flyanto
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giovedì 21 aprile 2016
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due tipi opposte di donne ed un bambino
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Non sempre ricevere un'eredità risulta un fatto piacevole e, quella che ereditano, loro malgrado, Margherita Buy e Claudia Gerini in "Nemiche per la Pelle", lo conferma sicuramente in pieno. Le due suddette donne sono antagoniste in campo sentimentale in quanto la seconda ha portato via e si è sposata con l'ormai ex-marito della prima. Ovviamente tra loro non vige alcun buon rapporto ma continui battibecchi e soprattutto una forma di "disprezzo" che le conduce l'una ad evitare l'altra il più possibile. In seguito ad un incidente automobilistico in cui muore il suddetto marito, esse sono convocate dall'avvocato ed apprendono che si devono prendere cura di un bambino di circa sette anni rimasto orfano e che l'uomo aveva avuto nel frattempo da una relazione extra coniugale con una giovane donna cinese.
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Non sempre ricevere un'eredità risulta un fatto piacevole e, quella che ereditano, loro malgrado, Margherita Buy e Claudia Gerini in "Nemiche per la Pelle", lo conferma sicuramente in pieno. Le due suddette donne sono antagoniste in campo sentimentale in quanto la seconda ha portato via e si è sposata con l'ormai ex-marito della prima. Ovviamente tra loro non vige alcun buon rapporto ma continui battibecchi e soprattutto una forma di "disprezzo" che le conduce l'una ad evitare l'altra il più possibile. In seguito ad un incidente automobilistico in cui muore il suddetto marito, esse sono convocate dall'avvocato ed apprendono che si devono prendere cura di un bambino di circa sette anni rimasto orfano e che l'uomo aveva avuto nel frattempo da una relazione extra coniugale con una giovane donna cinese. Dopo le prime ritrosie, le due donne, cominciano a "gareggiare" tra loro al fine di contendersi l'affidamento, nonchè l'affetto, del bimbo il quale nel frattempo riesce a convivere con loro in maniera del tutto naturale e serena. Dopo svariati avvenimenti le due donne riusciranno a conoscersi più a fondo e a consolidare così' maggiormente il proprio legame, diventando addirittura complici e riuscendo anche a risolvere definitivamente la questione dell'affidamento del bimbo stesso.
Quest'ultima opera di Luca Lucini risulta assai divertente, per quanto un poco esagerata nella realtà come vicenda, ma quello che più fa funzionare la pellicola oltre, appunto alla trama piacevole, è soprattutto il duo Buy-Gerini che è ben amalgamato. Entrambe apprezzate attrici, in questa circostanza la Gerini sovrasta senza alcun dubbio Margherita Buy per ciò che riguarda l'interpretazione del suo personaggio. Nettamente all'opposto l'una dall'altra, la Buy salutista, vegetariana e animata da buoni principi ed amore sconfinato per gli animali, mentre la Gerini più pratica, più curata nell'aspetto e nell'abbigliamento in generale, arricchita e pertanto un poco cafona e parecchio attaccata al guadagno in sè, esse si contendono e vogliono educare il bambino in base ai propri differenti ed opposti principi non curanti se ciò sia ottimale o meno per quest'ultimo. E nell'incontro/scontro tra le due differenti tipologie femminili, sostenuto anche da una serie di dialoghi assai brillanti ed intelligentemente ironici, il film prende corpo, si anima e risulta quanto mai apprezzabile, sia pure solo come svago.
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eleonora panzeri
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lunedì 30 gennaio 2017
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pazza famiglia
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Lucia e Fabiola sono due donne agli antipodi con un unica cosa in comune, l'uomo amato. Un incidente ed una particolare eredità condivisa le obbligherà a dover cooperare tra loro. Una storia molto originale, che traccia profili femminili estremi e caricaturali. Lucia, ansiosa, misticistica e scollegata dalla realtà; Fabiola, venale, pragmatica e contemporanea. Gli opposti tracciati da Lucini trovano sin da subito un altro paradossale punto d'incontro oltre all'amore provato per lo stesso uomo, la mancata propensione per la maternità.
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Lucia e Fabiola sono due donne agli antipodi con un unica cosa in comune, l'uomo amato. Un incidente ed una particolare eredità condivisa le obbligherà a dover cooperare tra loro. Una storia molto originale, che traccia profili femminili estremi e caricaturali. Lucia, ansiosa, misticistica e scollegata dalla realtà; Fabiola, venale, pragmatica e contemporanea. Gli opposti tracciati da Lucini trovano sin da subito un altro paradossale punto d'incontro oltre all'amore provato per lo stesso uomo, la mancata propensione per la maternità. Sembra tuttavia che la donna porti nel cuore il bisogno di accudimento, le due protagoniste, per quanto diverse e complicate, troveranno infatti nel piccolo ed irresistibile Paolino l'amore che a loro mancava. L'idea di maternità prospettata nel film è lontana anni luce da quelle che sono le vere e reali difficoltà dell'essere genitori, ma resta il fatto che Nemiche per la pelle è una commedia che fa sorridere e diverte, non un documentario, sono quindi felice di aver visto un bel film Italiano con dei bravi attori, tutti credibili ed azzeccati nei loro ruoli.
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iltrequartista
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martedì 30 maggio 2017
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we are a family
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In comune hanno solo l'amore per un uomo,a causa di questo si detestano,ma saranno costrette a conoscersi reciprocamente per un "dono" inaspettato.
Così la Buy e la Gerini inondano con battibecchi costanti questa pellicola,la prima è scrupolosa e puntigliosa fino a diventare snervante,la seconda un tripudio di coatta superficialità.
Forse le caratterizzazioni delle nostre care protagoniste sono eccessive ma il loro rapporto funziona al punto di farsi seguire per circa due ore di visione.
Sopratutto perché sono brave e riescono ad ottemperare ad una sceneggiatura che sebbene non pecchi in originalità,non è di certo tra le opere che ricorderete nel tempo.
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In comune hanno solo l'amore per un uomo,a causa di questo si detestano,ma saranno costrette a conoscersi reciprocamente per un "dono" inaspettato.
Così la Buy e la Gerini inondano con battibecchi costanti questa pellicola,la prima è scrupolosa e puntigliosa fino a diventare snervante,la seconda un tripudio di coatta superficialità.
Forse le caratterizzazioni delle nostre care protagoniste sono eccessive ma il loro rapporto funziona al punto di farsi seguire per circa due ore di visione.
Sopratutto perché sono brave e riescono ad ottemperare ad una sceneggiatura che sebbene non pecchi in originalità,non è di certo tra le opere che ricorderete nel tempo.
L'amore verso i più piccoli e gli innocenti,il semplice sunto del film.
Godibile con leggerezza sul divano di casa.
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enzo70
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giovedì 30 aprile 2020
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un bambino per derimere le differenze
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Lucia, una psicologa per cani, interpretata da Margherita Buy, e Fabiola, la titolare di un’agenzia immobiliare, sono due donne all’opposto in tutto: sensibile ed insicura la prima, spregiudicata e cinica la seconda. Le due donne hanno condiviso un uomo, Paolo, che alla morte le obbliga a condividere il figlio avuto con una donna cinese. Un bambino che all’inizio le due donne accettano solo per ripicca reciproca ma al quale man mano si affezionano; ed è proprio lungo questo percorso che tra Lucia e Fabiola nasce un sentimento inaspettato, l’amicizia. Due brave attrici ed un regista lineare per una commedia gradevole e senza pretese.
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