albsorge
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lunedì 5 marzo 2012
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un'altra volta ancora
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Ogni volta che ci si trova a guardare -a dover guardare- tutti questi film che la 'nuova commedia all'italiana' propone con così spudorata frequenza, la sensazione che ne deriva è sempre la stessa.
Tanti, troppi film, tutti identici tra loro: stessi attori, stesse situazioni comiche, stessi intermezzi che vorrebbero farsi ironici ma che, ahinoi, diventano semplicemente specchio di un Paese che convive, consciamente, nella sua stessa mediocrità.
Senza voler ampliare il discorso ad altri fattori sociali, nonostante il cinema sia, di per sé, una fibra fondamentale del tessuto sociale, appunto, di qualsiasi Paese, bisogna schivare senza pentimenti tutta questa serie di film fintamente comici, scritti in fretta e furia perché le leggi del mercato, purtroppo, sono impietose e spietate.
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Ogni volta che ci si trova a guardare -a dover guardare- tutti questi film che la 'nuova commedia all'italiana' propone con così spudorata frequenza, la sensazione che ne deriva è sempre la stessa.
Tanti, troppi film, tutti identici tra loro: stessi attori, stesse situazioni comiche, stessi intermezzi che vorrebbero farsi ironici ma che, ahinoi, diventano semplicemente specchio di un Paese che convive, consciamente, nella sua stessa mediocrità.
Senza voler ampliare il discorso ad altri fattori sociali, nonostante il cinema sia, di per sé, una fibra fondamentale del tessuto sociale, appunto, di qualsiasi Paese, bisogna schivare senza pentimenti tutta questa serie di film fintamente comici, scritti in fretta e furia perché le leggi del mercato, purtroppo, sono impietose e spietate.
E tutti, dunque, a dire, che gli incassi sono tutto, che la popolazione non è stupida, che, se un film piace a molti, vuol dire che il film, in effetti è di buona fattura.
Per fortuna, invece, il metro di giudizio con il quale si deve valutare un prodotto cinematografico, può, o forse deve, discostarsi dal gusto globale degli spettatori e poggiare su delle basi solide che esulano dal rapporto spesa-guadagno.
'Come è bello far l'amore' di Brizzi è uno dei film più mediocri -non il più mediocre- degli ultimi anni e, assieme ai vari 'Maschi contro femmine', 'Femmine contro maschi', 'Nessuno mi può giudicare', 'Immaturi' ecc...
Tutti film che ricalcano se stessi, come se nessuno avesse il coraggio di fare una commedia un po' più cattiva, un po' più vera, un po' più originale.
Ed invece, no. Protagonisti che cinguettano le loro debolezze (stessi attori che interpretano sempre gli stessi personaggi), momenti di fasullo 'lirismo' (di solito c'è sempre un problema da risolvere, una malattia da debellare, un amore da riconquistare...un istante di ricercato poetismo), storie improbabili e senza 'spessore'.
In questo film di Brizzi una coppia afflitta da problemi sessuali (lui pensa ad altro e non ha né l'impulso né la giusta volontà per soddisfare la sua donna) si fa aiutare da un amico di lei che, guarda caso, è un famosissimo ed affermato attore pornografico.
Questo lo scheletro del racconto. Il resto non conta. Il resto non c'è. Il resto è un involucro vuoto, deprimente.
Si ride per non piangere, si piange quando si dovrebbe ridere, a discapito di quella scelta tempistica che dovrebbe essere alla base di ogni film comico.
Demagogico dire che non ci sono più i Monicelli, i Dino Risi...più facile, invece, soffermarsi a riflettere su quanto potrà durare ancora questo periodo d'oro che spinge le produzioni cinematografiche italiane a finanziare progetti tutti uguali, tutti conformi, tutti banali.
Nella speranza che un Nanni Moretti di turno possa farci sorridere amaramente ancora una volta.
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(di il15agosto70)
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themaster
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giovedì 25 giugno 2015
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una delle commedie italiane più brutte in assoluto
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Il cinema italiano è morto,e che Fausto Brizzi rappresenti uno dei baluardi di questa morte insieme a Ozpetec e a Moccia dovrebbe essere ormai più che noto.
Con questa pellicola Brizzi mette in scena una commedia smorta e senza ritmo che piace giusto a tutti quelli che vogliono vedere le tette della Gerini o a chi giustamente non capisce una sega di cinema.
Insieme ad una fotografia orrenda brizzi da il peggio di se nella regia,piatta e priva di un senso,la classica regia alla Neri Parenti senza un minimo guizzo o tecnicismo,una regia semplice,ma non nell'accezione positiva del termine,in quanto anche la regia di George Romero è semplice ma che nasconde una tecnica nella scelta delle inquadrature e nella gestione di esse eccezionale,la regia di Brizzi esalta invece quanto quest uomo sia un'incapace.
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Il cinema italiano è morto,e che Fausto Brizzi rappresenti uno dei baluardi di questa morte insieme a Ozpetec e a Moccia dovrebbe essere ormai più che noto.
Con questa pellicola Brizzi mette in scena una commedia smorta e senza ritmo che piace giusto a tutti quelli che vogliono vedere le tette della Gerini o a chi giustamente non capisce una sega di cinema.
Insieme ad una fotografia orrenda brizzi da il peggio di se nella regia,piatta e priva di un senso,la classica regia alla Neri Parenti senza un minimo guizzo o tecnicismo,una regia semplice,ma non nell'accezione positiva del termine,in quanto anche la regia di George Romero è semplice ma che nasconde una tecnica nella scelta delle inquadrature e nella gestione di esse eccezionale,la regia di Brizzi esalta invece quanto quest uomo sia un'incapace.
Gli attori sono fuori parte,Fabio DeLuigi è l'unica cosa un minimo simpatica del film,mentre Virginia Raffaele fa ridere i polli,la Gerini non sa recitare e ha avuto modo col tempo di dimostrare l'attrice di merda che è,mentre invece il mago Forrest è insopportabile a dir poco,un personaggio volgare e inutile ai fini della narrazione.
La cosa peggiore di questo film è che i tempi comici non esistono e tutte le battute sono idiote e non fanno ridere nemmeno un secondo,una pellicola che nella sua leggerezza risulta banalizzante,desolante e offensiva verso il vero cinema che viene trattato da Brizzi (come si evince dalla scena iniziale) come un qualcosa che oramai non interessa più,il cinema d'autore è visto come vuoto e inutile,mentre invece è parte dell'ossatura della settima arte,sarebbe da prendere Brizzi e costringerlo a vedere seimila film di Bergman,Kubrick,la nouvelle vague o anche un po di Mario Bava e Lucio Fulci,in modo che capisca come si fa cinema.
Una pellicola che esalta l'ignoranza e che banalizza l'ambiente del porno,come un qualcosa di leggero e piacevole mentre invece è tutt'altro,si poteva fare un discorso su ciò che è diventato il porno negli anni e invece il tutto è solo una scusa per arrivare alle tremende battute.
Mi spiace tra le altre cose per Filippo Timi che è un attore bravo e capace ridotto in merda ultimamente.
Come è bello far l'Amore (scelta geniale tra l'altro il titolo che riprende l'orrenda canzone di Raffaella Carrà) è un qualcosa che non ha nulla a che fare col cinema,l'unica cosa con cui è affine sono le fogne,una pellicola da evitare come la peste,riguardatevi piuttosto Amici Miei. Voto 2/10
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ultimoboyscout
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lunedì 25 marzo 2013
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da 1 minuto e 16 a 2 ore!
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Questo è quello che succede ad una coppia normale, che vive il sesso in maniera scontata e banale quando decide di ospitare un pornodivo grande amico di lei. Si ispira alla reale amicizia (e relative preoccupazioni) tra la moglie di Brizzi e il pornodivo Franco Trentalance e ha generato una certa attenzione per vari motivi. Tanto per cominciare le commedie di Brizzi piacciono (anche se questa forse è la peggiore o giù di li), così come quelle in cui recita DeLuigi e perchè c'era curiosità nel vedere Timi lasciato libero di agire in chiave comica. Ma soprattutto per il 3D che la sfida era assolutament5e ambiziosa. Cominciamo col dire che il risultato è controverso, perchè ci si trova di fronte a un'ottima operazione di marketing, a un film furbetto e tutto sommato poco consistente, che bada molto alla forma e poco alla sostanza.
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Questo è quello che succede ad una coppia normale, che vive il sesso in maniera scontata e banale quando decide di ospitare un pornodivo grande amico di lei. Si ispira alla reale amicizia (e relative preoccupazioni) tra la moglie di Brizzi e il pornodivo Franco Trentalance e ha generato una certa attenzione per vari motivi. Tanto per cominciare le commedie di Brizzi piacciono (anche se questa forse è la peggiore o giù di li), così come quelle in cui recita DeLuigi e perchè c'era curiosità nel vedere Timi lasciato libero di agire in chiave comica. Ma soprattutto per il 3D che la sfida era assolutament5e ambiziosa. Cominciamo col dire che il risultato è controverso, perchè ci si trova di fronte a un'ottima operazione di marketing, a un film furbetto e tutto sommato poco consistente, che bada molto alla forma e poco alla sostanza. E' la dimostrazione palese di come i commedianti italiani abbiano perso la fantasia e l'appeal nel raccontare il calo del desiderio imposto dalle più svariate ragioni e ci si debba buttare su banane, vibratori, bambole, videogiochi e chi più ne ha più ne metta. Facce, case, persone e frasi sembrano di plastica, DeLuigi è divertente ma appare come una parodia, una macchietta mentre la Gerini (gran posteriore, complimenti!) incarna una moglie tutta occhioni e lingerie nella vana speranza di dar voce al desiderio ululante di tantissime 40enni calienti frustrate dai mariti e dalla routine. Brizzi abbandona la commedia corale e si getta su quella degli equivoci, il film è gradevole con punte incredibilmente esilaranti come la scena della farmacia col farmacista Lillo prodigo di consigli, ma la pellicola si regge solo grazie al cast, non solo DeLuigi, ma anche alla sorprendente coppia Timi-Wurth con l'attore umbro che da elemento di disturbo si trasforma in una Mary Poppins che avrà influenze positive su tutta la famiglia.
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lucia maglitto
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sabato 11 febbraio 2012
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"cinevalentino a scaldare lenzuola ormai freddine"
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Il sesso fa audience in tv, ed anche al cinema. "Com'e' bello far l'amore", il film in 3D per la regia di Fausto Brizzi (già ricordato per "Femmine contro maschi" e "Maschi contro femmine" ed ancora "ex"), nei cinema dal 10 Febbraio, ne e' un'altra prova. Pur essendo stato penalizzato dalla meteo avversa, e' balzato in testa alle classifiche appena uscito ed ha spodestato i clichet di "Benvenuti al Nord". Interpretato da Fabio De Luigi (pigro amatore),Claudia Gerini (pantera d'amante), Giorgia wurth (Pornostar fantasiosa) e Filippo Timi (vorremmo tutte un amico così e non abbiamo il coraggio di dirlo: pornodivo, aggiornato sull'ultima fantasia del momento, ravvivante e collante per coppia spenta),passa dal cine panettone al “CineValentino” che riscaldi questa glaciale ricorrenza.
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Il sesso fa audience in tv, ed anche al cinema. "Com'e' bello far l'amore", il film in 3D per la regia di Fausto Brizzi (già ricordato per "Femmine contro maschi" e "Maschi contro femmine" ed ancora "ex"), nei cinema dal 10 Febbraio, ne e' un'altra prova. Pur essendo stato penalizzato dalla meteo avversa, e' balzato in testa alle classifiche appena uscito ed ha spodestato i clichet di "Benvenuti al Nord". Interpretato da Fabio De Luigi (pigro amatore),Claudia Gerini (pantera d'amante), Giorgia wurth (Pornostar fantasiosa) e Filippo Timi (vorremmo tutte un amico così e non abbiamo il coraggio di dirlo: pornodivo, aggiornato sull'ultima fantasia del momento, ravvivante e collante per coppia spenta),passa dal cine panettone al “CineValentino” che riscaldi questa glaciale ricorrenza. Glaciale solo per il clima attuale, poi ognuno ne fa ciò che vuole. Certo, potrebbe essere d'aiuto a quei 40enni sposati, bigotti e spesso traditori, che si rifiutano di prendere coscienza di sé ma soprattutto del loro essere animali d'istinto ed esprimersi tra le mura domestiche invece di ricercare la stessa "noia" altrove. Così Brizzi conduce verso la trasgressione divertente, tra anelli del piacere, un travestimento d'altri tempi, burlesque, afrodisiaci naturali, e videogiochi di ultima generazione, lanciando idee per risvegliare rapporti spenti a letto dalla quotidianità, dall'apatia, dalla distrazione. Di nuovo una commedia italiana, con la sua ironia e positività, dove e' proprio il caso di dire: "famolo strano" scimmiottando un pochino e ricordando il Buon Verdone, che in fondo e' stato lungimirante. E facciamolo pure in 3D! Non sto parlando di Avatar ma di qualcosa che e' tanto più vicino quanto del tutto lontano dalla mente di uomini e donne di 40 anni. Credevate il contrario? Sesso come chiodo fisso? Ebbene, no. Lo dice anche Andrea, al secolo Fabio De Luigi: "secondo me il sesso e' un po' troppo mitizzato..." gli risponde bene l'amico, altro rispolvero del regista nel cast, (Michele Foresta):" ho capito benissimo. Non trombate". Se tutto manca, cari Signori e Signore coetanei, se proprio non si riesce ad avere consapevolezza sessuale, e se soprattutto alla fine della pellicola nel togliersi gli occhialini per il tridimensionale tutto ritorna al solito aspetto,almeno vi sarete fatti un sacco di risate. Una domanda:" Il tridimensionale a cosa serve in questo caso,sarà una questione di... Dimensioni? Certo la spesa in euro si tridimensiona per vederlo” Azzeccata la scelta interprete per la colonna sonora dall’omonimo titolo del film scritta anche da Brizzi: la calda voce di Patty Bravo che dice ”Non esiste niente più di te che io possa domandare a una preghiera” ci riporterà il calore per San Valentino, nonostante la freddezza desolante di un tema comune nella generazione Anta.
Lucia Maglitto
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martalari
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mercoledì 8 febbraio 2012
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con la gerini..ora e' un piacere,giusta e brava...
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Addio Gessica. "Com'e' bello far l'amore" con la Gerini..ora e' un piacere,giusta e brava...
VENDITTI DOCET...
Da "Notte prima degli esami" a "Amici mai per chi si ama come noi", la filmografia di Brizzi e' da sempre piena di sentimento e risate a tempo di musica.
Premesso che "Ex" per noi è il suo film più riuscito, Brizzi e' passato dall'amore dei giovani a quello "interrotto" fino a passare alla scontro tra i sessi e con l'ultimo "Com'e' bello far l'amore" con il pretesto del sesso racconta due generazioni, quella dei 40enni con le loro paranoie e quella dei teen ager alle prese con timori e nuove terminologie come "trombamico"...
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ATTORI
E nel film la Gerini e' perfetta.
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Addio Gessica. "Com'e' bello far l'amore" con la Gerini..ora e' un piacere,giusta e brava...
VENDITTI DOCET...
Da "Notte prima degli esami" a "Amici mai per chi si ama come noi", la filmografia di Brizzi e' da sempre piena di sentimento e risate a tempo di musica.
Premesso che "Ex" per noi è il suo film più riuscito, Brizzi e' passato dall'amore dei giovani a quello "interrotto" fino a passare alla scontro tra i sessi e con l'ultimo "Com'e' bello far l'amore" con il pretesto del sesso racconta due generazioni, quella dei 40enni con le loro paranoie e quella dei teen ager alle prese con timori e nuove terminologie come "trombamico"...
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ATTORI
E nel film la Gerini e' perfetta.
Per noi non esistono MAI attori bravi ovunque, da sempre bisogna mettersi alla prova in ogni film e la prova e' stata superata.
Non e' facile nella commedia rappresentare una moglie dosata nella malizia e nei modi,sarebbe stato facile cadere nella Gessica storica, apprezzata,sempre più attuale e "mitica", qui invece si allontana ma rimanendo ugualmente viva, credibile sexy e divertente.
De Luigi e' giusto (nel trend dei personaggi che conosciamo) nella parte del marito che alterna momenti di gelosia a quelli di stupore e incomprensione..Timi simpatico ...
sarebbe stato bello sperimentare un Favino in quel ruolo ma e' pur vero che di personaggi come quello di Max ne abbiamo visti veramente tanti in giro per l'Italia (e non solo) e si somigliano tutti, il classico "animatore del villaggio" che attira le donne per poi non riuscire ad averne realmente una anche volendo. E l'alibi del propria "attività" copre questa mancanza facendo apparire il lavoro una soddisfazione preferibile ad una compagnia fissa e lo sfogo fisico continuo l'unico piacere che dura per sempre.
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IL TRIANGOLO...DA CONSIDERARE...
Una coppia in cerca di stimoli, un figlio in cerca d'amore e un pornodivo che cerca di aiutarli sconvolgere' le loro vite.
Niente di più attuale. Le librerie hanno intere zone con quasi cento libri sul genere da "falli soffrire", a "perché non gli piaci abbastanza", "sposami ancora" "ama e non pensare"," perché' gli uomini vengono da marte e le donne da venere""perche' sposano le stronze..."
Ma alla base del film : IN FAMIGLIA si ha paura di parlare con i figli, con la moglie, con il marito....
I figli cercano conferme dove non dovrebbero creando casini e i genitori invece di parlare cercano di fuggire dalle responsabilità, fuggono dalla voglia di ricominciare,dalla voglia di affrontare qualcosa che per immaturità considerano finito.
Anche alla Gerini sfugge una frase verità' parlando all'amica e lamentando si di suo marito De Luigi. "ma non litighiamo mai"
Una commedia semplice che sale nella seconda parte conquistando inevitabilmente il pubblico che apprezzera’ l’idea e l’interpretazione dei tre protagonisti.
Regia 7
Voto al film 6 1/2
Andrà molto bene in sala. Strategicamente popolare, di forte immedesimazione, molto forte come idea, atteso e divertente dove serve con l’ultima mezz’ora perfetta per il tam tam positivo.
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molok
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martedì 14 febbraio 2012
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svecchiando i tabù la commedia italiana si sveglia
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Prendete una coppia, mettete da parte l'amore, aggiungete sesso quanto basta, assaporate le risate ma ricordatevi di togliere il 3D.
In un clima dove la commedia italiana tende alla drammaticità più cupa o all'ilarità più triste, un film così si mette in mostra facilmente.
Ridere del sesso è stato da sempre l'asso nella manica della commediola italiana, ma questa volta si cerca di rispolverare tabù, da tempo infranti, ma dai quali ancora nessuno a tolto il velo dell'ignoranza. Porno non è parola sconcia: tutti gli adolescenti fanno i conti con tette,sederi e alabarde sguainate in clip di mediocre qualità, e tale è il background del film dove il "casto" significa non parlarne o non voler sapere cosa ne pensa l'altra.
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Prendete una coppia, mettete da parte l'amore, aggiungete sesso quanto basta, assaporate le risate ma ricordatevi di togliere il 3D.
In un clima dove la commedia italiana tende alla drammaticità più cupa o all'ilarità più triste, un film così si mette in mostra facilmente.
Ridere del sesso è stato da sempre l'asso nella manica della commediola italiana, ma questa volta si cerca di rispolverare tabù, da tempo infranti, ma dai quali ancora nessuno a tolto il velo dell'ignoranza. Porno non è parola sconcia: tutti gli adolescenti fanno i conti con tette,sederi e alabarde sguainate in clip di mediocre qualità, e tale è il background del film dove il "casto" significa non parlarne o non voler sapere cosa ne pensa l'altra. Coppia in crisi alla ricerca dei motivi grazie ad un personal trainer dalla lunga carriera cinematografica a tinte forti. Tutto ovattato da nuove battute, forse scontate da pensare ma sempre simpatiche da sentire.
E con le "vecchie coppie" ci sono le "giovani coppie" in cerca di amore nelle sue nuove forme, talvolta trovandolo o solamente volendo credere di averlo già trovato.
Un film per tutti, senza falsi moralismi: al massimo il pargoletto innocente chiederà "cosa è quel coso che ronza nel negozio dove stanno le signorine gnude?" frase alla quale potrà seguire la scandalosa arrampicata sugli specchi genitoriale oppure un semplice sorriso padre di tutte le spiegazioni.
Divertente, bravo Fabio (de Luigi), brava Claudia (Gerini), attori oramai esperti nello stereotipare gli italiani medi senza fallare. :)
Un solo consiglio: il 3D è totalmente inutile.. fatene a meno.
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