Gli stagisti

Caro Gabriele, sono molto d'accordo sull'aver perso una buona occasione per trattare temi di attualità, ma l'intenzione di questo film era appunto quello di pubblicizzare Google con leggerezza e simpatia e secondo me ci sono riusciti. Ti sei preso un po' troppo sul serio mi sa. È solo un simpatico spot assai più lungo del normale.

Rimasti improvvisamente disoccupati, gli ex wedding crashers Vaughn e Wilson diventano stagisti di Google, a riprova che l’università non serve a niente se sei simpatico. Testimonial più che personaggi, questi due fin troppo saggi quarantenni passano due terzi del film a idolatrare un paese delle meraviglie a metà strada tra il mondo di Oz e la scuola di Hogwarts, con l’unico intento di convincerci che Google sia in sostanza la suprema idea di Bene teorizzata da Platone. È raro vedere un film così ruffiano nei confronti del proprio sponsor.
Ma oltre a essere uno spot più lungo e costoso del solito, “The Internship” è anche un’operazione nostalgia. [+]

Rimasti improvvisamente disoccupati, gli ex wedding crashers Vaughn e Wilson diventano stagisti di Google, a riprova che l’università non serve a niente se sei simpatico. Testimonial più che personaggi, questi due fin troppo saggi quarantenni passano due terzi del film a idolatrare un paese delle meraviglie a metà strada tra il mondo di Oz e la scuola di Hogwarts, con l’unico intento di convincerci che Google sia in sostanza la suprema idea di Bene teorizzata da Platone. È raro vedere un film così ruffiano nei confronti del proprio sponsor.
Ma oltre a essere uno spot più lungo e costoso del solito, “The Internship” è anche un’operazione nostalgia. È palese l’intento di replicare i fasti di “Wedding Crashers”. E i due protagonisti ce la mettono tutta per dimostrare che la loro chimica non è invecchiata. C’è anche l’imprescindibile cameo di Will Ferrell nei panni di un maniaco sessuale. Ma pesa l’assenza di David Dobkin in cabina di regia. E soprattutto mancano dei comprimari veramente funzionali. Dispiace vedere così sottoutilizzati degli interpreti solitamente ottimi come Rose Byrne e Josh Gad. E dispiace che la storia sia così derivativa. Gli sceneggiatori Jared Stern e Vince Vaughn (anche co-produttore nonché vero protagonista) prendono l’ossatura del college movie col torneo tra confraternite e ci aggiungono un tipico incontro-scontro generazionale. Il risultato è una commediola prevedibile, innocua e riverente, prodotta per pubblicizzare un’azienda come se fosse l’Eden, per cavalcare la nerdfilia indotta da Big Bang Theory e per sfruttare ancora una volta l’appeal comico del Frat Pack. Appeal che andava scemando in quegli anni, come testimoniato dai flop di “The Watch”, “Zoolander 2” e di questo stesso film. Insuccessi che di lì a poco avrebbero portato sia Vaughn che Wilson a impiegare il loro talento anche in ruoli drammatici.
Sia lode a Google l’onnipotente. Sia fatta la sua volontà. Amen.
[-]

La coppia Wilson-Vaughn alle prese con un improbabile ascesa al colosso di Mt.  View grazie a funanboliche acrobazie. Dopo l improvviso  fallimento della ditta di orologi per cui lavoravano, bello il cameo di John Goodman, Nick e Bill si ritrovano, quarantenni, per strada. Navigando la sera alla ricerca di un improbabile lavoro, Bill vede che Google seleziona stagisti laureandi per una gara a squadre che porterà quella vincitrice ad essere assunta in blocco. I due venditori si iscrivono quindi in fretta e furia ad una università online e sostengono il colloquio di ammissione in teleconferenza. Contro tutte le aspettative e grazie a un futuro compagno di squadra, verranno accettati e potranno calcare per una settimana il sacro suolo della mitica sede di Palo Alto. [+]

La coppia Wilson-Vaughn alle prese con un improbabile ascesa al colosso di Mt.  View grazie a funanboliche acrobazie. Dopo l improvviso  fallimento della ditta di orologi per cui lavoravano, bello il cameo di John Goodman, Nick e Bill si ritrovano, quarantenni, per strada. Navigando la sera alla ricerca di un improbabile lavoro, Bill vede che Google seleziona stagisti laureandi per una gara a squadre che porterà quella vincitrice ad essere assunta in blocco. I due venditori si iscrivono quindi in fretta e furia ad una università online e sostengono il colloquio di ammissione in teleconferenza. Contro tutte le aspettative e grazie a un futuro compagno di squadra, verranno accettati e potranno calcare per una settimana il sacro suolo della mitica sede di Palo Alto. 
Il film è divertente. Shawn Levy ha ritmo nel sangue e sa come dirigere la scena, questo è  indubbio. Il problema è il soggetto e la sceneggiatura. Non me ne voglia Vince Vaughn, ma è molto meglio come attore che come autore; anzi sono proprio lui e Owen Wilson a reggere la baracca nei momenti più dementi. Sono perfetti in questi ruoli e formano una coppia affiatatissima. 
Altro lato positivo del film è che ti permette di entrare con loro nella sede reale di Google, capirne i meccanismi, le sinergie, la googleness. Per il resto un'occasione sprecata. Tra migliaia di partecipanti e quindi centinaia di squadre, tutta la storia gira solo su due di esse e il riscatto finale dei due oldies è quanto di più sciocco si possa vedere. Anche il finalino super happy end è da cancellare. Dopo il buon Real Steel, Levy nel complesso delude, imbeccato forse da rigide direttive dello sponsor, mal trascritte da uno sceneggiatore alle prime armi. 
Per staccare la testa. Comunque godibile. Voto 6- [-]

Buon film pieno di semplicità con una regia che funziona e con un Owen Wilson e un Vince Vaughn decisamente bravi e carismatici!Trama quasi banale ma piena di buon gusto e un finale che funziona.Anche il piccolissimo ma grandissimo significato di fondo non male eh :D

Ampiamente prevedibile e recitato di malavoglia. La sceneggiatura non regge, la storia è assurda e imbarazzante per pochezza inventiva. Regia veloce e buona fotografia: semplice mestiere. Il film non prende, anzi annoia. 

Avevo già trovato questa coppia in Due single a nozze e mi aveva divertito; in questo film invece, la loro continua parlantina è insopportabile, la battuta scontata o incomprensibile, è un film che dopotutto come trama poteva essere simpatico, diventa davvero indigesto. Ho spento dopo mezz'ora.

 Il film in realtà è un grosso spot per Google e non fa nulla per nasconderlo. Girato interamente all'interno del campus/azienda poteva essere una buona occasione per gli autori di realizzare un film interessante su una delle aziende più all'avanguardia e floride del pianeta, ma si perde miseramente tra improbabili dialoghi da adolescenti stile high school e una recitazione piuttosto idiota da parte dei due protagonisti. Idioti anche tutti i dipendenti di google, almeno così ce li dipingono gli sceneggiatori, ma dubito che la realtà sia questa. [+]

 Il film in realtà è un grosso spot per Google e non fa nulla per nasconderlo. Girato interamente all'interno del campus/azienda poteva essere una buona occasione per gli autori di realizzare un film interessante su una delle aziende più all'avanguardia e floride del pianeta, ma si perde miseramente tra improbabili dialoghi da adolescenti stile high school e una recitazione piuttosto idiota da parte dei due protagonisti. Idioti anche tutti i dipendenti di google, almeno così ce li dipingono gli sceneggiatori, ma dubito che la realtà sia questa. Finale scontatissimo fatto di "dammi il cinque fratello", baci e sorrisi. Unico particolare interessante? Il boss che salutano alla fine uscendo dagli uffici è realmente uno dei due "padroni" di google ovvero Sergey Brin...patrimonio stimato? 16-milardi-di-dollari.
Voto: 4 [-]

non sono d'accordo con la recensione di mymovies. gli stagisti non è un film in cui il contesto rimane immacolato, vaughn e wilson arrivano in google e portano il rock 'n' roll, scuotendo dalle fondamenta una ambiente in cui nerd e carrieristi vivono una vita soddisfacente dal punto di vista lavorativo ma arida dal quello delle relazioni sociali. e poi a me piace l'idea che google abbia scelto di mettersi in gioco prefigurando l'innesto in azienda non di due scienziati, ma di due persone comuni che rappresentano gli utilizzatori finali dei prodotti del colosso californiano: così il cerchio si chiude.
insomma, il film è divertente, ironico, in alcuni momenti fa riflettere, certo, non è originalissimo come battute e situazioni, ma vaughn [+]

non sono d'accordo con la recensione di mymovies. gli stagisti non è un film in cui il contesto rimane immacolato, vaughn e wilson arrivano in google e portano il rock 'n' roll, scuotendo dalle fondamenta una ambiente in cui nerd e carrieristi vivono una vita soddisfacente dal punto di vista lavorativo ma arida dal quello delle relazioni sociali. e poi a me piace l'idea che google abbia scelto di mettersi in gioco prefigurando l'innesto in azienda non di due scienziati, ma di due persone comuni che rappresentano gli utilizzatori finali dei prodotti del colosso californiano: così il cerchio si chiude.
insomma, il film è divertente, ironico, in alcuni momenti fa riflettere, certo, non è originalissimo come battute e situazioni, ma vaughn e wilson fanno la differenza e valgono il prezzo del biglietto
[-]

Commedia semplice e divertente, dove due venditori quarantenni si riclano come stagisti presso la sede direzionale di Google, fuori San Francisco. La coppia Wilson - Vaughn é ottima, ben affiatata e con i giusti tempi, il contesto, Google, é molto interessante ed eccentrico, bisognerebbe capire solo se sono stati fedeli alla realtá aziendale o se la resa é puramente scenica. Il risultato é molto interessante, un film da vedere se pur senza troppe pretese. Avrei solo accentuato il lato comico, solo accennato.

Ritengo che sia uno di quei film che lascia qualcosa, non le solite commedie che fanno ridere con forza su battute stupide, ma una commedia che ci da un insegnamento e cioè, non sempre chi ha doti intellettuali diventa il numero uno, ma colui che ha tenacia e passione, colui che ci crede veramente. Spesse volte quando qualcosa è molto più grande di noi, ci porta a rinunciare proprio perchè ci riteniamo piccoli e incapaci, senza sapere che quella grande cosa ha bisogno di qualcuno che nella sua piccolezza ci fa essere grandi. Bellissima interpretazione e ben fatto. Un modo anche carino per farci conoscere il dietro le quinte del grande Big G.