tim_darkshadows
|
lunedì 17 ottobre 2016
|
il bello, la bruna e la bionda
|
|
|
|
Regista controversa ma indubbiamente capace di raccontare storie "scomode" con risoluta freschezza, Cristina Comencini vanta una carriera fatta di successi e - per alcuni- anche di delusioni. Dopo l'ottimo "Latin lover", la regista e sceneggiatrice torna nelle sale, a distanza di un anno, con una frizzante ed irresistibile commedia, capace di spaziare i suoi registri, prima ironici, poi sentimentali, fino a qualche momento ricco di pathos. Se il suo precedente lavoro riuniva talenti del cinema nostrano e spagnolo, "Qualcosa di nuovo" unisce sullo schermo due tra i più grandi talenti del cinema italiano: il duo Ramazzotti-Cortellesi, che dà vita a fortissimi momenti di comicità, dove la loro chimica è semplicemente palpabile.
[+]
Regista controversa ma indubbiamente capace di raccontare storie "scomode" con risoluta freschezza, Cristina Comencini vanta una carriera fatta di successi e - per alcuni- anche di delusioni. Dopo l'ottimo "Latin lover", la regista e sceneggiatrice torna nelle sale, a distanza di un anno, con una frizzante ed irresistibile commedia, capace di spaziare i suoi registri, prima ironici, poi sentimentali, fino a qualche momento ricco di pathos. Se il suo precedente lavoro riuniva talenti del cinema nostrano e spagnolo, "Qualcosa di nuovo" unisce sullo schermo due tra i più grandi talenti del cinema italiano: il duo Ramazzotti-Cortellesi, che dà vita a fortissimi momenti di comicità, dove la loro chimica è semplicemente palpabile.
E' soprattutto merito delle due formidabili interpreti protagoniste, a fare del film un'opera di divertimento raffinato, riuscendo a non fare dei loro personaggi delle macchiette, e potenziando al massimo una sceneggiatura solida nella caratterizzazione dei suoi protagonisti, capace anche di abbattere numerosi stereotipi di genere, con ammirevole audacia, che non può che far bene al nostro cinema. Se il peculiare fascino della Cortellesi, accompagnato dal suo incredibile talento canoro (la sua versione del brano di Etta James è tra i momenti più riusciti della pellicola), riescono a creare un personaggio che alterna calore femminile e freddezza, risultando sempre credibile, il suo perfetto contraltare è la Ramazzotti, la quale tratteggia un ennesimo personaggio amabile nonostante tutte le sue imperfezioni, la cui mimica riesce a superare in alcuni casi la performance della sua coprotagonista, rivelandosi completamente a suo agio in un contesto brillante. Tra loro la Comencini affianca il giovane di talento Eduardo Valdarnini, capace di tenere perfettamente testa alle sue college più avviate, donando spessore e notevole carisma al suo Luca, la cui bravura è senz'altro da tenere d'occhio.
La Comencini dipinge due splendidi ritratti di donna, esplorando la complessità del gentil sesso, senza mai essere vittima del sessismo, ironizzandoci su, riuscendo a non prendersi mai troppo sul serio, e mai con grosse pretese. La sua scrittura è coinvolgente, accattivante, diretta, veritiera, pur non volendo mai cercare di costituire però degli archetipi dei due sessi, arrivando ad analizzare e a scavare nella psicologia maschile, fino ad un finale ed eccellente "scontro" tra sessi. Lo script riesce a proiettare un'immagine schietta e chiara sulle varie prospettive dei tre personaggi. Senza mai risultare volgare, o con sbavature, "Qualcosa di nuovo" diverte, intrattiene con intelligenza, mettendo a nudo il cuore dei suoi personaggi - e non solo-, senza prendere colpi neanche nel finale, il cui epilogo non risulta scontato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tim_darkshadows »
[ - ] lascia un commento a tim_darkshadows »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
lunedì 17 ottobre 2016
|
due milf ed un ventenne
|
|
|
|
Due amiche sui 40 anni tanto diverse tra loro per temperamento e stili di vita che trovano in un ragazzo di quasi 20 anni il proprio denominatore comune è quello che succede nell'ultima commedia di Cristina Comencini "Qualcosa di Nuovo" dove, appunto, due amiche, una (Paola Cortellesi) cantante jazz ed un poco bacchettona e l'altra (Micaela Ramazzotti), divorziata con due figli e molto libera sessualmente, intrecciano entrambe una storia sessuale con uno studente di circa 20 anni (Eduardo Valdarnini), prima all'insaputa l'una dell'altra, poi condivisa con il benestare e l'accettazione comune.
Un tema al giorno d'oggi parecchio attuale e, cioè, quello di donne quarantenni (le cosidette "milf") che hanno storie sentimental/sessuale con ragazzi assai più giovani di loro (toy boys), che Cristina Comenicini affronta con un'ironia sottile senza mai cadere nel volgare e pertanto in una forma molto divertente.
[+]
Due amiche sui 40 anni tanto diverse tra loro per temperamento e stili di vita che trovano in un ragazzo di quasi 20 anni il proprio denominatore comune è quello che succede nell'ultima commedia di Cristina Comencini "Qualcosa di Nuovo" dove, appunto, due amiche, una (Paola Cortellesi) cantante jazz ed un poco bacchettona e l'altra (Micaela Ramazzotti), divorziata con due figli e molto libera sessualmente, intrecciano entrambe una storia sessuale con uno studente di circa 20 anni (Eduardo Valdarnini), prima all'insaputa l'una dell'altra, poi condivisa con il benestare e l'accettazione comune.
Un tema al giorno d'oggi parecchio attuale e, cioè, quello di donne quarantenni (le cosidette "milf") che hanno storie sentimental/sessuale con ragazzi assai più giovani di loro (toy boys), che Cristina Comenicini affronta con un'ironia sottile senza mai cadere nel volgare e pertanto in una forma molto divertente. Nel complesso la commedia risulta parecchio leggera ma l'atmosfera generale di spensieratezza e soprattutto di "smorzamento" per ciò che concerne il suo tono, fanno sì che il risultato alla fine si riveli piacevole e soprattutto all'insegna di una spensieratezza che evita di appesantire complessivamente il clima e l'andamento della storia stessa. Pertanto, se la vicenda in sè è sicuramente esagerata ed un poco paradossale per ciò che riguarda certi frangenti, nell'insieme essa funziona più che bene, affrontando una realtà nella maggior parte dei casi ancora parecchio imbarazzante e dunque inconfessabile ma nello stesso tempo presentata in maniera finemente ironica.
Gran parte del successo della pellicola in questione, inoltre, è da evidenziare che è determinato anche dalle due interpreti femminili Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti che, alquanto agli antipodi come carattere e tipologia fisica di donna, interagiscono in perfetta sintonia ed accordo.
Insomma, ideale come scacciapensieri e nulla più.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
paolo salvaro
|
domenica 23 ottobre 2016
|
un improbabile trio che diverte e si diverte
|
|
|
|
Pur non offrendo nulla di nuovo o rivoluzionario il film della Comencini riesce a divertire e ad intrattenere lo spettatore, rivelandosi tanto ben scritto quanto ben confezionato. Questi due pregi riescono a sopperire alla prevedibilità di una trama che fin dal principio lascia ben capire dove intende andare a parare, rivelandosi scontata ma non per questo banale o pesante, dando al film una struttura semplice ed efficace su cui basarsi. Non sono da buttar via almeno a mio avviso nemmeno la regia ed il montaggio, in quanto pur senza ricorrere a chissà quali virtuosismi la Comencini ci fa sentire la sua presenza onniscente; mi sono molto piaciuti ad esempio il dettaglio del microfono proprio nella scena iniziale e quelli della serratura della porta dietro cui stava l'invadente madre del protagonista, il modo in cui sono state gestite le lunghe e diverse scene all'aperto ed il modo delicato in cui viene operata la transizione da una protagonista e l'altra attraverso stacchi quasi impercettibili.
[+]
Pur non offrendo nulla di nuovo o rivoluzionario il film della Comencini riesce a divertire e ad intrattenere lo spettatore, rivelandosi tanto ben scritto quanto ben confezionato. Questi due pregi riescono a sopperire alla prevedibilità di una trama che fin dal principio lascia ben capire dove intende andare a parare, rivelandosi scontata ma non per questo banale o pesante, dando al film una struttura semplice ed efficace su cui basarsi. Non sono da buttar via almeno a mio avviso nemmeno la regia ed il montaggio, in quanto pur senza ricorrere a chissà quali virtuosismi la Comencini ci fa sentire la sua presenza onniscente; mi sono molto piaciuti ad esempio il dettaglio del microfono proprio nella scena iniziale e quelli della serratura della porta dietro cui stava l'invadente madre del protagonista, il modo in cui sono state gestite le lunghe e diverse scene all'aperto ed il modo delicato in cui viene operata la transizione da una protagonista e l'altra attraverso stacchi quasi impercettibili. In più di una sequenza ho poi sentito "puzza di teatro", perciò non mi sono sorpreso nel venire a sapere che la fonte di ispirazione per questo film è arrivata alla Comencini proprio da una sua pièce; è palese la naturalezza con cui la regista si muove all'interno di una storia che lei stessa ha scritto e di cui conosceva per tanto ogni aspetto. Nota stonata a mio avviso sono: la colonna sonora, perchè se da un lato le canzoni jazz cantate dalla Cortellesi sono assai orecchiabili e ben piazzate, dall'altro l'esplosione improvvisa di alcuni brani ha spezzato il ritmo di diverse scene divenendo alla lunga invadenti o comunque non necessari; e le colleghe di lavoro del personaggio interpretato dalla Ramazzotti, che pur rendendosi protagoniste di uno degli sketch più divertenti del film, non ho ben capito quale ruolo o valore avessero di preciso all'interno della storia. In altre parole, escluso quella scenetta, non hanno precise ragioni o motivi per stare dentro a questo film.
Infine, da lodare sono a mio avviso però soprattutto le interpretazioni dell'intero trio: Cortellesi, Ramazzotti e Valdarnini sono stati perfetti; si vede che si sono divertiti tutti come pazzi nel fare questo film de dando sostanza e sono riusciti a mio avviso a trasmettere tale sensazione anche allo spettatore, dando colore vivo ad ogni battuta del film. Ecco, vivo forse è l'aggettivo più giusto con il quale si può descrivere il film nel suo insieme, questo grazie alla spontaneità e naturalezza con cui ciascun attore si è calato nel proprio ruolo ed alla freschezza che la Comencini ha saputo donare anche alle scene più trite e telefonate. L'ho trovata davvero una bella commedia. Fortuna che a quanto pare in Italia non ci sono rimasti solo Neri Parenti o Ruffini.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo salvaro »
[ - ] lascia un commento a paolo salvaro »
|
|
d'accordo? |
|
valterchiappa
|
giovedì 21 settembre 2017
|
un'analisi (troppo) leggera sul disagio femminile
|
|
|
|
Sì interrogano le donne. Su un disagio esistenziale che pare essere il male di una generazione, sul miraggio, che sembra irraggiungibile, dell’uomo ideale o meglio sulla montagna di insicurezze che frena la capacità di relazione. Si interrogano le donne, perché gli uomini hanno preferito sparire, evaporati come i compagni delle due protagoniste di “Qualcosa di nuovo”.
Le loro insicurezze Maria e Lucia, amiche dai tempi della scuola, le hanno incanalate su percorsi solo all’apparenza opposti. Maria (Micaela Ramazzotti) si concede al primo che capita, cui non chiede nemmeno il nome; Lucia (Paola Cortellesi) si è barricata in una rigida chiusura all’altro, che difende con una ricerca eccessiva del controllo.
[+]
Sì interrogano le donne. Su un disagio esistenziale che pare essere il male di una generazione, sul miraggio, che sembra irraggiungibile, dell’uomo ideale o meglio sulla montagna di insicurezze che frena la capacità di relazione. Si interrogano le donne, perché gli uomini hanno preferito sparire, evaporati come i compagni delle due protagoniste di “Qualcosa di nuovo”.
Le loro insicurezze Maria e Lucia, amiche dai tempi della scuola, le hanno incanalate su percorsi solo all’apparenza opposti. Maria (Micaela Ramazzotti) si concede al primo che capita, cui non chiede nemmeno il nome; Lucia (Paola Cortellesi) si è barricata in una rigida chiusura all’altro, che difende con una ricerca eccessiva del controllo. Ma non sono che due strade diverse per rinunciare al rapporto con gli uomini.
Vecchi traumi, educazioni sbagliate, due mariti alle spalle, ormai dei fantasmi; la disordinata Maria si è lasciata dietro un medico, bello della sua posizione sociale, l’algida Lucia, che è una cantante jazz, il fascinoso sassofonista dalla vita sregolata. Hanno cercato dei simboli, paradossalmente opposti alla maschera che hanno finito per indossare, hanno trovato degli uomini scadenti; ed ora galleggiano nel limbo delle presunte verità in cui hanno trovato riparo.
Ma un giorno arriva qualcosa di nuovo nei panni di un ragazzo bello e impudente (Eduardo Valdarnini). Entra per caso nella vita delle due donne, lo fa con impulso incontenibile e le colpisce con le sue teorie sulla vita, che rivelano alle spaesate amiche inattesi scenari. Cosa ha di nuovo Luca? Che rifiuta, come solo un giovane ribelle può fare, verità precostituite: non fa entrare la madre e il suo ordine maniacale nella sua stanza; ha lasciato una fidanzatina che porta appeso al collo un futuro già deciso, già così simile alle donne mature che si trova a frequentare.
Nell’analisi di Cristina Comencini si ravvede una forte colpevolizzazione del ruolo delle famiglie e dei falsi valori della società borghese in cui la generazione di quarantenni si è trovata a crescere. La riflessione della regista è sentita e non banale. Ma decide di confezionarla in un film leggero, molto leggero, che finisce per diluirne lo spessore del suo pensiero.
La trama, trasposizione della piéce teatrale “La scena”, scritta e diretta dalla stessa Comencini, con il suo intreccio da commedia degli equivoci induce lo spettatore a pensare ad una pochade, quale invece “Qualcosa di nuovo” non vuole essere. Le stesse protagoniste si prestano al gioco avvalendosi del loro indubbio talento comico. Brave senz’altro: hanno personaggi nelle loro corde ed attingono al loro repertorio (pare di rivedere la rigida signora borghese di “Nessuno mi può giudicare” o la svampita dottoressa di “Posti in piedi in paradiso”); ma utilizzando una recitazione sopra le righe, finiscono per cesellare dei personaggi dai tratti talora caricaturali.
Un risultato è certo: il film è godibilissimo e diverte molto; se si legge “Qualcosa di nuovo” come una commedia brillante può bastare così. Ma forse lo stesso risultato si sarebbe potuto raggiungere senza ricorrere ad una certa esasperazione degli accenti, che lascia purtroppo inespresso il potenziale della storia.
Un’ultima notazione va fatta sul felice abbinamento fra la Cortellesi e la Ramazzotti. Le due attrici danno l’impressione di essere perfettamente affiatate ed appaiono accordate al diapason, si integrano e si compensano, si scambiano i ruoli e la battuta, così come le grandi coppie comiche sanno fare. Attrici talentuose hanno negli ultimi anni trovato ampio spazio nei ruoli brillanti e Paola Cortellesi ne è senz’altro una portabandiera; ma troppo spesso il loro ruolo è limitato a quello di spalla di un attore protagonista (ad esempio, Verdone per entrambe). Una coppia comica al femminile è una piacevole ed attesa novità.
“Qualcosa di nuovo” regala, come detto, una serata piacevole. Ma, anche se è necessario un po’ d’impegno, vale la pena cercare di trarne qualche riflessione da riportare a casa. Magari, lette le domande delle donne, iniziando dagli uomini: sarebbe ora.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a valterchiappa »
[ - ] lascia un commento a valterchiappa »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
domenica 21 marzo 2021
|
due donne e un ragazzino
|
|
|
|
Una commedia semplice e proprio per questo gradevole che la Comencini disegna su misura per le due brave interpreti: Paola Cortellesi, nella parte di Lucia una donna determinata e rigida con sé stessa; e Maria, una ragazza molto ma molto disponibile. Le due amiche disegnano perfettamente la legge del contrappasso, ma il problema nasce quando Lucia incontra Luca, un ragazzino che di 19 anni che Maria si è portata a letto dopo averlo adescato in discoteca. Luca era sbronzo e non ricorda né il nome di Maria, se mai l’ha saputo, né il viso; ma solo le virtù amatorie. E quando si risveglia la prima donna che incontra è Lucia con la quale inizierà un’improbabile storia.
[+]
Una commedia semplice e proprio per questo gradevole che la Comencini disegna su misura per le due brave interpreti: Paola Cortellesi, nella parte di Lucia una donna determinata e rigida con sé stessa; e Maria, una ragazza molto ma molto disponibile. Le due amiche disegnano perfettamente la legge del contrappasso, ma il problema nasce quando Lucia incontra Luca, un ragazzino che di 19 anni che Maria si è portata a letto dopo averlo adescato in discoteca. Luca era sbronzo e non ricorda né il nome di Maria, se mai l’ha saputo, né il viso; ma solo le virtù amatorie. E quando si risveglia la prima donna che incontra è Lucia con la quale inizierà un’improbabile storia. Come detto la Comencini è brava a dettare i ritmi essenziali del racconto che scorre liscio come l’olio, nonostante le contraddizioni delle due donne. E il risultato è un bel film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
fabrizio friuli
|
giovedì 3 giugno 2021
|
qualcosa di nuovo : titolo inadatto.
|
|
|
|
Lucia e Maria , sono due amiche differenti che si ritrovano a formare i lati di un triangolo amoroso insieme ad un giovane chiamato Luca , dopo avergli fatto credere di aver passato una notte infuocata con una di loro , e dopo quel giorno, diventa lo stalker di una delle due amiche protagoniste, ma non di quella giusta.
Vedendo questo film dall' inizio alla fine non è stato possibile trovare nulla di nuovo , infatti le due protagoniste ( interpretate da Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti ) sono due amiche differenti come il giorno e la notte, perché il personaggio di Paola Cortellesi ha costruito una muraglia per tenere a bada gli uomini , mentre l' altro personaggio è una lupa mangia uomini dotata di un appetito insaziabile, e proprio per questo darà vita al guaio in cui finiranno entrambe quando il giovane Luca entra nelle loro vite ( ed anche in loro ) , per giunta , quando fanno credere al ragazzo che lui ha passato la notte con il personaggio di Paola Cortellesi, ecco qui l'ennesimo equivoco della commedia italiana, ed ecco il problema principale del film della Comencini , una commedia italiana dove alberga il malinteso, non può essere una commedia originale, anche se l' argomento risulta interessante.
[+]
Lucia e Maria , sono due amiche differenti che si ritrovano a formare i lati di un triangolo amoroso insieme ad un giovane chiamato Luca , dopo avergli fatto credere di aver passato una notte infuocata con una di loro , e dopo quel giorno, diventa lo stalker di una delle due amiche protagoniste, ma non di quella giusta.
Vedendo questo film dall' inizio alla fine non è stato possibile trovare nulla di nuovo , infatti le due protagoniste ( interpretate da Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti ) sono due amiche differenti come il giorno e la notte, perché il personaggio di Paola Cortellesi ha costruito una muraglia per tenere a bada gli uomini , mentre l' altro personaggio è una lupa mangia uomini dotata di un appetito insaziabile, e proprio per questo darà vita al guaio in cui finiranno entrambe quando il giovane Luca entra nelle loro vite ( ed anche in loro ) , per giunta , quando fanno credere al ragazzo che lui ha passato la notte con il personaggio di Paola Cortellesi, ecco qui l'ennesimo equivoco della commedia italiana, ed ecco il problema principale del film della Comencini , una commedia italiana dove alberga il malinteso, non può essere una commedia originale, anche se l' argomento risulta interessante. Proseguendo con l'analisi , in una scena la donna affamata viene salvata dalla sua amica ( con il vestiario del protagonista di Matrix ) da un tipo poco raccomandabile, che risulta essere uno stereotipo grottesco dei soggetti non raccomandabili : Giacca di pelle senza maniche , catena al collo , tatuaggi , barba scolpita e una raccapricciante acconciatura mohicana sulla testa , e poi , il personaggio di Luca ( impersonato da Eduardo Valdarnini ) somiglia ad uno studente universitario e non un ragazzo di diciannove anni , quindi , non hanno nemmeno provato ad inserire un adolescente autentico , e , purtroppo, Paola Cortellesi ha interpretato Lucia in maniera mediocre, tranne nelle parti cantate.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabrizio friuli »
[ - ] lascia un commento a fabrizio friuli »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
lunedì 17 ottobre 2016
|
due milf ed un ventenne
|
|
|
|
Due amiche sui 40 anni tanto diverse tra loro per temperamento e stili di vita che trovano in un ragazzo di quasi 20 anni il proprio denominatore comune è quello che succede nell'ultima commedia di Cristina Comencini "Qualcosa di Nuovo" dove, appunto, due amiche, una (Paola Cortellesi) cantante jazz ed un poco bacchettona e l'altra (Micaela Ramazzotti), divorziata con due figli e molto libera sessualmente, intrecciano entrambe una storia sessuale con uno studente di circa 20 anni (Eduardo Valdarnini), prima all'insaputa l'una dell'altra, poi condivisa con il benestare e l'accettazione comune.
Un tema al giorno d'oggi parecchio attuale e, cioè, quello di donne quarantenni (le cosidette "milf") che hanno storie sentimental/sessuale con ragazzi assai più giovani di loro (toy boys), che Cristina Comenicini affronta con un'ironia sottile senza mai cadere nel volgare e pertanto in una forma molto divertente.
[+]
Due amiche sui 40 anni tanto diverse tra loro per temperamento e stili di vita che trovano in un ragazzo di quasi 20 anni il proprio denominatore comune è quello che succede nell'ultima commedia di Cristina Comencini "Qualcosa di Nuovo" dove, appunto, due amiche, una (Paola Cortellesi) cantante jazz ed un poco bacchettona e l'altra (Micaela Ramazzotti), divorziata con due figli e molto libera sessualmente, intrecciano entrambe una storia sessuale con uno studente di circa 20 anni (Eduardo Valdarnini), prima all'insaputa l'una dell'altra, poi condivisa con il benestare e l'accettazione comune.
Un tema al giorno d'oggi parecchio attuale e, cioè, quello di donne quarantenni (le cosidette "milf") che hanno storie sentimental/sessuale con ragazzi assai più giovani di loro (toy boys), che Cristina Comenicini affronta con un'ironia sottile senza mai cadere nel volgare e pertanto in una forma molto divertente. Nel complesso la commedia risulta parecchio leggera ma l'atmosfera generale di spensieratezza e soprattutto di "smorzamento" per ciò che concerne il suo tono, fanno sì che il risultato alla fine si riveli piacevole e soprattutto all'insegna di una spensieratezza che evita di appesantire complessivamente il clima e l'andamento della storia stessa. Pertanto, se la vicenda in sè è sicuramente esagerata ed un poco paradossale per ciò che riguarda certi frangenti, nell'insieme essa funziona più che bene, affrontando una realtà nella maggior parte dei casi ancora parecchio imbarazzante e dunque inconfessabile ma nello stesso tempo presentata in maniera finemente ironica.
Gran parte del successo della pellicola in questione, inoltre, è da evidenziare che è determinato anche dalle due interpreti femminili Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti che, alquanto agli antipodi come carattere e tipologia fisica di donna, interagiscono in perfetta sintonia ed accordo.
Insomma, ideale come scacciapensieri e nulla più.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
|