Film visto nello scorso novembre al festival di Torino.
Trama molto coinvolgente, comincia in sordina e cresce fino all'inverosimile, seguendo le vicende della bravissima Astrid Whettnal, una quarantenne borghese, con una famiglia normale e una vita apparentemente normale. Il regista entra nella vita di questa donna e della sua famiglia, molto vicina alla chiesa e agli ambienti di volontariato parrocchiale, addentrandosi, pian piano, in un mondo di fondamentalismo religioso cristiano-cattolico. Il regista utilizza una serie di immagini molto forti e surreali per rappresentare l'esasperazione di questa donna che vede a poco a poco crollare tutti i baluardi che aveva faticosamente costruito nella sua vita.
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Film visto nello scorso novembre al festival di Torino.
Trama molto coinvolgente, comincia in sordina e cresce fino all'inverosimile, seguendo le vicende della bravissima Astrid Whettnal, una quarantenne borghese, con una famiglia normale e una vita apparentemente normale. Il regista entra nella vita di questa donna e della sua famiglia, molto vicina alla chiesa e agli ambienti di volontariato parrocchiale, addentrandosi, pian piano, in un mondo di fondamentalismo religioso cristiano-cattolico. Il regista utilizza una serie di immagini molto forti e surreali per rappresentare l'esasperazione di questa donna che vede a poco a poco crollare tutti i baluardi che aveva faticosamente costruito nella sua vita. Bella fotografia, bellissima colonna sonora.
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