donni romani
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domenica 8 luglio 2012
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un legal thriller per mcconaughey
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Un avvocato affermato che gira in limousine si trova fra le mani un caso scottante, difendere un giovane dell'alta società dall'accusa di stupro e tentato omicidio. Sarà l'inizio di un processo lungo e difficile, seguito da colpi di scena, trappole e raggiri che gli faranno rischiare la vita e mettere in discussione tutte le sue certezze. Era tempo che non si vedeva un solido film giudiziario venato di giallo e di critica sociale come questo, robusto, teso, avvincente. Frutto di una trama perfettamente orchestrata che distribuisce scene di analisi e di pura azione, e di un sototesto capace di suggerire trame ed intrighi che deludono profondamente chi ancora crede alla giustizia e alla verità ma che sono specchio di una società malata e corrotta.
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Un avvocato affermato che gira in limousine si trova fra le mani un caso scottante, difendere un giovane dell'alta società dall'accusa di stupro e tentato omicidio. Sarà l'inizio di un processo lungo e difficile, seguito da colpi di scena, trappole e raggiri che gli faranno rischiare la vita e mettere in discussione tutte le sue certezze. Era tempo che non si vedeva un solido film giudiziario venato di giallo e di critica sociale come questo, robusto, teso, avvincente. Frutto di una trama perfettamente orchestrata che distribuisce scene di analisi e di pura azione, e di un sototesto capace di suggerire trame ed intrighi che deludono profondamente chi ancora crede alla giustizia e alla verità ma che sono specchio di una società malata e corrotta. Matthew Mc Conaughey si muove perfettamente a suo agio nelle vesti del brillante avvocato sicuro di sè, e riesce a dare spessore anche alla frustrazione e alla paura che si impossessano di un uomo quando capisce di trovarsi in un gioco più grande di lui, dove la vita e la morte valgono poco o niente per chi è abituato a comandare e vincere. Un legal thriller di alto spessore quindi, che però è anche film di pura tensione e che invita lo spettatore a porsi le stesse domande del protagonista, e dare risposte altrettanto coraggiose e sincere.
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samanta
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giovedì 28 settembre 2017
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quando la giustizia è imprevedibile
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Ho visto da poco il film in TV, e la mia valutazione è positiva. La regia è di Brad Forman un regista che al tempo dell'uscita del film (2011) era alle prime esperienze di regia di lungometraggi, il film quando uscì ottenne abbastanza critiche favorevoli, ma commercialmente pur non essendo un flop non ebbe risultati esaltanti. Il protagonista principale l'avvocato Mickey Haller è interpretato da Matthew McConaughey che ha un buon curriculum cinematografico (Interstellar, Gold, La Torre Nera). La trama: Mickey Haller è un avvocato penalista spregiudicato che riesce quasi sempre a far assolvere imputati in realtà colpevoli e che è attaccato ai soldi che riceve in abbondanza grazie alle sue esose parcelle e che dirige i suoi affari a bordo di una lussuosa auto Lincoln guidata da un autista (da qui il titolo del film).
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Ho visto da poco il film in TV, e la mia valutazione è positiva. La regia è di Brad Forman un regista che al tempo dell'uscita del film (2011) era alle prime esperienze di regia di lungometraggi, il film quando uscì ottenne abbastanza critiche favorevoli, ma commercialmente pur non essendo un flop non ebbe risultati esaltanti. Il protagonista principale l'avvocato Mickey Haller è interpretato da Matthew McConaughey che ha un buon curriculum cinematografico (Interstellar, Gold, La Torre Nera). La trama: Mickey Haller è un avvocato penalista spregiudicato che riesce quasi sempre a far assolvere imputati in realtà colpevoli e che è attaccato ai soldi che riceve in abbondanza grazie alle sue esose parcelle e che dirige i suoi affari a bordo di una lussuosa auto Lincoln guidata da un autista (da qui il titolo del film). Per la sua disinvoltura è separato dalla moglie che lavora alla Procura distrettuale e che non condivide le sue scelte professionali ed ha una figlia con la quale si comporta come un buon padre. Grazie ai suoi intrallazzi nel palazzo di giustizia ottiene la difesa di Louis Roulet interpretato da Ryan Philipppe (Flags of Our Fhaters, Spia per caso) un ricco figlio di una donna importante immobiliarista che è accusato di violenze ad una prostituta. Roulet si proclama risolutamente innocente, ma in realtà Haller scopre che non solo è colpevole anni prima aveva ucciso una prostituta per la quale era stato condannato una persona difesa da lui difesa. Roulet che si accorge della scoperta del suo legale lo ricatta e lo minaccia l'avvvocato,trafugando una pistola dalla sua casa con la quale viene ucciso un amico investigatore di Haller che cercava le prove dell'omicidio della prostituta.
[SPOILER] Roulet viene assolto per le violenze ed arrestato per l'omicidio della prostituta ma viene rilasciato e vuole vendicarsi. Peraltro grazie anche all'aiuto di una banda di motociclisti spacciatori difesi in precedenza, Haller riesce ad impedire che Roulet mette in atto i suoi propositi, nel finale a sorpresa la madre di Roulet confessa di avere ucciso l'investigatore e spara all'avvocato con la pistola che aveva rubato il figlio, ma Haller che è armato è solo ferito e la uccide. Roulet viene arrestato e la vicenda fa comprendere ad Haller che la sua disinvoltura è assai pericoloso.
E' un buon thriller il finale ha dei colpi di scena abbastanza imprevedibili e nel corso del film esistono diversi momenti di tensione che avvincono lo spettatore, la trama è interessante anche perché pone problemi di coscienza: il mantenimento del segreto professionale anche quando si difende un pericoloso delinquente, la giustizia che spesso è vista come un affare per fare soldi ed ottenere notorietà a prescindere dal risultato sia esso morale o meno, l'uso di mezzi illeciti per ottenere un fine giusto. Peraltro il film non si abbandona a dialoghi moraleggianti o noiosi e l'azione è sempre sostenuta ad un ritmo avvincente, senza fare ricorso a effetti speciali o a inseguimenti mozzafiato.Di ottimo livello l'interpretazione di McConaughey che riece a rendere bene un personaggio simpatico anche se si comporta come un pirata nelle aule di giustizia, corrette le altre interpretazioni tra le quali spicca per simpatia Marisa Tomei.
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giorpost
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giovedì 5 giugno 2014
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personaggio carismatico e ritmo. bravo mcconaughey
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Mike Heller è un avvocato di L.A. senza scrupoli che difende spacciatori e prostitute, capace di interrompere un’ udienza in tribunale per “mancanza di onorario”. Si destreggia tra delinquenti di ogni specie come fosse parte di quel mondo, tra bustarelle varie e dialoghi poco ortodossi, il tutto a bordo di una disordinata Lincoln scura, con una targa che è tutto un programma. Protagonista di The Lincoln Lawyer (USA, 2011) un brillante Matthew McConaughey, adattatosi al ruolo tingendosi i capelli di un castano scuro (a discapito del consueto biondo), faccia vissuta e atteggiamento da quarterback di strada, il tutto condito da una buona spalla, quel Laurence Mason perfettamente calato nelle vesti di Earl, il fidato chauffeur di colore.
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Mike Heller è un avvocato di L.A. senza scrupoli che difende spacciatori e prostitute, capace di interrompere un’ udienza in tribunale per “mancanza di onorario”. Si destreggia tra delinquenti di ogni specie come fosse parte di quel mondo, tra bustarelle varie e dialoghi poco ortodossi, il tutto a bordo di una disordinata Lincoln scura, con una targa che è tutto un programma. Protagonista di The Lincoln Lawyer (USA, 2011) un brillante Matthew McConaughey, adattatosi al ruolo tingendosi i capelli di un castano scuro (a discapito del consueto biondo), faccia vissuta e atteggiamento da quarterback di strada, il tutto condito da una buona spalla, quel Laurence Mason perfettamente calato nelle vesti di Earl, il fidato chauffeur di colore. L’ opera ha un buon ritmo, a tratti simile ai serial televisivi in stile CSI, non lascia spazio alla noia ed in più colpisce per quella vita a doppio binario di Heller, diviso tra il marciume metropolitano da affrontare di petto e le giornate trascorse con la figlia da buon padre responsabile con un divorzio, gestito nel modo più civile possibile, dalla ex moglie che è pure dipendente della Procura Distrettuale.
La sua carriera prende una piega complicata quando viene chiamato a difendere Louis, un ricco rampollo apparentemente innocuo, accusato di omicidio. Saranno l’ evolversi del processo, il ricordo di un caso simile accaduto alcuni anni prima ed il riavvicinamento a Maggie (Marisa Tomei) a fargli cambiare prospettive, le quali rischiano di crollare quando il un suo più stretto collaboratore ed amico Frank (il sempre bravissimo William H. Macy) viene assassinato, presumibilmente dagli scagnozzi della ricca famiglia di Louis. Davanti ad un dilemma grosso come una casa, riesce a far assolvere l’ imputato (pur sapendolo colpevole) salvo poi incastrarlo appena uscito dal tribunale con un escamotage.
Pur rimanendo ancorato a certa clientela che non gli nega favori “sporchi” in cambio di mancati compensi, Mike raggiungerà anche una pseudo redenzione.
Questo lungometraggio non appartiene di certo al ristretto novero di film che fanno storia, ma Brad Furman dirige ottimamente McConaughey e fa la sua brava figura.
Voto: 7 -
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onufrio
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giovedì 14 febbraio 2013
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l' avvocato del "diavolo"
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Mickey Haller (McConaughey) è un rampante avvocato penalista, pronto a difendere i più loschi criminali di Los Angeles, trovando sempre il modo (non sempre legale) per uscirne vincitore. Un suo collega (Leguizamo) gli propone un nuovo caso: Louis Roulet (R.Philippe) è un 32enne di ricca famiglia ingiustamente accusato di violenza e aggressione ad una escort di nome Reggie (M.Levieva). Haller coglie la palla al balzo e si prende cura di questo caso.. un caso che lo coinvolgerà più di quanto egli si aspettasse. Il film parte come genere giudiziario, per poi diventare un thriller. McConaughey regge la parte, ed il resto del cast è ben amalgamato grazie anche ad una storia che si mantiene viva fino all'ultimo.
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paolp78
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venerdì 29 maggio 2015
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legal thriller che non sta in piedi
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La trama riassunta in due righe (letta al volo) mi ha intrigato e con la serata libera ho deciso di vedere questo film in TV, sperando di trovarmi di fronte uno di quei bei “film processuali”, con una sceneggiatura ben curata, di cui costituiscono il più alto esempio capolavori come “Anatomia di un omicidio” di Otto Preminger, o ”La parola ai giurati” di Sidney Lumet.
I primi quindici minuti hanno alimentato le mie speranze, nonostante la regia mi sia rimasta subito indigesta a causa delle tecniche di ripresa scelte, a mio avviso poco adatte ad un film di questo genere. Tuttavia la descrizione del sottobosco giudiziario e dell’eccentrico avvocato penalista mi sono sembrate azzeccate, riportandomi quasi alla mente il già citato capolavoro di Preminger.
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La trama riassunta in due righe (letta al volo) mi ha intrigato e con la serata libera ho deciso di vedere questo film in TV, sperando di trovarmi di fronte uno di quei bei “film processuali”, con una sceneggiatura ben curata, di cui costituiscono il più alto esempio capolavori come “Anatomia di un omicidio” di Otto Preminger, o ”La parola ai giurati” di Sidney Lumet.
I primi quindici minuti hanno alimentato le mie speranze, nonostante la regia mi sia rimasta subito indigesta a causa delle tecniche di ripresa scelte, a mio avviso poco adatte ad un film di questo genere. Tuttavia la descrizione del sottobosco giudiziario e dell’eccentrico avvocato penalista mi sono sembrate azzeccate, riportandomi quasi alla mente il già citato capolavoro di Preminger.
Sono convinto che se la storia fosse rimasta ferma a quanto letto da me nel breve riassunto, ovvero la difesa di un giovane facoltoso accusato di stupro e lesioni, ne sarebbe potuto venir fuori un ottimo film. Viceversa di qui in avanti la sceneggiatura comincia ad ingarbugliarsi in modo esageratamente forzato e ben poco credibile, con l’effetto di scadere nel ridicolo. Il film si trasforma nel solito legal thriller: genere che va tanto di moda oggi e che non ha nulla da spartire coi grandi film di un tempo.
Il momento in cui si capisce che il film sta andando a rotoli è nel colloquio allo studio legale, dove il cliente offre la sua versione dei fatti, che risulta già da subito talmente incredibile da far capire immediatamente tutto.
Proseguendo, il film peggiora e non sta più in piedi: la sceneggiatura presenta una serie di buchi impressionante e numerose scempiaggini; al contempo “i colpi di scena” non funzionano per niente, risultando tutti ampiamente prevedibili. Il film diventa noioso, non più interessante e finisce per stancare pesantemente.
Registro infine l’ennesima interpretazione di un avvocato da parte di McConaughey (secondo me è un record), che resta comunque una delle poche cose da salvare.
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emanuele r.
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sabato 16 luglio 2016
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bel film sul mondo dei tribunali e dei processi
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Un avvocato, che usa la sua auto come ufficio,si prende in carica la difesa di un ricco ragazzo accusato di aver ucciso e stuprato una donna. Questo thriller legale è abbastanza particolare soprattutto nel finale. In questo film, l'avvocato non solo difende al meglio il suo assistito, ma è costretto anche ad indagare sull'omicidio del suo investigatore privato. Così egli scoprirà una strana e cruda verità, che metterà a rischio la sua incolumità e si aprirà una sfida. Alla fine, lascio immaginare chi sarà il vincitore. Questo film è molto avvincente e curioso, soprattutto per gli amanti del genere. Si può dire che si incontrano vari generi, come il thriller legale e l'azione.
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