Dal libro al film persa l'ironia
di Alessandra Levantesi La Stampa
Di solito gli scrittori, una volta concessi i diritti, si disinteressano di ciò che accadrà del loro libro al momento del trasferimento sullo schermo. Al contrario Salman Rushdie, di cui è nota la passione per il cinema, si è occupato lui stesso di produrre e sceneggiare I figli della Mezzanotte (Mondadori), il fluviale romanzo che nel 1980 lo impose all'attenzione internazionale, scegliendo come regista l'indiana naturalizzata canadese Deepa Mehta. Con un tale avallo da parte dell'autore, possiamo solo chiederci se il film non venga a confermare la teoria che talvolta una certa dose di infedeltà può aiutare a rimanere aderenti allo spirito della pagina. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2516 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 28 marzo 2013