Il vuoto cosmico infarcito di effetti speciali, tutto qui. Effetti speciali belli, per carità, ma niente altro.
Il classico bravo studente che soffia la bella ragazza al bullo di turno, il soldato in missione in Qatar (che non è l'Iraq, ma iconograficamente è identico) con tanto di moglie a casa e figlia appena nata mai incontrata, l'analista appena uscita dal liceo che decifra un misterioso codice audio prima di tutti i migliori scenziati d'America e un paio di riferimenti neanche troppo vaghi a Russia, Cina e Corea del Nord come potenziali minaccie atomiche per l'umanità (ma che caso!). Il festival dello stereotipo
Insomma, 100% percento nazionalismo/buonismo americano
"Se vuoi ce la puoi fare anche tu!", immaginario tipico dell'America di plastica cui siamo abituati, con tanto di inseguimenti tamarrissimi in stile Fast and Furious e l'umorismo più di bassa lega che si possa immaginare. C'era da ridere quando il robot fa pipì sul tizio dell'esercito?
Non mi aspettavo un capolavoro della storia del cinema, ma neanche una stupidaggine del genere..
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