paolin57
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martedì 30 agosto 2016
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inutile, inconcludente, noioso e deludente.
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Film interiore e misterioso che alla fine ti lascia una sensazione di ... (vedi dopo con lo spoiler)
Parte bene seppur lentamente, ma si arena presto in scene inconcludenti e improbabili.
La prima parte descrive una famiglia problematica, con madre e figlia che condividono un'indole ribelle e sessualmente inquieta, un padre ambiguo che ha goduto dell'inclinazione libertina della madre (da giovane) ma che adesso soffre della stessa inclinazione nella figlia quindicenne. Il figlio più piccolo è trasparente e sembra avere una personalità solo quando se ne parte per le sue passeggiate notturne e solitarie nel deserto.
Arrivato il momento della ricerca dei ragazzini scomparsi non si vede un solo momento con un'azione logica.
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Film interiore e misterioso che alla fine ti lascia una sensazione di ... (vedi dopo con lo spoiler)
Parte bene seppur lentamente, ma si arena presto in scene inconcludenti e improbabili.
La prima parte descrive una famiglia problematica, con madre e figlia che condividono un'indole ribelle e sessualmente inquieta, un padre ambiguo che ha goduto dell'inclinazione libertina della madre (da giovane) ma che adesso soffre della stessa inclinazione nella figlia quindicenne. Il figlio più piccolo è trasparente e sembra avere una personalità solo quando se ne parte per le sue passeggiate notturne e solitarie nel deserto.
Arrivato il momento della ricerca dei ragazzini scomparsi non si vede un solo momento con un'azione logica. Come dei battitori cercano in fila affiancati fino a coprire un centinaio di metri di larghezza, come si farebbe dovendo setacciare un settore limitato. Però qui si cercano due ragazzini persi in un deserto a 360°, con l'urgenza del pericolo della disidratazione.
ATTENZIONE SPOILER !
Dopo due giorni di ricerche inesistenti il padre trova il figlio. "Quando ho visto che siete incompetenti sono andato dalla parte opposta e l'ho trovato." dice al poliziotto.
Dopo almeno un giorno di silenzio dice al padre che la sorella è andata via su una macchina (e lui non lo diceva per "paura" (???).
Il padre non lo dice alla madre che dà di matto e passa la notte a stracciarsi le vesti nel deserto (dopo essere stata sessualmente respinta da due dei personaggi del film), e da qui torna nuda, sporca e graffiata in paese, in stato di quasi trance.
Marito e figlio se la trovano davanti in mezzo alla strada e alla folla che osserva senza intervenire, la portano a casa e il marito la coccola e la lava (e lei tace, come il figlio prima). Lui confessa di aver visto i ragazzi quando sono andati via, ma di aver taciuto perché arrabbiato, e lei confessa di aver trovato il diario inquietante della figlia ma di averlo tenuto nascosto a lui.
Poi si siedono davanti a casa a desiderare di poter tornare indietro.
Seguono i titoli di coda e l'incredulità dello spettatore.
Buona l'interpretazione della Kidman ma, come in altre occasioni, questa pare fine a se stessa, e la fotografia di certe scene nel deserto.
Film pressoché inutile tanto che alla fine ti viene voglia di rivedere Timon e Pumba.
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scrigno magico
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lunedì 29 agosto 2016
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due ore buttate
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Film discreto nella prima parte, poi pian piano precipita in una morbosa e sconclusionata noia, infarcendo l'attesa di una svolta, di una spiegazione, di un epilogo che chiuda comprensibilmente la vicenda, con mille ingredienti, nessuno mai approfondito, sviluppato, chiarito. Fino a sprofondare in un finale ridicolo, o se preferite, "aperto", che non chiarisce nulla e non chiude la vicenda. Lo spettatore viene abbandonato alle proprie ipotesi e deduzioni senza alcuna certezza.
Come assistere alla prima puntata di uno sceneggiato in due atti senza avere la seconda! Più che un film un'offesa per il pubblico. Irritante incompiuta.
Sconsigliatissimo.
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elgatoloco
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martedì 30 agosto 2016
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l'enigma esiste, nel cinema australiano
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Impossibile, per"Strangerland", non tornare con la memoria, alla tradizione del cinema australiano d'autore(escludiamo dalla lista i"Mad Max", pur se anche là qualcosa c'era)degli anni Ottanta del 1900: qui, nel film di Kim Farrant, tutto è enigmatico; non solo dopo la sparizione dei due figli della"difficile coppia"di protagonisti, il mistero c'è, tra le montagne, ma anche nella sequenza della ragazzina fuggita-rapita o...(non sappiamo che cosa)in controluce, dove si può intuire tutto e/o nulla...Capacità di far immaginare, per cui poi anche il"finale aperto"(non vorrei dare troppi elementi a chi si accinga a vedere il film.
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Impossibile, per"Strangerland", non tornare con la memoria, alla tradizione del cinema australiano d'autore(escludiamo dalla lista i"Mad Max", pur se anche là qualcosa c'era)degli anni Ottanta del 1900: qui, nel film di Kim Farrant, tutto è enigmatico; non solo dopo la sparizione dei due figli della"difficile coppia"di protagonisti, il mistero c'è, tra le montagne, ma anche nella sequenza della ragazzina fuggita-rapita o...(non sappiamo che cosa)in controluce, dove si può intuire tutto e/o nulla...Capacità di far immaginare, per cui poi anche il"finale aperto"(non vorrei dare troppi elementi a chi si accinga a vedere il film...)non è che , in un contesto che non è di una logica"lineare"(A implica B, B C e via di seguito)come è in un poliziesco, un thriller, quasi una conseguenza di quanto si è visto durante tutto il film, per cui stupisce un po'-almeno chi scrive-che qualche spettatore/spettatrice resti sconcertato/a, deluso/a. Coppia in crisi, invero anche prima della scomparsa dei due ragazzi(la più grande è ribelle, ha già avuto"precoci"esperienze sentimentali e sessuali), ma che la scomparsa mette in crisi definitivamente, facendo scattare l'"altro"ossia comportamenti inspiegabili anche da parte dell'uomo, in genere più"freddo"e forse non insensibile a qualche"esperienza infra-familiare"...Ma, come si diceva, tutto è e rimane sospeso, con quegli sfondi che diventano primi piani del deserto e il deserto, e il deserto è messaggero/foriero di esperienze "extra-sensoriali"(i "Padri del deserto", dove"Simon del desierto", per es., realmente esistito, ha ispirato l'"ateo por gracia de Diòs"Luis Bunuel, in campo mistico, ma esiste, oltre che una"mistica senza Dio", anche dell'altro, ossia una crisi esistenziale che forse prelude ad altro, a una nuova dimensione dell'esistere, comunque, anche nella più rigorosa laicità). Spazi enormi disabitati o quasi, non"paesi"né tantomeno "città", ma agglomerati umani dove anche il sospetto e la diffidenza regnano sovrani, dove , a discapito di ogni teoria dialogica, da Buber in poi, rischia di andare proprio in frantumi... La Kidman , dopo vario tempo(almeno che io sappia)ci ridà un'interpretazione da par suo e convincono anche Hugo Wewing, Lisa Fanagan, Joseph Fiennes
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onufrio
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lunedì 24 ottobre 2016
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un deserto fra di noi
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La famiglia Parker si è da poco trasferita in un piccolo paesino australiano ai confini col deserto, nessuno membro della famiglia è contento di questa vita, ma un qualcosa avvenuto nel recente passato li ha spinti a trasferirsi in queste lande desolate dell'Australia. Il rapporto fra moglie e marito non è proprio dei migliori, a peggiorare le cose si mette anche la strana scomparsa dei due figli, Coreen e Tommy. Inizieranno le disperate (ma non troppo) ricerche dei due ragazzi, in un clima quasi surreale, con immagini che pare vogliano dare indizi allo spettatore ma invece in fin dei conti lo spettatore ne esce confuso e perplesso, soddisfatto soltanto dall'ottima interpretazione del cast che nulla può però d'innanzi ad una trama davvero enigmatica e poco esaustiva.
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La famiglia Parker si è da poco trasferita in un piccolo paesino australiano ai confini col deserto, nessuno membro della famiglia è contento di questa vita, ma un qualcosa avvenuto nel recente passato li ha spinti a trasferirsi in queste lande desolate dell'Australia. Il rapporto fra moglie e marito non è proprio dei migliori, a peggiorare le cose si mette anche la strana scomparsa dei due figli, Coreen e Tommy. Inizieranno le disperate (ma non troppo) ricerche dei due ragazzi, in un clima quasi surreale, con immagini che pare vogliano dare indizi allo spettatore ma invece in fin dei conti lo spettatore ne esce confuso e perplesso, soddisfatto soltanto dall'ottima interpretazione del cast che nulla può però d'innanzi ad una trama davvero enigmatica e poco esaustiva.
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felicity
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mercoledì 20 marzo 2019
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storia cruda e intimista. kidman al top di sempre
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Opera scomoda e scostante, intrisa di una profonda amarezza che ha sia punti di forza che di debolezza.
Se le performance dei protagonisti riescono ad infondere intense sfumature ai rispettivi personaggi (con la Kidman più brava e più bella che mai) e a dare così forza all'impatto emotivo della narrazione, non sempre i fili della sceneggiatura paiono intrecciati alla perfezione, con qualche forzatura di troppo a snaturare in parte la verosimiglianza della vicenda.
Strangerland rimane così un'opera complessa e al contempo inespressa, capace di emozionare in questo lento svelamento di rancori passati e presenti, ma non priva di passaggi inutilmente tirati per le lunghe che rischiano di affievolere il preponderante alone drammatico di sottofondo.
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Opera scomoda e scostante, intrisa di una profonda amarezza che ha sia punti di forza che di debolezza.
Se le performance dei protagonisti riescono ad infondere intense sfumature ai rispettivi personaggi (con la Kidman più brava e più bella che mai) e a dare così forza all'impatto emotivo della narrazione, non sempre i fili della sceneggiatura paiono intrecciati alla perfezione, con qualche forzatura di troppo a snaturare in parte la verosimiglianza della vicenda.
Strangerland rimane così un'opera complessa e al contempo inespressa, capace di emozionare in questo lento svelamento di rancori passati e presenti, ma non priva di passaggi inutilmente tirati per le lunghe che rischiano di affievolere il preponderante alone drammatico di sottofondo.
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