carmine antonello villani
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lunedì 28 dicembre 2009
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guerra tra i sessi: l'amore trionfa sempre
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Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, l’ennesima commedia romantica gioca con il vecchio adagio che è il preludio di una guerra tra i sessi. “La dura verità” prende il titolo da una rubrica condotta da un simpatico mascalzone che invita uomini senza attributi a riprendere lo scettro del comando su donne sempre più nevrotiche. Abby è una produttrice di successo con la mania del controllo ma senza uno straccio di fidanzato all’orizzonte; Mike è uno sciupafemmine che alza lo share televisivo grazie alla faccia tosta ed ad una certa dose di umorismo. Decalogo su come prendere all’amo il principe azzurro e consigli spicci per il gentil sesso che ha smesso i panni della seduttrice per indossare quello della manager votata al lavoro, il film di Robert Luketic si avvale di attori –la coppia fa davvero scintille sullo schermo: Katherine Heigl illumina lo schermo; Gerard Butler, ex Leonida in “300”, ha fascino da vendere- che flirtano come scolaretti prima di scoprirsi innamorati.
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Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, l’ennesima commedia romantica gioca con il vecchio adagio che è il preludio di una guerra tra i sessi. “La dura verità” prende il titolo da una rubrica condotta da un simpatico mascalzone che invita uomini senza attributi a riprendere lo scettro del comando su donne sempre più nevrotiche. Abby è una produttrice di successo con la mania del controllo ma senza uno straccio di fidanzato all’orizzonte; Mike è uno sciupafemmine che alza lo share televisivo grazie alla faccia tosta ed ad una certa dose di umorismo. Decalogo su come prendere all’amo il principe azzurro e consigli spicci per il gentil sesso che ha smesso i panni della seduttrice per indossare quello della manager votata al lavoro, il film di Robert Luketic si avvale di attori –la coppia fa davvero scintille sullo schermo: Katherine Heigl illumina lo schermo; Gerard Butler, ex Leonida in “300”, ha fascino da vendere- che flirtano come scolaretti prima di scoprirsi innamorati. Sboccato anche se onesto nel finale piuttosto scontato, “La dura verità” non può certo definirsi un prodotto originale ma gioca bene con l’imprevedibilità dell’amore e le pillole di saggezza elargite da un macho con il cuore tenero. Qualche battuta fulminante ed un orgasmo stile “Harry ti presento Sally” compensano una sceneggiatura già vista, eppure la ricetta funziona nonostante gli ingredienti siano già noti.
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
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wynorski guiaz '80s
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mercoledì 16 dicembre 2009
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the hugly truth of katherine e gerard
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La produttrice esecutiva di un programma di rete locale Abby Ritcher(Katherine Heigl) si sente in conflitto quando, a causa del calo di ascolti, deve collaborare con il presentatore Mike Chadway(Gerard Butler) esperto consigliere di relazioni tra uomini e donne. Dapprima in combutta, i due stringono poi amicizia e Mike insegna ad Abby a conquistare il suo innamorato vicino di casa. Ma alla fine i due si innamoreranno... Dopo una serie di pellicole datate anni '90 ignorate dal pubblico e raggiunta una grande notorietà nel 2007 con la serie tv Grey's Anatomy, Katherine Heigl è il perfetto esempio di nuova attrice comica del pubblico Americano. Passati gli altrettanti successi al box office di Molto Incinta e 27 Volte In Bianco, per la Heigl in questo nuovo film, si offre la parte dell'innamorata inesperta di turno che viene a conoscenza del perfetto macho muscoloso saccente riguardo a rapporti tra uomini e donne.
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La produttrice esecutiva di un programma di rete locale Abby Ritcher(Katherine Heigl) si sente in conflitto quando, a causa del calo di ascolti, deve collaborare con il presentatore Mike Chadway(Gerard Butler) esperto consigliere di relazioni tra uomini e donne. Dapprima in combutta, i due stringono poi amicizia e Mike insegna ad Abby a conquistare il suo innamorato vicino di casa. Ma alla fine i due si innamoreranno... Dopo una serie di pellicole datate anni '90 ignorate dal pubblico e raggiunta una grande notorietà nel 2007 con la serie tv Grey's Anatomy, Katherine Heigl è il perfetto esempio di nuova attrice comica del pubblico Americano. Passati gli altrettanti successi al box office di Molto Incinta e 27 Volte In Bianco, per la Heigl in questo nuovo film, si offre la parte dell'innamorata inesperta di turno che viene a conoscenza del perfetto macho muscoloso saccente riguardo a rapporti tra uomini e donne. La coppia Heigl/Butler è spassosa, simpatica e a volte sopra le righe e quindi il pubblico si diverte. Il regista Robert Luketic(La Rivincita Delle Bionde) dirige con competenza e giusto senso del ritmo riguardo al genere della commedia sentimentale e ciò aggiunge molto allo stile visivo e narrativo de La Dura Verità. La pellicola è sostenuta da interi dialoghi e qualche gag(non necessariamente scatologica) e il punto di forza, oltre che a Catherine Heigl è il simpatico Gerard Butler e le sue teorie di conquista di uomini e donne; fonte di origine indiscussa di dibattiti e messagio comunicativo dove il film vuole andare a parare. Non tutto funziona e a volte passano non ben pochi minuti prima di tornare a ridere; comunque ci si diverte. In generale un'altra bella prova di commedia per Katherine Heigl e rivelazione in ambito comico per Gerard Butler. Simpatico.
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scarlett
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martedì 28 dicembre 2010
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la verità è dura, eh?
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Abby è un'attraente donna in carriera, precisa, efficiente e sicura di sé sul lavoro. Romantica, single, passionale, pignola e piuttosto opprimente nella vita privata. "opprimente" e "pignola" si riferiscono alla sua lista di caratteristiche di cui deve essere dotato il suo uomo ideale per avere una chance con lei.
Mike è un bel uomo, spregiudicato, volgare, cinico, arrogante, sicuro di sé, gran rubacuori. Secondo lui il vero amore non esiste, quindi divertirsi e godere è sempre meglio che piagnucolare per il proprio cuore infranto.
Sono 2 personaggi totalmente agli antipodi eppure si ritrovano a dover lavorare insieme.
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Abby è un'attraente donna in carriera, precisa, efficiente e sicura di sé sul lavoro. Romantica, single, passionale, pignola e piuttosto opprimente nella vita privata. "opprimente" e "pignola" si riferiscono alla sua lista di caratteristiche di cui deve essere dotato il suo uomo ideale per avere una chance con lei.
Mike è un bel uomo, spregiudicato, volgare, cinico, arrogante, sicuro di sé, gran rubacuori. Secondo lui il vero amore non esiste, quindi divertirsi e godere è sempre meglio che piagnucolare per il proprio cuore infranto.
Sono 2 personaggi totalmente agli antipodi eppure si ritrovano a dover lavorare insieme. Lei è il produttore. Lui il talento. Mike conduce "La dura verità" uno show in cui si parla di uomini, donne e tutti gli "annessi e connessi". Il rapporto tra i sessi è un argomento sempre attuale su cui si discute parecchio e Mike è sempre ben disposto a illuminare i telespettatori con le sue perle di saggezza, tratte da una verità che, purtroppo, fa male.
Spinoso è anche il rapporto tra i due: Abby - colta e un po' snob - vorrebbe buttarlo fuori dal team, ma deve ammettere che lo show di Mike ha incrementato notevolmente il tasso di ascolti. Mike, dal canto suo, riconosce la grande competenza di Abby ed è disposto a collaborare con lei: sa che insieme sarebbero in grado di fare un ottimo lavoro e, perciò, dimostra una certa maturità. Ma non si dimentica certo di prendere in giro il suo produttore per la ridicola lista con cui spera di trovare il suo grande amore.
Abby ribatte: ha già trovato l'uomo ideale, si chiama Colin, è un aitante dottore, gentile e romantico. Mike riconosce immediatamente in Abby i sintomi della "maniaca del controllo" e se non la smetterà di essere così invadente, il caro e dolce Colin finirà per scaricarla. I due fanno un patto: Mike l'aiuterà a incastrare il dottore in cambio di collaborazione da parte di Abby. In caso di fallimento Mike darà le dimissioni.
Per essere rozzo e volgare, i suoi consigli sono azzeccati e, in poco tempo, Colin si innamora seriamente di Abby. Tutto sembra andare per il meglio finché un imprevisto momento di passione nell'ascensore di un albergo a Los Angeles minaccia di mandare in fumo tanto impegno. Una passione che lascia perplessi i due protagonisti e, come se non bastasse, il caro Colin arriva nel momento più opportuno proprio quando Mike si era deciso a parlare a Abby. Trovandola in compagnia della "Lista vivente" si tira indietro.
Abby lo segue chiedendogli se sia il caso di congedare Colin. Un momento cruciale, ma sottavalutato, perché arrivati a questo punto si pensa che si tratti della classica commedia americana, della seria: vista una, le hai viste tutte. Invece non è così: Abby si mette in gioco per Mike, mette in gioco ciò per cui ha duramente lavorato. Mike si tira indietro. Vigliacco. Abby rimane perplessa e tornata in camera decide di confessare la verità a Colin: per tutto il tempo che hanno passato insieme lei non ha fatto altro che fingere per piacergli. La loro relazione finisce qui. Abby, la maniaca del controllo, si dimostra una donna saggia e coerente, abbastanza matura da rendersi conto che l'uomo perfetto, coraggioso e impavido non esiste. "L'uomo non è forte, l'uomo è un fifone". E non avrebbe abbastanza fegato per amare veramente, neanche se succedesse una magia nell'ascensore di un albergo. Il vero fulcro della vicenda è questo. La sua dichiarazione è talmente impertinente da far accorrere Mike per uno "scontro frontale", su una mongolfiera e in diretta, per giunta. Cadono tutti i muri e Mike, finalmente, si decide.
Con una colonna sonora mozzafiato - da "Hot 'n cold" di Katy Perry fino a "Right round" dei Florida - giungiamo alla conclusione: uomini e donne non sono mai stati perfetti e non lo saranno mai, ma insieme sanno essere formidabili. E questa è LA DURA VERITA'.
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luigi chierico
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sabato 22 novembre 2014
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divertente
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Un film divertente per le nuove generazioni, senza perifrasi, doppi sensi, metafore, sottintesi e mezzi termini, bensì con l’uso del linguaggio che tanto fa divertire le platee dei cinema, teatri e cabaret e i giovani spettatori in tv che prediligono certi spettacoli ed un certo linguaggio. Ogni parola al suo posto, senza alcun inibizione e ritegno: quel che va detto va detto. Così dicasi per illustrare gli approcci ed rapporti amorosi, meglio carnali, per rimanere in tema e persistere nel linguaggio che Mike Chadway usa con Abby Richeter. Entrambi conducono programmi televisivi o d’opinione e quindi è proprio il caso di portare in casa il linguaggio d’oggi. Non fa scandalo nominare le parti del nostro corpo per quelle che sono, senza dover far ricorso al nome scientifico, anzi fa sbellicare dalle risate, il perché ancora non l’ho capito, dovrò farmelo spiegare da uno psicanalista e glottologo.
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Un film divertente per le nuove generazioni, senza perifrasi, doppi sensi, metafore, sottintesi e mezzi termini, bensì con l’uso del linguaggio che tanto fa divertire le platee dei cinema, teatri e cabaret e i giovani spettatori in tv che prediligono certi spettacoli ed un certo linguaggio. Ogni parola al suo posto, senza alcun inibizione e ritegno: quel che va detto va detto. Così dicasi per illustrare gli approcci ed rapporti amorosi, meglio carnali, per rimanere in tema e persistere nel linguaggio che Mike Chadway usa con Abby Richeter. Entrambi conducono programmi televisivi o d’opinione e quindi è proprio il caso di portare in casa il linguaggio d’oggi. Non fa scandalo nominare le parti del nostro corpo per quelle che sono, senza dover far ricorso al nome scientifico, anzi fa sbellicare dalle risate, il perché ancora non l’ho capito, dovrò farmelo spiegare da uno psicanalista e glottologo. Il film è divertente perché è affidato alla sobrietà e talento di due buoni attori:
Robert Luketic e Katherine Heigl. Il fascino sottile e fresco della bella Katherine che crede nell’amore, quale nobile sentimento dell’animo, proiezione dei battiti del cuore,viene tre mandamento sottoposto a dura prova. Conta il richiamo del corpo messo a nudo, le pulsazioni e dimensioni di ciò che fa della persona un maschio, evoluzione dello scimpanzé. Il film rimane divertente e consigliabile perché non cade mai nel volgare, anzi sebbene illustri alcune posizioni, come dire, del Kamasutra, non mostra mai un “Nudo di donna”, non c’è infatti Elena Giorgi! ma la graziosa Katherine Heigl, nei panni di Abby. Le lezioni impartite da Mike, uomo vissuto che sa tutto su come una donna deve attirare l’attenzione di un uomo, non serviranno ad Abby, che invece conquisterà a suo modo l’amore del suo uomo. Questa è la morale e la lezione del film che a buona ragione può dirsi divertente.
La lezione è però servita nel 2013 ad Isabelle, interpretata da “La giovane e bella” Marine Vacth, nell’ omonimo film, che a diciassette anni “giunge a mostrar ciò che ‘n camera si puote”, come dice Dante di Sardanapalo.
Resta da capire cosa è cambiato tra gioventù di oggi e quella che rideva quando assisteva a film d’altri tempi, con interpreti, per nominarne qualcuno:
i Marx, Buster Keaton, Stan Laurel & Oliver Hardy, Jerry Lewis, il grande Totò, ancora attuale, e Charlie Chaplin; “Tempi moderni”!
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siper
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martedì 26 ottobre 2010
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se il popolare diventa banale...
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Il giovane regista australiano Robert Luketic opta per una scelta popolare non troppo pretenziosa puntando su un argomento altrettanto demagogico quale il confronto tra i due sessi. E’ questo il cuore pulsante de “La dura verità”. La bella Katherin Heigl (“Grey’s anatomy”) si cimenta nel grande salto da telefilm di successo al cinema, interpretando Abby Richter una produttrice di successo di una rete locale che si trova costretta,per aumentare gli ascolti a lavorare con il cinico,rude e misogeno Mike Chadway (Gerard Butler). Alle spalle di questa strana coppia sarà affidato il peso di una trama non troppo originale ma resa quantomeno accettabile da alcune (ahimè poche) scene esilaranti. La sensazione predominante durante tutto il film è quella di un qualcosa di datato, di già visto.
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Il giovane regista australiano Robert Luketic opta per una scelta popolare non troppo pretenziosa puntando su un argomento altrettanto demagogico quale il confronto tra i due sessi. E’ questo il cuore pulsante de “La dura verità”. La bella Katherin Heigl (“Grey’s anatomy”) si cimenta nel grande salto da telefilm di successo al cinema, interpretando Abby Richter una produttrice di successo di una rete locale che si trova costretta,per aumentare gli ascolti a lavorare con il cinico,rude e misogeno Mike Chadway (Gerard Butler). Alle spalle di questa strana coppia sarà affidato il peso di una trama non troppo originale ma resa quantomeno accettabile da alcune (ahimè poche) scene esilaranti. La sensazione predominante durante tutto il film è quella di un qualcosa di datato, di già visto. Ed in effetti è proprio così, siamo di fronte all’ennesimo blockbuster americano improntato sull’amore che vince tutte le divergenze di due caratteri opposti, ovvero, come già detto, qualcosa di già visto. “La dura verità” non aggiunge niente alla cultura cinematografica di un spettatore medio, anzi va a toccare corde già troppo a lungo pizzicate che alla lunga finiscono per stancare. La trama è prevedibile,banale e, con un po’ di impegno, si riesce addirittura a prevedere con un’incertezza minima il dipanarsi dell’intreccio. La commedia di Luketic (al quale, tuttavia, va il merito di aver scelto un cast coraggioso e interessante) appare, così, come la brutta copia della classica commedia americana, già di per sé non originalissima, assumendo caratteri superficiali che la rendono una vera e propria commediola per passare il tempo.
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