Synecdoche, New York |
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Un film di Charlie Kaufman.
Con Philip Seymour Hoffman, Samantha Morton, Michelle Williams, Catherine Keener, Emily Watson.
continua»
Commedia,
durata 124 min.
- USA 2008.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 19 giugno 2014.
MYMONETRO
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di Zoom e ControzoomFeedback: |
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venerdì 27 giugno 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film molto difficile perchè non immediato. Capita sempre più di rado trovare film con contenuti così intimistici e complessi. Sono produzioni che rischiano di brutto perchè non fanno certo cassetta. Entrare nella piccola sala dov'era proiettato, se la scelta prima poteva far pensare ad una reclusione limitata per il solito numero di sfigati, vedere poi quanti e quale tipologia di persone era già pronta per godersi il film, è stato molto piacevole..come pensare : be' dai, ci siamo ancora e non siamo nè in pochi, nè i soliti e tantomeno gli sfigati. Pubblico vario e attento dunque, che si è lasciato trasportare per due ore all'interno di una storia che prima del plot, non si riusciva ad afferrare che cosa volesse da noi spettatori per tormentarci tanto trascinandoci nei meandri ripetitivi della vita. Hoffman sempre bravissimo nella sua mollezza che non dà tregua alla ricerca della logica, ha fatto molto rimpiangere la sua morte. Caspita, ma se questo era anche il suo tormentato percorso di vita, come non pensare che tale fatica di vivere, non poteva che essere sostenuta da qualche cosa fuori dalle regole ? Ma forse lui era solo un bravo attore, un eccellente interprete di una difficoltà di vivere dove la lentezza delle azioni è necessaria per poterci sprofondare dentro : perchè ogni cosa ha un perchè, ogni cosa ha il suo peso ed è questo peso che crea la ricerca della ragione di vivere. Se la trama del film può essere semplificata, non lo è con il racconto dello snodarsi degli avvenimenti che si accavallano gli uni sugli altri. Il primo salto temporale, fa pensare ad un'impostazione metafisica, ma non è così: il regista ha scelto di non scegliere gli schemi usabili per procedere per flashback tecnicamente invisibili. Così il tempo passa per "balzi" enormi, salta la normalità, per restare strenuamente avviluppato alla ricerca di sè attraverso la proiezione di sè sugli altri.E così passano gli anni.
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