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C'erano pochi dubbi sul fatto che i veri fan di quel capolavoro di nome Alien sarebbero usciti delusi dopo la visione di questo prequel.
Certo, non fosse stato per il nome di Ridley Scott, l'appeal sarebbe stato diverso e probabilmente anche il risultato finale di un film che si lascia guardare giusto per l'atmosfera che Scott stesso riesce a inserire qua e là grazie a qualche anno di esperienza e di genio artistico.
Ma gli elogi finiscono qua, perchè davvero verrebbe da chiedersi se dietro questo Prometheus ci sia la mano dell'autore del (probabilmente) migliore film di fantascienza mai realizzato. Banalità sconcertanti (ma davvero nel 2012 dobbiamo ancora ritrovarci i due fessi che in una spedizione interplanetaria multimiliardaria si comportano peggio che due somarelli in gita alle elementari? O ancora sorbirci l'equipaggio stereotipato con l'asiatico, il nero, il buono, il brutto e il cattivo?), autocitazioni e celebrazioni per non dire scopiazzature belle e buone (solito duello face-to-face finale quasi identico all'originale), persino anticipazioni di ulteriori sequel (i sequel del prequel del sequel! Dio mio!).
Il film fa vedere più muscoli (effetti speciali mastodontici) e poca sostanza (molta, molta, molta poca fantasia in una storia pensata male e sviluppata peggio).
Come molti altri hanno giustamente fatto notare i vari personaggi non vengono nemmeno sviluppati a dovere. Alcuni sono inutili (l'asiatico), altri persino ridicoli (il vecchietto claudicante al limite del farzesco).
Insomma, il problema è congenito: l'errore è nel voler continuare a proporre Alien, un film unico e irripetibile, il cui fascino si è esaurito nei 117 minuti dell'originale. E' già stato detto e fatto tutto là: con i silenzi, il buio degli anfratti della Nostromo, la suspence di quello che non si vede piuttosto che di quello che si vede. E non bastano effetti speciali da strapparsi i capelli o splendidi panorami islandesi nè tantomeno un Ridley Scott a non fare un buon film di fantascienza.
Il risultato finale è che si torna a casa con la voglia di rispolverare il DVD e di guardarsi l'originale. Quando Scott faceva i film per passione più che per i soldi.
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