggi sono tutti nevrotici senza scampo e recitano specie Ginny e Jim sopra le righe in una perenne agitazione mentale. Ma neppure la storia avvince e seppure drammatica non ha tensione, e i momenti ridicoli non fanno sorridere, non c'é una conclusione e tutto quello che rimane è una storia sospesa nell'aria. Inoltre sarebbe stato necessario un pò di sforzi per meglio inquadrare psicologicamente i personaggi, in conclusione un film che lascia l'amaro in bocca: caro Woody non sei Clint è ora di smetterla.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
fabio 3121
|
domenica 17 maggio 2020
|
i colori di coney island
|
|
|
|
Le meraviglie di questo film, per me, sono essenzialmente due: 1) i tanti colori di Coney Island...dal parco giochi al lungomare fino all'interno della casa della coppia Humpty / Ginny (con un figlio minorenne piromane) posta proprio di fronte alla grande ruota che gira Wonder Wheel, e tra tutti i colori predomina il rame/rosso, grazie alla stupenda fotografia del direttore italiano 3 premi oscar Vincenzo Storaro; 2) la eccezionale performance drammatica dell'attrice brittanica premio oscar Kate Winslet, che interpreta una ex attrice costretta, suo malgrado, a lavorare come cameriera presso un ristorante e che ha un flirt con il bagnino Mickey (Justin Timberlake) della spiaggia antistante il Luna Park.
[+]
Le meraviglie di questo film, per me, sono essenzialmente due: 1) i tanti colori di Coney Island...dal parco giochi al lungomare fino all'interno della casa della coppia Humpty / Ginny (con un figlio minorenne piromane) posta proprio di fronte alla grande ruota che gira Wonder Wheel, e tra tutti i colori predomina il rame/rosso, grazie alla stupenda fotografia del direttore italiano 3 premi oscar Vincenzo Storaro; 2) la eccezionale performance drammatica dell'attrice brittanica premio oscar Kate Winslet, che interpreta una ex attrice costretta, suo malgrado, a lavorare come cameriera presso un ristorante e che ha un flirt con il bagnino Mickey (Justin Timberlake) della spiaggia antistante il Luna Park. Nel momento in cui arriverà Carolina, la figlia di Humpty, in fuga dal marito gangstar, il bagnino si innamorerà della stessa rompendo l'armonia della relazione extraconiugale instaurata con Ginny la quale sarà colpita da un forte attacco di gelosia..... il film ha una trama molto semplice a tratti un pò scontata, e ciò costituisce l'unica pecca del film (perchè in genere Woody Allen ci riserva sempre delle sorprese) che comunque alla fine risulta, per i motivi suindicati, gradevole.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio 3121 »
[ - ] lascia un commento a fabio 3121 »
|
|
d'accordo? |
|
|
sabato 9 maggio 2020
|
kate winslet
|
|
|
|
Innanzitutto complimenti per la magnifica recensione, di un film, tra i tanti da me amati di Allen, che mi è piaciuto particolarmente. Volevo solo fare una precisazione sulla (superlativa) Kate Winslet : in realtà non è al suo esordio con il grande regista, che infatti la volle per ‘Carnage’, uscito nel 2011. Ancora una volta (e in questo suo ultimo film, in particolar modo), la scelta di affidare la complicata parte di Ginny alla Winslet, si è rivelata vincente, una scelta che la consacra definitivamente sul podio delle grandi interpreti del grande schermo. Da Oscar.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
lunedì 4 maggio 2020
|
la ruota della noia
|
|
|
|
Gradevole ambientazione e fotografia per la Coney Island degli anni '50, per una sceneggiatura che però non porta nulla di nuovo sul panorama "Woodyano", impregnato ormai di classici dialoghi ma che stavolta appaiono vuoti, senza costrutto, con dei personaggi semplici ed una storia che non ha nulla di particolare e che annoia sin da subito lo spettatore, pur avvalendosi di un buon cast. La ruota attrae, ma non gira.
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
nino raffa
|
giovedì 5 dicembre 2019
|
la ruota del mondo
|
|
|
|
New York, naturalmente.
Anni ‘50. Humpty e Ginny, giostraio e cameriera di una tavola calda, abitano a Coney Island col figlio di lei, Richie, ragazzino piromane. Humpty è un uomo semplice col debole dell’alcool; Ginny, un ex attrice fragile di nervi che sogna di rientrare sulle scene. Si sono trovati tardi, dopo burrascose esperienze, e nonostante siano male assortiti, in qualche modo si sostengono.
L’equilibrio viene rotto dal ritorno a casa di Carolina, figlia di lui, divorziata da un mafioso che la vuole eliminare. Ginny intanto ha una relazione con Mickey, uno studente che d’estate guadagna qualcosa facendo il bagnino. Quando Ginny si accorge che Mickey fa il filo a Carolina perde la testa e nel momento decisivo evita la telefonata che potrebbe salvare la figliastra dalla morte per mano dei gangsters.
[+]
New York, naturalmente.
Anni ‘50. Humpty e Ginny, giostraio e cameriera di una tavola calda, abitano a Coney Island col figlio di lei, Richie, ragazzino piromane. Humpty è un uomo semplice col debole dell’alcool; Ginny, un ex attrice fragile di nervi che sogna di rientrare sulle scene. Si sono trovati tardi, dopo burrascose esperienze, e nonostante siano male assortiti, in qualche modo si sostengono.
L’equilibrio viene rotto dal ritorno a casa di Carolina, figlia di lui, divorziata da un mafioso che la vuole eliminare. Ginny intanto ha una relazione con Mickey, uno studente che d’estate guadagna qualcosa facendo il bagnino. Quando Ginny si accorge che Mickey fa il filo a Carolina perde la testa e nel momento decisivo evita la telefonata che potrebbe salvare la figliastra dalla morte per mano dei gangsters. Sparita Carolina, sparito Mickey che ha capito tutto, la vita a Coney Island torna quella di prima.
Molti elementi (a partire dal libro che Mickey regala a Carolina) suggeriscono una lettura shakespeariana. Il film (dialoghi, luci, recitazione) è girato da Allen sul registro teatrale, che culmina nella scena in cui Mickey accusa Ginny di non aver impedito l’assassinio di Carolina, e lei in abiti di scena con le luci puntate addosso gli porge il pugnale. Ginny – assassina per procura, come Lady Macbeth – come lei vede e maneggia un pugnale. La regina scozzese immagina l’arma insanguinata sospesa nell’aria che l'accusa; alla stessa maniera l'apparizione di Mickey incolpa Ginny. Alla fine della sequenza le luci si spengono sulla protagonista.
La vita è solo un’ombra che cammina: un povero attore, che si dimena, e si pavoneggia sulla scena del mondo, un’ora sola: e poi, non s’ode più. Favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, che non significa niente.
Il celebre passaggio macbetiano ispira non solo il personaggio di Ginny - che per sua stessa ammissione recita a fare la cameriera, e anche la moglie e la madre - ma l'intera storia. Nonostante tutto il rumore e il furore, la ruota del mondo, la meravigliosa ruota del luna park che domina Coney Island, è tornata alla posizione di partenza per un altro giro. Non è successo nulla. Gli attori sono pronti per una nuova recitazione, ovvero per il nulla secondo l'ultimo Shakespeare della Tempesta.
I nostri svaghi sono finiti. Questi nostri attori, come già vi ho detto erano tutti degli spiriti, e si sono dissolti in aria, in aria sottile. Così, come il non fondato edificio di questa visione, si dissolveranno le torri, le cui cime toccano le nubi, i sontuosi palazzi, i solenni templi, lo stesso immenso globo e tutto ciò che esso contiene, e al pari di questo incorporeo spettacolo svanito, non lasceranno dietro di sé la più piccola traccia.
Altra figura chiave del film è Richie, il fuoco. L'ultima inquadratura è un rogo appiccato dal ragazzo sulla spiaggia. Come nel finale di Macbeth le fiamme salgono dalla foresta a divorare il castello. Richie potrebbe rappresentare le streghe intorno al fuoco col calderone, a preconizzare il destino di cenere del mondo. Secondo la dottrina dell'Eterno Ritorno un fuoco finale cancellerà l'universo per dare inizio a nuovo ciclo. Fiamme rigeneratrici o nichiliste? Il tono del film indirizza alla seconda risposta. Come Shakespeare anche l'ultimo Allen è nichilista. L'idea del giro, della ripetizione, contiene un seme corrosivo di vanità e inconsistenza di ogni cosa e atto. Messa in scena, recitazione, replica di uno spettacolo, finzione. Nulla, appunto.
"La Ruota delle Meraviglie" , pur non mostrando il miglior Allen, rimane un'opera significativa; comunque superiore ad alcune delle ultime prestazioni del cineasta newyorkese. Buone le interpretazioni, con una menzione per l’ottima Kate Winslet. Dialoghi e fotografia all’altezza della missione teatrale loro imposta dall’autore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nino raffa »
[ - ] lascia un commento a nino raffa »
|
|
d'accordo? |
|
|