Gli abbracci spezzati

E' vero, gli abbracci di Almodovar e non queli che si vedono nel film ma l'abbraccio forte con cui questo regista ti avvolge per poi prenderti per mano e farti vivere due ore di film bello profondo ma nello stesso tempo facile da seguire semplice nella narrazione e nella visione come solo lui sa fare. Ci racconta una storia d'amore, turbamento, tradimento, passione e rimorso facendocela vivere attraverso dei personaggi incredibili con degli attori, la Cruz su tutti, perfettamente a loro agio nella parte. Sembra di esserci in questo film. Nella scena del dialogo tra lei e la sua amica nella scena del film ragazze e valigie sembra di stare con loro sul divano e di essere passati a casa di amiche a prendere un caffè e fare quattro chiacchiere. La scena che mi rimane più impressa e che mi ha incantata e quella in cui una Penelope bellissima entra nella stanza in cui il marito sta guardando le riprese amatoriali con cui la spiava e lei, in un tailleur rosso con scarpe dai tacchi vertiginosi, doppia se stessa in una scena in bianco e nero (quasi il contrasto passione e noia) e comunica al marito che ama, ricambiata, un altro e poi se ne va lei altera in rosso a testa alta da una parte e l'altra lei proiettata sullo schermo da una altra, la separazione. Penelope Cruz è superlativa i suoi occhi e il suo sorriso ci prendono il cuore. Grazie Pedro.