diomede917
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domenica 8 aprile 2012
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sogni di rock 'n roll
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Dieci anni fa una rockband molto disadatta e volgare faceva il bello e soprattutto il cattivo tempo in quel di Rosignano Solvay…..dopo dieci anni un fan che ha legato a doppio nodo la sua vita con quella del suo gruppo preferito decide di dedicargli uno spazio importante all’interno di un documentario sul Rock Italiano.
Questa è l’idea di base dell’opera seconda di Carlo Virzì “I più grandi di tutti”.
Essendo lui stesso leader degli Snaporaz, che hanno curato diverse colonne sonore del più famoso fratello Paolo, sicuramente ci mette molto del suo vissuto nel raccontare le gesta dei mitici Pluto.
E’ un film che pone l’accento su quanto certe leggende metropolitane mitizzano le rock star nella fantasia dei propri fan e quanto in realtà, come in questo caso, sono dei picari decisamente cialtroni.
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Dieci anni fa una rockband molto disadatta e volgare faceva il bello e soprattutto il cattivo tempo in quel di Rosignano Solvay…..dopo dieci anni un fan che ha legato a doppio nodo la sua vita con quella del suo gruppo preferito decide di dedicargli uno spazio importante all’interno di un documentario sul Rock Italiano.
Questa è l’idea di base dell’opera seconda di Carlo Virzì “I più grandi di tutti”.
Essendo lui stesso leader degli Snaporaz, che hanno curato diverse colonne sonore del più famoso fratello Paolo, sicuramente ci mette molto del suo vissuto nel raccontare le gesta dei mitici Pluto.
E’ un film che pone l’accento su quanto certe leggende metropolitane mitizzano le rock star nella fantasia dei propri fan e quanto in realtà, come in questo caso, sono dei picari decisamente cialtroni.
Per il fan Ludovico, interpretato molto bene da Corrado Fortuna, rivedere i suoi idoli dieci anni dopo è sconcertante….il batterista è un disoccupato che vive in perenne stato catatonico (sembra uscito dai Tenenbaum di Wes Anderson) si è sposato con la fidanzata storica e ha un figlio di 7 anni decisamente più adulto di lui, la bassista si è imborghesita e convive alle spalle del facoltoso compagno, il chitarrista si tiene ben stretto il suo posto di operaio e il cantante continua a fare il parassita alle spalle di chiunque.
Dei quattro della band Alessandro Roja è la vera sorpresa lascia dietro il suo Dandy televisivo e sfodera un bel personaggio Livorno Style, Marco Cocci porta l’estremizzazione di se stesso (lui anche nella vita canta con i Malfunk) e del personaggio di Ovosodo che lo ha portato alla ribalta, Claudia Pandolfi con i Virzì da tutta se stessa e sicuramente le se flatulenze e i suoi rutti diventeranno opera di culto….mentre Dario Cappanera rappresenta la rabbia operaia.
I più grande di tutti è decisamente un tentativo nobile di trattare un argomento che in altre realtà cinematografiche funziona meglio, il respiro proletario e battagliero lo avvicina a I commitments di Alan Parker anche se quella band aveva talento vero questi sono dei poveri cristi.
Pur partendo bene il film ha decisamente il fiato corto e nonostante siano dei simpatici figli di…avrebbero meritato una storia migliore.
Voto 6
PS….questo è un film che va visto fino alla fine….i titoli di coda sono imperdibili….il vero fiore all’occhiello della pellicola
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rita branca
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domenica 8 settembre 2013
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ricordi che commuovono
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I più grandi di tutti, film (2011) di Carlo Virzì con Corrado Fortuna, Alessandro Roja, Claudia Pandolfi, Marco Cocci, Nicolò Belloni, Catherine Spaak, Dario Cappanera, Frankie HI-NRG MC
Bellissimo film ambientato in Toscana ai giorni nostri che presenta la vita grigia e complicata degli ex componenti di un gruppo rock giovanile degli anni sessanta, “I Pluto”, scioltosi da secoli e quasi dimenticato dagli stessi componenti.
Nessuno di loro ha continuato a suonare, sono tutti imbrigliati nelle maglie di una rete in cui ci si deve arrabattare per sopravvivere: uno solo, quasi perennemente disoccupato, ha messo su famiglia ed ha un bambino in età scolare, splendidamente recitato dal piccolo Nicolò Belloni; un altro lavora in fabbrica e si occupa amorevolmente di un anziano genitore malato e infastidito dal figlio troppo premuroso; il terzo, l’ex cantante, cerca di sbarcare il lunario continuando a comportarsi come un eterno ragazzino immaturo; l’unica componente femminile sembra avere una vita rassicurante, ma non esita ad abbandonarla quando se ne presenta l’occasione.
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I più grandi di tutti, film (2011) di Carlo Virzì con Corrado Fortuna, Alessandro Roja, Claudia Pandolfi, Marco Cocci, Nicolò Belloni, Catherine Spaak, Dario Cappanera, Frankie HI-NRG MC
Bellissimo film ambientato in Toscana ai giorni nostri che presenta la vita grigia e complicata degli ex componenti di un gruppo rock giovanile degli anni sessanta, “I Pluto”, scioltosi da secoli e quasi dimenticato dagli stessi componenti.
Nessuno di loro ha continuato a suonare, sono tutti imbrigliati nelle maglie di una rete in cui ci si deve arrabattare per sopravvivere: uno solo, quasi perennemente disoccupato, ha messo su famiglia ed ha un bambino in età scolare, splendidamente recitato dal piccolo Nicolò Belloni; un altro lavora in fabbrica e si occupa amorevolmente di un anziano genitore malato e infastidito dal figlio troppo premuroso; il terzo, l’ex cantante, cerca di sbarcare il lunario continuando a comportarsi come un eterno ragazzino immaturo; l’unica componente femminile sembra avere una vita rassicurante, ma non esita ad abbandonarla quando se ne presenta l’occasione.
Queste vite grigie e ormai distanti si rianimano quando un giorno Ludovico, un ricchissimo ex fan del gruppo, ridotto su una sedia a rotelle, per un incidente capitato mentre si recava ad uno dei loro concerti, li convoca perché desidera girare un film sulla loro carriera della durata di 60 minuti.
Da questo momento in poi il film, che è sapientemente colorito con piacevoli note umoristiche, comincia a commuovere ed alla fine è difficile trattenere le lacrime. Le sorprese sono assicurate.
Bella la fotografia, belli i dialoghi, bravi e convincenti gli attori, piacevolissima anche la colonna sonora.
Rita Branca
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jackiechan90
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domenica 27 luglio 2014
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contro tutto e tutti: ecco a voi i pluto!
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Nelle pause estive consiglio particolarmente questo film che non ha grosse pretese, ma riesce a distendere i nervi facendo ridere con leggerezza e commuovendo per la sua semplicità. La storia racconta di una ex rock band degli anni 90, i Pluto, i cui membri si incontrano dopo anni per partecipare ad un’intervista voluta da un loro fan che è anche un critico musicale. I rapporti tra di loro non sono ottimi e vengono subito fuori vecchi rimorsi e ricordi dolorosi. Ma alla fine l’amicizia che li lega prevale e sarà per loro un’ottima occasione per prendersi una rivincita nei confronti della vita e del grigiore della provincia che sembrava averli condannati nell’oblio.
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Nelle pause estive consiglio particolarmente questo film che non ha grosse pretese, ma riesce a distendere i nervi facendo ridere con leggerezza e commuovendo per la sua semplicità. La storia racconta di una ex rock band degli anni 90, i Pluto, i cui membri si incontrano dopo anni per partecipare ad un’intervista voluta da un loro fan che è anche un critico musicale. I rapporti tra di loro non sono ottimi e vengono subito fuori vecchi rimorsi e ricordi dolorosi. Ma alla fine l’amicizia che li lega prevale e sarà per loro un’ottima occasione per prendersi una rivincita nei confronti della vita e del grigiore della provincia che sembrava averli condannati nell’oblio. Il regista Carlo Virzì ricostruisce l’universo dell’indie rock con false interviste ai protagonisti della scena musicale dell’epoca(con tanto di cameo per Red Ronnie e la sua trasmissione Roxy Bar), i centri sociali, la scena grunge e il mondo delle band emergenti fatto da persone che mettono la propria passione di fronte a tutto, tutto il contrario dei vari X Factor e The Voice, a cui sembriamo condannati oggi. È proprio la simpatia e la bonomia dei personaggi ad attirare particolarmente, insieme alla colonna sonora in puro stile rock. Un film consigliato per ridere spensieratamente e immaginare di poter essere, almeno per un po’, una rockstar.
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jonnylogan
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martedì 17 dicembre 2019
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evaporati in una nuvola rock
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A metà degli anni novanta il gruppo rock dei Pluto era a un passo dallo sfondare, ma dissidi interni mai sopiti ne minarono irrimediabilmente l’unità, portandoli allo scioglimento dopo una breve stagione di successi. A oltre quindici anni dall’ultimo concerto l’ex - batterista Loris Vanni riceve un messaggio email di un giornalista che desidera girare un documentario dedicato ai Pluto. Loris si mette immediatamente alla ricerca dei suoi ex colleghi.
Film firmato dal fratello minore di Paolo Virzì, appassionato di musica e autore della scena rock Livornese, e che prende spunto dalle commedie a sfondo musicale, difficile non notare delle similitudini con the Blues Brothers, ricordo di una generazione che si è sballata ma che con il passare degli anni ha deciso di mettere chi la testa a posto, Sabrina e a suo modo Loris, e chi di smetterla di rincorrere un sogno difficile da realizzare, come Maurilio e Rino.
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A metà degli anni novanta il gruppo rock dei Pluto era a un passo dallo sfondare, ma dissidi interni mai sopiti ne minarono irrimediabilmente l’unità, portandoli allo scioglimento dopo una breve stagione di successi. A oltre quindici anni dall’ultimo concerto l’ex - batterista Loris Vanni riceve un messaggio email di un giornalista che desidera girare un documentario dedicato ai Pluto. Loris si mette immediatamente alla ricerca dei suoi ex colleghi.
Film firmato dal fratello minore di Paolo Virzì, appassionato di musica e autore della scena rock Livornese, e che prende spunto dalle commedie a sfondo musicale, difficile non notare delle similitudini con the Blues Brothers, ricordo di una generazione che si è sballata ma che con il passare degli anni ha deciso di mettere chi la testa a posto, Sabrina e a suo modo Loris, e chi di smetterla di rincorrere un sogno difficile da realizzare, come Maurilio e Rino. La strada percorsa da Loris, ex batterista disoccupato e con figlio a carico con il quale ha instaurato un rapporto più amicale che da genitore responsabile, va ben oltre un’intervista con un giornalista paraplegico e facoltoso che ai Pluto ha dedicato gambe e vita. Per gli altri membri della rock band più sgangherata di tutta la toscana e della scena underground, Virzì sceglie un vocalist con le fattezze di Marco Cocci, lanciato in passato dal fratello del regista, ma noto anche per essere egli stesso protagonista della scena underground. Una bassista con le sembianze di Claudia Pandolfi che ha deciso di ricrearsi una vita rispettabile con un nuovo compagno, Francesco Villa del duo comico Ale e Franz, e per finire un chitarrista, Dario ‘K’ Cappanera, impegnato da sempre nel mondo metal, che ha abdicato alla sua bravura per entrare sommessamente in fabbrica. Fra finte interviste e interventi di vere rock star che impersonano loro stesse. Ricordi che fanno riaffiorare iniziali ruggini e una sala prove che denuncia come il tempo possa passare anche per ‘i più grandi di tutti’, come affermato dal giornalista Ludovico Reviglio, impersonato da Corrado Fortuna. A film ultimato, lanciato anche da un EP composto da cinque pezzi punk rock firmati ed eseguiti dallo stesso Virzì, il risultato che si ammira è una commedia on the road dal finale agrodolce incentrata sul senso della vita e su come questa possa cambiarti con il passare del tempo. Su come i tuoi sogni di ventenne spesso non collimino con quello che ti attende in età adulta e su come certe amicizie possano segnarti irrimediabilmente non passando mai del tutto inosservate.
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amicinema
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domenica 8 aprile 2012
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amarcord di sogni di rock'n'roll
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Amarcord di sogni di rock'n'roll in salsa livornese, "I piu' grandi di tutti" e' l'ultimo film di Carlo Virzi che riunisce assieme tanti bravi attori dei film di suo fratello Paolo.
C'e' Corrado Fortuna (il mitico Tanino di "My name in Tanino"), c'e' la sempre brava Claudia Pandolfi, c'e' Marco Cocci ("Ovosodo"), c'e' Alessandro Roja (bravissimo in "Magnifica Presenza" di Ozpetek)... insomma il cast e' giovane e pieno di entusiasmo e si cala molto bene nei panni del quartetto di ex-rocker dei Pluto.
La sceneggiatura e la regia non sempre sono all'altezza delle aspettative... soprattutto non mi ha convinto tecnicamente Virzi che tenta sempre di strafare con inquadrature strane e carrellate troppo didascaliche.
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Amarcord di sogni di rock'n'roll in salsa livornese, "I piu' grandi di tutti" e' l'ultimo film di Carlo Virzi che riunisce assieme tanti bravi attori dei film di suo fratello Paolo.
C'e' Corrado Fortuna (il mitico Tanino di "My name in Tanino"), c'e' la sempre brava Claudia Pandolfi, c'e' Marco Cocci ("Ovosodo"), c'e' Alessandro Roja (bravissimo in "Magnifica Presenza" di Ozpetek)... insomma il cast e' giovane e pieno di entusiasmo e si cala molto bene nei panni del quartetto di ex-rocker dei Pluto.
La sceneggiatura e la regia non sempre sono all'altezza delle aspettative... soprattutto non mi ha convinto tecnicamente Virzi che tenta sempre di strafare con inquadrature strane e carrellate troppo didascaliche.
Per il resto e' un film piacevole che ci restituisce l'atmosfera di una certa provincia italiana e ci parla garbatamente di quello che rimane di noi e dei nostri sogni nel passare del tempo.
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