Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick |
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Un film di Ron Howard.
Con Chris Hemsworth, Benjamin Walker, Cillian Murphy, Tom Holland, Ben Whishaw.
continua»
Titolo originale In the Heart of the Sea.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 121 min.
- USA 2015.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 3 dicembre 2015.
MYMONETRO
Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick
valutazione media:
3,37
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Nell'Abisso(e ritorno). Genesi di capolavorodi Domenico MariaFeedback: 4252 | altri commenti e recensioni di Domenico Maria |
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domenica 13 dicembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Al momento credo di essere l'unico che ha il coraggio(forse per alcuni l'incoscienza) di tributare a questa pellicola il massimo punteggio. Noto, dopo una panoramica complessiva, che molto spesso,troppo spesso, a fronte di valutazioni positive se non ottime, abbondano le fasce rosse di disappunto spesso addirittura al 100%(che dovrebbe voler dire, se ho decodificato la logica bene 1 solo, o pochissimi comunque, completamente contrari). La mia convinzione, confermata dall'assoluto,tombale, silenzio in sala a fine proiezione, è che probabilmente oggi come oggi, molti siano disabituati a tematiche che affrontano di petto, i cosidetti "massimi sistemi". Ha ragione chi scrive che questo film ci riporta ai grandi film "educativi"(ovviamente tra virgolette) del passato;come appunto il precedente del '56 con Gregory Peck diretto da John Huston. Lì il proposito era esplicitamente sintetizzare il romanzo di Melville; quì, altrettanto esplicitamente, ricostruirne la genesi, a quel momento della vita del giovane scrittore, ancora al bivio, complessato e ossessionato allo stesso tempo. Premesso che trovo il cast sostanzialmente omogeneo, e a mio avviso molto immedesimato, il duetto intercalato dai passi del racconto della tragica esperienza del 1820/21, tra Ben Whishey Melville e Brendan Gleeson il vecchio Nickerson, è una sorta di allucinante confessione/scambio di incubi, spettri viventi, con connotati diversi, in tutte e due le anime.Come lo scrittore è divorato dalla ossessione di fare lui pure un viaggio allucinante per dare sfogo ai suoi tormenti, Nickerson è una specie di morto vivente, che fino alla fine nasconde il suo divorante e mostruoso segreto. Come la vecchia Rose di Titanic, è un sopravvissuto, un miracolato. Ma la vecchia Rose ha trovato dalla tragedia la forza e la volontà di riscattarsi e realizzarsi pienamente nella vita. Nickerson è una specie di zombi, un dead man walking (citando Dante il Branca Doria del fondo dei traditori,nel fondo dell'inferno, uno spettro animato dal male che vive sulla terra come carcassa umana cui il signore del male ha divorato, strappato l'anima). Dall'altra parte la potentissima volontà realizzativa e affermativa di Hamsworth Owen Chase, il magnetismo dell'avventura,il mare come seconda casa e seconda(o forse prima?)famiglia. Il mostro terrorizza anche lui, ma è una sorta di eterno duello tra Achille e lo spettro della morte che si porta dentro, sempre combattendo,senza quasi mai arrivare a una conclusione definitiva. Solo allo stremo delle forze la bandiera bianca di resa: la controfigura della Natura(o dei neri abissi dell'uomo), si riprende il suo posto, prima oggetto di morte,sangue,profitto, ora signore del mondo parallelo, gli abissi. Un po' di pruderie puritana impedisce al passaggio finale del processo e della commissione di inchiesta, di far esplodere la bomba; esiste davvero il mostro che sfonda le navi e porta la morte; ma(peccato) tutto si risolve in un enunciato giustissimo ma brevissimo del capitano,che esce a testa alta,lasciando un po' a bocca asciutta. Ciononostante una rapida sintesi su argomenti di tale portata. Proviamo a entrare in sintonia, davanti a simili argomenti? E' così tragicamente difficile? Ultima nota per Jordi Mollè, particina breve ma incisiva:non è forse il Capitano spagnolo, di nuovo come direbbe Dante, a "mettere le ali al folle volo"(il delirio dei 2.000 barili) di questa sorta di Odissea del Pacifico?
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