L'Ordine Naturale dei Sogni

Dopo il suo esordio dietro la macchina da presa con il timido Il Primo dei Bugiardi, Ricky Gervais noto comico americano, un po' meno qui da noi, scrive e dirige il suo secondo film in collaborazione con Stephan Merchant. Cemetery Junction è il classico racconto di formazione che prendendo spunto dalle grandi personalità chiuse dentro piccole cittadine (in questo caso Reading) in cui vivono persone mediocri, ma lavoratrici si incanala nella strada della ribellione sia di classe che sociale. Le inquadrature di Gervais, nonostante si tratti di una commedia, sono fredde e ritraggono in modo quasi crudele persone disperate e senza futuro. I dialoghi non sono mai banali e il film scorre solido e veloce per il brio dei loro protagonisti, tra cui l'ottimo Tom Hughes che è la perfetta rappresentazione inglese del James Dean di Gioventù Bruciata, e il regista non manca di sottolinearlo. Il film è un inno alle occasioni della giovinezza e uno sguardo nostalgico verso il passato, in cui ogni cosa era possibile, con le pulsioni degli anni settanta in pieno vigore, ma è soprattutto un omaggio sentito e mai ipocrita ad una società proletaria dalla quale Gervais ha ereditato i natali. Un film sincero. Bella anche la colonna sonora in cui possiamo gustare All the Young Dudes nella versione cantata da David Bowie e la chicca Cum On Feel The Noize eseguita dal personaggio di Jack Doolan davanti a una ciurma di vecchietti conservatori. Voto: 7,5