damien karras
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mercoledì 4 dicembre 2013
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siamo tutti "isole" finche non si trova
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Va detto da subito che stupisce la recitazione di Asia Argento in questo film, forse il suo film, comunque quella ragazza muta per scelta e molto introversa trova in Asia una prova di immedesimazione nel personaggio non comune.
Dopo qualche passo del film, si intuisce il vero intento del regista nel descrivere isole non tanto quel territorio circondato interamente dal mare, ma piuttosto le persone che non necessariamente sono abitanti di quel territotio, ma che effettivamente tendono esserlo nella vita ricevendo poco e trasmettendo ancora meno.
Il regista si esalta nel non descrivere il vero motivo del mutismo della ragazza lasciandolo all'immaginazione dello spettatore,e quindi lei isola a causa di tutti i suoi problemi non compresi da nessuno e lui isola con diversi problemi ma lasciato solo perchè straniero, trovano nella loro comune situazione una complicità non compresa da nessuno.
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Va detto da subito che stupisce la recitazione di Asia Argento in questo film, forse il suo film, comunque quella ragazza muta per scelta e molto introversa trova in Asia una prova di immedesimazione nel personaggio non comune.
Dopo qualche passo del film, si intuisce il vero intento del regista nel descrivere isole non tanto quel territorio circondato interamente dal mare, ma piuttosto le persone che non necessariamente sono abitanti di quel territotio, ma che effettivamente tendono esserlo nella vita ricevendo poco e trasmettendo ancora meno.
Il regista si esalta nel non descrivere il vero motivo del mutismo della ragazza lasciandolo all'immaginazione dello spettatore,e quindi lei isola a causa di tutti i suoi problemi non compresi da nessuno e lui isola con diversi problemi ma lasciato solo perchè straniero, trovano nella loro comune situazione una complicità non compresa da nessuno.
La scena finale è l'accento su questa bella pellicola, lei che vincendo vecchi timori cerca la persona amata immergendo il viso nel mare come da lui suggerito, ma purtoppo omai non piu presente.
Questa è la prova provante che anche con pochi mezzi si possono fare bellisimi flm, che poco o niente hanno da invidiare a pellicole molto piu costose
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j.kkkk
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sabato 22 dicembre 2012
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piccola perla del cinema indipendente italiano
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Isole ti catapulta in una storia fatta di sguardi timidi e di un amore caraterizzato dalla solitudine dei personaggi .
Questo film è un piccolo capolavoro del cinema indipendente italiano.La magnifica fotografia ricalca il paesaggio delle isole Tremiti facendo entrare lo spettatore ancor di più nelle storia .Asia Argento in questo film è sublime ,oserei dire speciale .Ivan franek è bravissimo .
Il finale è commuovente e inaspettato.
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jayan
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domenica 20 maggio 2012
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silenzi, sguardi, immagini, amore
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Un film come pochi registi sanno fare e rari attori sanno interpretare. Il potere del silenzio e della musica, le immagini dell'isola delle Tremiti dove si incontrano un vecchio prete con una mano che non può utilizzare e una gamba inferma, sua sorella che parla sempre e male di lui e di chi gli sta vicino, una donna adottata che si rifiuta di parlare e, infine, un extracomunitario senza permesso che non riesce a trovare lavoro. Darà un alloggio e una paga all'extracomunitario, che si innammorerà della donna muta, e tra cui nascerà un amore delicato, nel silenzio, per sbocciare, alla fine... non si dice. Le immagini bellissime dell'isola, il mare che trionfa, gli interni della casa, le feste popolari e le tradizioni, la gente che rifiuta la presenza dell'extracomunitario, solo il prete e la donna muta sapranno comprenderlo.
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Un film come pochi registi sanno fare e rari attori sanno interpretare. Il potere del silenzio e della musica, le immagini dell'isola delle Tremiti dove si incontrano un vecchio prete con una mano che non può utilizzare e una gamba inferma, sua sorella che parla sempre e male di lui e di chi gli sta vicino, una donna adottata che si rifiuta di parlare e, infine, un extracomunitario senza permesso che non riesce a trovare lavoro. Darà un alloggio e una paga all'extracomunitario, che si innammorerà della donna muta, e tra cui nascerà un amore delicato, nel silenzio, per sbocciare, alla fine... non si dice. Le immagini bellissime dell'isola, il mare che trionfa, gli interni della casa, le feste popolari e le tradizioni, la gente che rifiuta la presenza dell'extracomunitario, solo il prete e la donna muta sapranno comprenderlo. Asia Argento, che interpreta la muta (Martina) è eccezionale. Con gli sguardi e la mimica riesce a trasmettere molto più delle parole. Anche l'interprete del prete è molto bravo, un prete apparentemente burbero, ma che dimostra di avere un cuore. L'extracomunitario, Ivan, è bravo nella recitazione molto naturale. La regia è attenta ai minimi particolari, che si uniscono all'insieme delle immagini a formare come dei quadri, dei dipinti. La fotografia è perfetta ma ciò che eccelle è la musica, che fa il film. Qui il silenzio si fonde e alterna con la musica. Un critico ha detto che Asia non parla, e l'ha detto come se fosse una mancanza, e invece è proprio lei la gemma del film, la pietra preziosa e rara. Bravissimi. Un film da non perdere. Avevamo dimenticato questo genere di film.
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rescart
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mercoledì 16 maggio 2012
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il nuovo mondo di chiantini
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Per Ivan le isole Tremiti sono l'America, ma come in America le cose cambiano in fretta e così capita che in Italia la crisi rende tutti bugiardi e violenti nel tentativo di dissimulare una ricchezza che forse domani tornerà. Ma per Ivan l'Italia resta il paese dove tutto è possibile, anche fidarsi del prossimo, cosa a cui gli italiani per primi non hanno mai creduto. Ma non per cattiveria, piuttosto per una sorta di incapacità di dire pane al pane e vino al vino. Tant'è che anche Enzo,l'anziano sacerdote convalescente, anzichè l'acqua con le medicine beve il vino. Un piccolo sfizio che però la dice lunga. Chi invece non parla è Martina. Ma anche lei riacquisterà la favella giusto in tempo per far capire a Ivan che in Italia le cose sono cambiate: c'è crisi ma nessuno vuole ammetterlo.
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Per Ivan le isole Tremiti sono l'America, ma come in America le cose cambiano in fretta e così capita che in Italia la crisi rende tutti bugiardi e violenti nel tentativo di dissimulare una ricchezza che forse domani tornerà. Ma per Ivan l'Italia resta il paese dove tutto è possibile, anche fidarsi del prossimo, cosa a cui gli italiani per primi non hanno mai creduto. Ma non per cattiveria, piuttosto per una sorta di incapacità di dire pane al pane e vino al vino. Tant'è che anche Enzo,l'anziano sacerdote convalescente, anzichè l'acqua con le medicine beve il vino. Un piccolo sfizio che però la dice lunga. Chi invece non parla è Martina. Ma anche lei riacquisterà la favella giusto in tempo per far capire a Ivan che in Italia le cose sono cambiate: c'è crisi ma nessuno vuole ammetterlo. Salvo prenderti a pugni e calci se ingenuamente "fingi" di non saperlo. Ivan tornerò in Albania privato di questa sua ingenuità e come le api di un'arnia troverà le parole per comunicare ai suoi concittadini che i tempi da noi sono cambiati. Non necessariamente in peggio.
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