andreagiostra
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mercoledì 1 novembre 2017
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la guardia del corpo del sicario
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Un film d’azione divertente e leggero al contempo. La coppia di protagonisti, Ryan Reynolds (Michael Bryce) e Samuel L. Jackson (Darius Kincaid), reggono benissimo la narrazione a colpi repentini di inseguimenti, con tutti i mezzi disponibili, e di battute volgari a raffica. Lo specialista della sicurezza, bello e sofferente, da un lato, e il sicario imprevedibile e sempre arrabbiato dall’altro lato. Il Tribunale dell’Aia per Crimini contro l’Umanità, è l’obiettivo della loro fuga. È lì che devono arrivare per la testimonianza di Darius Kincaid che dovrà riscattare il mondo e condannare uno spietato dittatore senza scrupoli di uno stato dei paesi dell’Est, un bravo e convincente Gary Oldman (Vladislav Dukhovich).
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Un film d’azione divertente e leggero al contempo. La coppia di protagonisti, Ryan Reynolds (Michael Bryce) e Samuel L. Jackson (Darius Kincaid), reggono benissimo la narrazione a colpi repentini di inseguimenti, con tutti i mezzi disponibili, e di battute volgari a raffica. Lo specialista della sicurezza, bello e sofferente, da un lato, e il sicario imprevedibile e sempre arrabbiato dall’altro lato. Il Tribunale dell’Aia per Crimini contro l’Umanità, è l’obiettivo della loro fuga. È lì che devono arrivare per la testimonianza di Darius Kincaid che dovrà riscattare il mondo e condannare uno spietato dittatore senza scrupoli di uno stato dei paesi dell’Est, un bravo e convincente Gary Oldman (Vladislav Dukhovich).
Il cliché, per certi versi, è banale e molto scontato, e non staremo qui a discuterne. Quello che piacerà, ai fanatici d’azione, sono gli inseguimenti in auto, le sparatorie, le esplosioni, la violenza gratuita ma mai pesante per lo spettatore, i morti ammazzati a centinaia come in un videogame di ultima generazione, e tutte le particelle che fanno di un action movie un film interessante per i solo appassionati. Lo spettacolo non manca di certo e neanche i fuochi d’artificio.
La stampa anglosassone e statunitense ha sorto un po’ il naso per l’accentuata volgarità dei dialoghi, che però, al contempo, creano una morbosa attenzione nello spettatore che ama il genere. Nella versione italiana tutto questo, come accade sempre più spesso dalle nostre parti, viene sottratto allo spettatore con superficiale nonchalance.
Traduzioni sempre più spesso improprie e decontestualizzate, stanno creando una cultura italica dei movie stranieri importati dalle distribuzioni italiane, sempre più provinciale e un po’ bacchettona. Così come la traduzione del titolo, che non c’azzecca proprio nulla né con la sceneggiatura né con la versione originale “The Hitman's Bodyguard”, che significa invece “La Guardia del Corpo del Sicario”, come tutti potranno facilmente comprendere.
Ma questa, e qui ci dobbiamo rassegnare, è una pessima “prassi” italica che difficilmente scomparirà.
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samanta
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mercoledì 8 gennaio 2020
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come ti ammazzo il cinema ...
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Il film apparso in Italia nel 2017 e ridato recentemente in TV, contiene vari generi: thriller, giallo, azione violenta, commedia comica ed ha la regia di Patrck Hughes che ha come unico precedente rilevante: Mercenari 3), ha avuto una accoglienza negativa dalla critica ed invece un buon successo commerciale..
La vicenda vede 2 personaggi, il primo Michael Bryce (Ryan Reynolds, Nessuno è al sicuro, Deadpol 1 e 2) è uno specialista dei servizi di sicurezza (triple A afferma lui) che al culmine della carriera per un clamoroso incidente (muore un magnate giapponese) ha la carriera rovinata e si riduce a modesti servizi di guardia del corpo perdendo anche la fidanzata Amelie Roussel (Elodie Yung, Millenium, Gods of Egypt) ) a cui imputa un errore nell'incidente.
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Il film apparso in Italia nel 2017 e ridato recentemente in TV, contiene vari generi: thriller, giallo, azione violenta, commedia comica ed ha la regia di Patrck Hughes che ha come unico precedente rilevante: Mercenari 3), ha avuto una accoglienza negativa dalla critica ed invece un buon successo commerciale..
La vicenda vede 2 personaggi, il primo Michael Bryce (Ryan Reynolds, Nessuno è al sicuro, Deadpol 1 e 2) è uno specialista dei servizi di sicurezza (triple A afferma lui) che al culmine della carriera per un clamoroso incidente (muore un magnate giapponese) ha la carriera rovinata e si riduce a modesti servizi di guardia del corpo perdendo anche la fidanzata Amelie Roussel (Elodie Yung, Millenium, Gods of Egypt) ) a cui imputa un errore nell'incidente. Il secondo è un killer Darius Kincaid (Samuel L. Jackson) in carcere per decine di omicidi, come è in carcere la moglie che collaborava con lui Sonia (Salma Hayek) Kincaid però è il testimone indispensabile per condannare il feroce ex dittatore della Bielorussia Dukhovich (Gary Oldman (La Talpa e L'ora più buia in cui interpreta Churchil aggiudicandosi l'Oscar) processato davanti alla Corte internazionale per i crimini ad Amsterdam e che accetta di testimoniare purché sia liberata la moglie. Ma la scorta al testimone in cui è presente Roussel diventata agente dell'Interpol, è attaccata e sterminata dagli scherani del dittatore, si salvano solo Kincaid e la Roussel che chiede aiuto all'ex fidanzato per portare davanti al tribunale il il testimone (attualmente si trovano in Inghilterra), Bryce accetta e comincia un continuo svolgersi di scontri e inseguimenti dal momento che i seguaci di Dukhovich non demordano. Le vicende si susseguono e permettono numerosi siparietti comici e farseschi tra i due: la guardia del corpo e il sicario. Ovviamente il finale non può essere che positivo, viene scoperta la talpa dell'Interpol che favoriva l'inseguimento, Duckovich muore nella fuga, la moglie di Kincaid è messa in libertà, il sicario di nuovo imprigionato dopo poco fugge in un luogo sicuro e Bryce che era stato ferito guarisce e ritorna con l'ex fidanzata.
E' un film in cui i diversi elementi che lo compongono non sono ben amalgamati, il filone della violenza è particolarmente cruento e i risolini delle batture si si perdono nel sangue che scorre a "gogo", oltretutto la pellicola è infarcita da un diluvio di parolacce, almeno una parola su tre, tanto che il film è stato vietato in USA ai minori di 17 anni per la violenza nonché la volgarità del linguaggio che francamente mette a disagio. Aggiungete poi che c'é l'intreccio sentimentale tra Bryce e la Roussel, il che impedisce di vedere un indirizzo omogeneo nella sceneggiatura. Gli inseguimenti in auto si sprecano, ma nulla di particolare, salvo l'inseguimento di Kincaid in motoscafo nei canali di Amsterdam da parte dei sicari del dittatore che corrono lungo le strade che fiancheggiano i canali. Buona la l'interpretazione di Samuel L. Jackson come quella di Gary Oldman, un poco opaco Ryan Reynolds, brava Elodie Yung, mentre Salma Hayek mostra una sola qualità: l'avvenenza.
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elgatoloco
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venerdì 31 agosto 2018
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film del nostro tempo
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"The Hitman's Bodyguard"di Patrick Hughes(2017(, con Samue l.Jackson, Ryan Reynolds, Gary Oldman, la bellissima Selma Hayek, è in pieno un film del nostro tempo, ossia ispirato all'action movie fuso con la comicità, anche decisamente"dozzinale", volgare con esibizione pura di volgarità...La storia del dittatore bielorusso(con riferimenti anche attuali ad alcune situazioni ancora attuali o da poco tramontate in paesi dell'Est, con Oldman che ricopre il ruolo)il cui accusatore è un pericoloso criminale(Jackson, stavolta decisamente un"vilain")e del suo bodyguard, (Reynolds), con la presenza di una wonder-woman/Hayek), è di per sè intrigangte, ma francamente gioca un ruolo marginale nella costruzione del film, che è tutto verve, tutto action appunto fuso con comicità, dove non si sa mai bene quale sia l'elemento prevalente, Certo non bisogna cercare nel film(non più di tanto, almeno)la denuncia sociale, un inno alla libertà o altro simile, mentre la fruizione del film avverrà decisamente sul fronte della "fascinazione"esercitata dai due citati elementi in perenne combinazione-fusione.
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"The Hitman's Bodyguard"di Patrick Hughes(2017(, con Samue l.Jackson, Ryan Reynolds, Gary Oldman, la bellissima Selma Hayek, è in pieno un film del nostro tempo, ossia ispirato all'action movie fuso con la comicità, anche decisamente"dozzinale", volgare con esibizione pura di volgarità...La storia del dittatore bielorusso(con riferimenti anche attuali ad alcune situazioni ancora attuali o da poco tramontate in paesi dell'Est, con Oldman che ricopre il ruolo)il cui accusatore è un pericoloso criminale(Jackson, stavolta decisamente un"vilain")e del suo bodyguard, (Reynolds), con la presenza di una wonder-woman/Hayek), è di per sè intrigangte, ma francamente gioca un ruolo marginale nella costruzione del film, che è tutto verve, tutto action appunto fuso con comicità, dove non si sa mai bene quale sia l'elemento prevalente, Certo non bisogna cercare nel film(non più di tanto, almeno)la denuncia sociale, un inno alla libertà o altro simile, mentre la fruizione del film avverrà decisamente sul fronte della "fascinazione"esercitata dai due citati elementi in perenne combinazione-fusione. Chi (come anche la pochezza di chi compila questa nota)questo fascino francamente non lo subisce, è sul versante"critico", pur divertendosi a tratto. E, con tutta la simpatia per gli/le interpreti, si rimane sostanzialmente distaccati, quasi estranei alla vicenda... El Gato
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tmpsvita
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giovedì 14 settembre 2017
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tra commedia e azione un'occasione sprecata
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Per far sì che un film di questo tipo funzioni servono una componente d'azione che riesca a intrattenere e coinvolgere e una componente comica che riesca a divertire al punto giusto, le due componenti devono funzionare sia separatamente che insieme; ma in questo caso ciò non avviene o, almeno, non del tutto.
Le scene d'azione sono davvero ben fatte, sono molto fluide, coinvolgenti e divertenti, soprattutto grazie a degli stunts credibili ed esteticamente notevoli, anche perché esagerati.
Purtroppo ciò che proprio non convince è la comicità che, a causa di battute e dialoghi inutilmente volgari, spesso banali e puerili, non fa ridere praticamente mai e non riesce a miscelarsi con l'azione in maniera adeguata risultando in alcune scene più una parodia mal riuscita; inoltre le poche scene divertenti vengono completamente spoilerate dal trailer.
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Per far sì che un film di questo tipo funzioni servono una componente d'azione che riesca a intrattenere e coinvolgere e una componente comica che riesca a divertire al punto giusto, le due componenti devono funzionare sia separatamente che insieme; ma in questo caso ciò non avviene o, almeno, non del tutto.
Le scene d'azione sono davvero ben fatte, sono molto fluide, coinvolgenti e divertenti, soprattutto grazie a degli stunts credibili ed esteticamente notevoli, anche perché esagerati.
Purtroppo ciò che proprio non convince è la comicità che, a causa di battute e dialoghi inutilmente volgari, spesso banali e puerili, non fa ridere praticamente mai e non riesce a miscelarsi con l'azione in maniera adeguata risultando in alcune scene più una parodia mal riuscita; inoltre le poche scene divertenti vengono completamente spoilerate dal trailer.
Anche la sceneggiatura presentata vari problemi, tra cui buchi, ingenuità e un leggero, ma comunque presente, buonismo totalmente fuori contesto. Mentre la regia è riuscita a sorprendermi nelle fasi finali della pellicola con delle sequenze ottimamente dirette, però per quasi tutto il film è troppo confusa e quindi poco chiara.
Peccato perché con due attori dalle enormi capacità, sia comiche che action, come Samuel L. Jackson e, soprattutto, Ryan Reynolds si poteva tirare fuori qualcosa di decisamente migliore, anche perché tra loro è presente una buona chimica che li rende ottimi come duo.
VOTO: 5/10
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