andreadamiani
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domenica 16 settembre 2018
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il gioco dello specchio
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Quanto è sottile il muro che divide la normalità dalla follia, i sani dai malati? In questo continuo rimando di specchi, in cui i folli si fingono sani e i sani vengono considerati folli, il film scava nella psiche dei personaggi con l'intenzione però trovare quell' elemento imprescindibile che tutti accomuna, al di là di patologie e banali etichette. Tale elemento è il cuore stesso dell'uomo, la sua umanità; unica possibile via di salvezza di fronte all'inesorabile annientamento della ragione.
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gennaro
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giovedì 13 dicembre 2018
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la pazzia non ha limiti
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E' un film atmosferico, ma non è tutto oro quello che luccica. Poteva essere un film Thriller da far venire i brividi, invece purtroppo così non è stato. E' un drammatico ben strutturato mischiando il concetto della follia con momenti quasi ironici e personaggi di prim'ordine. La trama mostra qualcosa di misterioso e coinvolgente fino a diventare un film simile a The village dove i problemi sono al primo posto seguito dalla pazzia. Ci sono dei spunti interessanti divisi in varie parti del film. Per fortuna, non hanno fatto sentire l'elegantezza degli inglesi e non hanno fatto pesare il periodo storico come accade in molti altri film che sono ambientati in Inghilterra.
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E' un film atmosferico, ma non è tutto oro quello che luccica. Poteva essere un film Thriller da far venire i brividi, invece purtroppo così non è stato. E' un drammatico ben strutturato mischiando il concetto della follia con momenti quasi ironici e personaggi di prim'ordine. La trama mostra qualcosa di misterioso e coinvolgente fino a diventare un film simile a The village dove i problemi sono al primo posto seguito dalla pazzia. Ci sono dei spunti interessanti divisi in varie parti del film. Per fortuna, non hanno fatto sentire l'elegantezza degli inglesi e non hanno fatto pesare il periodo storico come accade in molti altri film che sono ambientati in Inghilterra. Nonostante la trama è simile al film La casa dei fantasmi e abbia molti riferimenti compreso l'antagonista che qui interpretato dal bravissimo Ben Kingsley, non infastidisce. Grazie a questi riferimenti in particolare crea una sensazione rara di benessere incredibile. Bella anche la relazione tra Eliza ed Edward quasi poetica e magica. Poi Edward (Jim Sturgess) mostra quella caratteristica inaspettata ovvero sapersi adagiare con i pazzi e trarre fuori il meglio.
Tra gli altri attori c'è David Thewlis che qui interpreta una parte malatissima, ma adatta quasi da ricordare uno sguardo spaventoso...
Nel finale mostra forse l'unica scena decisamente Thriller e mostra l'unica scena inutile, banale e priva di senso dell'intero film nonostante sembra avere delle presunte prove, ma togliendo quella scena patetica con The Alienist (Brendan Gleeson) quasi inutile, esce fuori un film stupendo, bello e coinvolgente. Ricco di colpi di scena, atmosfera "riuscita" per raccontare una storia sulla follia e sulla mente umana.
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