Sulla strada di casa

Un imprenditore della Liguria ha una casa graziosa, una moglie che lo ama incondizionatamente così come i due figli ma ha anche un'azienda in fortissima crisi. Per cercare di uscirne, l'uomo decide di tentare la scorciatoia dei soldi "facili" della criminalità; deve fare da corriere per portare pacchi da Reggio Calabria a località che gli verranno comunicate al momento opportuno. L'ultimo viaggio si rivelerà drammatico.
Una bella prova d'esordio per il regista Corapi che regala un breve (per durata) dramma che tocca la nostra quotidianità. Un piccolo imprenditore infatti non vuole chiudere come ha fatto il suo amico oppure vendere ma vuole cercare di portare avanti la sua azienda alla faccia della crisi e per salvaguardare i posti dei pochi operai che ha in ditta e che conosce personalmente. A casa l'uomo ha una moglie che lui ritiene (un po' anche a ragione) una donna che vive nel paese delle meraviglie che si preoccupa dei fiori che nascono o muoiono. In realtà la donna accudisce la casa e i figli e si prende amorevolmente cura del marito di cui intuisce le difficoltà ma mai si aspetterebbe di precipitare nell'incubo di un sequestro. Perchè purtroppo quando si entra nel giro della criminalità non ci si può permettere di sbagliare e l'uomo se ne accorgerà troppo tardi. Molto drammatica e intensa è poi la comparsa di una sorta di alter ego del protagonista anche lui alle prese con le paure di questi viaggi e pure lui entrato nel giro a causa della crisi e del suo allontanamento dalla moglie e dal figlio. Insomma una storia forte e intensa su due uomini che, accumunati da un beffardo e cinico destino, dovranno fare i conti con avvenimenti che sconvolgeranno per sempre le loro vite e quelle dei propri cari. Molto bene anche il cast per un film essenziale (anche per limiti di budget) e quasi privo di accompagnamento musicale.