Un ringraziamento profondo e sentito a Marc Webb per aver ridato lustro al supereroe Marvel più famoso. Amazing è la parola giusta per questo film, fin troppo criticato non tanto da chi non conosce minimamente il personaggio su carta, quanto da persone eccessivamente prevenute, che hanno permesso al gusto e (peggio ancora) al pregiudizio di avere la meglio sull'imparzialità. Perchè chiunque sa essere obiettivo deve riconoscere che il prodotto in questione è ben fatto, non ha pecche di nessun rilievo e merita assolutamente di essere visto.
Al giorno d'oggi Hollywood non fa altro che riproporre soggetti e trame viste e riviste. Niente di più vero, però trovo sia giusto riconoscere un merito a chi riesce a riproporre tali soggetti cercando di rinnovare la storia senza uscire fuori tema. Se qualcuno afferma che "The amazing spider-man" è un reboot nato troppo presto, non vedo assolutamente perchè riempire di nomination agli oscar "Il grinta" del 2011, quando è semplicemente una scopiazzata del mille vole migliore "Il grinta" del 1969. La stessa cosa vale per "Millenium-uomini che odiano le donne" del 2012, in cui gli unici cambiamenti rispetto all'originale stanno nell'aver leggermente snaturato il personaggio di Lisbeth.
Chiudo la parentesi di riflessione e ritorno a spidey: Sicuramente era inevitabile il paragone con "Spider-man" del 2002. Riguardo a ciò posso senz'altro dire che quest'ultimo non è nè peggiore, nè migliore di "The amazing spider-man" perchè è qui che scatta il "degustibus non disputandum est". E' solo una questione di gusti, non di può denigrare uno dei due, perchè entrambi ottimi prodotti, ma si può preferire benissimo uno rispetto all'altro. Sia Tobey Maguire che Andrew Garfield hanno saputo calarsi degnamente nei panni di Peter Parker, rispettivamente il Peter Parker di Stan Lee e Steve Ditko e il Peter Parker di Brian Michael Bendis e Mark Bagley. Già perchè il protagonista del film attuale si rifà alla versione più moderna del personaggio, definita ultimate (Ho tutti i numeri :D). Sono entrambi degli emarginati, ma il secondo più rabbioso, a volte litiga con i suoi zii (Lo skateboard è una pensata personale del film, ma niente di blasfemo). Diverso è il discorso del passato del personaggio: Il mistero che si annida intorno alla scomparsa dei genitori di Peter è un argomento presente, sebbene in modo diverso, sia nella testata originale del fumetto che in quella più recente. Ed è proprio questo il punto di frattura fra la vecchia trilogia di Raimi e il prodotto di Mark Webb. A mio avviso il protagonista questa volta viene analizzato sotto un piano maggiormente introspettivo e ciò non può che essere positivo. Intelligente pensata quella di introdurre il personaggio di Gwen Stacy, grande amore di Peter (proprio come nella serie originale Amazing) Con questa carta in mano si possono realizzare sequel dove il distacco dai film con Maguire sarà totale e lo sviluppo della storia sarà molto interessante. Chi conosce il personaggio di Gwen come me lo può immaginare.Sia il regista che il cast sono eccellenti e a dimostrarlo è il ritmo della storia, in cui dramma e meravigliosa azione si alternano sapientemente. Sembra assurdo dirlo, ma perfino il 3d è stato piacevole, con una sensazione di profondità di cui raramente si può godere. Effetti speciali curatissimi: grandioso Lizard fedelissimo nell'aspetto alla controparte cartacea dei primi numeri.
Un ultima questione da affrontare è il paragone forzato tra Webb e Nolan: No sicuramente "The amazing spider-man" non ha la stessa complessità e struttura del Batman Nolaniano, ma ciò non lo rende ugualmente un film mediocre (Tanto meno paragonabile alla saga di Twilight, ma cosa si fuma certa gente???). Invito perciò chiunque non lo abbia ancora visto a goderselo, mentre io aspetto trepidamente il sequel
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