peer gynt
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domenica 19 giugno 2016
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noir sbiadito e mal sceneggiato
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Vi è mai capitato di ascoltare uno che racconti con grande enfasi una barzelletta non eccezionale e che riesca a rovinarla del tutto sbagliando i tempi, le frasi giuste, il ritmo e l'uscita ad effetto?
Ecco la sensazione che lascia questo film allo spettatore arrivato ai titoli di coda. Un disastro! L'ennesimo legal thriller che ha la pretesa sia di denunciare la cattiva condotta di avvocati e imprenditori senza scupoli sia di costruire un whodunit con svelamento del vero assassino nell'ultima scena del film. In realtà storia mal raccontata, diretta male e sceneggiata peggio, con dialoghi risibili, gestione sconnessa delle diacronie narrative (ovvero dei flashback tanto per essere chiari), un ritmo soporifero e dei personaggi così inverosimili in tutto ciò che fanno da far diventare idrofobo lo spettatore.
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Vi è mai capitato di ascoltare uno che racconti con grande enfasi una barzelletta non eccezionale e che riesca a rovinarla del tutto sbagliando i tempi, le frasi giuste, il ritmo e l'uscita ad effetto?
Ecco la sensazione che lascia questo film allo spettatore arrivato ai titoli di coda. Un disastro! L'ennesimo legal thriller che ha la pretesa sia di denunciare la cattiva condotta di avvocati e imprenditori senza scupoli sia di costruire un whodunit con svelamento del vero assassino nell'ultima scena del film. In realtà storia mal raccontata, diretta male e sceneggiata peggio, con dialoghi risibili, gestione sconnessa delle diacronie narrative (ovvero dei flashback tanto per essere chiari), un ritmo soporifero e dei personaggi così inverosimili in tutto ciò che fanno da far diventare idrofobo lo spettatore.
Non si salva nessuno, nemmeno i due mostri sacri Hopkins e Pacino, che recitano anche bene personaggi già visti mille volte, quindi senza aggiungere niente di nuovo al loro carnet.
E su tutto la pretesa di fare grande cinema di un regista che crede sia arte il lento carrello laterale o la lenta zoomata. Ma deve aver sbagliato genere, perché questo tipo di film avrebbe bisogno di un ritmo infallibile, ma qui di ritmo non ce n'è neanche l'ombra.
Da evitare come la peste.
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muttley72
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lunedì 11 luglio 2016
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come vedere un telefilm , con attori famosi
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Domenica (di luglio) mi sono recato al cinema mentre tutti erano al mare...tra i film disponibili scelgo quello che sembra il meno peggio...visti gli attori che ci recitano...Pacino e Hopkins.
Il film sviluppa una serie.... forse eccessiva... di intrighi tra avvocati, imprenditori e parallelamente storie di amanti che entrano nell'intrigo. Nulla di nuovo sotto il sole quindi...si può vedere, ma nel tentativo di stupire o di tenere in ansia lo spettatore ....qui forse si esagera...
Alla fine sembra di vedere un telefilm. ma con delle "comparsate" da parte di attori famosi e col resto degli attori più che dignitosi...ma il risultato è sempre da onesto telefilm/film per la tv.
Ci sono poi delle cose che non si spiegano, come al solito: se ti portano a casa un cadavere di una persona morta da 2 o 3 giorni per accusarti dell'omicidio.
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Domenica (di luglio) mi sono recato al cinema mentre tutti erano al mare...tra i film disponibili scelgo quello che sembra il meno peggio...visti gli attori che ci recitano...Pacino e Hopkins.
Il film sviluppa una serie.... forse eccessiva... di intrighi tra avvocati, imprenditori e parallelamente storie di amanti che entrano nell'intrigo. Nulla di nuovo sotto il sole quindi...si può vedere, ma nel tentativo di stupire o di tenere in ansia lo spettatore ....qui forse si esagera...
Alla fine sembra di vedere un telefilm. ma con delle "comparsate" da parte di attori famosi e col resto degli attori più che dignitosi...ma il risultato è sempre da onesto telefilm/film per la tv.
Ci sono poi delle cose che non si spiegano, come al solito: se ti portano a casa un cadavere di una persona morta da 2 o 3 giorni per accusarti dell'omicidio...magari gli investigatori sospettano non solo di te ma anche di tua moglie (che vive nella tua stessa casa e rincasa ogni sera e che invece nel film, dopo la scoperta del corpo, è lasciata libera dalla polizia). E magari poi scoprono pure con l'autopsia che la morte risale ...a vari giorni prima.
Diciamo che, avendo a disposizione 2 attori famosi cosi.... anche sottotono e solo per timbrare il cartellino, ci si poteva inventare qualcosa di molto meglio... sia come storia, sia come "narrazione visiva".
Come film estivo si può vedere...ma è come la tv
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samanta
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martedì 6 ottobre 2020
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la cospirazione di fare male un film
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Conspirancy è un film riuscito male ha avuto critiche negativee anche un catastrofico esito commerciale: malgrado un cast di rilievo, di fronte ad un budget di 11 milioni di $, ne ha incassati solo 2.
[Spoiler] Un giovane legale di un mega studio Ben Cahill (Josh Duhamel:Trasformers e sequel) sposato felicemente con Charlotte (Alice Eve), usa metodi sporchi per un fine giusto e cioè vincere una causa in cui si ha ragione, tramite un amico Hacker entrare nei sistemi informatici altrui. Ben viene avvicinato dall'ex fidanzata Emily (Malin Hakerman spesso comprimaria: Spacccacuori anche in film noti: Ranpage), che gli passa alcune informazioni segrete tramite file di una multinazionale farmaceutica, di proprietà del ricchissimo e molto più vecchio marito Arthur Denning (Anthony Hopkins) società che vende prodotti dannosi.
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Conspirancy è un film riuscito male ha avuto critiche negativee anche un catastrofico esito commerciale: malgrado un cast di rilievo, di fronte ad un budget di 11 milioni di $, ne ha incassati solo 2.
[Spoiler] Un giovane legale di un mega studio Ben Cahill (Josh Duhamel:Trasformers e sequel) sposato felicemente con Charlotte (Alice Eve), usa metodi sporchi per un fine giusto e cioè vincere una causa in cui si ha ragione, tramite un amico Hacker entrare nei sistemi informatici altrui. Ben viene avvicinato dall'ex fidanzata Emily (Malin Hakerman spesso comprimaria: Spacccacuori anche in film noti: Ranpage), che gli passa alcune informazioni segrete tramite file di una multinazionale farmaceutica, di proprietà del ricchissimo e molto più vecchio marito Arthur Denning (Anthony Hopkins) società che vende prodotti dannosi. Ben convince malgrado alcune resistenze il suo capo Charles Abrahams (Al Pacino) a proporre una class action (la trama però non si ferma neppure un atttimo sulla ricerca dei clienti) per ottenere un risarcimento multimilionario. Emily agirebbe per vendicare i maltrattamenti del marito, cerca di sedurre inutilmente Ben che però resiste per poi cedere in seguito. Intanto Denning scopre che la moglie è sparita e riceve una richiesta di riscatto con una fotografia di lei con lividi sul viso, assume 2 investigatori privati che combinano ben poco, comunque dopo una telefonata con i rapitori porta il riscatto in una galleria d'arte, dove Denning colto da raptus aggredisce un poveretto che si era avvicinato e non c'entrava con la vicenda. A farla breve: Denning chiude la vicenda della class action transando con il capo di Ben versano 300 milioni di $ di risarcimento e 100 milioni di spese legali (Però!), ottenendo il file compromettente. Non è finita in una confusione di scene e personaggi c'entra anche un giapponese che sta morendo di cancro, Ben che è stato rapito dal giapponesecon la moglie, uccide il rapitore e fugge, scoprendo che Emily è morta nel suo appartamento, Denning da cui va gli rivela che era un falso rapimento della moglie per estorcere denaro. Ma non è finita: il vero colpevole è Abrams che aveva concordato tutto con Denning al quale aveva fatto vincere le cause intentate dai suoi clienti contro la sua società, scoperto da Ben vuole ucciderlo ma attorniato dalla polizia si suicida. Post finale: Emily era stata uccisa (involontariamente) dalla moglie di Ben, ma i 2 staranno insieme come niente fosse.
Il film ha una trama confusa, inconcludente , con colpi di scena che non solo non attirono l'intenzione, ma fanno dire allo spettatore "Ma non è ancora finito!". Fare un thriller senza tensione e suspence ci vuole impegno, ma il regista Chirosawa ce l'ha fatta, non solo, è anche riuscito a fare recitare male 2 grandi attori: Anthony Hopkins ha l'espressione di uno a cui non interessa la parte e pensa solo all'assegno che ritirerà alla fine delle riprese, Al Pacino non interpreta un avvocato ma bensì Al Pacino. Josh Duhamel invece appare trasognato ed ha la stessa espressione quando Emily cerca di sedurlo e poi lo seduce mostrandogli le tette e quando la trova morta. Quanto a Malin Akerman è molto bella ma si è dimenticata le nozioni basilari della recitazione, sugli altri comprimari stendiamo un velo pietoso.
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elgatoloco
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venerdì 23 giugno 2017
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forse sì, falso "legal thriller"
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Shimosawa in questo"Misconduct"("Conspiracy")decisamente gioca a "imbrogliare le carte"e ci riesce decisamente, almeno in gran parte del film, salvo poi perdersi talora "per li rami", introducendo una quantità impropria di personaggi che con la"story"principale hanno poco a che vedere o meglio solo accidentalmente, senza rientrare precisamente nel fulcro della storia stessa. Ugualmente, se il film va criticato per questo"accumulo improprio", gli va riconosciuto di aver creato un efficace clima di"minaccia"(non credo altro termine sia così adatto)dove l'avvocato onesto, che si trova come il classico vaso di coccio tra vasi di ferro o di acciaio, non sa più che pesci pigliare o meglio non sa più, molto più"semplicemente"come trovare un rifugio, come riuscire a salvarsi.
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Shimosawa in questo"Misconduct"("Conspiracy")decisamente gioca a "imbrogliare le carte"e ci riesce decisamente, almeno in gran parte del film, salvo poi perdersi talora "per li rami", introducendo una quantità impropria di personaggi che con la"story"principale hanno poco a che vedere o meglio solo accidentalmente, senza rientrare precisamente nel fulcro della storia stessa. Ugualmente, se il film va criticato per questo"accumulo improprio", gli va riconosciuto di aver creato un efficace clima di"minaccia"(non credo altro termine sia così adatto)dove l'avvocato onesto, che si trova come il classico vaso di coccio tra vasi di ferro o di acciaio, non sa più che pesci pigliare o meglio non sa più, molto più"semplicemente"come trovare un rifugio, come riuscire a salvarsi...Ciò, al di là di quanto si può opinare e dire del film, credo valga per dire di questo"prodotto"che vorrebbe essere(forse)un'"opera"(ossia d'arte, diciamo, comunque almeno un film produttore di senso), dove due"vecchi birboni"dello spettacolo(non solo del cinema, ma anche del teatro, della TV etc.)come Anthony Hopkins, che qui disegna il"vilain", la"pura carogna", il"figlio di..."(hijepucha, per addolcire l'espressione), e un Al Pacino non meno sulfureo(del resto anche lui ha nel suo curriculum personaggi di questo tipo e a dozzine...)con Josh Duhamel e una bella, inquietante Alice Eve... Tutto un "nido di ragnatela"(o semplicemente una ragnatela, che poi, a ben vedere, non è neppure-almeno non del tutto-tale...)dove in parte non ci raccapezza più, dove il tutto sembra presentarsi ancora più minaccioso di quanto in realtà, effettivamente, non sia... Ma è appunto nel"non aspettato", nell'inaspettato-sospeso che si gioca il valore del film. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 30 settembre 2019
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complessivamente da salvare, merito degli attori
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"Misconduct"(2016, Shintaro Shimosawa), che si presenta quale legal-thriller ma la cui"azione"si svolge più fuori dalle aule di tribunale che nelle stesse, che dunque è un thriller tout court, senza delimitazioni, parte dalla questione di un gravissimo scandalo della/nella produzione di medicinali, legata, però ad altro(passioni amorose, spionaggio tra gruppi economici rivalai)dove il fattore emotivo-sentimentale(ma anche sessuale, francamente)si rivela "surdeterminante in ultima istanza"(per dirla con Althusser)e dunque un film che si svolge su molti piani diversi, convergenti/confliggenti. Non è sempre facile tenere insieme questa estrema pluralità di piani, come dimostra anche(oltre a tutto il resto, beninteso)il finale del film, che svela quanto non sapevamo, quanto era nelle pieghe, "sommerso-inespresso"-non rivelato, che però poi si manifesta/svela come tale ed è necessario per la compresione della vicenda nella sua interezza.
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"Misconduct"(2016, Shintaro Shimosawa), che si presenta quale legal-thriller ma la cui"azione"si svolge più fuori dalle aule di tribunale che nelle stesse, che dunque è un thriller tout court, senza delimitazioni, parte dalla questione di un gravissimo scandalo della/nella produzione di medicinali, legata, però ad altro(passioni amorose, spionaggio tra gruppi economici rivalai)dove il fattore emotivo-sentimentale(ma anche sessuale, francamente)si rivela "surdeterminante in ultima istanza"(per dirla con Althusser)e dunque un film che si svolge su molti piani diversi, convergenti/confliggenti. Non è sempre facile tenere insieme questa estrema pluralità di piani, come dimostra anche(oltre a tutto il resto, beninteso)il finale del film, che svela quanto non sapevamo, quanto era nelle pieghe, "sommerso-inespresso"-non rivelato, che però poi si manifesta/svela come tale ed è necessario per la compresione della vicenda nella sua interezza. La tecnica può essere in parte"sconcertante", certo contravviene ai canoni classici del thriller, ma è complessivamente da accettare. Ciò che perà fa la vera forza del film è più che altro la capacità di alcuni grandi interpreti, ma direi in partciolare di Al Pacino di darci ancora una volta un'intepretazione eccezionale, capace di sconcertare anche il più cinico e il più"pronto a tutto", ossia ad ogni novità sconcertante, tra gli spettatori(inutile dire che ciò vale anche per le spettatrici): non è solo l'avvocato cinico e corrotto, è anche cià che ricorda la sua magistrale interpretazione in"The Devil's Advocate"(1997, Taylor Hackford), salvo che...qui c'è un'aggiunta"altra", tutta da scoprire, peraltro: non da meno è anche Anthony Hopkins, non meno cinico... e Josh Duhamel, "l'avvocato giovane di bella presenza"si profila come nuovo interessante interprete. Bene anche Alice Eve e Malin Akerman, in un film che comunque lascia basiti per l'ambientazione "anfrattale", tra l'altro. El Gato
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mother demon
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domenica 30 ottobre 2016
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ottimo lavoro per shintaro shimosawa
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Una piccola parentesi prima di iniziare: ho letto tanti commenti negativi su questo film ma non mi trovo minimamente d'accordo e sono veramente scioccato nel notare che alla gente non sta mai bene niente! Detto questo, passo alla recensione. Il thriller di Shintaro Shimosawa dimostra essere un thriller con una regia molto convincente, una fotografia cupa da far venire i brividi ed un cast davvero stellare. Nonostante sia un legal thriller, è riuscito a coinvolgermi pienamente, facendomi restare molto teso e sorprendermi con un finale davvero inaspettato. Questa cosa mi ha veramente stupito perchè generalmente questo tipo di thriller mi annoia particolarmente. Quindi consiglio la visione di questo legal thriller.
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Una piccola parentesi prima di iniziare: ho letto tanti commenti negativi su questo film ma non mi trovo minimamente d'accordo e sono veramente scioccato nel notare che alla gente non sta mai bene niente! Detto questo, passo alla recensione. Il thriller di Shintaro Shimosawa dimostra essere un thriller con una regia molto convincente, una fotografia cupa da far venire i brividi ed un cast davvero stellare. Nonostante sia un legal thriller, è riuscito a coinvolgermi pienamente, facendomi restare molto teso e sorprendermi con un finale davvero inaspettato. Questa cosa mi ha veramente stupito perchè generalmente questo tipo di thriller mi annoia particolarmente. Quindi consiglio la visione di questo legal thriller. :)
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