giuseppe de franceschi
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sabato 11 novembre 2023
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fim bellissimo
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Ho da poco visto il film e devo dire che è stato proprio bello, il finale mi ha sconvolto e infatti subito sono andato a cercare se sarebbe uscito anche il secondo; ma con mio grande dispiacere ho letto che il regista Daniel Espinosa non avrebbe fatto una seconda parte. Io spero che attraverso questa recensione inviti anche altre persone a vedere il film perché merita, e spero anche che il regista possa cambiare idea. Buona Visione!
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giuseppe de franceschi
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sabato 11 novembre 2023
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fim bellissimo
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Ho da poco visto il film e devo dire che è stato proprio bello, il finale mi ha sconvolto e infatti subito sono andato a cercare se sarebbe uscito anche il secondo; ma con mio grande dispiacere ho letto che il regista Daniel Espinosa non avrebbe fatto una seconda parte. Io spero che attraverso questa recensione inviti anche altre persone a vedere il film perché merita, e spero anche che il regista possa cambiare idea. Buona Visione!
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marco c
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martedì 12 settembre 2023
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irritante e inguardabile
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Da appassionato di FANTASCIENZA faccio fatica a bocciare in toto un prodotto.
Ma questa è la volta che non mi posso tirare indietro in questo senso.
Sembra tutto fatto per irritatare lo spettatore : dalle morte violente anche fastidiose degli astronauti al completo non senso narrativo del tutto.
Sembra più che altro Fantozzi nello spazio : gli astronauti son sempre fuori posto e tutto sembra esser forzosamente fatto apposta per far evadere la ridicola creatura invce che a contenerla.
Bastava per esempio chiudere i bocchettoni antincendio per tempo, solo per dirne una.
Poi la creatura tentacolare gelatinosa a forma di polipo, nonostante appaia molliccia e in quanto tale vulnerabile, sembra essere la reincarnazione di Superman : appare, ASSURDAMENTE, in pratica industruttibile e invulnerabile a tutto anche alle fiamme dei reattori di un'astronave !!!
E via di questo passo fino a un finale ancora più ridicolo e irritante : dei genialoidi pescatori che recuperano la capsula in mare, con a vista una creatura ormai divenuta mostruosa, invece che aspettare i soccorsi, pensano bene di aprire lo sportello/vetro come se fosse un gustoso sacchetto di patatine da assaporare.
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Da appassionato di FANTASCIENZA faccio fatica a bocciare in toto un prodotto.
Ma questa è la volta che non mi posso tirare indietro in questo senso.
Sembra tutto fatto per irritatare lo spettatore : dalle morte violente anche fastidiose degli astronauti al completo non senso narrativo del tutto.
Sembra più che altro Fantozzi nello spazio : gli astronauti son sempre fuori posto e tutto sembra esser forzosamente fatto apposta per far evadere la ridicola creatura invce che a contenerla.
Bastava per esempio chiudere i bocchettoni antincendio per tempo, solo per dirne una.
Poi la creatura tentacolare gelatinosa a forma di polipo, nonostante appaia molliccia e in quanto tale vulnerabile, sembra essere la reincarnazione di Superman : appare, ASSURDAMENTE, in pratica industruttibile e invulnerabile a tutto anche alle fiamme dei reattori di un'astronave !!!
E via di questo passo fino a un finale ancora più ridicolo e irritante : dei genialoidi pescatori che recuperano la capsula in mare, con a vista una creatura ormai divenuta mostruosa, invece che aspettare i soccorsi, pensano bene di aprire lo sportello/vetro come se fosse un gustoso sacchetto di patatine da assaporare.
ASSURDO E TOTALMENTE SENZA SENSO DALL'INIZIO ALLA FINE. VOTO ZERO ASSOLUTO !!! AL REGISTA CONSIGLIEREI DI PASSARE ALLE COMMEDIE DEMENZIALI HORROR TIPO SCARY MOVIE !!!
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steffa
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lunedì 10 luglio 2023
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commerciale
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ormai Sony è una garanzia, trame scopiazzate senza nulla da aggiungere e da dire, zero emozioni, una caterva di incongruenze logiche e scentifiche, soltanto effetti speciali e questa volta a tratti anche b-moovie
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matteo_moscarda
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domenica 12 marzo 2023
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dai 16 in su ma non oltre i 17
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Quando parliamo di opere di ingegno, ma soprattutto quando parliamo di film, dobbiamo sdoppiarci: da un lato esprimere un parere basato su ciò che già conosciamo e sui nostri gusti, dall'altro immaginare come possa arrivare un'opera a chi fruisce qualcosa di simile per la prima volta. In questo senso, probabilmente "Life" risulterà di buon intrattenimento a chiunque non abbia mai guardato nessun film con alieni assetati di sangue all'interno di una stazione orbitante o altri contesti chiusi (bisognerebbe fare un elenco).
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Quando parliamo di opere di ingegno, ma soprattutto quando parliamo di film, dobbiamo sdoppiarci: da un lato esprimere un parere basato su ciò che già conosciamo e sui nostri gusti, dall'altro immaginare come possa arrivare un'opera a chi fruisce qualcosa di simile per la prima volta. In questo senso, probabilmente "Life" risulterà di buon intrattenimento a chiunque non abbia mai guardato nessun film con alieni assetati di sangue all'interno di una stazione orbitante o altri contesti chiusi (bisognerebbe fare un elenco). Chi invece ne ha già guardati un po', potrà forse comunque godere degli effetti speciali (che inevitabilmente migliorano di anno in anno, purché ci sia un budget cospicuo come in questo caso) e della simpatia umana degli attori (più difficilmente dei loro personaggi, piuttosto vuoti). Diventa invece difficile immaginare in che modo gli affezionati della fantascienza possano apprezzare un film che riesce nell'impresa di non proporre nemmeno per errore un frammento di novità. Se già tutti i film di questo filone successivi ad "Alien" sono stati in qualche misura debitori ad "Alien", qui ci si illude che sia possibile un reboot dell'immaginario collettivo. A dire il vero il film parte benino, sembra serio, almeno finché l'organismo marziano non dimostra un'intenzionalità eccessiva e antropomorfica più che animale. Da lì in poi è un delirio di prevedibilità. Nessun tentativo di scostarsi dagli archetipi, dall'intrattenimento videoludico. L'approccio iniziale apparentemente scientifico cede il passo a mostro intelligentissimo e crudele da b-movie: il problema è che i b-movie erano bellissimi, non per una questione nostalgica, ma perché non si prendevano sul serio. In questo caso secondo alcuni basterebbe una canzone allegra sui titoli di coda a consegnarci un film comunque ironico, ma così non è, perché per tutta la sua durata "Life" insegue disperatamente e inutilmente un coinvolgimento emotivo nei confronti di personaggi del tutto cavi (si noti che per ogni personaggio è stato inventato un espediente con questo scopo: l'invalidità, la paternità, l'amore, e così via). È al contrario facile immaginare l'imbarazzo di Jake Gyllenhaal o Ryan Reynolds nel riguardarsi (probabilmente hanno evitato): non ha caso Reynolds, memore dell'esperienza di "Lanterna verde", ha chiesto di morire entro i primi quindici minuti.
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matteo_moscarda
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sabato 11 marzo 2023
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dai 16 in su ma entro i 17
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Quando parliamo di opere di ingegno, ma soprattutto quando parliamo di film, dobbiamo sdoppiarci: da un lato esprimere un parere basato su ciò che già conosciamo e sui nostri gusti, dall'altro immaginare come possa arrivare un'opera a chi fruisce qualcosa di simile per la prima volta. In questo senso, probabilmente "Life" risulterà di buon intrattenimento a chiunque non abbia mai guardato nessun film con alieni assetati di sangue all'interno di una stazione orbitante o altri contesti chiusi (bisognerebbe fare un elenco). Chi invece ne ha già guardati un po', potrà forse comunque godere degli effetti speciali (che inevitabilmente migliorano di anno in anno, purché ci sia un budget cospicuo come in questo caso) e della simpatia umana degli attori (più difficilmente dei loro personaggi, piuttosto vuoti).
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Quando parliamo di opere di ingegno, ma soprattutto quando parliamo di film, dobbiamo sdoppiarci: da un lato esprimere un parere basato su ciò che già conosciamo e sui nostri gusti, dall'altro immaginare come possa arrivare un'opera a chi fruisce qualcosa di simile per la prima volta. In questo senso, probabilmente "Life" risulterà di buon intrattenimento a chiunque non abbia mai guardato nessun film con alieni assetati di sangue all'interno di una stazione orbitante o altri contesti chiusi (bisognerebbe fare un elenco). Chi invece ne ha già guardati un po', potrà forse comunque godere degli effetti speciali (che inevitabilmente migliorano di anno in anno, purché ci sia un budget cospicuo come in questo caso) e della simpatia umana degli attori (più difficilmente dei loro personaggi, piuttosto vuoti). Diventa invece difficile immaginare in che modo gli affezionati della fantascienza possano apprezzare un film che riesce nell'impresa di non proporre nemmeno per errore un frammento di novità. Se già tutti i film di questo filone successivi ad "Alien" sono stati in qualche misura debitori ad "Alien", qui ci si illude che sia possibile un reboot dell'immaginario collettivo. A dire il vero il film parte benino, sembra serio, almeno finché l'organismo marziano non dimostra un'intenzionalità eccessiva e antropomorfica più che animale. Da lì in poi è un delirio di prevedibilità. Nessun tentativo di scostarsi dagli archetipi, dall'intrattenimento videoludico. L'approccio iniziale apparentemente scientifico cede il passo a mostro intelligentissimo e crudele da b-movie: il problema è che i b-movie erano bellissimi, non per una questione nostalgica, ma perché non si prendevano sul serio. In questo caso secondo alcuni basterebbe una canzone allegra sui titoli di coda a consegnarci un film comunque ironico, ma così non è, perché per tutta la sua durata "Life" insegue disperatamente e inutilmente un coinvolgimento emotivo nei confronti di personaggi del tutto cavi (si noti che per ogni personaggio è stato inventato un espediente con questo scopo: l'invalidità, la paternità, l'amore, e così via). È al contrario facile immaginare l'imbarazzo di Jake Gyllenhaal o Ryan Reynolds nel riguardarsi (probabilmente hanno evitato): non ha caso Reynolds, memore dell'esperienza di "Lanterna verde", ha chiesto di morire entro i primi quindici minuti.
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sabato 11 marzo 2023
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dai 16 in su, ma non oltre i 17
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Quando parliamo di opere di ingegno, ma soprattutto quando parliamo di film, dobbiamo sdoppiarci: da un lato esprimere un parere basato su ciò che già conosciamo e sui nostri gusti, dall'altro immaginare come possa arrivare un'opera a chi fruisce qualcosa di simile per la prima volta. In questo senso, probabilmente "Life" risulterà di buon intrattenimento a chiunque non abbia mai guardato nessun film con alieni assetati di sangue all'interno di una stazione orbitante o altri contesti chiusi (bisognerebbe fare un elenco). Chi invece ne ha già guardati un po', potrà forse comunque godere degli effetti speciali (che inevitabilmente migliorano di anno in anno, purché ci sia un budget cospicuo come in questo caso) e della simpatia umana degli attori (più difficilmente dei loro personaggi, piuttosto vuoti).
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Quando parliamo di opere di ingegno, ma soprattutto quando parliamo di film, dobbiamo sdoppiarci: da un lato esprimere un parere basato su ciò che già conosciamo e sui nostri gusti, dall'altro immaginare come possa arrivare un'opera a chi fruisce qualcosa di simile per la prima volta. In questo senso, probabilmente "Life" risulterà di buon intrattenimento a chiunque non abbia mai guardato nessun film con alieni assetati di sangue all'interno di una stazione orbitante o altri contesti chiusi (bisognerebbe fare un elenco). Chi invece ne ha già guardati un po', potrà forse comunque godere degli effetti speciali (che inevitabilmente migliorano di anno in anno, purché ci sia un budget cospicuo come in questo caso) e della simpatia umana degli attori (più difficilmente dei loro personaggi, piuttosto vuoti). Diventa invece difficile immaginare in che modo gli affezionati della fantascienza possano apprezzare un film che riesce nell'impresa di non proporre nemmeno per errore un frammento di novità. Se già tutti i film di questo filone successivi ad "Alien" sono stati in qualche misura debitori ad "Alien", qui ci si illude che sia possibile un reboot dell'immaginario collettivo. A dire il vero il film parte benino, sembra serio, almeno finché l'organismo marziano non dimostra un'intenzionalità eccessiva e antropomorfica più che animale. Da lì in poi è un delirio di prevedibilità. Nessun tentativo di scostarsi dagli archetipi, dall'intrattenimento videoludico. L'approccio iniziale apparentemente scientifico cede il passo a mostro intelligentissimo e crudele da b-movie: il problema è che i b-movie erano bellissimi, non per una questione nostalgica, ma perché non si prendevano sul serio. In questo caso secondo alcuni basterebbe una canzone allegra sui titoli di coda a consegnarci un film comunque ironico, ma così non è, perché per tutta la sua durata "Life" insegue disperatamente e inutilmente un coinvolgimento emotivo nei confronti di personaggi del tutto cavi (si noti che per ogni personaggio è stato inventato un espediente con questo scopo: l'invalidità, la paternità, l'amore, e così via). È al contrario facile immaginare l'imbarazzo di Jake Gyllenhaal o Ryan Reynolds nel riguardarsi (probabilmente hanno evitato): non ha caso Reynolds, memore dell'esperienza di "Lanterna verde", ha chiesto di morire entro i primi quindici minuti.
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dandy
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sabato 20 febbraio 2021
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bad life on mars...
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Discreto horror-fantascientifico che guarda smaccatamente ad "Alien" e si basa su uno svolgimento tanto semplice e prevedibile quanto riuscito e scorrevole.La tensione non manca,e sebbene il sangue sia al minimo,le sequenze di morte fanno il loro effetto,come quella di Ekaterina.E il finale pessimista è ottimo.Bravi gli attori e discretamente ripugnante il design della creatura.Tra i migliori b-movies degli ultimi tempi,caldamente raccomandato agli appassionati.
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giulio andreetta
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mercoledì 5 agosto 2020
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grandi mezzi per un buon film d''intrattenimento
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Uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni, ovviamente molto al di sotto di quel grande affresco che è Interstellar di Christopher Nolan, ma comunque un buon prodotto di un cinema indubbiamente professionale, che con ingenti mezzi e risorse di produzione riesce a creare una pellicola appetibile per le masse, ma comunque interessante da vedere anche per un pubblico di intenditori. La trama ricalca un poco quella di Alien di Ridley Scott, e sebbene la sceneggiatura sotto questo profilo non sia originalissima, c'è da dire che la realizzazione, con questo alieno a tratti impressionante e veramente orribile, riesce ad incutere nello spettatore probabilmente un sussulto emotivo.
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Uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni, ovviamente molto al di sotto di quel grande affresco che è Interstellar di Christopher Nolan, ma comunque un buon prodotto di un cinema indubbiamente professionale, che con ingenti mezzi e risorse di produzione riesce a creare una pellicola appetibile per le masse, ma comunque interessante da vedere anche per un pubblico di intenditori. La trama ricalca un poco quella di Alien di Ridley Scott, e sebbene la sceneggiatura sotto questo profilo non sia originalissima, c'è da dire che la realizzazione, con questo alieno a tratti impressionante e veramente orribile, riesce ad incutere nello spettatore probabilmente un sussulto emotivo. Bravi, molto bravi gli attori che navigano in una recitazione estremamente realista, composta e misurata, che non concede nulla alla caratterizzazione eccessiva del personaggio. Ottima la regia, e veramente superlativi gli effetti speciali, che passano inosservati dal momento che il realismo della pellicola è strabiliante. In ogni caso, secondo me, un film da vedere anche per capire come si sta evolvendo la tecnica cinematografica negli ultimi anni, e c'è da dire che il film comunque risulterà gradito a tutti gli appassionati di film fantascientifici, o di avventura.
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ibba1
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sabato 18 aprile 2020
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il cinema è intrattenimento
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Il buon cinema non è solo quello puramente artistico, ma anche quello che sa intrattenere, e questo film lo fa benissimo dal primo all'ultimo minuto. C'è curiosità, c'è tensione, il tutto nel contesto di una produzione di ottimo livello che rende realistiche le scene. Il fatto che sappia di gia visto è del tutto irrilevante. Per fortuna non ho seguito le recensioni dei più e ho deciso di vederlo. Oggi, dopo due anni, l'ho rivisto in 4k con immutato piacere, e lascio quindi la meritata recensione a 5 stelle
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